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Insegnare a leggere e a scrivere
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sabrina
FLA
Maestra Gabriella
maryrose80
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S.O.S SOSTEGNO :: STRATEGIE DI INTERVENTO ED ESERCIZI PER LA DIDATTICA SPECIALE :: ESERCIZI PER LA DIDATTICA SPECIALE :: Esercizi per l'acquisizione delle abilità accademiche di base
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Re: Insegnare a leggere e a scrivere
L’aspetto strumentale della lettura e della scrittura
Materiali del corso presentati dalla relatrice, insegnnate Mariagrazia Gozio
http://www.elgabiano.it/public/aggiornamento/0607/lingua_gozio/03_incontro_gozio.zip
Materiali del corso presentati dalla relatrice, insegnnate Mariagrazia Gozio
http://www.elgabiano.it/public/aggiornamento/0607/lingua_gozio/03_incontro_gozio.zip
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
http://www.barbescuola.it/documentazione/documentazione_files/lingua/FINI%202008_2009.pdf
Il primo anno nella scuola Primaria
Percorso d'apprendimento linguistico - 2008/2009
Il primo anno nella scuola Primaria
Percorso d'apprendimento linguistico - 2008/2009
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
I PROCESSI DI LETTURA E SCRITTURA
di Giacomo Stella
*
LA LETTURA E' UN PROCESSO IL CUI SCOPO E' LA COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO.
La comprensione del testo si realizza quando il soggetto riesce a ricostruire nella sua mente una rappresentazione mentale dello scritto. Per questo motivo il processo di lettura è definito processo psicolinguistico: il soggetto infatti costruisce una rappresentazione mentale (la parte psico) che ricava da una serie di elementi linguistici scritti ( la parte – linguistica ).
La ricerca del significato è compiuta da ognuno di noi con strategie e modi diversi. Le strategie sono lo strumento del processo di lettura. La lettura ad alta voce ad esempio è una delle strategie che può essere utilizzata per accedere al significato, ma è errato pensare che essa sia l’unica.
È importante non confondere:
il processo di lettura -> che è un’ attività di ricerca del significato, con il processo di oralizzazione -> che è un’ attività di trasformazione del testo scritto (segni) in enunciato verbale (suoni).
Può infatti succedere di incontrare bambini che oralizzano bene ma non comprendono il testo; ciò può trarre in inganno gli insegnanti nello stabilire le reali capacità dell’alunno.
COSA EVITARE
Considerare l'apprendimento della lettura come un processo in due tempi in cui operare una dissociazione tra il processo di decodifica (parte - linguistica) e quello di comprensione (parte - psico).
DA COSA PARTIRE
Partire sempre dalle conoscenze del bambino:
Rispettare le conoscenze che il bambino ha già per assimilarle ad un percorso in cui insegnargli a passare da un ‘utilizzazione quasi esclusiva di indici extra-linguistici ad un uso prevalente degli indici linguistici, attraverso un progressivo inserimento di questi ultimi nel processo di anticipazione .
Se l’insegnante accetta l’attività spontanea del bambino può notare come in tale processo si mescolino strategie d’anticipazione e di decifrazione. Partendo da ciò l’insegnante è indotta ad assumere un ruolo diverso a seconda delle strategie mostrate dai singoli alunni.
Se il bambino presenta un utilizzo eccessivo degli indici linguistici, l’insegnante lo solleciterà a considerare i corrispondenti grafemici (meccanismo della decifrazione).
Viceversa nel caso in cui il bambino si attenga esclusivamente alle strategie di decifrazione, senza riuscire a riconoscere la parola, l’insegnante cercherà di stimolare il processo di anticipazione ad esempio attraverso il mascheramento di parte della parola unito alla sollecitazione a fare delle ipotesi considerando altri elementi (ad esempio le immagini).
COME INDAGARE LE STRATEGIE DEL BAMBINO
Per indagare le strategie del bambino è possibile utilizzare oggetti reperibili nell’ambiente ( scatole per alimenti, materiale pubblicitario…). Le domande che vengono rivolte al bambino mirano ad identificare quali strategie usa per interpretare i segni scritti.
LE DOMANDE CHE VENGONO POSTE AL BAMBINO SONO DI DUE TIPI:
1) Con le domande "dove c’è scritto" l’adulto chiede al bambino di localizzare una parola che è già stata identificata attraverso altri criteri.
In questo caso ciò che emerge dalla risposta non è specificamente una strategia d’interpretazione, ma sono piuttosto gli indici che il bambino utilizza per ritrovare nel testo scritto il corrispondente del significato che è già stato individuato.
Questo tipo di domande che contengono richieste localizzatorie, ci danno un’ informazione importante, ma ancora parziale, sulla strategia del bambino per l’interpretazione del testo scritto. Nello stesso bambino è talvolta possibile rintracciare strategie diverse.
La contraddittorietà dell’ uso contemporaneo di strategie di localizzazione basate sul criterio della massima evidenza (extralinguistici) e su un criterio di corrispondenza fonografica (linguistico) è solo apparente, in quanto si manifesta di frequente in bambini che stanno passando da una strategia ad un’ altra.
2) Con le domande “ cosa c’è scritto qui” si chiede al bambino di interpretare la parola specificamente indicata dall’ adulto. Il compito richiede la considerazione degli indici grafici e in particolare verifica:
- Se il bambino è in grado di riconoscere i segni grafici nel loro valore sonoro convenzionale, quindi di decifrare.
- Se a partire da quelli è in grado di ricostruire un significato congruente con l’immagine o con il contesto coordinando decifrazione e rappresentazioni mentali.
- Se il bambino, pur non sapendo fare nessuna delle due operazioni sopra descritte, è almeno in grado di differenziare le parole di fronte a stimoli diversi.
COME FARE CON I BAMBINI IN DIFFICOLTÀ
È necessario aiutare il bambino a spostarsi verso indici linguistici, cioè insegnargli ad utilizzare in modo proficuo la decifrazione.
Per fare questo si deve innanzi tutto verificare la sua capacità di compiere un’analisi fonologica sia pure parziale della parola.
È dunque bene proporre attività che permettano una coordinazione tra anticipazione, vincolata all’interno di un universo limitato di parole conosciute, e decifrazione che permetta di riconoscere le parole dalle prime lettere.
COME ESTENDERE LA CAPACITÀ FONOGRAFICA DELLE PAROLE SCRITTE
L’estensione dell’ analisi fonografica non deve essere interpretata come l’avvio di un processo di moralizzazione insistente e incontrollato. Al contrario è necessario bilanciare lo sforzo fatto per decifrare un numero maggiore di segni, con la possibilità di mantenere attivo il meccanismo d’anticipazione.
A tale proposito, vale la pena di ricordare che lo sforzo fatto per operare la sintesi dei vari elementi decifrati, cresce con l’aumentare del loro numero e che l’impegno richiesto alla memoria in queste occasioni spesso sottrae le risorse cognitive necessarie per compiere altre operazioni.
COME ALLARGARE IL CONTESTO D’ ANTICIPAZIONE
Il passaggio dalla lettura di una parola alla lettura di una frase sollecita in particolare il meccanismo di anticipazione e l’attività di coordinazione, in quanto la comprensione del significato richiede la considerazione di molti più elementi che non entrano nella lettura di una singola parola.
L’attività di decifrazione non può reggere il peso di tutto il processo, soprattutto nei decifratori lenti, senza sovraccaricare la memoria ad un livello eccessivo. È dunque molto importante in questo passaggio accrescere l’ efficienza del meccanismo d’ anticipazione, anche tenendo conto del fatto che il bambino incontra nel testo nuove parole, che, pur svolgendo un ruolo linguistico essenziale, non hanno una corrispondenza diretta nella realtà. Gli articoli, gli avverbi, gli aggettivi, i verbi sono unità linguistiche che il bambino incontra per la prima volta come elementi separati dai loro referenti concreti. La facilità con cui la maggior parte dei bambini impara a processare queste parti del discorso non deve indurci a sottovalutare l’ importanza dell’ impegno, in termini metalinguistici che questo passaggio comporta. Di fronte a queste parole nuove e sconosciute, il bambino ricorre a strategie di decifrazione che spesso non sono sufficienti per l’ accesso al significato. Queste parti del discorso sono difficili da anticipare ed altrettanto faticoso è assegnare loro un ruolo nella frase scritta.
COME INTRODURRE UNITA' LINGUISTICHE DIVERSE DALLA PAROLA
Gli elementi presenti nell'ambiente rappresentano un passaggio intermedio significativo per introdurre elementi diversi dalla parola.
Si possono utilizzare: scatole di cibi o di altri prodotti, inserzioni pubblicitarie, insegne, cartelli stradali. Tutti questi materiali consentono d'introdurre nuovi elementi senza ridurre il grado di anticipabilità e il sostegno degli indici extra linguistici. Gli aggettivi associati ad un cibo, le qualità pubblicizzate di un oggetto, possono essere più facilmente immaginati o addirittura ricordati dal bambino nel momento in cui comincia la decifrazione della nuova parola.
Altra forma di lettura che offre la possibilità di approfittare degli indici contestuali, pur senza rinunciare alla complessità del testo, è sicuramente il fumetto. Il fumetto è più facile da leggere per la sua aderenza al discorso parlato, e per il forte supporto interpretativo offerto dalle immagini.
I MODELLI DI LETTURA
I modelli principali a cui si riferiscono i sistemi d’insegnamento adottati generalmente nella scuola sono due:
- Il modello dell’accesso fonologico, che ha dato luogo al metodo fonematico, basato sulla decifrazione accurata della parola scritta
- Il modello dell’accesso diretto che ha dato luogo al metodo globale, basato sulla lettura di intere parole molto contestualizzate e presentate con frequenza.
LIMITI DEL MODELLO FONEMATICO:
- Sovraccarico della memoria a breve termine.
- Eccessiva dipendenza dall’oralizzazione.
- Tendenza a privilegiare la parte strettamente linguistica del processo di lettura; cioè la trasformazione delle stringhe di segni in stringhe di suoni.
LIMITI DEL MODELLO GLOBALE:
- Deve essere accompagnato da una forte motivazione alla lettura.
- Richiede un retroterra di conoscenze lessicali e sintattiche.
- Non si presta ad una dissociazione degli aspetti psico (legati alla comprensione) da quelli linguistici (legati alla trasformazione del segno)
- Rischio di approssimazione nella comprensione del testo.
- Rischi di un’eccessiva tendenza ad indovinare.
Nell’insegnamento scolastico il metodo più diffuso è sicuramente quello fonematico e del resto è quello che meglio si adatta alle caratteristiche fonografiche della lingua italiana, ma ciò non significa che il possesso di un efficiente meccanismo di decifrazione comporti di per sè un buon apprendimento della lettura. Ciascuno dei
due metodi suddetti sviluppa in particolare uno degli aspetti implicati nel processo di lettura e ciò che manca in entrambi è una corretta considerazione dei diversi meccanismi implicati nel processo di lettura.
di Giacomo Stella
*
LA LETTURA E' UN PROCESSO IL CUI SCOPO E' LA COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO.
La comprensione del testo si realizza quando il soggetto riesce a ricostruire nella sua mente una rappresentazione mentale dello scritto. Per questo motivo il processo di lettura è definito processo psicolinguistico: il soggetto infatti costruisce una rappresentazione mentale (la parte psico) che ricava da una serie di elementi linguistici scritti ( la parte – linguistica ).
La ricerca del significato è compiuta da ognuno di noi con strategie e modi diversi. Le strategie sono lo strumento del processo di lettura. La lettura ad alta voce ad esempio è una delle strategie che può essere utilizzata per accedere al significato, ma è errato pensare che essa sia l’unica.
È importante non confondere:
il processo di lettura -> che è un’ attività di ricerca del significato, con il processo di oralizzazione -> che è un’ attività di trasformazione del testo scritto (segni) in enunciato verbale (suoni).
Può infatti succedere di incontrare bambini che oralizzano bene ma non comprendono il testo; ciò può trarre in inganno gli insegnanti nello stabilire le reali capacità dell’alunno.
COSA EVITARE
Considerare l'apprendimento della lettura come un processo in due tempi in cui operare una dissociazione tra il processo di decodifica (parte - linguistica) e quello di comprensione (parte - psico).
DA COSA PARTIRE
Partire sempre dalle conoscenze del bambino:
Rispettare le conoscenze che il bambino ha già per assimilarle ad un percorso in cui insegnargli a passare da un ‘utilizzazione quasi esclusiva di indici extra-linguistici ad un uso prevalente degli indici linguistici, attraverso un progressivo inserimento di questi ultimi nel processo di anticipazione .
Se l’insegnante accetta l’attività spontanea del bambino può notare come in tale processo si mescolino strategie d’anticipazione e di decifrazione. Partendo da ciò l’insegnante è indotta ad assumere un ruolo diverso a seconda delle strategie mostrate dai singoli alunni.
Se il bambino presenta un utilizzo eccessivo degli indici linguistici, l’insegnante lo solleciterà a considerare i corrispondenti grafemici (meccanismo della decifrazione).
Viceversa nel caso in cui il bambino si attenga esclusivamente alle strategie di decifrazione, senza riuscire a riconoscere la parola, l’insegnante cercherà di stimolare il processo di anticipazione ad esempio attraverso il mascheramento di parte della parola unito alla sollecitazione a fare delle ipotesi considerando altri elementi (ad esempio le immagini).
COME INDAGARE LE STRATEGIE DEL BAMBINO
Per indagare le strategie del bambino è possibile utilizzare oggetti reperibili nell’ambiente ( scatole per alimenti, materiale pubblicitario…). Le domande che vengono rivolte al bambino mirano ad identificare quali strategie usa per interpretare i segni scritti.
LE DOMANDE CHE VENGONO POSTE AL BAMBINO SONO DI DUE TIPI:
1) Con le domande "dove c’è scritto" l’adulto chiede al bambino di localizzare una parola che è già stata identificata attraverso altri criteri.
In questo caso ciò che emerge dalla risposta non è specificamente una strategia d’interpretazione, ma sono piuttosto gli indici che il bambino utilizza per ritrovare nel testo scritto il corrispondente del significato che è già stato individuato.
Questo tipo di domande che contengono richieste localizzatorie, ci danno un’ informazione importante, ma ancora parziale, sulla strategia del bambino per l’interpretazione del testo scritto. Nello stesso bambino è talvolta possibile rintracciare strategie diverse.
La contraddittorietà dell’ uso contemporaneo di strategie di localizzazione basate sul criterio della massima evidenza (extralinguistici) e su un criterio di corrispondenza fonografica (linguistico) è solo apparente, in quanto si manifesta di frequente in bambini che stanno passando da una strategia ad un’ altra.
2) Con le domande “ cosa c’è scritto qui” si chiede al bambino di interpretare la parola specificamente indicata dall’ adulto. Il compito richiede la considerazione degli indici grafici e in particolare verifica:
- Se il bambino è in grado di riconoscere i segni grafici nel loro valore sonoro convenzionale, quindi di decifrare.
- Se a partire da quelli è in grado di ricostruire un significato congruente con l’immagine o con il contesto coordinando decifrazione e rappresentazioni mentali.
- Se il bambino, pur non sapendo fare nessuna delle due operazioni sopra descritte, è almeno in grado di differenziare le parole di fronte a stimoli diversi.
COME FARE CON I BAMBINI IN DIFFICOLTÀ
È necessario aiutare il bambino a spostarsi verso indici linguistici, cioè insegnargli ad utilizzare in modo proficuo la decifrazione.
Per fare questo si deve innanzi tutto verificare la sua capacità di compiere un’analisi fonologica sia pure parziale della parola.
È dunque bene proporre attività che permettano una coordinazione tra anticipazione, vincolata all’interno di un universo limitato di parole conosciute, e decifrazione che permetta di riconoscere le parole dalle prime lettere.
COME ESTENDERE LA CAPACITÀ FONOGRAFICA DELLE PAROLE SCRITTE
L’estensione dell’ analisi fonografica non deve essere interpretata come l’avvio di un processo di moralizzazione insistente e incontrollato. Al contrario è necessario bilanciare lo sforzo fatto per decifrare un numero maggiore di segni, con la possibilità di mantenere attivo il meccanismo d’anticipazione.
A tale proposito, vale la pena di ricordare che lo sforzo fatto per operare la sintesi dei vari elementi decifrati, cresce con l’aumentare del loro numero e che l’impegno richiesto alla memoria in queste occasioni spesso sottrae le risorse cognitive necessarie per compiere altre operazioni.
COME ALLARGARE IL CONTESTO D’ ANTICIPAZIONE
Il passaggio dalla lettura di una parola alla lettura di una frase sollecita in particolare il meccanismo di anticipazione e l’attività di coordinazione, in quanto la comprensione del significato richiede la considerazione di molti più elementi che non entrano nella lettura di una singola parola.
L’attività di decifrazione non può reggere il peso di tutto il processo, soprattutto nei decifratori lenti, senza sovraccaricare la memoria ad un livello eccessivo. È dunque molto importante in questo passaggio accrescere l’ efficienza del meccanismo d’ anticipazione, anche tenendo conto del fatto che il bambino incontra nel testo nuove parole, che, pur svolgendo un ruolo linguistico essenziale, non hanno una corrispondenza diretta nella realtà. Gli articoli, gli avverbi, gli aggettivi, i verbi sono unità linguistiche che il bambino incontra per la prima volta come elementi separati dai loro referenti concreti. La facilità con cui la maggior parte dei bambini impara a processare queste parti del discorso non deve indurci a sottovalutare l’ importanza dell’ impegno, in termini metalinguistici che questo passaggio comporta. Di fronte a queste parole nuove e sconosciute, il bambino ricorre a strategie di decifrazione che spesso non sono sufficienti per l’ accesso al significato. Queste parti del discorso sono difficili da anticipare ed altrettanto faticoso è assegnare loro un ruolo nella frase scritta.
COME INTRODURRE UNITA' LINGUISTICHE DIVERSE DALLA PAROLA
Gli elementi presenti nell'ambiente rappresentano un passaggio intermedio significativo per introdurre elementi diversi dalla parola.
Si possono utilizzare: scatole di cibi o di altri prodotti, inserzioni pubblicitarie, insegne, cartelli stradali. Tutti questi materiali consentono d'introdurre nuovi elementi senza ridurre il grado di anticipabilità e il sostegno degli indici extra linguistici. Gli aggettivi associati ad un cibo, le qualità pubblicizzate di un oggetto, possono essere più facilmente immaginati o addirittura ricordati dal bambino nel momento in cui comincia la decifrazione della nuova parola.
Altra forma di lettura che offre la possibilità di approfittare degli indici contestuali, pur senza rinunciare alla complessità del testo, è sicuramente il fumetto. Il fumetto è più facile da leggere per la sua aderenza al discorso parlato, e per il forte supporto interpretativo offerto dalle immagini.
I MODELLI DI LETTURA
I modelli principali a cui si riferiscono i sistemi d’insegnamento adottati generalmente nella scuola sono due:
- Il modello dell’accesso fonologico, che ha dato luogo al metodo fonematico, basato sulla decifrazione accurata della parola scritta
- Il modello dell’accesso diretto che ha dato luogo al metodo globale, basato sulla lettura di intere parole molto contestualizzate e presentate con frequenza.
LIMITI DEL MODELLO FONEMATICO:
- Sovraccarico della memoria a breve termine.
- Eccessiva dipendenza dall’oralizzazione.
- Tendenza a privilegiare la parte strettamente linguistica del processo di lettura; cioè la trasformazione delle stringhe di segni in stringhe di suoni.
LIMITI DEL MODELLO GLOBALE:
- Deve essere accompagnato da una forte motivazione alla lettura.
- Richiede un retroterra di conoscenze lessicali e sintattiche.
- Non si presta ad una dissociazione degli aspetti psico (legati alla comprensione) da quelli linguistici (legati alla trasformazione del segno)
- Rischio di approssimazione nella comprensione del testo.
- Rischi di un’eccessiva tendenza ad indovinare.
Nell’insegnamento scolastico il metodo più diffuso è sicuramente quello fonematico e del resto è quello che meglio si adatta alle caratteristiche fonografiche della lingua italiana, ma ciò non significa che il possesso di un efficiente meccanismo di decifrazione comporti di per sè un buon apprendimento della lettura. Ciascuno dei
due metodi suddetti sviluppa in particolare uno degli aspetti implicati nel processo di lettura e ciò che manca in entrambi è una corretta considerazione dei diversi meccanismi implicati nel processo di lettura.
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
Mauro e Camilla 1 e 2
Breve descrizione: In questa pagina abbiamo il piacere di presentare l'impiego del metodo sillabico nella letto-scrittura in prima elementare ad opera di Mina Petrachi. Il metodo si basa sul convincimento che il bambino impari a leggere e a scrivere più facilmente se gli si propone un tipo di apprendimento audio-video-percettivo “strettamente legato” ai suoni che effettivamente ascolta e pronuncia.
http://www.cslogos.it/sito/index.php?option=com_remository&Itemid=109&func=fileinfo&id=43
Lettura Globale con album programmato
http://www.cslogos.it/sito/index.php?option=com_remository&Itemid=109&func=fileinfo&id=24
Lettura sillabica e fonematica
http://www.cslogos.it/sito/index.php?option=com_remository&Itemid=109&func=fileinfo&id=26
Breve descrizione: In questa pagina abbiamo il piacere di presentare l'impiego del metodo sillabico nella letto-scrittura in prima elementare ad opera di Mina Petrachi. Il metodo si basa sul convincimento che il bambino impari a leggere e a scrivere più facilmente se gli si propone un tipo di apprendimento audio-video-percettivo “strettamente legato” ai suoni che effettivamente ascolta e pronuncia.
http://www.cslogos.it/sito/index.php?option=com_remository&Itemid=109&func=fileinfo&id=43
Lettura Globale con album programmato
http://www.cslogos.it/sito/index.php?option=com_remository&Itemid=109&func=fileinfo&id=24
Lettura sillabica e fonematica
http://www.cslogos.it/sito/index.php?option=com_remository&Itemid=109&func=fileinfo&id=26
Ultima modifica di Maestra Gabriella il Sab Ott 20, 2012 11:32 am - modificato 1 volta. (Motivazione : reso link attivo)
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
Emidio Tribulato - Isabella Ialacqua - Rosaria Visalli -
LEGGO ANCH'IO -
Leggo anch'io è il più importante tentativo di rendere l'apprendimento della lettura e della scrittura il più facile, graduato ed immediato possibile, rendendo questa fondamentale tecnica accessibile a un numero il più vasto possibile di bambini. Sappiamo infatti che la lettura analitica, la quale implica la sintesi e l'analisi sillabica, presenta delle difficoltà notevoli insite nei processi percettivi e logici che sottendono a questo tipo di attività.
Quando infatti il bambino si ritrova a leggere una sillaba, partendo dalla conoscenza delle consonanti e delle vocali, è costretto ad unire l'elemento fonico della consonante che, in qualunque modo la si pronunci viene avvertita sempre unita ad una vocale, con un altro elemento fonico presente nella parola scritta, un'altra consonante o una vocale. In ogni caso è costretto mentalmente ad eliminare dalla consonante la parte fonica riguardante la vocale, prima di unirla agli altri elementi presenti nella parola. Ad esempio per leggere "pane" il bambino è costretto a pensare al suono della "p" che può essere pronunciata come "pi" "pu" o in altro modo ancora, ma che in ogni caso non è mai un suono puro e chiaro. A questo deve poi associare la vocale "a" sottraendo il suono "i" o "u". La stessa cosa deve fare per la sillaba "ne". Quando si trova davanti a dei digrammi o trigrammi questa attività diventa ancora più complessa in quanto per leggere ad esempio " stra " e costretto ad unire suoni diversi "su" "tu" "ru " "a" sottraendo ad ogni consonante il suono vocalico.
Anche nella scrittura, in cui si attua l'analisi uditiva delle parole, l'operazione è altrettanto complessa pertanto sono necessarie capacità intellettive di buon livello.
Nella lettura sillabica invece il bambino pronuncia, associa e memorizza i suoni delle sillabe in maniera chiara ed inequivocabile in quanto ogni configurazione grafica ha un suono preciso e netto. Per tale motivo nel programmare una lettura estremamente facilitata abbiamo scelto il metodo sillabico, in quanto, tra l'altro, per i motivi sopraddetti consideriamo la sillaba e non la consonante l'elemento base e quindi il primo mattone di ogni parola.
Per favorire al massimo la chiarezza, l'apprendimento, la memorizzazione e l'utilizzazione delle sillabe, ognuna, nel metodo proposto in " Leggo anch'io" viene sottoposta a un percorso cognitivo ben preciso, che è stato individuato mediante continue verifiche sul campo.
(FONTE : http://www.cslogos.it/index.php?page=scarica-leggo-anch-io-prima-parte )
LEGGO ANCH'IO - PRIMA PARTE - VOLUME PRIMO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura/Leggoa1pv1.pdf
LEGGO ANCH'IO - PRIMA PARTE - VOLUME SECONDO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura/Leggoa1pv2.pdf
LEGGO ANCH'IO - PRIMA PARTE - VOLUME TERZO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura/Leggoa1pv3.pdf
LEGGO ANCH'IO - PRIMA PARTE - VOLUME QUARTO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura/Leggoa1pv4.pdf
LEGGO ANCH'IO -
Leggo anch'io è il più importante tentativo di rendere l'apprendimento della lettura e della scrittura il più facile, graduato ed immediato possibile, rendendo questa fondamentale tecnica accessibile a un numero il più vasto possibile di bambini. Sappiamo infatti che la lettura analitica, la quale implica la sintesi e l'analisi sillabica, presenta delle difficoltà notevoli insite nei processi percettivi e logici che sottendono a questo tipo di attività.
Quando infatti il bambino si ritrova a leggere una sillaba, partendo dalla conoscenza delle consonanti e delle vocali, è costretto ad unire l'elemento fonico della consonante che, in qualunque modo la si pronunci viene avvertita sempre unita ad una vocale, con un altro elemento fonico presente nella parola scritta, un'altra consonante o una vocale. In ogni caso è costretto mentalmente ad eliminare dalla consonante la parte fonica riguardante la vocale, prima di unirla agli altri elementi presenti nella parola. Ad esempio per leggere "pane" il bambino è costretto a pensare al suono della "p" che può essere pronunciata come "pi" "pu" o in altro modo ancora, ma che in ogni caso non è mai un suono puro e chiaro. A questo deve poi associare la vocale "a" sottraendo il suono "i" o "u". La stessa cosa deve fare per la sillaba "ne". Quando si trova davanti a dei digrammi o trigrammi questa attività diventa ancora più complessa in quanto per leggere ad esempio " stra " e costretto ad unire suoni diversi "su" "tu" "ru " "a" sottraendo ad ogni consonante il suono vocalico.
Anche nella scrittura, in cui si attua l'analisi uditiva delle parole, l'operazione è altrettanto complessa pertanto sono necessarie capacità intellettive di buon livello.
Nella lettura sillabica invece il bambino pronuncia, associa e memorizza i suoni delle sillabe in maniera chiara ed inequivocabile in quanto ogni configurazione grafica ha un suono preciso e netto. Per tale motivo nel programmare una lettura estremamente facilitata abbiamo scelto il metodo sillabico, in quanto, tra l'altro, per i motivi sopraddetti consideriamo la sillaba e non la consonante l'elemento base e quindi il primo mattone di ogni parola.
Per favorire al massimo la chiarezza, l'apprendimento, la memorizzazione e l'utilizzazione delle sillabe, ognuna, nel metodo proposto in " Leggo anch'io" viene sottoposta a un percorso cognitivo ben preciso, che è stato individuato mediante continue verifiche sul campo.
(FONTE : http://www.cslogos.it/index.php?page=scarica-leggo-anch-io-prima-parte )
LEGGO ANCH'IO - PRIMA PARTE - VOLUME PRIMO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura/Leggoa1pv1.pdf
LEGGO ANCH'IO - PRIMA PARTE - VOLUME SECONDO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura/Leggoa1pv2.pdf
LEGGO ANCH'IO - PRIMA PARTE - VOLUME TERZO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura/Leggoa1pv3.pdf
LEGGO ANCH'IO - PRIMA PARTE - VOLUME QUARTO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura/Leggoa1pv4.pdf
Ultima modifica di Admin Gabriella il Gio Mag 20, 2010 7:00 pm - modificato 1 volta.
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
Emidio Tribulato - Isabella Ialacqua - Rosaria Visalli
LEGGO ANCH'IO - SECONDA PARTE
Nei volumi della seconda parte di "Leggo anch'io" sono presentate le sillabe più complesse, composte da digrammi e trigrammi.
Le modalità di presentazione sono simili a quelle presenti nella prima parte.
LEGGO ANCH'IO - SECONDA PARTE - VOLUME PRIMO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura/Leggoa2pv1.pdf
LEGGO ANCH'IO - SECONDA PARTE - VOLUME SECONDO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura/Leggoa2pv2.pdf
LEGGO ANCH'IO - SECONDA PARTE - VOLUME TERZO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura/Leggoa2pv3.pdf
LEGGO ANCH'IO - SECONDA PARTE - VOLUME QUARTO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura/Leggoa2pv4.pdf
LEGGO ANCH'IO - SECONDA PARTE
Nei volumi della seconda parte di "Leggo anch'io" sono presentate le sillabe più complesse, composte da digrammi e trigrammi.
Le modalità di presentazione sono simili a quelle presenti nella prima parte.
LEGGO ANCH'IO - SECONDA PARTE - VOLUME PRIMO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura/Leggoa2pv1.pdf
LEGGO ANCH'IO - SECONDA PARTE - VOLUME SECONDO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura/Leggoa2pv2.pdf
LEGGO ANCH'IO - SECONDA PARTE - VOLUME TERZO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura/Leggoa2pv3.pdf
LEGGO ANCH'IO - SECONDA PARTE - VOLUME QUARTO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura/Leggoa2pv4.pdf
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
Il sito CSLOGOS è una fonte di materiali utili !!! Vi consiglio di farci un giretto ...
LETTURA GLOBALE
LETTURA GLOBALE CON ALBUM PROGRAMMATO
E. Tribulato "LETTURA GLOBALE
CON ALBUM PROGRAMMATO
La lettura globale, com’è noto, è molto più semplice della lettura sillabica ed analitica tanto che può essere iniziata ad un’età molto precoce, anche a tre anni di età mentale o cronologica. Mentre nella lettura sillabica e analitica il bambino è costretto ad interpretare lettere o sillabe e poi unire i singoli fonemi per formare le parole, nella lettura globale egli si limiterà a ricordare e a riconoscere, come fosse un disegno, la forma della parole. Se il pregio di questa metodica è la precocità dell’apprendimento i limiti stanno nella difficoltà di far memorizzare un rilevante numero di parole indispensabili per comprendere un normale brano di lettura. Pertanto la sua utilizzazione è limitata solo ad alcune semplici e familiari paroline e frasi che però danno ai bambini più piccoli o ritardati il piacere della lettura. La lettura globale che proponiamo viene ulteriormente facilitata con l’utilizzo di un sistema di programmazione che permette al bambino di avvicinarsi alla parola scritta con molta gradualità. L’apprendimento seguendo questa metodica, viene stimolato dapprima mediante una ricerca discriminativa formale, ad esempio: la parola “zia” viene ad essere associata alla stessa parola, in modo tale da favorire la focalizzazione dell’attenzione ed il suo apprendimento.
Successivamente viene richiesta l’associazione tra due o tre immagini con le rispettive parole.
LETTURA GLOBALE CON ALBUM PROGRAMMATO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura%20globale.pdf
LETTURA GLOBALE
LETTURA GLOBALE CON ALBUM PROGRAMMATO
E. Tribulato "LETTURA GLOBALE
CON ALBUM PROGRAMMATO
La lettura globale, com’è noto, è molto più semplice della lettura sillabica ed analitica tanto che può essere iniziata ad un’età molto precoce, anche a tre anni di età mentale o cronologica. Mentre nella lettura sillabica e analitica il bambino è costretto ad interpretare lettere o sillabe e poi unire i singoli fonemi per formare le parole, nella lettura globale egli si limiterà a ricordare e a riconoscere, come fosse un disegno, la forma della parole. Se il pregio di questa metodica è la precocità dell’apprendimento i limiti stanno nella difficoltà di far memorizzare un rilevante numero di parole indispensabili per comprendere un normale brano di lettura. Pertanto la sua utilizzazione è limitata solo ad alcune semplici e familiari paroline e frasi che però danno ai bambini più piccoli o ritardati il piacere della lettura. La lettura globale che proponiamo viene ulteriormente facilitata con l’utilizzo di un sistema di programmazione che permette al bambino di avvicinarsi alla parola scritta con molta gradualità. L’apprendimento seguendo questa metodica, viene stimolato dapprima mediante una ricerca discriminativa formale, ad esempio: la parola “zia” viene ad essere associata alla stessa parola, in modo tale da favorire la focalizzazione dell’attenzione ed il suo apprendimento.
Successivamente viene richiesta l’associazione tra due o tre immagini con le rispettive parole.
LETTURA GLOBALE CON ALBUM PROGRAMMATO
http://www.cslogos.it/uploads/File/lettura%20globale.pdf
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
ED ANCORA ... www.cslogos.it
LETTURA SILLABICA - FONEMATICA
I due album per la lettura sillabica –fonematica che proponiamo all’attenzione dei genitori e degli insegnanti, hanno lo scopo di portare il bambino all’apprendimento della tecnica della lettura con notevole rapidità e gioia utilizzando come elementi base non le consonanti ma le sillabe da associare con delle parole che contengono lo stesso suono iniziale.
Il metodo analitico è solo apparentemente più semplice e rapido in quanto si pensa erroneamente che il bambino, per poter leggere, dovrà imparare solo le ventuno lettere dell’alfabeto mentre nel metodo sillabico i segni grafici da ricordare sono molto di più: nel nostro caso circa 180. In realtà, invece, se per il bambino è abbastanza facile imparare vocali e consonanti egli leggerà con una certa facilità solo le vocali mentre avrà notevoli difficoltà ad unire queste con le consonanti per formare sillabe e parole. Il motivo è semplice: le consonanti non possono essere pronunciate senza associare loro una vocale e pertanto, nel formare le sillabe e poi le parole, il bambino è costretto ad eludere mentalmente la vocale con la quale aveva imparato a pronunciare la consonante, per poi associarla alle altre consonanti e alla vocale. Ciò complica molto la tecnica della lettura e richiede buone capacità intellettive e una notevole attenzione e concentrazione sulla struttura grafica e fonetica di quanto letto. La stessa difficoltà si avrà nell’apprendimento della scrittura. Ogni parola udita dovrà essere tradotta in segni grafici ai quali, durante l’apprendimento, è stato associato un suono. Ad esempio se il bambino è costretto a scrivere la parola STRADE utilizzando il metodo analitico sarà costretto a scomporre questa parola nei suoni delle vocali e consonanti che gli sono stati insegnati e che ritrova in memoria: su o es – tu o ti – ru o er - a – di o du – e-
Da questo coacervo di suoni e di segni è difficile per lui ritrovare quelle corrette per poterle scrivere.
Utilizzando il metodo sillabico tali difficoltà vengono ad essere superate in quanto il suono delle sillabe è netto, chiaro ed inequivocabile. Se il bambino ha imparato a leggere e a scrivere stra e de, sarà per lui molto semplice unire queste due sillabe per leggere o scrivere strade.
LETTURA SILLABICA - FONEMATICA VOLUME PRIMO
http://www.cslogos.it/uploads/File/letturasillabica/letturasillabica1.pdf
LETTURA SILLABICA - FONEMATICA VOLUME SECONDO
http://www.cslogos.it/uploads/File/letturasillabica/letturasillabica2.pdf
LETTURA SILLABICA - FONEMATICA
I due album per la lettura sillabica –fonematica che proponiamo all’attenzione dei genitori e degli insegnanti, hanno lo scopo di portare il bambino all’apprendimento della tecnica della lettura con notevole rapidità e gioia utilizzando come elementi base non le consonanti ma le sillabe da associare con delle parole che contengono lo stesso suono iniziale.
Il metodo analitico è solo apparentemente più semplice e rapido in quanto si pensa erroneamente che il bambino, per poter leggere, dovrà imparare solo le ventuno lettere dell’alfabeto mentre nel metodo sillabico i segni grafici da ricordare sono molto di più: nel nostro caso circa 180. In realtà, invece, se per il bambino è abbastanza facile imparare vocali e consonanti egli leggerà con una certa facilità solo le vocali mentre avrà notevoli difficoltà ad unire queste con le consonanti per formare sillabe e parole. Il motivo è semplice: le consonanti non possono essere pronunciate senza associare loro una vocale e pertanto, nel formare le sillabe e poi le parole, il bambino è costretto ad eludere mentalmente la vocale con la quale aveva imparato a pronunciare la consonante, per poi associarla alle altre consonanti e alla vocale. Ciò complica molto la tecnica della lettura e richiede buone capacità intellettive e una notevole attenzione e concentrazione sulla struttura grafica e fonetica di quanto letto. La stessa difficoltà si avrà nell’apprendimento della scrittura. Ogni parola udita dovrà essere tradotta in segni grafici ai quali, durante l’apprendimento, è stato associato un suono. Ad esempio se il bambino è costretto a scrivere la parola STRADE utilizzando il metodo analitico sarà costretto a scomporre questa parola nei suoni delle vocali e consonanti che gli sono stati insegnati e che ritrova in memoria: su o es – tu o ti – ru o er - a – di o du – e-
Da questo coacervo di suoni e di segni è difficile per lui ritrovare quelle corrette per poterle scrivere.
Utilizzando il metodo sillabico tali difficoltà vengono ad essere superate in quanto il suono delle sillabe è netto, chiaro ed inequivocabile. Se il bambino ha imparato a leggere e a scrivere stra e de, sarà per lui molto semplice unire queste due sillabe per leggere o scrivere strade.
LETTURA SILLABICA - FONEMATICA VOLUME PRIMO
http://www.cslogos.it/uploads/File/letturasillabica/letturasillabica1.pdf
LETTURA SILLABICA - FONEMATICA VOLUME SECONDO
http://www.cslogos.it/uploads/File/letturasillabica/letturasillabica2.pdf
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
http://www.csapiacenza.it/farericerca/0405/appr/giacomo.pdf
ESPERIENZA DIDATTICA " GIACOMO E LA PAURA DI LEGGERE"
ESPERIENZA DIDATTICA " GIACOMO E LA PAURA DI LEGGERE"
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
http://old.istruzione.lombardia.it/progetti/dsa/Documenti/2_dea_lettura_scrittura.pdf
L'IDEA DI LETTURA E SCRITTURA
L'IDEA DI LETTURA E SCRITTURA
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
http://old.istruzione.lombardia.it/progetti/dsa/Documenti/1_Pre-requisiti%20apprendimento.pdf
“Prerequisiti dell’apprendimento della lettura e della scrittura”
dott. Federica Brembati e dott. Roberta Donini
“Prerequisiti dell’apprendimento della lettura e della scrittura”
dott. Federica Brembati e dott. Roberta Donini
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
molto interessante ...
“La lettura” , prof. Carlo Pascoletti
http://old.istruzione.lombardia.it/progetti/dsa/Documenti/Pascoletti_lettura.pdf
la lettoscrittura, prof. Carlo Pascoletti
http://old.istruzione.lombardia.it/progetti/dsa/Documenti/Pascoletti_lett-scrittura1.pdf
http://old.istruzione.lombardia.it/progetti/dsa/Documenti/Pascoletti_lett-scrittura2.pdf
La scrittura, prof. Carlo Pascoletti
http://old.istruzione.lombardia.it/progetti/dsa/Documenti/Pascoletti_SCRITTURA.pdf
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
da Maestro Roberto
che ci dice :
Manuela Duca è un'insegnante di scuola primaria che ho avuto il piacere di avere come corsista in una delle occasioni in cui ho coordinato percorsi formativi FORTIC.
La collega ha messo a punto un ebook per la Erickson su una metodologia per l'apprendimento della lettura e della scrittura, sfruttando l'associazione di immagini, gesti, storie e musica.
Il metodo parte dalla constatazione che un adulto non legge lettera per lettera, ma legge nel complesso la parola, la riconosce. Il riconoscimento veloce libera dalla difficoltà di decodifica e permette la concentrazione sul significato della parola e del testo.
Per questo è importante che i bambini imparino in questo modo, non con le parole, troppo difficile, ma gradualmente iniziando dalle lettere (RRRR), poi sillabe (RA) che devono riconoscere a colpo d’occhio. Solo alla fine, ma dopo tanto esercizio riconosceranno le parole (RANA). Ovviamente ci vuole il tempo di assimilazione, poiché le lettere e le combinazioni sono tante STA CRA CLA STRA… I bambini all’inizio sillabano le parole, poi imparano.
Il gioco, la rima, l’immagine mentale, la storia come i disegni aiutano e facilitano il compito all’inizio, poi dovrebbe scattare l’automatismo. Secondo l'autrice i bambini imparano comunque a leggere, con qualunque metodo. La differenza è nell’approccio emotivo alla lettura. Se imparano con difficoltà, avranno meno voglia di leggere.
Il video inserito illustra le caratteristiche fondamentali del metodo, un utilissimo supporto per i colleghi alle prese con l'insegnamento della lettoscrittura in classe prima e fornisce ampie indicazioni sulle caratteristiche del libro FACILE FACILE, che sarà disponibile da metà settembre nel sito Erickson.
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
http://www.centrocome.it/come_files/userfiles/File/MaterialiEStrumenti/L1e2_ins/imparare%20a%20leggere%20e%20scrivere%20in%20italiano%20L2.pdf
IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO L2
A. Mastromarco, Centro COME 2002
Percorso "standard" di insegnamento/apprendimento del meccanismo della letto-scrittura dell'italiano come L2
ma può essere utile anche per chi ha delle difficoltà di apprendimento ...
IMPARARE A LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO L2
A. Mastromarco, Centro COME 2002
Percorso "standard" di insegnamento/apprendimento del meccanismo della letto-scrittura dell'italiano come L2
ma può essere utile anche per chi ha delle difficoltà di apprendimento ...
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
progetto di potenziamento del linguaggio e avvicinamento al mondo della letto-scrittura
SCUOLA DELL'INFANZIA .
ABC E ALTRI GIOCHI
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=51&ved=0CBgQFjAAODI&url=http%3A%2F%2Fwww.parrocchiacasefinali.org%2Fcms%2Ftiki-download_file.php%3FfileId%3D114&rct=j&q=giochi%20allo%20specchio%20bambini&ei=YM3GTOikK9GSOvPUoMgB&usg=AFQjCNGPcBFezZsU18kPpCjPNjY8eKAglg&sig2=aJFjJjUPLAopZOQuBYTJiQ&cad=rja
SCUOLA DELL'INFANZIA .
ABC E ALTRI GIOCHI
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=51&ved=0CBgQFjAAODI&url=http%3A%2F%2Fwww.parrocchiacasefinali.org%2Fcms%2Ftiki-download_file.php%3FfileId%3D114&rct=j&q=giochi%20allo%20specchio%20bambini&ei=YM3GTOikK9GSOvPUoMgB&usg=AFQjCNGPcBFezZsU18kPpCjPNjY8eKAglg&sig2=aJFjJjUPLAopZOQuBYTJiQ&cad=rja
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
http://manueladuca.blogspot.com/
IMPARARE A LEGGERE? FACILE FACILE...
Attraverso le avventure di Emi, Mimmo e il loro gattino Miao i bambini sono guidati in un percorso di apprendimento della lettura e della scrittura.
Il testo si basa sull'associazione di suoni, immagini, storie, gesti e musica per aiutare la memorizzazione di grafemi e sillabe in modo divertente, veloce e graduale.
Sin dalle prime pagine i bambini riusciranno a leggere tutte le parole presentate; piano piano, con calma, passo dopo passo, entreranno nel fantastico mondo della lettura creando un clima di gratificazione e serenità.
--------------
Il libro in rete:
http://www.comprensivoturbigo.it/sites/default/files/facile_facile.pdf
IMPARARE A LEGGERE? FACILE FACILE...
Attraverso le avventure di Emi, Mimmo e il loro gattino Miao i bambini sono guidati in un percorso di apprendimento della lettura e della scrittura.
Il testo si basa sull'associazione di suoni, immagini, storie, gesti e musica per aiutare la memorizzazione di grafemi e sillabe in modo divertente, veloce e graduale.
Sin dalle prime pagine i bambini riusciranno a leggere tutte le parole presentate; piano piano, con calma, passo dopo passo, entreranno nel fantastico mondo della lettura creando un clima di gratificazione e serenità.
--------------
Il libro in rete:
http://www.comprensivoturbigo.it/sites/default/files/facile_facile.pdf
Ultima modifica di leterbuck il Dom Nov 25, 2012 4:14 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : aggiunto link alla lettura del libro in rete)
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
http://www.iclograto.it/scuola_materna_2.pdf
ATTIVITA’ DI MOTIVAZIO8E
ALLA LETTURA E ALLA
SCRITTURA DELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
Relatore:Maria Angela Berton – logopedista, formatore A.I.D.- sezione di VI
ATTIVITA’ DI MOTIVAZIO8E
ALLA LETTURA E ALLA
SCRITTURA DELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
Relatore:Maria Angela Berton – logopedista, formatore A.I.D.- sezione di VI
Ultima modifica di Maestra Gabriella il Sab Ago 27, 2016 5:23 pm - modificato 1 volta.
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
I METODI DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO
DELLA LETTOSCRITTURA
LE DIFFICOLTÀ NELL'APPRENDIMENTO IN
PRIMA E IN SECONDA
RECUPERO E RINFORZO
Reggio Emilia 17 Ottobre 2008
7 Novembre 2008
Scienze della Formazione
Progetto”Credito di fiducia
http://www.istruzionereggioemilia.it/old/Integrazione/metodilettoscrittura.pdf
DELLA LETTOSCRITTURA
LE DIFFICOLTÀ NELL'APPRENDIMENTO IN
PRIMA E IN SECONDA
RECUPERO E RINFORZO
Reggio Emilia 17 Ottobre 2008
7 Novembre 2008
Scienze della Formazione
Progetto”Credito di fiducia
http://www.istruzionereggioemilia.it/old/Integrazione/metodilettoscrittura.pdf
Ultima modifica di Maestra Gabriella il Sab Ott 20, 2012 11:36 am - modificato 1 volta. (Motivazione : reso link attivo)
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
Come aiutare TUTTI i bambini
ad imparare a leggere e a scrivere ?
Indicazioni metodologiche e didattiche
(organizzazione e gestione della classe: metodologie, scelte di contenuti,...),
"suggerimenti pratici per supportare il lavoro quotidiano degli insegnanti in aula".
Progetto "Un credito di fiducia"
Reggio Emilia
Scienze della Formazione
Ottobre-Novembre 2009
Marilena Meloni Associazione Italiana Dislessia
http://www.istruzionereggioemilia.it/old/Integrazione/aiutarebambini.pdf
ad imparare a leggere e a scrivere ?
Indicazioni metodologiche e didattiche
(organizzazione e gestione della classe: metodologie, scelte di contenuti,...),
"suggerimenti pratici per supportare il lavoro quotidiano degli insegnanti in aula".
Progetto "Un credito di fiducia"
Reggio Emilia
Scienze della Formazione
Ottobre-Novembre 2009
Marilena Meloni Associazione Italiana Dislessia
http://www.istruzionereggioemilia.it/old/Integrazione/aiutarebambini.pdf
Ultima modifica di Maestra Gabriella il Sab Ott 20, 2012 11:37 am - modificato 1 volta. (Motivazione : reso link attivo)
consigli per insegnare a scrivere ai mancini
CONSIGLI UTILI PER INSEGNARE A SCRIVERE AI MANCINI
http://www.bancadelleemozioni.it/lettere/sinistra02.html
Tavole dell' Alfabeto per esercitarsi ed iniziare a scrivere per chi usa la mano sinistra ....
http://www.bancadelleemozioni.it/lettere/sinistra00.html
http://www.bancadelleemozioni.it/lettere/sinistra02.html
Tavole dell' Alfabeto per esercitarsi ed iniziare a scrivere per chi usa la mano sinistra ....
http://www.bancadelleemozioni.it/lettere/sinistra00.html
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
Ciao Gabriella,
in questi post hai fatto spesso riferimento ad una guida.
Dalle attività che hai descritto, sembrerebbe un guida molto efficiente; potresti scrivere il titolo e l'editore?
Da supplente non ho sempre la fortuna di poter disporre di molti materiali e non ho ancora trovato una guida che mi possa dare degli spunti adatti a catturare la curiosità di alcuni bimbi.
Grazie
Alice
in questi post hai fatto spesso riferimento ad una guida.
Dalle attività che hai descritto, sembrerebbe un guida molto efficiente; potresti scrivere il titolo e l'editore?
Da supplente non ho sempre la fortuna di poter disporre di molti materiali e non ho ancora trovato una guida che mi possa dare degli spunti adatti a catturare la curiosità di alcuni bimbi.
Grazie
Alice
ecilA- Member
- Numero di messaggi : 16
Data d'iscrizione : 09.12.10
Età : 41
Località : Nosadello di Pandino
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
ecilA ha scritto:Ciao Gabriella,
in questi post hai fatto spesso riferimento ad una guida.
Dalle attività che hai descritto, sembrerebbe un guida molto efficiente; potresti scrivere il titolo e l'editore?
Da supplente non ho sempre la fortuna di poter disporre di molti materiali e non ho ancora trovato una guida che mi possa dare degli spunti adatti a catturare la curiosità di alcuni bimbi.
Grazie
Alice
Ciao ecilA,
io ho acquistato sia la GUIDA della Lisciani che quelle dell'Istituto Didattico , oltre a vari libri erickson e ho avuto in regalo anche a valigetta IMPARARE FACILE della Gaia ...
quindi il mio è stato un collage di suggerimenti dei vari libri , ma soprattutto delle guide LISCIANI e ISTITUTO DIDATTICO.
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
Grazie!
Lo scorso anno ho avuto la possibilità di utilizzare le guide della Lisciani e mi sono trovata molto bene, soprattutto quelle riguardanti le abilità di base ma quest'anno lavoro in altre scuole...
nella stessa scuola ho anche avuto modo di visionare il contenuto della valigetta della Gaia, anche quella adesso mi sarebbe di grande aiuto. Peccato...
Cercherò info e soprattutto il prezzo della guida dell'Istituto Didattico, non credo di averla mai consultata. Speriamo che sia (economicamente) più alla portata di una squattrinata supplente rispetto a quelle della Lisciani!
Le guide della Erikson si trovano bene o male in quasi tutte le scuole, o meglio ne ho trovate diverse in tutte le scuole in cui ho lavorato e, quelle più specifiche (relative alle esigenze del/la bambino/a che mi è stato/a affidato/a) le ho acquistate.
Grazie ancora
Alice
Lo scorso anno ho avuto la possibilità di utilizzare le guide della Lisciani e mi sono trovata molto bene, soprattutto quelle riguardanti le abilità di base ma quest'anno lavoro in altre scuole...
nella stessa scuola ho anche avuto modo di visionare il contenuto della valigetta della Gaia, anche quella adesso mi sarebbe di grande aiuto. Peccato...
Cercherò info e soprattutto il prezzo della guida dell'Istituto Didattico, non credo di averla mai consultata. Speriamo che sia (economicamente) più alla portata di una squattrinata supplente rispetto a quelle della Lisciani!
Le guide della Erikson si trovano bene o male in quasi tutte le scuole, o meglio ne ho trovate diverse in tutte le scuole in cui ho lavorato e, quelle più specifiche (relative alle esigenze del/la bambino/a che mi è stato/a affidato/a) le ho acquistate.
Grazie ancora
Alice
ecilA- Member
- Numero di messaggi : 16
Data d'iscrizione : 09.12.10
Età : 41
Località : Nosadello di Pandino
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
cara ecilA ... spiacente informarti che le guide dell'Istituto Didattico costano un botto ! Come quelle della Lisciani!!!!
Comunque puoi guardare qui se trovi qualcosina :
https://sostegno.forumattivo.com/t2-la-guida-dell-insegnante-di-sostegno
Comunque puoi guardare qui se trovi qualcosina :
https://sostegno.forumattivo.com/t2-la-guida-dell-insegnante-di-sostegno
Re: Insegnare a leggere e a scrivere
Maestra Gabriella ha scritto:cara ecilA ... spiacente informarti che le guide dell'Istituto Didattico costano un botto ! Come quelle della Lisciani!!!!
Comunque puoi guardare qui se trovi qualcosina :
https://sostegno.forumattivo.com/t2-la-guida-dell-insegnante-di-sostegno
FATTO!
e ho anche mandato una mail alla casa ed. Gaia per avere un po' di informazioni.
In ogni caso le case editrici dovrebbero pensare ad intraprendere dei percorsi alternativi, vista la (sconsiderata) mobilità che c'è attualmente nella scuola.
Non tutti gli istituti sono disposti ad acquistare nuove guide (anche e soprattutto in termini economici) e spesso si opta per la sicurezza e la certezza della Erikson, come se l'unica valida fosse questa....
notte notte
ecilA- Member
- Numero di messaggi : 16
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Età : 41
Località : Nosadello di Pandino
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