utilizzazione insegnanti sostegno per coprire classi inizio anno scolastico

Ciao a tutti, la preside della mia scuola ha detto che utilizzerà i nuovi docenti di sostegno (ovvero coloro che non hanno avuto ancora l'assegnazione ufficiale di un bambino) per coprire le classi in cui, ancora tutt'ora, mancano insegnanti di posto comune. Ha specificato che è solo per la prima settimana di inizio anno scolastico perchè gli incarichi sulla comune non si sono ancora presentati e quindi restano scoperte varie classi (anche a tempo pieno). E' legale una cosa del genere? Lo può fare? E l'insegnante di sostegno deve accettare visto che non ha ancora un alunno? Grazie a tutti!

Ciao!
io per quasi 2 settimane ho coperto le ore di italiano nella mia classe fino a quando non è stata nominata la nuova collega. Non ho potuto dire di no e la stessa cosa hanno fatto i miei colleghi i sostegno. Tra l'altro avevo già il ragazzino assegnato!

posso capire nella propria classe, ma a me fu fatto fare in altre classi. Alla fine mi sono ribellata perchè la situazione era insosteniblie e l alunno perdeva giornate di studio. In generale ho capito che dobbiamo ribellarci alle supplenze sia nella nostra classe che in altre perchè se succede qualcosa le leggi sono tutte contro di noi e non risulta scritto da nessuna parte che noi stiamo sostituendo. Attenzione a quei presidi che dicono che dobbiamo fare supplenze perchè mi sono informata, è vietatissimo dalla legge e si rischia di andare sul penale.

Purtroppo non è vietato dalla legge che le insegnanti di sostegno possano essere utilizzate per supplenze, però tale pratica deve avere un carattere di eccezionalità come ribadito dal Ministero in una recente normativa. Non ricordo di preciso ma ho trovato il riferimento su questo sito.
Opponendoci e dimostrando di conoscere la normativa possiamo arginare ma non abolire tale pratica.
Ovviamente in alcun modo dovrebbe essere negata agli alunni diversamente abili la nostra preziosa presenza. Forse è il caso di far presente che togliere l'insegnante di sostegno per assegnarla alla classe o all'istituto per fare supplenza vuol dire ledere i diritti dell'alunno disabile.

La mia situazione è peggiore.
Ho un incarico di sostegno da quest'anno alla primaria. Ho fatto domanda attraverso la MAD e mi hanno assunta con contratto di 12 ore (sono anche studentessa). È molto bello e stimolante e i bambini che seguo sono fantastici. Uno ha un disturbo dello spettro autistico e frequenta la terza, mentre l'altro è in prima. Quest'ultimo in realtà nemmeno avrebbe bisogno del sostegno, ma la famiglia, in accordo con la logopedista, lo ha chiesto, in quanto è un bambino che ha una leggera disgrafia, è un po' insicuro e ha qualche leggera difficoltà di linguaggio. Sono l'unica docente di sostegno che lo segue per solo 5 ore a settimana. Il bimbo segue il programma della classe, se avviato fa da solo senza che intervenga più di tanto. Nelle cose ci arriva prima degli altri bambini ed è molto intelligente. Ha solo appunto delle difficoltà di calligrafia, ma dall'inizio dell'anno ha fatto un sacco di progressi. Nei prossimi anni sicuramente si dovrà rivalutare se dargli ancora il sostegno, a mio parere.
Detto questo....nella stessa classe c'è un'altro caso, molto grave. Un bimbo che è un vero e proprio terremoto. Non sono solo problemi di vivacità ma c'è anche probabilmente un deficit di attenzione e di iperattività. Rifiuta tutto, non vuole stare in classe, dice parolacce, non socializza con nessuno. Unico peoblema: il bambino non è certificato e non ha sostegno. La famiglia si rifiuta di accettare la cosa. Il fatto che non sia certificato è un problema perché non ha un'insegnante che sta con lui, anche se ne avrebbe estremamente bisogno altrimenti le docenti non possono fisicamente far lezione.
Che fanno allora? Sicvome le segreterie non trovano nessuno sfruttano me per strar dietro a lui, e di conseguenza io devo abbandonare il bambino certificato a cui ho fatto e firmato il PEI.
Che figura facciamo se la famiglia viene a sapere che il loro figlio non è più seguito?
La risposta che una volta mi hanno dato è stata la seguente: "eh ma tanto lui non ha bisogno che stai sempre lì...la vera emergenza è l'altro"....domanda: ma allora, se la vera emergenza e l'altro, perchè non si fa pressione per certificarlo? Se i genitori non vogliono perchè non si chiama una assistente sociale?
Io sono nuova del contesto, e la mia impressione è che mi stiano sfruttando. Sulla carta io sono assegnata ad un bambino, ma in realtà non sto mai con lui.

Una volta con lui c'era un'altra docente segnata sulla carta come potenziamento. Ora il suo contratto covid è scaduto e quindi probabilmente toccherà a me. Almeno nelle ore in cui ci sono io. Lo faccio parcarità. Ma non lo trovo eticamente e professionalmente corretto, nei confronti di tutti. Miei, ma soprattutto del bimbo certificato e della sua famiglia. Se mio figlio ha il sostegno, vorrei che gli venisse garantito.