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AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
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Sumat
Anna Laura
kucy1
Maestra Gabriella
gabina
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Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
http://aulaautismoalmuecar.blogspot.com/p/materiales.html
kucy1- Millenium member
- Numero di messaggi : 576
Data d'iscrizione : 25.11.08
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
WS1: i principi di base dell'ABA
Francesca degli Espinosa
http://www.analisicomportamentale.com/media/Breve%20Intro%20all%27ABA%20R.ppt
http://www.analisicomportamentale.com/media/WS%201%20principi%20base.ppt
Francesca degli Espinosa
http://www.analisicomportamentale.com/media/Breve%20Intro%20all%27ABA%20R.ppt
http://www.analisicomportamentale.com/media/WS%201%20principi%20base.ppt
Ultima modifica di Maestra Gabriella il Gio Set 30, 2010 5:07 am - modificato 1 volta.
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
L’Analisi Applicata del Comportamento e l’Autismola ricerca e l’intervento
Francesca degli Espinosa,Analista Comportamentale
http://www.analisicomportamentale.com/media/commissione%20RE%20versione%20finale.ppt
Francesca degli Espinosa,Analista Comportamentale
http://www.analisicomportamentale.com/media/commissione%20RE%20versione%20finale.ppt
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
Come possiamo trasformare i tempi morti in apprendimento produttivo per i bambini autistici?
1 rendere importante e produttivo ogni momento. Dovunque si vada, portare con sè oggetti utili che fungano da insegnamento, poi darli in mano al bambino. Parlargli dell'oggetto. Fare domande su di esso e, se il bambino non risponde o non è capace di farlo, aiutarlo nella risposta o dargli la risposta completa.
2 portare una scatola con i giochi (giocattoli, libri, figurine). Tenerne sempre una in macchina, per sicurezza, ma accertarsi di rotare regolarmente i giochi. Il bambino acquisterà familiarità con questa scatola piena di sorprese e cercherà qualche novità da scoprire.mentre magari si aspetta per qualcosa. Mentre si viaggia in macchina per lungo tempo,è molto duro per molti bambini aspettare con pazienza. Anche nei brevi tragitti sarà utile avere sempre a portata di mano qualche oggetto da dare in mano al bambino perché vi focalizzi la sua attenzione, stimolato da voi che gli fate domande e gli fate fare osservazioni varie.
3 cambiare frequentemente l'oggetto che date al bambino. In modo che non si "fissi" troppo o che si annoi.
4 parlate,parlate,parlate. Dell' oggetto che gli avete dato, in modo che ci sia sempre una comunicazione e cercate di fare domande e ottenere risposte. Fate una domanda e MODELLATEGLI UNA RISPOSTA APPROPRIATA in modo che il bambino abbia sempre un'opportunità di esercitarsi sul linguaggio. Se ci sono altri bambini in macchina, coinvolgeteli nella discussione. Se conoscete qualche canzone collegata all'oggetto in questione,cogliete l'opportunità per cantarla insieme. Non accendete la radio o parlate di altre cose.......questo è tempo importante!! Ed è importante usarlo bene!!!!
5 produrre interazioni verbali con chiunque sia in macchina- fategli ripetere parole, rispondere a domande, chiedetegli di mostrarvi le varie parti del corpo, o create un gioco con gli altri in macchina, che lui possa imitare("allora adesso, tutti si tocchino il naso!) (io con GM in macchina faccio il gioco "chi è maschio alzi la mano", "chi è biondo alzi la mano" ecc, oppure il gioco degli indovinelli, dove facciamo a turno nel fare indovinare l'altro)
6 occupa il tuo bambino in attività di gruppo (interazione coi coetanei) appena possible. I genitori degli altri bambini generalmente hanno piacere se si fanno parlare o interagire i bambini mentre si fa la fila per qualcosa. Dite al bambino "Guarda quella bimba - Di che colore è la sua giacca?" oppure fateli guardare insieme qualcosa e poi dirvi cosa sia.
7 e per le occasioni dove non c'è qualcuno disponibile a seguire il bambino... L'importante è ammetterlo!! e quindi cercare qualcuno che lo faccia al posto nostro.Se si hanno in giro altri bambini-parenti o amici- più grandi, assegnarli 10 minuti a turno da trascorrere col bambino per creare un gioco o per fare qualche esercizio o gioco motorio (saltare ecc). Se potete, invitate a casa qualche vicino (bambino o ragazzino) per coprire i tempi morti - anche se si tratta solo di mezz'ora. Lo faranno a poco prezzo, sono vicini a casa loro e basta che intrattengano il bambino con dei semplici giochi.
OGNI MINUTO DELLA GIORNATA E' IMPORTANTE. RIEMPIRE OGNI MOMENTO CON ATTIVITA' IN CUI SI IMPARA O CON INTERAZIONI SOCIALI SERVE ALLA GENERALIZZAZIONE. PER IMPARARE, I NOSTRI BAMBINI DEVONO INTERAGIRE CON L'AMBIENTE, MA PURTROPPO NON POSSONO FARLO DA SOLI.
tratto da genitoricontroautismo
1 rendere importante e produttivo ogni momento. Dovunque si vada, portare con sè oggetti utili che fungano da insegnamento, poi darli in mano al bambino. Parlargli dell'oggetto. Fare domande su di esso e, se il bambino non risponde o non è capace di farlo, aiutarlo nella risposta o dargli la risposta completa.
2 portare una scatola con i giochi (giocattoli, libri, figurine). Tenerne sempre una in macchina, per sicurezza, ma accertarsi di rotare regolarmente i giochi. Il bambino acquisterà familiarità con questa scatola piena di sorprese e cercherà qualche novità da scoprire.mentre magari si aspetta per qualcosa. Mentre si viaggia in macchina per lungo tempo,è molto duro per molti bambini aspettare con pazienza. Anche nei brevi tragitti sarà utile avere sempre a portata di mano qualche oggetto da dare in mano al bambino perché vi focalizzi la sua attenzione, stimolato da voi che gli fate domande e gli fate fare osservazioni varie.
3 cambiare frequentemente l'oggetto che date al bambino. In modo che non si "fissi" troppo o che si annoi.
4 parlate,parlate,parlate. Dell' oggetto che gli avete dato, in modo che ci sia sempre una comunicazione e cercate di fare domande e ottenere risposte. Fate una domanda e MODELLATEGLI UNA RISPOSTA APPROPRIATA in modo che il bambino abbia sempre un'opportunità di esercitarsi sul linguaggio. Se ci sono altri bambini in macchina, coinvolgeteli nella discussione. Se conoscete qualche canzone collegata all'oggetto in questione,cogliete l'opportunità per cantarla insieme. Non accendete la radio o parlate di altre cose.......questo è tempo importante!! Ed è importante usarlo bene!!!!
5 produrre interazioni verbali con chiunque sia in macchina- fategli ripetere parole, rispondere a domande, chiedetegli di mostrarvi le varie parti del corpo, o create un gioco con gli altri in macchina, che lui possa imitare("allora adesso, tutti si tocchino il naso!) (io con GM in macchina faccio il gioco "chi è maschio alzi la mano", "chi è biondo alzi la mano" ecc, oppure il gioco degli indovinelli, dove facciamo a turno nel fare indovinare l'altro)
6 occupa il tuo bambino in attività di gruppo (interazione coi coetanei) appena possible. I genitori degli altri bambini generalmente hanno piacere se si fanno parlare o interagire i bambini mentre si fa la fila per qualcosa. Dite al bambino "Guarda quella bimba - Di che colore è la sua giacca?" oppure fateli guardare insieme qualcosa e poi dirvi cosa sia.
7 e per le occasioni dove non c'è qualcuno disponibile a seguire il bambino... L'importante è ammetterlo!! e quindi cercare qualcuno che lo faccia al posto nostro.Se si hanno in giro altri bambini-parenti o amici- più grandi, assegnarli 10 minuti a turno da trascorrere col bambino per creare un gioco o per fare qualche esercizio o gioco motorio (saltare ecc). Se potete, invitate a casa qualche vicino (bambino o ragazzino) per coprire i tempi morti - anche se si tratta solo di mezz'ora. Lo faranno a poco prezzo, sono vicini a casa loro e basta che intrattengano il bambino con dei semplici giochi.
OGNI MINUTO DELLA GIORNATA E' IMPORTANTE. RIEMPIRE OGNI MOMENTO CON ATTIVITA' IN CUI SI IMPARA O CON INTERAZIONI SOCIALI SERVE ALLA GENERALIZZAZIONE. PER IMPARARE, I NOSTRI BAMBINI DEVONO INTERAGIRE CON L'AMBIENTE, MA PURTROPPO NON POSSONO FARLO DA SOLI.
tratto da genitoricontroautismo
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
Percorso per Educatori ed Insegnanti
Autismo ed intervento educativo nella Neuropsichiatria Infantile
a cura della Dott.ssa Clea Terzuolo - Educatrice
http://autismo.aslcn1.it/Percorsi-e-Progetti/Percorso-per-educatori-ed-insegnanti
Autismo ed intervento educativo nella Neuropsichiatria Infantile
a cura della Dott.ssa Clea Terzuolo - Educatrice
http://autismo.aslcn1.it/Percorsi-e-Progetti/Percorso-per-educatori-ed-insegnanti
kucy1- Millenium member
- Numero di messaggi : 576
Data d'iscrizione : 25.11.08
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
Autismo
Parliamo di autismo, la campagna Shutdown, che coinvolge gli utenti dei social network, il nuovo studio per la dignosi precoce, l'attivita' della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone. Ospiti Donata Vivanti, presidente di Autismo Italia, Maria Luisa Scattoni, ricercatrice dell"istituto Superiore di sanita', Dante Del Duca, direttore della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone.
Ascolta la puntata :
http://www.radio.rai.it/radio1/diversidachi/archivio_2010/audio/diversidachi2010_10_30.ram
Parliamo di autismo, la campagna Shutdown, che coinvolge gli utenti dei social network, il nuovo studio per la dignosi precoce, l'attivita' della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone. Ospiti Donata Vivanti, presidente di Autismo Italia, Maria Luisa Scattoni, ricercatrice dell"istituto Superiore di sanita', Dante Del Duca, direttore della Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone.
Ascolta la puntata :
http://www.radio.rai.it/radio1/diversidachi/archivio_2010/audio/diversidachi2010_10_30.ram
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
http://www.shoeboxtasks.com/buy-shoeboxtasks
foto di esercizi teacch
foto di esercizi teacch
Ultima modifica di Maestra Gabriella il Lun Nov 14, 2011 11:48 am - modificato 1 volta. (Motivazione : reso post più chiaro per il link)
kucy1- Millenium member
- Numero di messaggi : 576
Data d'iscrizione : 25.11.08
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
MAPPE CONCETTUALI PER ALUNNI AUTISTICI
di Stefania Piergallini
:
http://issuu.com/stor17/docs/mappe_concettuali_di_stefania_piergallini
di Stefania Piergallini
:
http://issuu.com/stor17/docs/mappe_concettuali_di_stefania_piergallini
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
http://www.scribd.com/doc/36805138/Le-Emozioni-Passo-a-Passo
"LE EMOZIONI PASSO A PASSO"
LAVORO SVOLTO PER ACQUISIRE LA COMPETENZA EMOZIONALE
"LE EMOZIONI PASSO A PASSO"
LAVORO SVOLTO PER ACQUISIRE LA COMPETENZA EMOZIONALE
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
http://www.scribd.com/doc/39346258/teoria-della-mente1
La TEORIA DELLA MENTE ED ATTIVITà
La TEORIA DELLA MENTE ED ATTIVITà
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
Una mia esperienza didattica pubblicata sul GOLD.INDIRE ( ho superato la selezione regionale .. e per me è già motivo di gioia!):
http://gold.indire.it/nuovo/gen/show.php?ObjectID=BDP-GOLD000000000026E885
CON IL TEACCH …IMPARO E COMUNICO
Realizzazione di attività didattiche per bambini con deficit cognitivi e comunicativi, mediante l'utilizzo della metodologia Teacch.
http://gold.indire.it/nuovo/gen/show.php?ObjectID=BDP-GOLD000000000026E885
CON IL TEACCH …IMPARO E COMUNICO
Realizzazione di attività didattiche per bambini con deficit cognitivi e comunicativi, mediante l'utilizzo della metodologia Teacch.
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/autismo/Cottini_Problemi_comportamentali_scuola.pdf
AUTISMO, INTEGRAZIONE SCOLASTICA E COMPORTAMENTI PROBLEMATICI
Prof. Lucio Cottini
AUTISMO, INTEGRAZIONE SCOLASTICA E COMPORTAMENTI PROBLEMATICI
Prof. Lucio Cottini
intervista a Temple Grandin, a cura di E. Seran
a cura di Emanuela Sedran:
Ho avuto l’occasione di incontrare Temple Grandin, una donna speciale in grado di parlare in prima persona di una malattia che per antonomasia di solito nasconde il suo volto dietro un velo impenetrabile
http://www.leadershipmedica.com/scientifico/sciefebbr03/scientificaita/2sedran/2sedran.htm
(Fonte: Leadership Medica)
Ho avuto l’occasione di incontrare Temple Grandin, una donna speciale in grado di parlare in prima persona di una malattia che per antonomasia di solito nasconde il suo volto dietro un velo impenetrabile
http://www.leadershipmedica.com/scientifico/sciefebbr03/scientificaita/2sedran/2sedran.htm
(Fonte: Leadership Medica)
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
Il ruolo delle Nuove Tecnologie
nel Progetto Psicoeducativo
per l'alunno autistico
http://provvbo.scuole.bo.it/cts/materiali/autismo_difonzo.pdf
nel Progetto Psicoeducativo
per l'alunno autistico
http://provvbo.scuole.bo.it/cts/materiali/autismo_difonzo.pdf
Ultima modifica di Maestra Gabriella il Lun Nov 14, 2011 12:10 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : reso link attivo)
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
http://www.genitoricontroautismo.org/files/Doc6NonVerbali.pdf
SVILUPPARE ABILITà DI COMUNICAZIONE ESPRESSIVA PER BAMBINI NON VERBALI NELL'AUTISMO
di Susan Stokes
SVILUPPARE ABILITà DI COMUNICAZIONE ESPRESSIVA PER BAMBINI NON VERBALI NELL'AUTISMO
di Susan Stokes
Sordità e autismo
Segnalo un articolo pubblicato sul sito audioprotesisti.org: http://www.audioprotesisti.org/home/index.php?option=com_content&task=view&id=276&Itemid=34
Massimo Borghese
Massimo Borghese
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
Grazie del contributo!
Un aspetto interessante e spesso non approfondito .
Un aspetto interessante e spesso non approfondito .
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
http://lnx.istruzioneverona.it/handicap/wp-content/uploads/2009/12/sara-isoli.pdf
LA RIABILITAZIONE DEI PROCESSI COMUNICATIVI
Materiali intervento dott.ssa Sara Isoli
LA RIABILITAZIONE DEI PROCESSI COMUNICATIVI
Materiali intervento dott.ssa Sara Isoli
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
http://lnx.istruzioneverona.it/handicap/wp-content/uploads/2009/12/autismo_brighenti1.pdf
Materiali intervento Dott. Maurizio Brighenti – 18 dicembre 2010
autismo e sindromi correlate
Materiali intervento Dott. Maurizio Brighenti – 18 dicembre 2010
autismo e sindromi correlate
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
ISTRUZIONI PER ABILITA' SOCIALI PER BAMBINI CHE NON PARLANO
Al bambino autistico non verbale possono essere insegnati diversi modi per iniziare una interazione con abilità che non coinvolgano necessariamente il linguaggio, come dare un giocattolo al pari, dare un colpetto sulla spalla, indicare l'attività preferita o il gioco che si vuole fare. Inoltre può essere usato un sistema argomentativo-comunicativo come dipingere, frasi in sequenze, sistemi elettronici. Se il bambino con autismo non usa un sistema di comunicazione aumentativa è importante stabilire che il pari capisca il sistema. Per esempio il pari può non capire subito il disegno usato in una comunicazione per immagini trovando difficoltà a interpretare quel tipo di comunicazione.
AIUTO PER I COETANEI Molte ricerche hanno dimostrato che i pari beneficiano di queste abilità che devono essergli mostrate prima di intraprendere le sessioni.
#
CONDIVIDERE: insegnare al pari a offrire giochi o proporre attività al bambino con autismo (per es. il pari porge un gioco al bambino e gli dice "Ecco puoi giocare con la maccinina")
#
RICHIEDERE CONDIVISIONE: insegnare al pari a richiedere qualcosa o a richiedere di fare a turno (per es. dire "Posso giocare con la macchinina?")
#
ORGANIZZARE IL GIOCO: insegnare al pari a suggerire giochi o attività (per es. dire al bambino con autismo "Giochiamo con le costruzioni" o "Tu sei il ladro e io il poliziotto")
#
OFFRIRE AIUTO: insegnare al pari ad offrire aiuto al bambino con autismo (per es il pari osserva il bambino con autismo cercare di aprire il barattolo per le bolle senza riuscirci e gli dice "Ti aiuto io ad aprirlo").
#
RICHIEDERE AIUTO: insegnare al pari a richiedere aiuto al bambino con autismo (il pari dice "Aiutami a fare questo puzzle")
#
FARE I COMPLIMENTI: insegnare al pari a fare i complimenti al bambino con autismo (per es. i bambini disegnano insieme e poi il pari dice "Mi piace il tuo disegno")
#
SCAMBIARSI MANIFESTAZIONI DI AFFETTO: insegnare al pari ad essere affettuoso (per es. il pari tiene per mano il bambino mentre vanno a giocare con le costruzioni)
#
DARE INCORAGGIAMENTO AGLI ALTRI PARI: se ci sono disponibili più pari insegnare ai pari ad aiutare gli altri bambini neurotipici per iniziare un'interazione (per es. dire ad un altro bambino tipico "Chiedi a Billy se vuole giocare anche lui con le costruzioni")
Altri hanno documentato abilità aggiuntive:
#
PRETENDERE L'ATTENZIONE: insegnare al pari a fare il nome del bambino o ad essere sicuro di avere la sua attenzione prima di dare un'istruzione (per es il pari dice " Jhon, dammi la costruzione")
#
RISPONDERE ALL'INIZIATIVA: insegnare al pari a rispondere quando il bambino con autismo prende un'iniziativa (per es. quando il bambino con autismo dice "Vuoi giocare a palla?" , il pari risponde "Si, ok")
#
SALUTARE: insegnare al pari a salutare il bambino con autismo (per es. il pari dice "Ciao Michele")
#
FARE DOMANDE: insegnare al pari a fare domande al bambino con autismo sulle attività di gioco (per es. mentre giocano con le costruzioni, il pari dice al bambino con autismo "Che cosa stai costruendo?")
#
OFFRIRE UNA SCELTA: insegnare al pari ad offrire al bambino con autismo una scelta di attività nella sessione di gioco (per es. il pari mostra due giochi e dice "Vuoi la palla rossa o la trottola verde?")
#
COMMENTARE LE ATTIVITA' insegnare al pari a commentare le attività di gioco (per es. mentre disegna con il bambino con autismo il pari dice "Sto facendo una casa" oppure "Mi piace disegnare")
#
NEGARE L 'ATTIVITA' PREFERITA FINCHE' IL BAMBINO NON FA UNA IMITAZIONE VERBALE: insegnare al pari ad aspettare finchè il bambino con autismo dice qualcosa per ottenere l'attività preferita (per es. il pari mostra un gioco e dice "Quale vuoi?", ma aspetta a dare il gioco finchè il pari con autismo dice quello che vuole)
#
DARE ISTRUZIONI FACILI: insegnare al pari a dare istruzioni con frasi semplici a cui sia facile rispondere (per es. il pari dice al bambino con autismo "Metti l'uomo nel camion")
#
DIMOSTRARE LA RISPOSTA: insegnare al pari a dimostrare l'azione per il bambino con autismo (per. es. nell'esempio sopra il pari mostra come mettere l'uomo nel camion)
#
AIUTARE FISICAMENTE: insegnare al pari a guidare la mano del bambino a compiere la risposta (per es. il pari prende la mano del bambino con autismo e la mette sull'uomo per metterlo nel camion)
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LODARE UN BUON COMPORTAMENTO: insegnare al pari a lodare il bambno per una socializzazione adeguata (per. es. il pari dice al bambino con autismo "Grazie per aver diviso il gioco con me")
#
IGNORARE I COMPORTAMENTI DISTRUTTIVI: insegnare al pari ad ignorare i comportamenti distruttivi mostrati dal bambino con autismo (per es. il bambino con autismo sbatte il giocattolo e il pari continua l'attivita di gioco)
#
INSISTERE FINCHE' NON SI OTTIENE LA RISPOSTA: insegnare al pari ad essere insistente con il bambino con autismo finchè lui non da una risposta (pe es. il pari dice al bambino con autismo "Dammi la palla"; se il bambino non risponde, il pari ripete l'istruzione e aiuta il bambino a rispondere)
STRATEGIE PER INSEGNARE QUESTE ABILITA' AI PARI TIPICISono state usate un certo numero di strategie per insegnare queste abilita ai pari:
*
INSEGNARE PRIMA: durante la sessione di pre-teaching viene simulato l'insegnamento con l'adulto in modo che il pari possa verificare la risposta prima con l'adulto e poi con il bambino autistico. Si daranno lodi verbali o altri rinforzi per dimostrare la risposta con un adulto e poi con il bambino.
*
GIOCO DI RUOLO: durante gli esercizi di gioco di ruolo del bambino con autismo il pari userà la risposta con l'adulto. Il gioco di ruolo continua finchè il pari è capace di dimostrare la risposta con cura.
*
PROCEDURA DI RINFORZO: generalmente nella sessione di training, le lodi verbali o l'accesso ad un rinforzo tangibile è dato per dimostrare la risposta (per es. dopo che il bambino condivide un gioco, l'adulto dice "Mi piace quando dividi i giochi con Billy!")
*
USO DI AIUTO VISIVO: disegni o fotografie possono essere usate nella sessione per illustrare esercizi speficici (per es. foto del bambino che dà un gioco ad un altro per dimostrare una risposta di condivisione). Questo aiuto visivo può essere usato in una sessione non strutturata e le attività di gioco con i pari servono come aiuto per il pari tipico per ricordare la risposta.
INFORMARE I PARI TIPICI SULL'AUTISMOLa decisione di parlare ai pari dei bisogni particolari nell'imparare del bambino con autismo dovrebbe essere presa in maniera personale, basandosi sul profilo del bambino autistico, l'età del pari e gli obiettivi della sessione di insegnamento.Per esempio, i pari in età prescolare non hanno necessariamente bisogno di sapere che il bambino ha l'autismo, ma può essere utile dirgli che il loro amico ha bisogno di un aiuto extra per imparare a giocare e come parlare. I pari coinvolti in sessioni di lavoro con bambini che hanno deficit severi nell'apprendimento e nei comportamenti hanno bisogno di più informazioni circa la natura dell'autismo per interagire con loro con successo. D'altro canto, per una comprensione maggiore dei bambini con autismo, dire ai bambini tipici che il loro compagno ha l'autismo potrebbe stigmatizzare il bambino autistico e ridurre la sua partecipazione alle attività dei pari tipici.
ESEMPIO DEL PRIMO ESERCIZIO
ESERCIZIO NUMERO 1GUARDARE IL PARI QUANDO LO RICHIEDE L'ADULTO
Procedura: Far sedere il bambino e il pari di fronte. Presentare l'istruzione "Guarda ...(nome del pari)" es. Jill....."GUARDA JILL". Aiutare il bambino a guardare il pari con gesti (per es. indicando il pari) o guidando il bambino (girando gentilmente il viso del bambino nella direzione del pari). Quando la risposta è dimostrata, dare un rinforzo tangibile (per es. qualcosa da mangiare o un gioco preferito) e una lode ("Bravo, hai guardato Jill"). Diminuire l'aiuto nelle volte successive cercando di ottenere la risposta dimostrando con sempre minor aiuto. Cambiare sempre rinforzo. Successivamente, rinforzare solo la risposta corretta ottenuta senza aiuto. Cambiare la posizione del bambino e del pari durante l'esercizio (per es. far sedere il pari vicino al bambino invece che di fronte). Appena il bambino trova il principio o guarda semplicemente nella direzione del pari, cambiare il principio per ottenere un contatto oculare con il pari.
Prerequisiti consigliati: Il bambino stabilisce un contatto oculare con un adulto quando gli è richiesto, segue semplici istruzioni, risponde all'aiuto gestuale o fisico.
Consigli sull'aiuto: Indicare il pari o girare il bambino verso il pari.
Specifiche istruzioni per il pari: Dire al pari che il bambino deve esercitarsi a guardarlo. Lodarlo e dare un tangibile rinforzo al pari per essere seduto bene e per aspettare. Incoraggiare il pari a lodare e dare un tangibile rinforzo al bambino quando lo guarderà.
Gli obiettivi all'istruzione "GUARDA JILL" sono quattro:
Il bambino guarda in direzione del pari mentre è seduto di fronte a lui
Il bambino guarda in direzione del pari con il pari seduto in vari posti
Il bambino guarda in direzione del pari con il pari occupato in varie attività
Il bambino ha un contatto oculare con il pari
Suggerimenti utili: Può essere difficile determinare se il bambino con autismo sta avendo un contatto oculare con il pari. Sarà utile insegnare prima al pari a distinguere il contatto oculare dal non contatto. Il pari deve sapere distinguere se il bambino lo sta guardando o meno. Se necessario il pari deve aiutare ad ottenere il contatto oculare mettendo un gioco preferito del bambino al livello dei propri occhi quando l'adulto glielo suggerisce. Il pari deve poi premiare il bambino con il gioco preferito o con cibo quando il bambino lo guarda.
Documento tratto dal sito: www.emergenzautismo.org Traduzione a cura di Fromitaly
Al bambino autistico non verbale possono essere insegnati diversi modi per iniziare una interazione con abilità che non coinvolgano necessariamente il linguaggio, come dare un giocattolo al pari, dare un colpetto sulla spalla, indicare l'attività preferita o il gioco che si vuole fare. Inoltre può essere usato un sistema argomentativo-comunicativo come dipingere, frasi in sequenze, sistemi elettronici. Se il bambino con autismo non usa un sistema di comunicazione aumentativa è importante stabilire che il pari capisca il sistema. Per esempio il pari può non capire subito il disegno usato in una comunicazione per immagini trovando difficoltà a interpretare quel tipo di comunicazione.
AIUTO PER I COETANEI Molte ricerche hanno dimostrato che i pari beneficiano di queste abilità che devono essergli mostrate prima di intraprendere le sessioni.
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CONDIVIDERE: insegnare al pari a offrire giochi o proporre attività al bambino con autismo (per es. il pari porge un gioco al bambino e gli dice "Ecco puoi giocare con la maccinina")
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RICHIEDERE CONDIVISIONE: insegnare al pari a richiedere qualcosa o a richiedere di fare a turno (per es. dire "Posso giocare con la macchinina?")
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ORGANIZZARE IL GIOCO: insegnare al pari a suggerire giochi o attività (per es. dire al bambino con autismo "Giochiamo con le costruzioni" o "Tu sei il ladro e io il poliziotto")
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OFFRIRE AIUTO: insegnare al pari ad offrire aiuto al bambino con autismo (per es il pari osserva il bambino con autismo cercare di aprire il barattolo per le bolle senza riuscirci e gli dice "Ti aiuto io ad aprirlo").
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RICHIEDERE AIUTO: insegnare al pari a richiedere aiuto al bambino con autismo (il pari dice "Aiutami a fare questo puzzle")
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FARE I COMPLIMENTI: insegnare al pari a fare i complimenti al bambino con autismo (per es. i bambini disegnano insieme e poi il pari dice "Mi piace il tuo disegno")
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SCAMBIARSI MANIFESTAZIONI DI AFFETTO: insegnare al pari ad essere affettuoso (per es. il pari tiene per mano il bambino mentre vanno a giocare con le costruzioni)
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DARE INCORAGGIAMENTO AGLI ALTRI PARI: se ci sono disponibili più pari insegnare ai pari ad aiutare gli altri bambini neurotipici per iniziare un'interazione (per es. dire ad un altro bambino tipico "Chiedi a Billy se vuole giocare anche lui con le costruzioni")
Altri hanno documentato abilità aggiuntive:
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PRETENDERE L'ATTENZIONE: insegnare al pari a fare il nome del bambino o ad essere sicuro di avere la sua attenzione prima di dare un'istruzione (per es il pari dice " Jhon, dammi la costruzione")
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RISPONDERE ALL'INIZIATIVA: insegnare al pari a rispondere quando il bambino con autismo prende un'iniziativa (per es. quando il bambino con autismo dice "Vuoi giocare a palla?" , il pari risponde "Si, ok")
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SALUTARE: insegnare al pari a salutare il bambino con autismo (per es. il pari dice "Ciao Michele")
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FARE DOMANDE: insegnare al pari a fare domande al bambino con autismo sulle attività di gioco (per es. mentre giocano con le costruzioni, il pari dice al bambino con autismo "Che cosa stai costruendo?")
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OFFRIRE UNA SCELTA: insegnare al pari ad offrire al bambino con autismo una scelta di attività nella sessione di gioco (per es. il pari mostra due giochi e dice "Vuoi la palla rossa o la trottola verde?")
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COMMENTARE LE ATTIVITA' insegnare al pari a commentare le attività di gioco (per es. mentre disegna con il bambino con autismo il pari dice "Sto facendo una casa" oppure "Mi piace disegnare")
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NEGARE L 'ATTIVITA' PREFERITA FINCHE' IL BAMBINO NON FA UNA IMITAZIONE VERBALE: insegnare al pari ad aspettare finchè il bambino con autismo dice qualcosa per ottenere l'attività preferita (per es. il pari mostra un gioco e dice "Quale vuoi?", ma aspetta a dare il gioco finchè il pari con autismo dice quello che vuole)
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DARE ISTRUZIONI FACILI: insegnare al pari a dare istruzioni con frasi semplici a cui sia facile rispondere (per es. il pari dice al bambino con autismo "Metti l'uomo nel camion")
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DIMOSTRARE LA RISPOSTA: insegnare al pari a dimostrare l'azione per il bambino con autismo (per. es. nell'esempio sopra il pari mostra come mettere l'uomo nel camion)
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AIUTARE FISICAMENTE: insegnare al pari a guidare la mano del bambino a compiere la risposta (per es. il pari prende la mano del bambino con autismo e la mette sull'uomo per metterlo nel camion)
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LODARE UN BUON COMPORTAMENTO: insegnare al pari a lodare il bambno per una socializzazione adeguata (per. es. il pari dice al bambino con autismo "Grazie per aver diviso il gioco con me")
#
IGNORARE I COMPORTAMENTI DISTRUTTIVI: insegnare al pari ad ignorare i comportamenti distruttivi mostrati dal bambino con autismo (per es. il bambino con autismo sbatte il giocattolo e il pari continua l'attivita di gioco)
#
INSISTERE FINCHE' NON SI OTTIENE LA RISPOSTA: insegnare al pari ad essere insistente con il bambino con autismo finchè lui non da una risposta (pe es. il pari dice al bambino con autismo "Dammi la palla"; se il bambino non risponde, il pari ripete l'istruzione e aiuta il bambino a rispondere)
STRATEGIE PER INSEGNARE QUESTE ABILITA' AI PARI TIPICISono state usate un certo numero di strategie per insegnare queste abilita ai pari:
*
INSEGNARE PRIMA: durante la sessione di pre-teaching viene simulato l'insegnamento con l'adulto in modo che il pari possa verificare la risposta prima con l'adulto e poi con il bambino autistico. Si daranno lodi verbali o altri rinforzi per dimostrare la risposta con un adulto e poi con il bambino.
*
GIOCO DI RUOLO: durante gli esercizi di gioco di ruolo del bambino con autismo il pari userà la risposta con l'adulto. Il gioco di ruolo continua finchè il pari è capace di dimostrare la risposta con cura.
*
PROCEDURA DI RINFORZO: generalmente nella sessione di training, le lodi verbali o l'accesso ad un rinforzo tangibile è dato per dimostrare la risposta (per es. dopo che il bambino condivide un gioco, l'adulto dice "Mi piace quando dividi i giochi con Billy!")
*
USO DI AIUTO VISIVO: disegni o fotografie possono essere usate nella sessione per illustrare esercizi speficici (per es. foto del bambino che dà un gioco ad un altro per dimostrare una risposta di condivisione). Questo aiuto visivo può essere usato in una sessione non strutturata e le attività di gioco con i pari servono come aiuto per il pari tipico per ricordare la risposta.
INFORMARE I PARI TIPICI SULL'AUTISMOLa decisione di parlare ai pari dei bisogni particolari nell'imparare del bambino con autismo dovrebbe essere presa in maniera personale, basandosi sul profilo del bambino autistico, l'età del pari e gli obiettivi della sessione di insegnamento.Per esempio, i pari in età prescolare non hanno necessariamente bisogno di sapere che il bambino ha l'autismo, ma può essere utile dirgli che il loro amico ha bisogno di un aiuto extra per imparare a giocare e come parlare. I pari coinvolti in sessioni di lavoro con bambini che hanno deficit severi nell'apprendimento e nei comportamenti hanno bisogno di più informazioni circa la natura dell'autismo per interagire con loro con successo. D'altro canto, per una comprensione maggiore dei bambini con autismo, dire ai bambini tipici che il loro compagno ha l'autismo potrebbe stigmatizzare il bambino autistico e ridurre la sua partecipazione alle attività dei pari tipici.
ESEMPIO DEL PRIMO ESERCIZIO
ESERCIZIO NUMERO 1GUARDARE IL PARI QUANDO LO RICHIEDE L'ADULTO
Procedura: Far sedere il bambino e il pari di fronte. Presentare l'istruzione "Guarda ...(nome del pari)" es. Jill....."GUARDA JILL". Aiutare il bambino a guardare il pari con gesti (per es. indicando il pari) o guidando il bambino (girando gentilmente il viso del bambino nella direzione del pari). Quando la risposta è dimostrata, dare un rinforzo tangibile (per es. qualcosa da mangiare o un gioco preferito) e una lode ("Bravo, hai guardato Jill"). Diminuire l'aiuto nelle volte successive cercando di ottenere la risposta dimostrando con sempre minor aiuto. Cambiare sempre rinforzo. Successivamente, rinforzare solo la risposta corretta ottenuta senza aiuto. Cambiare la posizione del bambino e del pari durante l'esercizio (per es. far sedere il pari vicino al bambino invece che di fronte). Appena il bambino trova il principio o guarda semplicemente nella direzione del pari, cambiare il principio per ottenere un contatto oculare con il pari.
Prerequisiti consigliati: Il bambino stabilisce un contatto oculare con un adulto quando gli è richiesto, segue semplici istruzioni, risponde all'aiuto gestuale o fisico.
Consigli sull'aiuto: Indicare il pari o girare il bambino verso il pari.
Specifiche istruzioni per il pari: Dire al pari che il bambino deve esercitarsi a guardarlo. Lodarlo e dare un tangibile rinforzo al pari per essere seduto bene e per aspettare. Incoraggiare il pari a lodare e dare un tangibile rinforzo al bambino quando lo guarderà.
Gli obiettivi all'istruzione "GUARDA JILL" sono quattro:
Il bambino guarda in direzione del pari mentre è seduto di fronte a lui
Il bambino guarda in direzione del pari con il pari seduto in vari posti
Il bambino guarda in direzione del pari con il pari occupato in varie attività
Il bambino ha un contatto oculare con il pari
Suggerimenti utili: Può essere difficile determinare se il bambino con autismo sta avendo un contatto oculare con il pari. Sarà utile insegnare prima al pari a distinguere il contatto oculare dal non contatto. Il pari deve sapere distinguere se il bambino lo sta guardando o meno. Se necessario il pari deve aiutare ad ottenere il contatto oculare mettendo un gioco preferito del bambino al livello dei propri occhi quando l'adulto glielo suggerisce. Il pari deve poi premiare il bambino con il gioco preferito o con cibo quando il bambino lo guarda.
Documento tratto dal sito: www.emergenzautismo.org Traduzione a cura di Fromitaly
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
Il bambino con autismo a scuola
http://psicke.blogspot.it/2007/10/il-bambino-con-autismo-scuola.html
http://psicke.blogspot.it/2007/10/il-bambino-con-autismo-scuola.html
Ultima modifica di Maestra Gabriella il Dom Ott 21, 2012 8:07 pm - modificato 2 volte. (Motivazione : reso link attivo)
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
Simbolica-mente è una sezione del sito in cui periodicamente vengono introdotti
brevi contenuti scolastici espressi in modo semplice, illustrati con i simboli PCS e accessibili dalla sintesi vocale
degli esempi di tabelle di comunicazione a tema
una serie di domande e risposte, espresse con simboli e accessibili dalla sintesi vocale, con brevi informazioni sul mondo che ci circonda:
http://www.iocomunico.it/simbolica-mente.htm
---------------------------------
Una pratica pubblicazione con alcune linee guida per realizzare
testi corredati di simboli allo scopo di rendere fruibili i contenuti
a bambini con difficoltà di lettura
http://www.symwriter.it/index.html
---------------------------------
TOILET TRAINING
Applicazione di principi di educazione strutturata al
raggiungimento del controllo sfinterico
(Divisione TEACCH, NC, USA)
Traduzione a cura del Centro per l’Autismo, AUSL di Reggio Emilia
http://www.autismo.net/allegati/autismo/Toilet%20training.pdf
---------------------------------
Galleria immagini P.E.C.S:
http://angelaottaviani.nigelbrooks.com/pecs/
brevi contenuti scolastici espressi in modo semplice, illustrati con i simboli PCS e accessibili dalla sintesi vocale
degli esempi di tabelle di comunicazione a tema
una serie di domande e risposte, espresse con simboli e accessibili dalla sintesi vocale, con brevi informazioni sul mondo che ci circonda:
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Una pratica pubblicazione con alcune linee guida per realizzare
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a bambini con difficoltà di lettura
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TOILET TRAINING
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Traduzione a cura del Centro per l’Autismo, AUSL di Reggio Emilia
http://www.autismo.net/allegati/autismo/Toilet%20training.pdf
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Ultima modifica di leterbuck il Sab Feb 25, 2012 5:37 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : aggiunte didascalie ai link)
kucy1- Millenium member
- Numero di messaggi : 576
Data d'iscrizione : 25.11.08
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
http://www.ferraramulticulturale.it/autismoscuola/index.php?option=com_content&view=article&id=49&Itemid=56
Mondo Magico nasce dalla viva esperienza didattica nella scuola ed è una raccolta di strumenti multimediali per la strutturazione della didattica in modo coerente con i bisogni degli allievi autistici: le scelte grafiche e di presentazione dei contenuti sono coerenti con le loro caratteristiche percettive e le strategie, i metodi e i materiali che vi sono suggeriti sono di fatto “strumenti organizzatori” della didattica del docente.
E' suddiviso in sezioni che comprendono diverse proposte didattiche ed è personalizzabile con i contenuti (immagini, testi, video) utilizzati nella didattica quotidiana del docente.
Il CD del software comprende un repertorio di materiali multimediali come esempio di contenuti personalizzabili e diverse guide all'utilizzo del software: una guida pedagogica e metodologica, le istruzioni tecniche per la personalizzazione e la presentazione di tutti i software didattici (tutti di libera distribuzione e utili per favorire la comunicazione e l'apprendimento delle strumentalità di base).
Mondo Magico nasce dalla viva esperienza didattica nella scuola ed è una raccolta di strumenti multimediali per la strutturazione della didattica in modo coerente con i bisogni degli allievi autistici: le scelte grafiche e di presentazione dei contenuti sono coerenti con le loro caratteristiche percettive e le strategie, i metodi e i materiali che vi sono suggeriti sono di fatto “strumenti organizzatori” della didattica del docente.
E' suddiviso in sezioni che comprendono diverse proposte didattiche ed è personalizzabile con i contenuti (immagini, testi, video) utilizzati nella didattica quotidiana del docente.
Il CD del software comprende un repertorio di materiali multimediali come esempio di contenuti personalizzabili e diverse guide all'utilizzo del software: una guida pedagogica e metodologica, le istruzioni tecniche per la personalizzazione e la presentazione di tutti i software didattici (tutti di libera distribuzione e utili per favorire la comunicazione e l'apprendimento delle strumentalità di base).
Ultima modifica di Maestra Gabriella il Dom Ott 21, 2012 8:09 pm - modificato 2 volte. (Motivazione : reso link attivo)
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
Un’esperienza
nella scuola secondaria
di primo grado
http://www.silsismi.unimi.it/new/allegati/4798.pdf
nella scuola secondaria
di primo grado
http://www.silsismi.unimi.it/new/allegati/4798.pdf
Ultima modifica di Maestra Gabriella il Lun Nov 14, 2011 12:13 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : reso link attivo)
Re: AUTISMO : CHE FARE? link, informazioni, idee didattiche
Progetto per l’Integrazione Scolastica dei Minori Autistici
http://www.gfrvitale.altervista.org/images/documenti/prisma.pdf
http://www.gfrvitale.altervista.org/images/documenti/prisma.pdf
Ultima modifica di Maestra Gabriella il Lun Ott 31, 2016 6:36 pm - modificato 3 volte. (Motivazione : reso link attivo)
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