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ore di terapia durante l'attività didattica
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ore di terapia durante l'attività didattica
Ciao a tutti,
sono un'insegnante specializzata nel sostegno seguo per 11 ore settimanali un bambino con ADHD, disturbo opposit. provoc. e ritardo lieve. Da un anno segue la terapia farmacologica e dal mese di novembre ha iniziato la terapia comportamentale a scuola in un'aula asettica, la dirigente le ha concesso il permesso. Il bambino da quest'anno ha il sostegno, segue la programmazione della classe, attiva le sue risorse per mantenere i ritmi e prestare attenzione alle lezioni. Sotto l'aspetto comportamentale abbiamo faticato un po' per motivarlo e aiutarlo a contenere i comportamenti problema e gratificare quelli adeguati. Il centro da cui viene seguito ha predisposto vari incontri che lo costringono a lasciare la scuola almeno due volte la settimana, così come la terapia comport. lo allontana dalla classe per altre tre ore. I genitori hanno ottenuto ulteriori finanziamenti per cui il centro vuole aumentarle la terap comport. per altre tre ore. Succede che mi stanno continuamente chiedendo che permetta 1,5 di terapia, durante l'orario scolastico. Inizialmente le ore si sovrapponevano alle mie ore, ho contestato e mi sono rifiutata, perché il bambino ha solo 11 ore e segue la programmaz della classe . Allora la madre ha chiesto di poter fare la terapia "per il bene del bambino" in altri orari senza intaccare le mie ore, quelle delle educatrici e delle insegnanti prevalenti... Quindi sembrerebbe in orari extra scolastici, ma non è così perché hanno già fissato il giorno e l'orario.
Premetto che gli orari che avevo suggerito alla terapista non le andavano bene, perché era già impegnata..
Io e le colleghe siamo stanche e crediamo che il bambino debba restare in classe il più possibile, dato che nei primi due anni a causa del suo disturbo è stato spesso fuori dall'aula..
Ma è possibile che un bambino debba essere così sballottato? La mia scuola sembra un ospedale e io ho dovuto sistemare i miei orari in base a quelli dati dal Centro convenzionato A.S.L. che segue i miei due alunni, per favorire la terapia comportamentale.
Voi insegnanti di sostegno cosa ne pensate, in un'ottica di inclusione e autonomia è possibile allontanare così tanto un bambino? I risultati in classe li ha raggiunti soprattutto grazie all'impegno di tutti: compagni e insegnanti e,ma soprattutto, lui.
Grazie a tutti
Daniela
sono un'insegnante specializzata nel sostegno seguo per 11 ore settimanali un bambino con ADHD, disturbo opposit. provoc. e ritardo lieve. Da un anno segue la terapia farmacologica e dal mese di novembre ha iniziato la terapia comportamentale a scuola in un'aula asettica, la dirigente le ha concesso il permesso. Il bambino da quest'anno ha il sostegno, segue la programmazione della classe, attiva le sue risorse per mantenere i ritmi e prestare attenzione alle lezioni. Sotto l'aspetto comportamentale abbiamo faticato un po' per motivarlo e aiutarlo a contenere i comportamenti problema e gratificare quelli adeguati. Il centro da cui viene seguito ha predisposto vari incontri che lo costringono a lasciare la scuola almeno due volte la settimana, così come la terapia comport. lo allontana dalla classe per altre tre ore. I genitori hanno ottenuto ulteriori finanziamenti per cui il centro vuole aumentarle la terap comport. per altre tre ore. Succede che mi stanno continuamente chiedendo che permetta 1,5 di terapia, durante l'orario scolastico. Inizialmente le ore si sovrapponevano alle mie ore, ho contestato e mi sono rifiutata, perché il bambino ha solo 11 ore e segue la programmaz della classe . Allora la madre ha chiesto di poter fare la terapia "per il bene del bambino" in altri orari senza intaccare le mie ore, quelle delle educatrici e delle insegnanti prevalenti... Quindi sembrerebbe in orari extra scolastici, ma non è così perché hanno già fissato il giorno e l'orario.
Premetto che gli orari che avevo suggerito alla terapista non le andavano bene, perché era già impegnata..
Io e le colleghe siamo stanche e crediamo che il bambino debba restare in classe il più possibile, dato che nei primi due anni a causa del suo disturbo è stato spesso fuori dall'aula..
Ma è possibile che un bambino debba essere così sballottato? La mia scuola sembra un ospedale e io ho dovuto sistemare i miei orari in base a quelli dati dal Centro convenzionato A.S.L. che segue i miei due alunni, per favorire la terapia comportamentale.
Voi insegnanti di sostegno cosa ne pensate, in un'ottica di inclusione e autonomia è possibile allontanare così tanto un bambino? I risultati in classe li ha raggiunti soprattutto grazie all'impegno di tutti: compagni e insegnanti e,ma soprattutto, lui.
Grazie a tutti
Daniela
danielam- Nuovo member
- Numero di messaggi : 3
Data d'iscrizione : 03.11.11
Re: ore di terapia durante l'attività didattica
Scusate se insisto su quest'argomento, mi sapete dire se è ancora valido il protocolla d'intesa tra il Ministero della Salute e il M.I.U.R. stipulato nel 2012, firmato dal ministro Profumo e Renato Balduzzi, per la sanità. Ho letto tra i vari punti che il Ministero della Salute si impegna a: "formulare proposte finalizzate ad assicurare, nell’ambito delle proprie competenze, che gli interventi di riabilitazione si svolgano in orario extrascolastico". Qualcuno mi può rispondere è importantissimo ho un incontro con i genitori del mio alunno e la dirigente e vorrei essere sicura su questo punto.. Maestra Gabriella sai qualcosa in proposito? puoi rispondermi almeno tu? Ti ringrazio..
danielam- Nuovo member
- Numero di messaggi : 3
Data d'iscrizione : 03.11.11
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