attività didattica fuori dall'aula

Fermo restando il principio che l'integrazione degli alunni deve avvenire in classe, chiedo ai colleghi se per perseguire obiettivi riguardanti "bisogni speciali" dell'alunno diversamente abile sia "vietato" uscire dalla classe con l'alunno (rapporto 1:1 o in piccolo gruppo), ad esempio per permettere all'alunno di accedere ad alcuni apprendimenti mediante le nuove tecnologie. Naturalmente tutto ciò deve essere previsto nel PEI e concordato con la Famiglia. La mia domanda è stimolata da un confronto con una mia collega (responsabile della sede staccata di Scuola Media presso la quale lavoro), la quale ritiene che ogni qualvolta l'alunno esce dalla classe viene "sradicato" dall'ambiente e dai compagni. Questa posizione mi ha "messo in crisi", in quanto sappiamo che per perseguire alcuni obiettivi didattici, in alcuni momenti molti colleghi (me compreso) escono dalla classe, per poter lavorare in condizioni più funzionali. Gradirei dei pareri sull'argomento. Grazie.
Sergio54

..benvenuto sergio54!!

può esserti intanto utile leggere questa discussione:
https://sostegno.forumattivo.com/t1630-quando-si-devono-portare-gli-alunni-in-aula-sostegno#8733

P.s. sposto la discussione nel giusto forum! Il 'benvenuto' è una sezione dedicata alle sole presentazioni!
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Si pregano gli utenti di postare le loro richieste in sos sostegno/didattica, grazie!

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Non credo che possano esistere nella didattica regole così ferree: l'insegnante di sostegno è un docente della classe che favorisce l'integrazione di tutti gli alunni, soprattutto quelli che hanno Bisogni Educativi Speciali.
Per raggiungere questo obiettivo si consiglia di far restare il più possibile in classe l' alunno con difficoltà : così infatti il lavoro dell'insegnante di sostegno procederà di pari passo con quello della classe. ( qualsiasi sia la " disabilità" o difficoltà dell'alunno è importante infatti creare un raccordo costante con quello che fanno i compagni in classe).
Ci possono essere però dei momenti o situazioni in cui lo stare in classe non è più funzionale al raggiungimento dell'obiettivo integrazione : es: io porto fuori da sola o in piccolo gruppo i miei alunni in vista di verifiche che richiedono un ripasso con la mia guida, oppure programmo un lavoro al computer o con altri strumenti tecnologici ( come accennavi tu) per es. in storia utilizzando il supporto tecnologie per creare con il mio alunno un power point sull'argomento spiegato in classe e semplificato per lui. Sono solo esempi personali... La cosa però che cerco sempre di assicurare ai meii ragazzi è proprio quel raccordo di cui parlavo tra ciò che faccio fuori dalla classe con quello che fanno i colleghi in classe. la fantasia permette di garantirlo in mille modi ( anche per i ragazzi pià gravi).
Spero di averti aiutato... il problema del " dentro- fuori la classe" è molto sentito in genere dagli insegnanti di sostegno e da quelli curricolari, anche nella nostra scuola torna spesso a far capolino.. ! Ciao e buon lavoro

.. scusate , volevo citare una parte del messaggio di Sergio e non ci sono riuscita!! Mi sa che la tecnologia devo imparare a usarla prima io dei miei ragazzi!