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PROVE INVALSI DISABILI
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S.O.S SOSTEGNO :: PROVE D'INGRESSO, PEI, GRIGLIE DI OSSERVAZIONE, SCHEDE DI MONITORAGGIO, VERIFICHE, RELAZIONE FINALE :: VERIFICHE , VALUTAZIONE ed ESAMI
Pagina 1 di 1
PROVE INVALSI DISABILI
Repertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole agli studenti con disabilità intellettiva
Questo spazio è stato pensato per condividere la riflessione e la ricerca avviate dall'INVALSI in relazione al tema della disabilità.
http://www.invalsi.it/invalsi/rn/sid.php?page=sid_it_03_Table
Questo spazio è stato pensato per condividere la riflessione e la ricerca avviate dall'INVALSI in relazione al tema della disabilità.
http://www.invalsi.it/invalsi/rn/sid.php?page=sid_it_03_Table
Ultima modifica di Admin Gabriella il Sab Nov 21, 2009 2:49 pm - modificato 1 volta.
Re: PROVE INVALSI DISABILI
http://www.invalsi.it/EsamiDiStato/pagine/matdiddisa.php
dal sito:
Per alunni con disabilità intellettiva la costruzione della prova è affidata alle sottocommissioni. Negli allegati contenuti in questa pagina si propongono alcuni suggerimenti per impostare la costruzione della prova.
* Il materiale è stato elaborato direttamente dalle scuole e somministrato agli allievi disabili nell'ambito del Servizio Nazionale di Valutazione 2005/2006 (SNV).
* Le prove sono state suddivise sulla base della tipologia di disabilità intellettiva indicata dalle scuole nel Questionario compilato per ciascuno studente disabile e allegato alla prova.
* Le prove riguardano le tipologie di disabilità intellettiva maggiormente rappresentate tra quelle proposte dalle scuole nell'ambito del Servizio Nazionale di Valutazione 2005/2006 (SNV).
Il materiale è presentato così come è stato elaborato e inviato dalle scuole. Nel rispetto del percorso di apprendimento di ciascun alunno, esso non si propone in alcun modo di rappresentare un modello di riferimento dal punto di vista dei contenuti disciplinari.
dal sito:
Per alunni con disabilità intellettiva la costruzione della prova è affidata alle sottocommissioni. Negli allegati contenuti in questa pagina si propongono alcuni suggerimenti per impostare la costruzione della prova.
* Il materiale è stato elaborato direttamente dalle scuole e somministrato agli allievi disabili nell'ambito del Servizio Nazionale di Valutazione 2005/2006 (SNV).
* Le prove sono state suddivise sulla base della tipologia di disabilità intellettiva indicata dalle scuole nel Questionario compilato per ciascuno studente disabile e allegato alla prova.
* Le prove riguardano le tipologie di disabilità intellettiva maggiormente rappresentate tra quelle proposte dalle scuole nell'ambito del Servizio Nazionale di Valutazione 2005/2006 (SNV).
Il materiale è presentato così come è stato elaborato e inviato dalle scuole. Nel rispetto del percorso di apprendimento di ciascun alunno, esso non si propone in alcun modo di rappresentare un modello di riferimento dal punto di vista dei contenuti disciplinari.
Re: PROVE INVALSI DISABILI
Altre prove preparate dalle sottocommissioni per la prova invalsi.
http://www.icsbuttitta.org/index.php?option=com_docman&task=cat_view&gid=46&Itemid=99999999
ED anche...
PROVA ITALIANO:
http://www.bafman.altervista.org/divabili/ita_II_differenziato.doc
PROVA MATEMATICA:
http://www.bafman.altervista.org/divabili/II_Ele_mat_differenziato.doc
PROVA SCIENZE:
http://www.bafman.altervista.org/divabili/II_Ele_sci_differenziato.doc
Ultima modifica di Admin il Gio Apr 02, 2009 5:27 am - modificato 1 volta.
Re: PROVE INVALSI DISABILI
ADATTABILITA' DELLE PROVE INVALSI ALLA DISABILITA' DELL'ALLIEVO. Una bella presentazione in power point:
http://old.irrelombardia.it/disabilita/ricerca/seminario_iqs_integra/interventi_relatori/adattabilita_p_invalsi_a_disabili.pps
TABELLA RIASSUNTIVA:
http://www.bafman.altervista.org/divabili/tabella-riassuntiva-08.doc
http://old.irrelombardia.it/disabilita/ricerca/seminario_iqs_integra/interventi_relatori/adattabilita_p_invalsi_a_disabili.pps
TABELLA RIASSUNTIVA:
http://www.bafman.altervista.org/divabili/tabella-riassuntiva-08.doc
Re: PROVE INVALSI DISABILI
STRALCIO DI UN INTERVENTO DI PEZZINI:
Desidero porre l’attenzione, adesso, su un altro punto importante, che suscita in noi notevoli perplessità: le prove INVALSI.
Desidero porre l’attenzione, adesso, su un altro punto importante, che suscita in noi notevoli perplessità: le prove INVALSI.
La standardizzazione degli apprendimenti risulta secondo noi in contraddizione con i Piani di Studio
Personalizzati…ci chiediamo: se è vero che la personalizzazione si riferisce ad alcuni obiettivi minimi, ci sono
differenti livelli di competenza anche in questi, soprattutto per quegli alunni, “non certificati”, ma che hanno
grosse difficoltà di apprendimento.
Rispetto a questi ultimi, inoltre, nelle prove viene previsto soltanto un tempo più lungo da impiegare per gli
alunni dislessici (ignorando gli altri disturbi di apprendimento?) e prove differenziate esclusivamente per gli
alunni in situazione di handicap - handicap “primario” - poiché quello relativo alla deprivazione socio-culturale
o che non è possibile far “certificare” a causa di inadempienze familiari risulta, per la legge scolastica un
handicap “istituzionalmente secondario”.
Il percorso fatto fino ad ora ci porta a riflettere quale sia davvero la “qualità dell’integrazione”. Ho preso come
spunto di riflessione il titolo del Convegno di Rimini del Novembre 2003: “La qualità dell’integrazione è la
Qualità della scuola”.
Quali, allora, gli indicatori di qualità di una buona integrazione?
In qualità di scuola capofila di una rete di autovalutazione del sistema di istruzione, all’interno del progetto
FARO, abbiamo avuto modo di leggere il Questionario di Sistema Invalsi.
Ci è sembrato che il Questionario Invalsi , in merito all’handicap, chieda elementi che la scuola ha come
obbligo di legge, e non ulteriori modalità che attive per migliorare l’integrazione. Qualche esempio:
- Richiesta sui tipi di collaborazione con le famiglie di alunni diversamente abili
- Richiesta se esiste un gruppo di lavoro per i diversamente abili
- Se SI da chi è composto (elenco dei componenti del gruppo misto)
- Richiesta sulle Attività di Integrazione svolte, elencando solo attività di Orientamento e di Integrazione
culturale per alunni stranieri
Se riflettiamo sul mondo dell’handicap, sappiamo che gli alunni con handicap frequentanti le classi comuni
delle scuole di ogni ordine e grado statali e paritarie sono circa il 2% dell’universo studentesco.
Però, stando al D.M. n. 141/99 che prevede la presenza di un solo alunno con handicap in una classe che non
può superare i 25 alunni, la loro disseminazione nell’ambito della comunità scolastica investe circa il 50% delle
classi
Ma l’handicap e la “diversità” spesso sono fenomeni concentrati in determinati contesti , con una percentuale
di classi coinvolte certamente più alta
La presenza di alunni in situazione di handicap o di alunni gravemente svantaggiati , se ufficialmente ignorata,
può determinare l’abbassamento del livello medio di qualità delle scuole che li accolgono e , quindi , di
conseguenza, il loro rifiuto da parte di molte scuole .
Invece la previsione di precisi indicatori di qualità per l’integrazione scolastica fra quelli della valutazione del
sistema globale di istruzione, determinerebbe una sana concorrenza tra le scuole per migliorare l’accoglienza
nei propri POF dei progetti per gli alunni con disabilità.
Se all’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili si applicassero gli indicatori attualmente in uso
nel progetto “Qualità della scuola”, cioè le regole “Iso 9000”, le scuole e le classi ove si attua l’integrazione
scolastica verrebbero fortemente penalizzate. Infatti, la scolarizzazione di qualità degli alunni con handicap ,ed
un’autentica integrazione, comporta maggiori costi economici, tempi più lunghi e più complessa rganizzazione
dello spazio-tempo-scuola e, per gli alunni con handicap intellettivo, anche profitti più bassi della media,
secondo l’attuale valutazione “legale” dei titoli di studio.
In un’ottica costruttiva, abbiamo cercato di riflettere su possibili “indicatori di qualità”, che tengano conto non
solo dell’”handicap certificato”, ma anche di tutti quei soggetti con “bisogni educativi speciali”, che hanno
bisogno di fortificare il “patto formativo del quale si parlava nella prima relazione, al fine di non rompere il
legame con l’istituzione scolastica.
Tali indicatori possono essere rintracciati:
· Presenza di un PSP costruito realmente dall’intero
· Consiglio di classe e non dal solo insegnante di sostegno e dal docente coordinatore
· Organizzazione di percorsi operativi e laboratoriali
· di Recupero metodologico/// Motivazionale e disciplinare
· Presenza della strategia : alunno tutor – percorsi di metacognizione
· Esistenza di un Registro dell’Insegnante di
· Sostegno, che testimoni un lavoro di sostegno alla classe
· Richiesta di iscrizione di alunni diversamente abili provenienti da altri quartieri
· Buon grado di soddisfazione dei genitori di alunni diversamente abili o problematici
· Attenzione a fenomeni di prevaricazione e di conseguente malessere
· Presenza di azioni di Formazione sull’integrazione per docenti e personale ATA
· Presenza di collegamenti e convenzioni con realtà esterne di supporto
· Successo nel Proseguimento degli studi
· Presenza di azioni formalizzate di rac
cordo per la continuitàPersonalizzati…ci chiediamo: se è vero che la personalizzazione si riferisce ad alcuni obiettivi minimi, ci sono
differenti livelli di competenza anche in questi, soprattutto per quegli alunni, “non certificati”, ma che hanno
grosse difficoltà di apprendimento.
Rispetto a questi ultimi, inoltre, nelle prove viene previsto soltanto un tempo più lungo da impiegare per gli
alunni dislessici (ignorando gli altri disturbi di apprendimento?) e prove differenziate esclusivamente per gli
alunni in situazione di handicap - handicap “primario” - poiché quello relativo alla deprivazione socio-culturale
o che non è possibile far “certificare” a causa di inadempienze familiari risulta, per la legge scolastica un
handicap “istituzionalmente secondario”.
Il percorso fatto fino ad ora ci porta a riflettere quale sia davvero la “qualità dell’integrazione”. Ho preso come
spunto di riflessione il titolo del Convegno di Rimini del Novembre 2003: “La qualità dell’integrazione è la
Qualità della scuola”.
Quali, allora, gli indicatori di qualità di una buona integrazione?
In qualità di scuola capofila di una rete di autovalutazione del sistema di istruzione, all’interno del progetto
FARO, abbiamo avuto modo di leggere il Questionario di Sistema Invalsi.
Ci è sembrato che il Questionario Invalsi , in merito all’handicap, chieda elementi che la scuola ha come
obbligo di legge, e non ulteriori modalità che attive per migliorare l’integrazione. Qualche esempio:
- Richiesta sui tipi di collaborazione con le famiglie di alunni diversamente abili
- Richiesta se esiste un gruppo di lavoro per i diversamente abili
- Se SI da chi è composto (elenco dei componenti del gruppo misto)
- Richiesta sulle Attività di Integrazione svolte, elencando solo attività di Orientamento e di Integrazione
culturale per alunni stranieri
Se riflettiamo sul mondo dell’handicap, sappiamo che gli alunni con handicap frequentanti le classi comuni
delle scuole di ogni ordine e grado statali e paritarie sono circa il 2% dell’universo studentesco.
Però, stando al D.M. n. 141/99 che prevede la presenza di un solo alunno con handicap in una classe che non
può superare i 25 alunni, la loro disseminazione nell’ambito della comunità scolastica investe circa il 50% delle
classi
Ma l’handicap e la “diversità” spesso sono fenomeni concentrati in determinati contesti , con una percentuale
di classi coinvolte certamente più alta
La presenza di alunni in situazione di handicap o di alunni gravemente svantaggiati , se ufficialmente ignorata,
può determinare l’abbassamento del livello medio di qualità delle scuole che li accolgono e , quindi , di
conseguenza, il loro rifiuto da parte di molte scuole .
Invece la previsione di precisi indicatori di qualità per l’integrazione scolastica fra quelli della valutazione del
sistema globale di istruzione, determinerebbe una sana concorrenza tra le scuole per migliorare l’accoglienza
nei propri POF dei progetti per gli alunni con disabilità.
Se all’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili si applicassero gli indicatori attualmente in uso
nel progetto “Qualità della scuola”, cioè le regole “Iso 9000”, le scuole e le classi ove si attua l’integrazione
scolastica verrebbero fortemente penalizzate. Infatti, la scolarizzazione di qualità degli alunni con handicap ,ed
un’autentica integrazione, comporta maggiori costi economici, tempi più lunghi e più complessa rganizzazione
dello spazio-tempo-scuola e, per gli alunni con handicap intellettivo, anche profitti più bassi della media,
secondo l’attuale valutazione “legale” dei titoli di studio.
In un’ottica costruttiva, abbiamo cercato di riflettere su possibili “indicatori di qualità”, che tengano conto non
solo dell’”handicap certificato”, ma anche di tutti quei soggetti con “bisogni educativi speciali”, che hanno
bisogno di fortificare il “patto formativo del quale si parlava nella prima relazione, al fine di non rompere il
legame con l’istituzione scolastica.
Tali indicatori possono essere rintracciati:
· Presenza di un PSP costruito realmente dall’intero
· Consiglio di classe e non dal solo insegnante di sostegno e dal docente coordinatore
· Organizzazione di percorsi operativi e laboratoriali
· di Recupero metodologico/// Motivazionale e disciplinare
· Presenza della strategia : alunno tutor – percorsi di metacognizione
· Esistenza di un Registro dell’Insegnante di
· Sostegno, che testimoni un lavoro di sostegno alla classe
· Richiesta di iscrizione di alunni diversamente abili provenienti da altri quartieri
· Buon grado di soddisfazione dei genitori di alunni diversamente abili o problematici
· Attenzione a fenomeni di prevaricazione e di conseguente malessere
· Presenza di azioni di Formazione sull’integrazione per docenti e personale ATA
· Presenza di collegamenti e convenzioni con realtà esterne di supporto
· Successo nel Proseguimento degli studi
· Presenza di azioni formalizzate di rac
Re: PROVE INVALSI DISABILI
DALLE FAQ DEL MINISTERO:
Approfondimenti on line
MIUR Il tuo esame di Stato - 1 ciclo FAQ:
(...) 5. Particolari tipologie di alunni
a. Nel caso di alunni con disturbo specifico di apprendimento e di alunni con disabilità la prova scritta nazionale è obbligatoria? Se sì, sarà formulata in modo diverso?
La prova, proprio per il suo carattere nazionale, è obbligatoria. Gli alunni con diagnosi specialistica di dislessia hanno diritto all’uso degli strumenti compensativi impiegati durante l’anno scolastico (tabelle, tavola pitagorica, calcolatrice, registratore, computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale), come indicato nella nota ministeriale prot. n. 26/A del 4 gennaio 2005, oltre all’assegnazione di maggior tempo per lo svolgimento della prova.
Per quanto riguarda gli alunni con disabilità visiva, si rammenta che la prova sarà fornita anche in forma digitale. La durata della prova potrà essere prolungata rispetto al tempo stabilito.
Con l’apporto del relativo docente di sostegno, sono predisposte specifiche prove corrispondenti alla prova a carattere nazionale per gli alunni con disabilità che svolgono prove differenziate in linea con gli interventi educativo-didattici attuati sulla base del percorso formativo individualizzato, secondo le indicazioni contenute nell’art. 318 del D.L.vo 16.4.1994, n. 297.
b. Con riferimento alla prova nazionale, come viene espressa la valutazione della prova differenziata?
I criteri di valutazione della prova differenziata sono elaborati dalle singole sottocommissioni.
c.I candidati con DSA che siano stati dispensati dalla studio delle lingue straniere in forma scritta possono essere dispensati dalle prove scritte anche in sede di esame di Stato?
Come precisato nella nota n. 4674 del 10.5.07, in sede di esame di Stato non è possibile dispensare gli alunni dalle prove scritte di lingua straniera, fermo restando che è necessario compensare le oggettive difficoltà degli studenti mediante assegnazione di tempi adeguati per l’espletamento delle prove e procedere a valutazioni più attente ai contenuti che alla forma. Inoltre, si avrà cura di riservare, come dovuta misura compensativa, maggiore considerazione per le corrispondenti prove orali.
d. Come realizzare le prescritte valutazioni ed approvazioni collegiali relative alla definizione della prova da somministrare ai candidati con disabilità nel caso in cui della commissione unica (ovvero della sottocommissione) facciano parte docenti componenti di più commissioni/sottocommissioni con sede in istituti diversi?
In via ordinaria e prioritaria, occorrerà che il docente interessato, dopo aver completato l’attività collegiale in argomento nella prima sede, raggiunga, con ogni consentita celerità, l’altra sede d’esame. In alternativa, ove questa soluzione non possa trovare applicazione a motivo di tempi di percorrenza non compatibili con un inizio delle prove in orari ragionevoli, tenendo anche conto delle esigenze dei candidati, si ritiene ammissibile che le decisioni ed approvazioni collegiali di cui trattasi vengano assunte, in linea con i criteri di massima definiti nella seduta preliminare, con la partecipazione a distanza (con uso di linea telefonica, se possibile in viva voce) del docente presente in altra sede d’esame. Ove necessario (il riferimento è alla opzione di adattamento della prova nazionale alle esigenze dei candidati con PEI) verrà fatto uso anche di mezzi di trasmissione (fax/e-mail); i documenti trasmessi e ricevuti saranno allegati al verbale. Il verbale renderà conto delle ragioni della procedura seguita e di quanto, in tal modo, discusso e deliberato collegialmente. Tale soluzione (esonero dalla compresenza fisica dei commissari in relazione ad attività collegiale), ovviamente, può trovare applicazione, in via eccezionale, alla sola fattispecie in argomento.
Approfondimenti on line
MIUR Il tuo esame di Stato - 1 ciclo FAQ:
(...) 5. Particolari tipologie di alunni
a. Nel caso di alunni con disturbo specifico di apprendimento e di alunni con disabilità la prova scritta nazionale è obbligatoria? Se sì, sarà formulata in modo diverso?
La prova, proprio per il suo carattere nazionale, è obbligatoria. Gli alunni con diagnosi specialistica di dislessia hanno diritto all’uso degli strumenti compensativi impiegati durante l’anno scolastico (tabelle, tavola pitagorica, calcolatrice, registratore, computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale), come indicato nella nota ministeriale prot. n. 26/A del 4 gennaio 2005, oltre all’assegnazione di maggior tempo per lo svolgimento della prova.
Per quanto riguarda gli alunni con disabilità visiva, si rammenta che la prova sarà fornita anche in forma digitale. La durata della prova potrà essere prolungata rispetto al tempo stabilito.
Con l’apporto del relativo docente di sostegno, sono predisposte specifiche prove corrispondenti alla prova a carattere nazionale per gli alunni con disabilità che svolgono prove differenziate in linea con gli interventi educativo-didattici attuati sulla base del percorso formativo individualizzato, secondo le indicazioni contenute nell’art. 318 del D.L.vo 16.4.1994, n. 297.
b. Con riferimento alla prova nazionale, come viene espressa la valutazione della prova differenziata?
I criteri di valutazione della prova differenziata sono elaborati dalle singole sottocommissioni.
c.I candidati con DSA che siano stati dispensati dalla studio delle lingue straniere in forma scritta possono essere dispensati dalle prove scritte anche in sede di esame di Stato?
Come precisato nella nota n. 4674 del 10.5.07, in sede di esame di Stato non è possibile dispensare gli alunni dalle prove scritte di lingua straniera, fermo restando che è necessario compensare le oggettive difficoltà degli studenti mediante assegnazione di tempi adeguati per l’espletamento delle prove e procedere a valutazioni più attente ai contenuti che alla forma. Inoltre, si avrà cura di riservare, come dovuta misura compensativa, maggiore considerazione per le corrispondenti prove orali.
d. Come realizzare le prescritte valutazioni ed approvazioni collegiali relative alla definizione della prova da somministrare ai candidati con disabilità nel caso in cui della commissione unica (ovvero della sottocommissione) facciano parte docenti componenti di più commissioni/sottocommissioni con sede in istituti diversi?
In via ordinaria e prioritaria, occorrerà che il docente interessato, dopo aver completato l’attività collegiale in argomento nella prima sede, raggiunga, con ogni consentita celerità, l’altra sede d’esame. In alternativa, ove questa soluzione non possa trovare applicazione a motivo di tempi di percorrenza non compatibili con un inizio delle prove in orari ragionevoli, tenendo anche conto delle esigenze dei candidati, si ritiene ammissibile che le decisioni ed approvazioni collegiali di cui trattasi vengano assunte, in linea con i criteri di massima definiti nella seduta preliminare, con la partecipazione a distanza (con uso di linea telefonica, se possibile in viva voce) del docente presente in altra sede d’esame. Ove necessario (il riferimento è alla opzione di adattamento della prova nazionale alle esigenze dei candidati con PEI) verrà fatto uso anche di mezzi di trasmissione (fax/e-mail); i documenti trasmessi e ricevuti saranno allegati al verbale. Il verbale renderà conto delle ragioni della procedura seguita e di quanto, in tal modo, discusso e deliberato collegialmente. Tale soluzione (esonero dalla compresenza fisica dei commissari in relazione ad attività collegiale), ovviamente, può trovare applicazione, in via eccezionale, alla sola fattispecie in argomento.
Re: PROVE INVALSI DISABILI
Vi copio-incollo un VADEMECUM PER LA SOMMINISTRAZIONE DI PROVE IN CLASSI DOVE SONO PRESENTI ALUNNI CON DISABILITA' O DIFFICOLTA' VARIE elaborato da me , maestra Gabriella,(attingendo dalle indicazioni dei vari libretti di somministrazione Invalsi e dalle mie idee che porto avanti nella didattica)
Rassicurare gli alunni circa il carattere delle prove : i test non servono, né per valutare, né per stabilire graduatorie tra classi, scuole, alunni, ma per conoscere meglio il livello delle conoscenze, per permettere agli insegnanti di lavorare in modo più efficace e mirato.
Per gli studenti con difficoltà di vario tipo, la somministrazione dovrà avvenire seguendo tutti gli accorgimenti tenuti durante il percorso scolastico dello studente cercando di non sottoporlo a nessun tipo di stress.
Sistemazione nella classe: non vedenti o ipovedenti in prima fila affiancati da personale di sostegno ; non udenti in prima fila per poter leggere più agevolmente il labiale . Per gli studenti (con grave disabilità mentale) che fanno prove PERSONALIZZATE farli sedere al posto abituale o individuare un posto tranquillo in classe .
Gli alunni con diagnosi specialistica di dislessia certificati (anche solo dal medico curante) sosterranno la prova con l'ausilio degli strumenti compensativi (tabelle, tavola pitagorica, calcolatrice, registratore, computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale...), oltre all'assegnazione di maggior tempo per lo svolgimento della prova (di norma 20 minuti).
Per gli alunni con disabilità visiva è previsto l'uso della strumentazione normalmente utilizzata (braille, lettura digitale, sintetizzatore vocale), oltre a un maggiore tempo di somministrazione (di norma 30 minuti).
Se gli alunni con problemi motori che sono in grado di svolgere le prove utilizzano nella prassi didattica il PC , si consiglia alle scuole di utilizzare la somministrazione informatica richiedendo al referente i file in formato digitale.
Non escludere lo studente con grave disabilità al momento della prova – se è possibile effettuare la prova personalizzata (redatta dal proprio insegnante di sostegno sugli obiettivi stabiliti nel PEI) negli stessi momenti dei compagni – con flessibilità rispetto alla durata, all’inizio ed alla fine della prova, in particolare in relazione a difficoltà nell’attenzione e nel mantenimento dei tempi di prestazione.
Per gli studenti con disabilità uditiva è consentito l’ uso degli strumenti tecnologici/didattici abitualmente utilizzati per l’attività didattica (es. mediazione linguistica, tutoraggio, strumenti iconici, lettura labiale, LIS…)- Se si usa il L.I.S. è necessario concordare i tempi fra il mediatore linguistico e il somministratore .
È possibile l’utilizzo di personale che funga da LETTORE (per dislessici, ipovedenti, bambini con DSA …) da individuare preventivamente .
Lasciare sul banco o inserire nelle ultime pagine delle prove da somministrare gli strumenti compensativi (tavola pitagorica, formulario di geometria, calcolatrice … vedi nota 5/10/2004 MIUR) per lo studente dislessico.
Se presente l’insegnante di sostegno, il mediatore culturale e/o l’assistente educativa, è possibile l’affiancamento in classe .
Il somministratore :
Deve assicurarsi della corretta decodifica del testo e quindi della comprensione delle consegne scritte;
Può leggere il testo di italiano o i testi dei problemi ad alta voce ( in quanto se letto personalmente dagli alunni con DSA o altro tipo di disturbo può venire compromessa la comprensione del testo, dato che la concentrazione è tutta convogliata nella decodifica) ;
Può leggere e spiegare anche le consegne se lo ritiene opportuno ;
Sollevare il carico di lavoro relativo ai calcoli consentendo l‘utilizzo degli strumenti compensativi .
Rassicurare gli alunni circa il carattere delle prove : i test non servono, né per valutare, né per stabilire graduatorie tra classi, scuole, alunni, ma per conoscere meglio il livello delle conoscenze, per permettere agli insegnanti di lavorare in modo più efficace e mirato.
Per gli studenti con difficoltà di vario tipo, la somministrazione dovrà avvenire seguendo tutti gli accorgimenti tenuti durante il percorso scolastico dello studente cercando di non sottoporlo a nessun tipo di stress.
Sistemazione nella classe: non vedenti o ipovedenti in prima fila affiancati da personale di sostegno ; non udenti in prima fila per poter leggere più agevolmente il labiale . Per gli studenti (con grave disabilità mentale) che fanno prove PERSONALIZZATE farli sedere al posto abituale o individuare un posto tranquillo in classe .
Gli alunni con diagnosi specialistica di dislessia certificati (anche solo dal medico curante) sosterranno la prova con l'ausilio degli strumenti compensativi (tabelle, tavola pitagorica, calcolatrice, registratore, computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale...), oltre all'assegnazione di maggior tempo per lo svolgimento della prova (di norma 20 minuti).
Per gli alunni con disabilità visiva è previsto l'uso della strumentazione normalmente utilizzata (braille, lettura digitale, sintetizzatore vocale), oltre a un maggiore tempo di somministrazione (di norma 30 minuti).
Se gli alunni con problemi motori che sono in grado di svolgere le prove utilizzano nella prassi didattica il PC , si consiglia alle scuole di utilizzare la somministrazione informatica richiedendo al referente i file in formato digitale.
Non escludere lo studente con grave disabilità al momento della prova – se è possibile effettuare la prova personalizzata (redatta dal proprio insegnante di sostegno sugli obiettivi stabiliti nel PEI) negli stessi momenti dei compagni – con flessibilità rispetto alla durata, all’inizio ed alla fine della prova, in particolare in relazione a difficoltà nell’attenzione e nel mantenimento dei tempi di prestazione.
Per gli studenti con disabilità uditiva è consentito l’ uso degli strumenti tecnologici/didattici abitualmente utilizzati per l’attività didattica (es. mediazione linguistica, tutoraggio, strumenti iconici, lettura labiale, LIS…)- Se si usa il L.I.S. è necessario concordare i tempi fra il mediatore linguistico e il somministratore .
È possibile l’utilizzo di personale che funga da LETTORE (per dislessici, ipovedenti, bambini con DSA …) da individuare preventivamente .
Lasciare sul banco o inserire nelle ultime pagine delle prove da somministrare gli strumenti compensativi (tavola pitagorica, formulario di geometria, calcolatrice … vedi nota 5/10/2004 MIUR) per lo studente dislessico.
Se presente l’insegnante di sostegno, il mediatore culturale e/o l’assistente educativa, è possibile l’affiancamento in classe .
Il somministratore :
Deve assicurarsi della corretta decodifica del testo e quindi della comprensione delle consegne scritte;
Può leggere il testo di italiano o i testi dei problemi ad alta voce ( in quanto se letto personalmente dagli alunni con DSA o altro tipo di disturbo può venire compromessa la comprensione del testo, dato che la concentrazione è tutta convogliata nella decodifica) ;
Può leggere e spiegare anche le consegne se lo ritiene opportuno ;
Sollevare il carico di lavoro relativo ai calcoli consentendo l‘utilizzo degli strumenti compensativi .
Re: PROVE INVALSI DISABILI
https://sostegno.forumattivo.com/la-didattica-f3/schede-didattiche-t52-30.htm#3509
schede da scaricare per esercitarsi sulle prove invalsi
schede da scaricare per esercitarsi sulle prove invalsi
Re: PROVE INVALSI DISABILI
ESERCIZIARI PER LA SCUOLA PRIMARIA DELL'EDITRICE LA SPIGA
Volume di preparazione alle prove Nazionali per le classi seconda e quinta della Scuola Primaria.
Elena Costa, Lilli Doniselli, Alba Taino
Componenti
Quattro volumi, a quattro colori, due (di italiano e matematica) per la classe seconda, di 64 pagine ciascuno, e due (di italiano e matematica) per la classe quinta, di 80 pagine ciascuno.
La metodologia didattica e la grafica interna ricalcano fedelmente la proposta ministeriale affinché i bambini si abituino ad affrontare prove e quesiti strutturati in questo particolare modo.
Le prove sono graduate e possono essere somministrate durante l’intero anno scolastico, ad intervalli regolari. In questo modo si abitua il bambino ad affrontare le prove, anche quelle ministeriali, senza ansia. Altresì possono essere svolte a fine anno scolastico.
La Guida dell’insegnante spiega al docente come somministrare e come valutare le prove. Fornisce un utile strumento di raccolta dei dati che potranno essere utilizzati anche per le valutazioni quadrimestrali.
Codici e prezzi
PROVE NAZIONALI:
Italiano classe Seconda
ISBN 9788846827432 • € 5,90
Matematica classe Seconda
ISBN 9788846827449 • € 5,90
Italiano classe Quinta
ISBN 9788846827456 • € 6,90
Matematica classe Quinta
ISBN 9788846827463 • € 6,90
Guida per l’insegnante
italiano e matematica classe seconda
ISBN 9788846827470
Guida per l’insegnante
italiano e matematica classe quinta
ISBN 9788846827487
Volume di preparazione alle prove Nazionali per le classi seconda e quinta della Scuola Primaria.
Elena Costa, Lilli Doniselli, Alba Taino
Componenti
Quattro volumi, a quattro colori, due (di italiano e matematica) per la classe seconda, di 64 pagine ciascuno, e due (di italiano e matematica) per la classe quinta, di 80 pagine ciascuno.
La metodologia didattica e la grafica interna ricalcano fedelmente la proposta ministeriale affinché i bambini si abituino ad affrontare prove e quesiti strutturati in questo particolare modo.
Le prove sono graduate e possono essere somministrate durante l’intero anno scolastico, ad intervalli regolari. In questo modo si abitua il bambino ad affrontare le prove, anche quelle ministeriali, senza ansia. Altresì possono essere svolte a fine anno scolastico.
La Guida dell’insegnante spiega al docente come somministrare e come valutare le prove. Fornisce un utile strumento di raccolta dei dati che potranno essere utilizzati anche per le valutazioni quadrimestrali.
Codici e prezzi
PROVE NAZIONALI:
Italiano classe Seconda
ISBN 9788846827432 • € 5,90
Matematica classe Seconda
ISBN 9788846827449 • € 5,90
Italiano classe Quinta
ISBN 9788846827456 • € 6,90
Matematica classe Quinta
ISBN 9788846827463 • € 6,90
Guida per l’insegnante
italiano e matematica classe seconda
ISBN 9788846827470
Guida per l’insegnante
italiano e matematica classe quinta
ISBN 9788846827487
Re: PROVE INVALSI DISABILI
ESERCIZIARI PER LA SCUOLA SECONDARIA DELL'EDITRICE LA SPIGA
Volume di preparazione alla prova di ITALIANO E MATEMATICA della prima classe
Il volume è stato concepito con riferimento alla nuova circolare Ministeriale sul “sistema di valutazione e sulla rilevazione degli apprendimenti” che prevede la svolgimento delle prove nazionali durante la classe prima.
Componenti
Un volume che contiene un set di prove d’esame simili a quelle ufficiali.
Codici e prezzi
Italiano
Matematica
Prove Nazionali
Prima classe
€ 5,90
Volume di preparazione alla prova di ITALIANO E MATEMATICA della prima classe
Il volume è stato concepito con riferimento alla nuova circolare Ministeriale sul “sistema di valutazione e sulla rilevazione degli apprendimenti” che prevede la svolgimento delle prove nazionali durante la classe prima.
Componenti
Un volume che contiene un set di prove d’esame simili a quelle ufficiali.
Codici e prezzi
Italiano
Matematica
Prove Nazionali
Prima classe
€ 5,90
Re: PROVE INVALSI DISABILI
http://www.invalsi.it/snv0910/documenti/Nota_sugli_alunni_disabili.pdf
NOTA SUGLI ALUNNI DISABILI dal sito Invalsi
NOTA SUGLI ALUNNI DISABILI dal sito Invalsi
Re: PROVE INVALSI DISABILI
(Fonte: INVALSI SID)
Repertorio di prove personalizzate - I media:
http://www.invalsi.it/invalsi/rn/sid.php?page=sid_it_03_Imed
Repertorio di prove personalizzate - I media:
http://www.invalsi.it/invalsi/rn/sid.php?page=sid_it_03_Imed
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: PROVE INVALSI DISABILI
Nota sullo svolgimento delle prove del
SNV 2010‐2011
per gli allievi con bisogni educativi speciali
http://www.invalsi.it/snv1011/documenti/Nota_sugli_alunni_con_particolari_bisogni_educativi.pdf
SNV 2010‐2011
per gli allievi con bisogni educativi speciali
http://www.invalsi.it/snv1011/documenti/Nota_sugli_alunni_con_particolari_bisogni_educativi.pdf
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