Programmazione alunno H in terza media

Salve a tutti, quest'anno sono l'insegnante di sostegno di un quindicenne che frequenta la terza media, la cui diagnosi è: Disturbo dell'apprendimento NAS; Ritardo mentale di grado lieve; disturbo del comportamento.
Tuttavia si tratta soprattutto di un caso di disagio sociale, per cui il disturbo del comportamento è l'ostacolo più grave all'apprendimento: il ragazzo si rifiuta in modo violento di svolgere qualsiasi attività didattica, insultando i docenti e danneggiando il materiale della scuola.
Mi chiedevo se un caso del genere abbia diritto alla programmazione differenziata, visto che non è assolutamente possibile fare una programmazione semplificata per obiettivi minimi ma occorre svolgere un tipo di lavoro diverso, con obiettivi sociali e comportamentali.
Il problema si pone soprattutto per l'esame di terza media, visto che il ragazzo, per fare un esempio, non è in grado neanche di svolgere le 4 operazioni e la collega di matematica pretende, se facciamo la programmazione semplificata, che all'esame faccia il compito sui solidi. Ci sono dei requisiti di "gravità" per la differenziata alle medie? Occorre il consenso dei genitori? Consegue comunque la licenza? E la decisione deve essere presa all'unanimità dal consiglio di classe o basta la maggioranza? Potreste darmi anche dei riferimenti normativi a riguardo? Grazie.

Ciao, mi trovo anch'io nella tua situazione, solo che la ragazza che seguo non ha lo stesso comportamento. Da una parte vorrei che seguisse una programmazione differenziata perchè in tutte le materie è indietro rispetto alla classe che frequenta (anche se è in terza le sue competenze sono quelle di un bambino tra la quinta elementare e la 1°media). Dall'altra non conosco la normativa che regola la programmazione differenziata.

Il problema della programmazione differenziata riguarda di più la scuola superiore perché lì il genitore deve approvarla formalmente e viene anche specificata nella pagella (si scrive che la valutazione si riferisce al PEI e non ai programmi ministeriali, secondo un articolo che ora non ricordo) e, se non è d'accordo, si procede alla valutazione normale con tutti i suoi rischi. Alle medie i confini tra differenziata e non sono più labili e non se ne fa menzione nella pagella. Il PEI deve essere firmato dal consiglio di classe, dallo specialista e dai genitori per cui è necessario accordarsi, anche se il parere più forte è quello dei genitori.

elysaba2001 ha scritto:..Il problema si pone soprattutto per l'esame di terza media, visto che il ragazzo, per fare un esempio, non è in grado neanche di svolgere le 4 operazioni e la collega di matematica pretende, se facciamo la programmazione semplificata, che all'esame faccia il compito sui solidi. Ci sono dei requisiti di "gravità" per la differenziata alle medie? Occorre il consenso dei genitori? Consegue comunque la licenza? E la decisione deve essere presa all'unanimità dal consiglio di classe o basta la maggioranza? Potreste darmi anche dei riferimenti normativi a riguardo? Grazie.

puoi leggere le risposte di orizzonte-scuola, qui:
http://www.orizzontescuolaforum.net/t23287-obiettivi-minimi-programmazione-differenziata-e-semplificata
e a seguire un documento che mi sembra ben scritto e molto chiaro:
http://www.strarete.it/documenti/VALUTAZIONE_FERRAGUTI.pdf