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richiesta di aiuto e consiglio
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richiesta di aiuto e consiglio
Ciao a tutti! è il mio secondo anno di esperienza come sostegno.
L'anno scorso era andata abbastanza bene anche perché l'insegnante di classe era davvero un'ottima insegnante e quando uno dei bambini si comportava male cercavamo insieme di trovare soluzioni.
Quest'anno devo svolgere 22 h sett. in una prima. Si tratta di una bambina con lieve disturbo pervasivo dello sviluppo, con un'intelligenza normale e senza disturbi di apprendimento (così ha detto la pedagogista). è seguita anche da un'educatrice per 10 h. sett.
Fino a pochi giorni fa si era comportata piuttosto bene, o meglio spesso si rifiutava di fare qualcosa ma poi lo faceva (io o ero indifferente e facevo finta di non aver sentito il suo no oppure alzavo la voce). Insomma, poi lavorava.
Da ieri pomeriggio ha cambiato comportamento... si rifiuta e persevera dicendo di no... provoca e dice: "Urla se ne hai il coraggio" o altre frasi fatte che io ho fatto finta di non sentire...
Da ieri quando la riprendo o la sgrido obbedisce sempre meno e mi sento molto insicura.
Ha iniziato anche a sottomettere i compagni più deboli con gesti che per ora sono scherzetti ma poi secondo me diventeranno azioni aggressive sia verbali che fisiche (mi baso su quello che hanno detto la pedagogista e le insegnanti della scuola dell'infanzia).
Tende a non rispettare le regole, tende a voler dominare adulti e compagni... devo starle sempre addosso e ciò mi stanca perché ultimamente provoca molto.
è molto bizzarra in tutti i suoi comportamenti, usa un tono di voce particolare, sembra sempre che "prenda in giro" e spesso si estranea dal contesto...
Quando è stanca e annoiata fa versacci, batte un piede, non sta seduta composta e si gira indietro, si mangia i capelli... non so cosa è meglio fare in questi casi...
Se l'insegnante di classe propone poche attività e lei le ha già finite e si annoia cosa posso fare? è stressante anche per me...
Temo di aver sbagliato qualcosa, forse lei ora sta andando all'attacco e vuole provare dove può arrivare con me, vuole provocarmi per vedere come può dominarmi. La pedagogista ha detto che a casa la viziano molto e che domina la mamma.
Mi date dei consigli? Anche semplici e banali!
Barbara
Per favore,
L'anno scorso era andata abbastanza bene anche perché l'insegnante di classe era davvero un'ottima insegnante e quando uno dei bambini si comportava male cercavamo insieme di trovare soluzioni.
Quest'anno devo svolgere 22 h sett. in una prima. Si tratta di una bambina con lieve disturbo pervasivo dello sviluppo, con un'intelligenza normale e senza disturbi di apprendimento (così ha detto la pedagogista). è seguita anche da un'educatrice per 10 h. sett.
Fino a pochi giorni fa si era comportata piuttosto bene, o meglio spesso si rifiutava di fare qualcosa ma poi lo faceva (io o ero indifferente e facevo finta di non aver sentito il suo no oppure alzavo la voce). Insomma, poi lavorava.
Da ieri pomeriggio ha cambiato comportamento... si rifiuta e persevera dicendo di no... provoca e dice: "Urla se ne hai il coraggio" o altre frasi fatte che io ho fatto finta di non sentire...
Da ieri quando la riprendo o la sgrido obbedisce sempre meno e mi sento molto insicura.
Ha iniziato anche a sottomettere i compagni più deboli con gesti che per ora sono scherzetti ma poi secondo me diventeranno azioni aggressive sia verbali che fisiche (mi baso su quello che hanno detto la pedagogista e le insegnanti della scuola dell'infanzia).
Tende a non rispettare le regole, tende a voler dominare adulti e compagni... devo starle sempre addosso e ciò mi stanca perché ultimamente provoca molto.
è molto bizzarra in tutti i suoi comportamenti, usa un tono di voce particolare, sembra sempre che "prenda in giro" e spesso si estranea dal contesto...
Quando è stanca e annoiata fa versacci, batte un piede, non sta seduta composta e si gira indietro, si mangia i capelli... non so cosa è meglio fare in questi casi...
Se l'insegnante di classe propone poche attività e lei le ha già finite e si annoia cosa posso fare? è stressante anche per me...
Temo di aver sbagliato qualcosa, forse lei ora sta andando all'attacco e vuole provare dove può arrivare con me, vuole provocarmi per vedere come può dominarmi. La pedagogista ha detto che a casa la viziano molto e che domina la mamma.
Mi date dei consigli? Anche semplici e banali!
Barbara
Per favore,
BESTPEDA14- Member
- Numero di messaggi : 34
Data d'iscrizione : 02.02.13
Re: richiesta di aiuto e consiglio
.. tutto ciò si può riassumere in corportamento oppositivo-provocatorio: esistono varie strategie di intervento; è sempre meglio perseverare, una volta che se ne è scelta una che può risultare più valida di altre e procedere senza demordere; i risultati, specie se gli interventi si limitano alla scuola e/o alle terapie settimanali, ma non sono praticati prima e soprattutto in famiglia, saranno più lenti e meno efficaci di quanto potrebbero essere se, al contrario, fossero svolti da tutte le parti, nessuna esclusa, congiuntamente (progetto educativo-didattico)..
..e dopo queste belle parole, forse un po' teoriche, ma che è sempre meglio ricordare e sottolineare, credo, da quanto racconti, che tu stia procedendo nel giusto modo, vista l'approvazione degli specialisti che seguono la bambina; quello che metterei in più, che mi sembra che manchi, ma posso sbagliare, è un pizzico di affetto e di tenerezza, che porta meno rigore e freddezza nei rapporti tra noi e gli alunni: so che all'inizio può non esserci, in qualche modo, però, dobbiamo riuscire a costruire una relazione reciproca di rispetto, di fiducia e di sintonia.. se mancano questi contenuti purtroppo i nostri interventi educativi risultano penalizzati.. come ho scritto altre volte è neccessario lavorare sull'autostima, senza lasciarsi confondere da atteggiamenti falsamente dispotici, che quasi sempre nascondono solo tanta insicurezza, se non, peggio, tanto dolore e smarrimento in questi bambini..
per le strategie, leggi bene qui:
https://sostegno.forumattivo.com/f35-strategie-di-intervento
in bocca al lupo e tienici informati, vedrai che presto tutto si risolve, ciao!
..e dopo queste belle parole, forse un po' teoriche, ma che è sempre meglio ricordare e sottolineare, credo, da quanto racconti, che tu stia procedendo nel giusto modo, vista l'approvazione degli specialisti che seguono la bambina; quello che metterei in più, che mi sembra che manchi, ma posso sbagliare, è un pizzico di affetto e di tenerezza, che porta meno rigore e freddezza nei rapporti tra noi e gli alunni: so che all'inizio può non esserci, in qualche modo, però, dobbiamo riuscire a costruire una relazione reciproca di rispetto, di fiducia e di sintonia.. se mancano questi contenuti purtroppo i nostri interventi educativi risultano penalizzati.. come ho scritto altre volte è neccessario lavorare sull'autostima, senza lasciarsi confondere da atteggiamenti falsamente dispotici, che quasi sempre nascondono solo tanta insicurezza, se non, peggio, tanto dolore e smarrimento in questi bambini..
per le strategie, leggi bene qui:
https://sostegno.forumattivo.com/f35-strategie-di-intervento
in bocca al lupo e tienici informati, vedrai che presto tutto si risolve, ciao!
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: richiesta di aiuto e consiglio
Io invece ho utilizzato, insieme ai colleghi, la strategia opposta, però con un ragazzo di 14 anni: fermezza nelle decisioni, ma senza alzare la voce, spiegare i perché, porsi anche come punto di riferimento importante per lui e trattarlo, al contrario, con educazione. E' stata dura, ma ha funzionato. Certo, con un bambino piccolo forse non è efficace.
Meri Meri- Member
- Numero di messaggi : 79
Data d'iscrizione : 20.04.12
Re: richiesta di aiuto e consiglio
Barbara, premesso che concordo con guardian angel che esistono diverse procedure e che bisogna sceglierne una e poi perseverare, io ti propongo alcune idee e procedure di analisi del comportamento, perché conosco abbastanza questa scienza ed è il campo in cui mi muovo più agevolmente. Naturalmente, non avendo io mai visto la bambina, posso dare soltanto qualche suggerimento generale.
A) Comportamenti di "fuga" dal compito
Iniziando dal fatto che prima lei faceva delle cose e adesso non le vuole fare più io ipotizzerei che i suoi comportamenti provocatori abbiano "lo scopo", cioè la funzione, di evitare i compiti o i comandi che le vuoi dare.
Nel passato, quando tu le chiedevi di fare un compito, lei inizialmente cercava di rifiutarsi, ma tu mantenevi la tua richiesta e lei faceva il compito. Ora, dato che questi comportamenti oppositivi non funzionavano, si è verificato il fenomeno dell'estinzione, cioè la bambina ha aumentato di intensità in quei comportamenti oppositivi e nuovi comportamenti più aggressivi sono venuti fuori.
E' come quando mettiamo i soldi nella macchinetta del caffè e premiamo il pulsante, se la macchina è rotta il nostro comportamento di spingere il pulsante va in estinzione, allora noi spingiamo più volte il pulsante (l'estinzione produce un aumento della frequenza del comportamento, "nella speranza" di raggiungere il rinforzo: il caffè) oppure muoviamo al macchinetta e c'e' anche qualcuno che la prende a pugni (l'estinzione produce nuovi comportamenti anche qui "nella speranza" di raggiungere di nuovo il rinforzo). Poi, se il caffè non esce, smettiamo di spingere il pulsante e il comportamento cessa.
Ora è probabile che quando la bambina, a causa dell'estinzione, ha iniziato ad incrementare in frequenza il suo comportamento o a tirarne fuori di nuovi sempre più efficaci, come tu benissimo descrivi, non sia stato possibile né per te né per chiunque altro mantenere sempre il comando iniziale (tipo "fai questo").
Dunque il comportamento oppositivo della bambina "ha funzionato" alcune volte e lei ha continuato a riproporlo.
Cosa fare? Io propongo un insieme di strategie da mettere in atto tutte insieme.
1) Inizia da compiti semplici e dai de comandi che sai con certezza che per lei è facilissimo eseguire. Quando lei li mette in atto lodala moltissimo.
2) Gradualmente, ma molto gradualmente, proponi compiti sempre più difficili, aiutandola molto all'inizio quando sai che il compito potrebbe richiedere più impegno. Chiedigli di fare in media un compito difficile ogni 2-3 semplici che gli dai, iniziando sempre da quelli semplici (quindi proponi un semplice, lei lo fa, poi un altro semplice, lei lo fa, poi uno più difficile, lei lo fa, poi uno semplice ecc...) e lodala tantissimo quando fa quello che gli chiedi
3) Offri tu delle pause alla bambina. Puoi farlo quando vuoi tranne che quando mette in atto i comportamenti oppositivi (vedi sotto punto 5).
4) Falle delle promesse, tipo "se fai questo compito senza lamentarti facciamo una cosa divertente" ecc... Non devi fare sempre promesse, ma all'inizio fanne un pò di più. Trova delle cose divertenti che potreste fare insieme (vedi (C) sotto) così puoi "prometterle". Se lei completa il compito o i compiti assegnati, ma mentre faceva i compiti ha messo in opera dei comportamenti oppositivi, allora puoi farle fare una pausa, se vuoi, o farle fare qualcosa di mediamente divertente (ma non mentre sta facendo al cattiva, vedi sotto punto 5) però lei non può avere la cosa che le avevi promesso. Nel futuro puoi comunque dargliela in un altro contesto.
5) Finora tutte cose "positive", adesso viene una cosa un pò "negativa"
Se mette in atto qualsiasi comportamento in cui provoca o si oppone ecc... durante i compiti o dopo che le hai dato un comando tieni duro e non togliere il comando. Se è necessario bloccala gentilmente ma con fermezza sulla sedia, senza sgridarla (potrebbe essere un dare attenzione) ma senza neanche concederle di lasciare il compito. Se vuoi puoi aiutarla a completare il compito con suggerimenti ed aiuti ma, cosa importante, se lei completa il compito con i tuoi aiuti dagli, prima di completare la sessione, almeno un altro compito, anche più facile, ma lei questa volta deve farlo da sola. Se non ci riesce e continua a "fare la cattiva" con i suoi comportamenti oppositivi e allora puoi aiutarla ma poi devi darle almeno un altro compito e questo deve farlo da sola ecc... ecc...
Una precisazione importante: lo so che sono situazioni in cui è difficile tenere duro ma considera che tutti i consigli che ti ho dato prima sono studiati per fare in modo che una situazione come questa accada molto più raramente. Primo perché molte volte i compiti sono facili, secondo perché offriamo molte pause e testo perché spesso quando lei "ubbidisce" riceve qualcosa che gli piace e non riceve mai questa cosa se fa la cattiva.
B) Comportamenti con funzione di ricevere "attenzione"
Passiamo ai comportamenti che mette in opera con i compagni. Questi potrebbero essere motivati dal fatto che lei cerca la loro attenzione e/o la tua. In parte questo potrebbe essere dovuto al fatto che lei desidera avere una genuina interazione con i bambini ma a volte non sa bene come si fa. Se vuoi posso darti consigli più specifici se mi fai degli esempi di situazioni in cui lei mette in atto questi comportamenti con i compagni. In generale potrebbe essere benefico organizzare delle situazioni, con la complicità dei compagni, in cui lei gioca con loro in maniera adeguata, sotto la tua "supervisione".
C) Altri comportamenti che mette in atto quando si annoia.
A proposito, invece, dei comportamenti che mette in atto quando si annoia sarebbe l'ideale poterla impegnare, in questi momenti, con attività per lei divertenti. L'ideale sarebbe avere a disposizione un piccolo spazio, in classe o in un'altra stanza, dove fare queste piccole attività (o semplicemente fare una passeggiata). Se individui queste cose per lei piacevoli rendile spesso "contingenti" al completamento dei compiti che tu o l'insegnante le avete assegnato. Sono le famose "promesse" di cui parlavo prima: fai questo compito e faremo questo gioco ecc...
D) Comportamenti con funzione di "controllo".
Infine la sua voglia di "comandare". Secondo alcuni, anche se non c'e' accordo generale, esiste una funzione del comportamento che si chiama "controllo". Cioè a volte una persona può fare un dato comportamento perché ha lo scopo di controllare il comportamento di un altra persona: è questo che la soddisfa, vedere che gli altri fanno quello che dice lei. Ora, se per caso alcuni suoi comportamenti fossero dettati da questa esigenza, le misure compensative sono già quelle consigliate per i comportamenti di fuga dal compito (vedi A). Lei vorrebbe controllarti decidendo che tu debba togliere il comando e lasciarla andare, ma tu non lo fai. Oltre a questo puoi, ogni volta che è giusto farlo, proporle una scelta di attività: lei decide quale gli piace e tu la fai con lei (questo sempre quando non fa la cattiva e mai se tu hai dato un compito da fare e lei non l'ha ultimato) in questo modo le dai un pò di controllo ma in una situazione adeguata e giusta.
Buon lavoro!
Alessandro
A) Comportamenti di "fuga" dal compito
Iniziando dal fatto che prima lei faceva delle cose e adesso non le vuole fare più io ipotizzerei che i suoi comportamenti provocatori abbiano "lo scopo", cioè la funzione, di evitare i compiti o i comandi che le vuoi dare.
Nel passato, quando tu le chiedevi di fare un compito, lei inizialmente cercava di rifiutarsi, ma tu mantenevi la tua richiesta e lei faceva il compito. Ora, dato che questi comportamenti oppositivi non funzionavano, si è verificato il fenomeno dell'estinzione, cioè la bambina ha aumentato di intensità in quei comportamenti oppositivi e nuovi comportamenti più aggressivi sono venuti fuori.
E' come quando mettiamo i soldi nella macchinetta del caffè e premiamo il pulsante, se la macchina è rotta il nostro comportamento di spingere il pulsante va in estinzione, allora noi spingiamo più volte il pulsante (l'estinzione produce un aumento della frequenza del comportamento, "nella speranza" di raggiungere il rinforzo: il caffè) oppure muoviamo al macchinetta e c'e' anche qualcuno che la prende a pugni (l'estinzione produce nuovi comportamenti anche qui "nella speranza" di raggiungere di nuovo il rinforzo). Poi, se il caffè non esce, smettiamo di spingere il pulsante e il comportamento cessa.
Ora è probabile che quando la bambina, a causa dell'estinzione, ha iniziato ad incrementare in frequenza il suo comportamento o a tirarne fuori di nuovi sempre più efficaci, come tu benissimo descrivi, non sia stato possibile né per te né per chiunque altro mantenere sempre il comando iniziale (tipo "fai questo").
Dunque il comportamento oppositivo della bambina "ha funzionato" alcune volte e lei ha continuato a riproporlo.
Cosa fare? Io propongo un insieme di strategie da mettere in atto tutte insieme.
1) Inizia da compiti semplici e dai de comandi che sai con certezza che per lei è facilissimo eseguire. Quando lei li mette in atto lodala moltissimo.
2) Gradualmente, ma molto gradualmente, proponi compiti sempre più difficili, aiutandola molto all'inizio quando sai che il compito potrebbe richiedere più impegno. Chiedigli di fare in media un compito difficile ogni 2-3 semplici che gli dai, iniziando sempre da quelli semplici (quindi proponi un semplice, lei lo fa, poi un altro semplice, lei lo fa, poi uno più difficile, lei lo fa, poi uno semplice ecc...) e lodala tantissimo quando fa quello che gli chiedi
3) Offri tu delle pause alla bambina. Puoi farlo quando vuoi tranne che quando mette in atto i comportamenti oppositivi (vedi sotto punto 5).
4) Falle delle promesse, tipo "se fai questo compito senza lamentarti facciamo una cosa divertente" ecc... Non devi fare sempre promesse, ma all'inizio fanne un pò di più. Trova delle cose divertenti che potreste fare insieme (vedi (C) sotto) così puoi "prometterle". Se lei completa il compito o i compiti assegnati, ma mentre faceva i compiti ha messo in opera dei comportamenti oppositivi, allora puoi farle fare una pausa, se vuoi, o farle fare qualcosa di mediamente divertente (ma non mentre sta facendo al cattiva, vedi sotto punto 5) però lei non può avere la cosa che le avevi promesso. Nel futuro puoi comunque dargliela in un altro contesto.
5) Finora tutte cose "positive", adesso viene una cosa un pò "negativa"
Se mette in atto qualsiasi comportamento in cui provoca o si oppone ecc... durante i compiti o dopo che le hai dato un comando tieni duro e non togliere il comando. Se è necessario bloccala gentilmente ma con fermezza sulla sedia, senza sgridarla (potrebbe essere un dare attenzione) ma senza neanche concederle di lasciare il compito. Se vuoi puoi aiutarla a completare il compito con suggerimenti ed aiuti ma, cosa importante, se lei completa il compito con i tuoi aiuti dagli, prima di completare la sessione, almeno un altro compito, anche più facile, ma lei questa volta deve farlo da sola. Se non ci riesce e continua a "fare la cattiva" con i suoi comportamenti oppositivi e allora puoi aiutarla ma poi devi darle almeno un altro compito e questo deve farlo da sola ecc... ecc...
Una precisazione importante: lo so che sono situazioni in cui è difficile tenere duro ma considera che tutti i consigli che ti ho dato prima sono studiati per fare in modo che una situazione come questa accada molto più raramente. Primo perché molte volte i compiti sono facili, secondo perché offriamo molte pause e testo perché spesso quando lei "ubbidisce" riceve qualcosa che gli piace e non riceve mai questa cosa se fa la cattiva.
B) Comportamenti con funzione di ricevere "attenzione"
Passiamo ai comportamenti che mette in opera con i compagni. Questi potrebbero essere motivati dal fatto che lei cerca la loro attenzione e/o la tua. In parte questo potrebbe essere dovuto al fatto che lei desidera avere una genuina interazione con i bambini ma a volte non sa bene come si fa. Se vuoi posso darti consigli più specifici se mi fai degli esempi di situazioni in cui lei mette in atto questi comportamenti con i compagni. In generale potrebbe essere benefico organizzare delle situazioni, con la complicità dei compagni, in cui lei gioca con loro in maniera adeguata, sotto la tua "supervisione".
C) Altri comportamenti che mette in atto quando si annoia.
A proposito, invece, dei comportamenti che mette in atto quando si annoia sarebbe l'ideale poterla impegnare, in questi momenti, con attività per lei divertenti. L'ideale sarebbe avere a disposizione un piccolo spazio, in classe o in un'altra stanza, dove fare queste piccole attività (o semplicemente fare una passeggiata). Se individui queste cose per lei piacevoli rendile spesso "contingenti" al completamento dei compiti che tu o l'insegnante le avete assegnato. Sono le famose "promesse" di cui parlavo prima: fai questo compito e faremo questo gioco ecc...
D) Comportamenti con funzione di "controllo".
Infine la sua voglia di "comandare". Secondo alcuni, anche se non c'e' accordo generale, esiste una funzione del comportamento che si chiama "controllo". Cioè a volte una persona può fare un dato comportamento perché ha lo scopo di controllare il comportamento di un altra persona: è questo che la soddisfa, vedere che gli altri fanno quello che dice lei. Ora, se per caso alcuni suoi comportamenti fossero dettati da questa esigenza, le misure compensative sono già quelle consigliate per i comportamenti di fuga dal compito (vedi A). Lei vorrebbe controllarti decidendo che tu debba togliere il comando e lasciarla andare, ma tu non lo fai. Oltre a questo puoi, ogni volta che è giusto farlo, proporle una scelta di attività: lei decide quale gli piace e tu la fai con lei (questo sempre quando non fa la cattiva e mai se tu hai dato un compito da fare e lei non l'ha ultimato) in questo modo le dai un pò di controllo ma in una situazione adeguata e giusta.
Buon lavoro!
Alessandro
Alessandro75- Member
- Numero di messaggi : 27
Data d'iscrizione : 31.07.13
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