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Problemi con il coordinatore di classe
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Problemi con il coordinatore di classe
Salve a tutti,
premetto che ho 10 anni di esperienza come insegnante di sostegno e 5 anni come insegnante specializzata e che, lavorando nella scuola secondaria di secondo grado, ho rapporti con tantissimi docenti curriculari, poichè, ogni anno, abbiamo 8 e, a volte, anche a 9 alunni. Nell'arco di questi anni sono riuscita a mantenere buoni rapporti con quasi tutti i colleghi, se si escludono un paio di casi, uno di questi, un collega di diritto, il quale, davanti a tutta la classe, esordì dicendo di essere stufo di vedere i suoi soldi spesi dietro a dei ragazzi che non avrebbero mai imparato niente, si riferiva ad un ragazzo con gravi problemi comportamentali e con un forte svantaggio di tipo ambientale, quell'anno, infatti, a Pasqua, quando la scuola era chiusa, finì agli arresti domiciliari con obbligo di frequenza scolastica, l'altro caso riguardava una insegnante di matematica che, dopo una settimana dal mio arrivo, mi fece piombare in classe, durante un compito, la madre di un ragazzo tetraplegico, per mostrarle che non stavo sempre vicina al ragazzo, il ragazzo usava il computer, era molto intelligente ed aveva necessità, a livello operativo, solo in alcuni momenti e, per aiutarlo, era sufficiente capire qual era il momento giusto per intervenire, ho affrontato questa collega successivamente in sala professori, la quale, non avendo nulla da dire, voleva andarsene indietreggiando e finì seduta sul portaombrelli, esclamando: bah, non ci avevo mai pensato! Quest'anno, invece, ho, oltre ad altri 7, un ragazzo iperattivo con deficit dell'attenzione, l'iperattività e l'impulsività sono attualmente controllate dai farmaci e quindi sono presenti soltanto alcuni aspetti del disturbo come la distraibilità e la disattenzione, tuttavia, trattandosi di un ragazzo molto intelligente, riesce ad ottenere, in alcune discipline ottimi voti, mentre, in altre, dove l'insegnante non lo coinvolge, facendogli assumere un ruolo attivo, va molto male e da alcuni di questi insegnanti rifiuta anche di farsi interrogare. Come insegnante referente del ragazzo ho sembre cercato di spiegare ai colleghi le difficoltà dell'alunno e della necessità di creargli un clima accogliente, il coordinatore di classe, che utilizza con tutti e quindi anche con lui, metodi autoritari, si lamenta del fatto che con questo ragazzo non funzionino ed ha quindi deciso di chiamare la madre per dirle che tutti i professori si lamentano del figlio, sono intervenuta durante questo colloquio per affermare che, quando il ragazzo è coinvolto, partecipa attivamente alle lezioni e che la scuola potrebbe avere ancora molte proposte da fargli, il professore, invece, insisteva nel dire che non era possibile e che tutti i professori avevano già fatto il massimo per lui. Dopo quell'incontro il collega è andato a lamentarsi dalla vicepreside, la quale, dopo 20 anni di servizio, per la prima volta, mi ha mandata a chiamare rimproverandomi per aver detto, davanti alla madre, che la scuola non stava facendo tutto il possibile per il figlio, premetto che il ragazzo è già stato bocciato l'anno scorso e che, di questo passo, boccerà anche quest'anno. Digerito il boccone amaro, ho pensato al bene del ragazzo ed ho chiesto un incontro, alla presenza della referente del sostegno, degli insegnanti di sostegno e del coordinatore per trattare, una volta per tutte, questo caso, ho saputo che a quest'incontro vorrebbe partecipare anche un'altra insegnante, l'unica che il ragazzo aveva chiesto di non riavere in classe quando è stato bocciato, la quale avrebbe delle cose da dire. Non vorrei che l'incontro diventasse un processo contro il ragazzo e che la mia "debolezza" venisse usata a suo sfavore, ho portato le circolari sui ADHD alla referente sperando che esponga il contenuto ai presenti.
premetto che ho 10 anni di esperienza come insegnante di sostegno e 5 anni come insegnante specializzata e che, lavorando nella scuola secondaria di secondo grado, ho rapporti con tantissimi docenti curriculari, poichè, ogni anno, abbiamo 8 e, a volte, anche a 9 alunni. Nell'arco di questi anni sono riuscita a mantenere buoni rapporti con quasi tutti i colleghi, se si escludono un paio di casi, uno di questi, un collega di diritto, il quale, davanti a tutta la classe, esordì dicendo di essere stufo di vedere i suoi soldi spesi dietro a dei ragazzi che non avrebbero mai imparato niente, si riferiva ad un ragazzo con gravi problemi comportamentali e con un forte svantaggio di tipo ambientale, quell'anno, infatti, a Pasqua, quando la scuola era chiusa, finì agli arresti domiciliari con obbligo di frequenza scolastica, l'altro caso riguardava una insegnante di matematica che, dopo una settimana dal mio arrivo, mi fece piombare in classe, durante un compito, la madre di un ragazzo tetraplegico, per mostrarle che non stavo sempre vicina al ragazzo, il ragazzo usava il computer, era molto intelligente ed aveva necessità, a livello operativo, solo in alcuni momenti e, per aiutarlo, era sufficiente capire qual era il momento giusto per intervenire, ho affrontato questa collega successivamente in sala professori, la quale, non avendo nulla da dire, voleva andarsene indietreggiando e finì seduta sul portaombrelli, esclamando: bah, non ci avevo mai pensato! Quest'anno, invece, ho, oltre ad altri 7, un ragazzo iperattivo con deficit dell'attenzione, l'iperattività e l'impulsività sono attualmente controllate dai farmaci e quindi sono presenti soltanto alcuni aspetti del disturbo come la distraibilità e la disattenzione, tuttavia, trattandosi di un ragazzo molto intelligente, riesce ad ottenere, in alcune discipline ottimi voti, mentre, in altre, dove l'insegnante non lo coinvolge, facendogli assumere un ruolo attivo, va molto male e da alcuni di questi insegnanti rifiuta anche di farsi interrogare. Come insegnante referente del ragazzo ho sembre cercato di spiegare ai colleghi le difficoltà dell'alunno e della necessità di creargli un clima accogliente, il coordinatore di classe, che utilizza con tutti e quindi anche con lui, metodi autoritari, si lamenta del fatto che con questo ragazzo non funzionino ed ha quindi deciso di chiamare la madre per dirle che tutti i professori si lamentano del figlio, sono intervenuta durante questo colloquio per affermare che, quando il ragazzo è coinvolto, partecipa attivamente alle lezioni e che la scuola potrebbe avere ancora molte proposte da fargli, il professore, invece, insisteva nel dire che non era possibile e che tutti i professori avevano già fatto il massimo per lui. Dopo quell'incontro il collega è andato a lamentarsi dalla vicepreside, la quale, dopo 20 anni di servizio, per la prima volta, mi ha mandata a chiamare rimproverandomi per aver detto, davanti alla madre, che la scuola non stava facendo tutto il possibile per il figlio, premetto che il ragazzo è già stato bocciato l'anno scorso e che, di questo passo, boccerà anche quest'anno. Digerito il boccone amaro, ho pensato al bene del ragazzo ed ho chiesto un incontro, alla presenza della referente del sostegno, degli insegnanti di sostegno e del coordinatore per trattare, una volta per tutte, questo caso, ho saputo che a quest'incontro vorrebbe partecipare anche un'altra insegnante, l'unica che il ragazzo aveva chiesto di non riavere in classe quando è stato bocciato, la quale avrebbe delle cose da dire. Non vorrei che l'incontro diventasse un processo contro il ragazzo e che la mia "debolezza" venisse usata a suo sfavore, ho portato le circolari sui ADHD alla referente sperando che esponga il contenuto ai presenti.
Elisangela- Nuovo member
- Numero di messaggi : 1
Data d'iscrizione : 01.03.11
Re: Problemi con il coordinatore di classe
.. ho letto tutto con molta attenzione, Elisangela e ti do il benvenuta nel Forum; aspettiamo le altre esperienze delle colleghe della scuola secondaria.. forse meglio di noi, potranno aiutarti in questa situazione.. tienici informati e se hai bisogno di consigli specifici, non esitare a chiedere, ciao!!
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
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