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DISTURBO DELLA PERSONALITà
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DISTURBO DELLA PERSONALITà
DISTURBO E ORGANIZZAZIONE BORDERLINE DI PERSONALITA
Dott.ssa Giovanna Esposito
Dipartimento di Scienze Relazionali “G.Iacono”
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=14&ved=0CCQQFjADOAo&url=http%3A%2F%2Fwww.scienze-relazionali.unina.it%2Fdidattica%2Fdocenti%2Famodeo%2Fmateriali%2Fborderline-0607.ppt&rct=j&q=disturbi%20personalit%C3%A0%20didattica&ei=wR2OTNjRJdGAswaGg52DAg&usg=AFQjCNGbQ34y4iWT5adyI1ltzCEf4A36wA&sig2=sqDSiHM9jyJ-2zXHZlzMHw&cad=rja
Re: DISTURBO DELLA PERSONALITà
Dalla diagnosi al trattamento dei disturbi di personalità
http://www.normalarea.com/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=153
Re: DISTURBO DELLA PERSONALITà
UN TESTO SULL 'ARGOMENTO :
Il trattamento dei disturbi di personalità nei bambini e negli adolescenti
Autore: Efrain Bleiberg
Anno di pubblicazione: 2005
Codice ISBN: 9788887319460
Collana: Psicoanalisi: diretta da Alessandro Grispini
Pagine: 324
Editore: Giovanni Fioriti
recensione tratta da psycostore:
Per quanto il concetto di disturbi di personalità sia stato per consuetudine applicato solo agli adulti, non è insolito imbattersi in bambini e adolescenti con i classici segni diagnostici. I giovanissimi con disturbi di personalità possono risultare notevolmente arroganti, ribelli e manipolatori, eppure, tipicamente, il loro comportamento cela esperienze devastanti di vulnerabilità e di sofferenza. Questo volume innovativo offre una cornice intesa a dare significato ai disturbi di personalità dell'infanzia, a distinguerli dalle condizioni infantili diagnosticate con maggiore frequenza e a rispondere più adeguatamente alle sfide che questi soggetti pongono. Nell'intessere prospettive neurobiologiche, psicodinamiche ed evolutive, Efrain Bleiberg presenta un modello di trattamento valido basato sia sulla ricerca che su una vasta esperienza clinica. Questo libro è stato scritto con grande lucidità e tutti i terapeuti che lavorano con bambini e adolescenti vi troveranno delucidazioni e strategie d’importanza vitale.
In primo luogo, l'autore esamina la natura e la presentazione clinica dei disturbi di personalità dell’infanzia. Vengono integrate varie fonti letterarie teoriche ed empiriche per indicare come un insieme di vulnerabilità costituzionale, difficoltà di attaccamento e trauma possono indebolire la capacità del bambino di interpretare il mondo e rispondere a questo in termini umani e significativi. Vengono chiariti i processi per mezzo dei quali si sviluppano disturbi specifici di personalità quando i bambini e i loro caregiver si lasciano intrappolare da modelli rigidi e disadattativi di sentimenti, capacità di fronteggiare situazioni e mettersi in relazione con gli altri. Quindi il libro accompagna il clinico, passo per passo, offrendo interventi multimodali che includono la psicoterapia individuale, il trattamento familiare e la terapia farmacologica. Le avvincenti descrizioni cliniche portano alla luce il mondo interiore di questi giovani impauriti e i clinici che lavorano con loro, rivelando come il trattamento possa aiutare a raggiungere un cambiamento intrapsichico, bloccare l’inibizione dello sviluppo e modificare il contesto familiare del bambino. Sottolineando l'importanza dell'alleanza terapeutica, il libro presta particolare attenzione a metodiche che i terapeuti possono facilmente intuire e mettere in atto con le proprie reazioni emotive in situazioni di altissimo valore clinico.
Questo libro è destinato agli psicologi, psichiatri, assistenti sociali e altre figure operanti nel campo dell'infanzia e dell'adolescenza. Facilitando l'accesso a idee complesse costituirà anche una risorsa preziosa per gli specializzandi e per i tirocinanti in questo campo.
Efrain Bleiberg, MD, ha svolto la sua opera come direttore del Child Psychiatry Training Program, direttore del General Psychiatry Residency Program, preside della Karl Menninger School of Psychiatry and Mental Health Sciences, vice presidente di Education and Research, vice presidente e direttore of the Children's Division, capo dello Staff e presidente della Menninger Clinic a Topeka, Kansas.
Il trattamento dei disturbi di personalità nei bambini e negli adolescenti
Autore: Efrain Bleiberg
Anno di pubblicazione: 2005
Codice ISBN: 9788887319460
Collana: Psicoanalisi: diretta da Alessandro Grispini
Pagine: 324
Editore: Giovanni Fioriti
recensione tratta da psycostore:
Per quanto il concetto di disturbi di personalità sia stato per consuetudine applicato solo agli adulti, non è insolito imbattersi in bambini e adolescenti con i classici segni diagnostici. I giovanissimi con disturbi di personalità possono risultare notevolmente arroganti, ribelli e manipolatori, eppure, tipicamente, il loro comportamento cela esperienze devastanti di vulnerabilità e di sofferenza. Questo volume innovativo offre una cornice intesa a dare significato ai disturbi di personalità dell'infanzia, a distinguerli dalle condizioni infantili diagnosticate con maggiore frequenza e a rispondere più adeguatamente alle sfide che questi soggetti pongono. Nell'intessere prospettive neurobiologiche, psicodinamiche ed evolutive, Efrain Bleiberg presenta un modello di trattamento valido basato sia sulla ricerca che su una vasta esperienza clinica. Questo libro è stato scritto con grande lucidità e tutti i terapeuti che lavorano con bambini e adolescenti vi troveranno delucidazioni e strategie d’importanza vitale.
In primo luogo, l'autore esamina la natura e la presentazione clinica dei disturbi di personalità dell’infanzia. Vengono integrate varie fonti letterarie teoriche ed empiriche per indicare come un insieme di vulnerabilità costituzionale, difficoltà di attaccamento e trauma possono indebolire la capacità del bambino di interpretare il mondo e rispondere a questo in termini umani e significativi. Vengono chiariti i processi per mezzo dei quali si sviluppano disturbi specifici di personalità quando i bambini e i loro caregiver si lasciano intrappolare da modelli rigidi e disadattativi di sentimenti, capacità di fronteggiare situazioni e mettersi in relazione con gli altri. Quindi il libro accompagna il clinico, passo per passo, offrendo interventi multimodali che includono la psicoterapia individuale, il trattamento familiare e la terapia farmacologica. Le avvincenti descrizioni cliniche portano alla luce il mondo interiore di questi giovani impauriti e i clinici che lavorano con loro, rivelando come il trattamento possa aiutare a raggiungere un cambiamento intrapsichico, bloccare l’inibizione dello sviluppo e modificare il contesto familiare del bambino. Sottolineando l'importanza dell'alleanza terapeutica, il libro presta particolare attenzione a metodiche che i terapeuti possono facilmente intuire e mettere in atto con le proprie reazioni emotive in situazioni di altissimo valore clinico.
Questo libro è destinato agli psicologi, psichiatri, assistenti sociali e altre figure operanti nel campo dell'infanzia e dell'adolescenza. Facilitando l'accesso a idee complesse costituirà anche una risorsa preziosa per gli specializzandi e per i tirocinanti in questo campo.
Efrain Bleiberg, MD, ha svolto la sua opera come direttore del Child Psychiatry Training Program, direttore del General Psychiatry Residency Program, preside della Karl Menninger School of Psychiatry and Mental Health Sciences, vice presidente di Education and Research, vice presidente e direttore of the Children's Division, capo dello Staff e presidente della Menninger Clinic a Topeka, Kansas.
Re: DISTURBO DELLA PERSONALITà
Disturbi di personalità del gruppo A, B, C
Prof. Clara Mucci
Università di Chieti
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=disturbi%20di%20personalit%C3%A0%20del%20gruppo%20a%2C%20b%2C%20c%0A%0Aprof.%20clara%20mucci%0Auniversit%C3%A0%20di%20chieti&source=web&cd=1&ved=0CB8QFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.unich.it%2Funichieti%2FShowBinary%2FBEA%2520Repository%2FArea_Siti_federati%2FPsicologia%2F2_Materiale_Didattico%2FAA0809_Contributi_online%2FMucci%2Flezioni%2520disturbo%2520personalit%25C3%25A0%2520finale%2F%2Ffile%3Bjsessionid%3DQjypT1jBpsmBNCj6KTYv21vJ58JQm4QkTrm9V9bQNRxD8XGcThbv!-311683085!1662552511&ei=ynu-TuX6M8jLtAb1-uWAAw&usg=AFQjCNGGnP4_7gVX99ujTaokfCucAtS_hQ&sig2=q4uveqrt19BgCWbapJ9dJA
Prof. Clara Mucci
Università di Chieti
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=disturbi%20di%20personalit%C3%A0%20del%20gruppo%20a%2C%20b%2C%20c%0A%0Aprof.%20clara%20mucci%0Auniversit%C3%A0%20di%20chieti&source=web&cd=1&ved=0CB8QFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.unich.it%2Funichieti%2FShowBinary%2FBEA%2520Repository%2FArea_Siti_federati%2FPsicologia%2F2_Materiale_Didattico%2FAA0809_Contributi_online%2FMucci%2Flezioni%2520disturbo%2520personalit%25C3%25A0%2520finale%2F%2Ffile%3Bjsessionid%3DQjypT1jBpsmBNCj6KTYv21vJ58JQm4QkTrm9V9bQNRxD8XGcThbv!-311683085!1662552511&ei=ynu-TuX6M8jLtAb1-uWAAw&usg=AFQjCNGGnP4_7gVX99ujTaokfCucAtS_hQ&sig2=q4uveqrt19BgCWbapJ9dJA
Ultima modifica di Maestra Gabriella il Sab Nov 12, 2011 2:00 pm - modificato 1 volta.
Re: DISTURBO DELLA PERSONALITà
Ciao a tutti! Per prima cosa, complimenti per il forum, davvero molto utile!
Brevemente: ho uno studente affetto da sindrome borderline di personalità. Madre molto oppressiva. Il ragazzo ha avuto, in passato, manifestazioni pesanti della sindrome (da quanto ho appreso dai colleghi e dagli educatori) in concomitanza con l'interruzione della terapia farmacologica.
A seguito dell'ultima "ricaduta", ha ricominciato la cura e adesso sta prendendo di nuovo tutto il necessaire: antipsicotici, stabilizzanti dell'umore e antidepressivi... insomma, un sacco di roba che lo lascia (comprensibilmente) sempre stanco e assonnato. La madre cerca di giustificarlo e ho l'impressione che non solo sia indulgente nel consentirgli di rimanere a casa alcuni giorni alla settimana, ma che lo spinga lei a tenere questo comportamento, con uno strano istinto di "protezione".
Il ragazzo è apparentemente tranquillo (penso per via dei farmaci) ma si vede bene che è molto ansioso: tuttavia io lo conosco solo com'è sotto medicinali, non vedo né ho mai visto la vera "faccia" della sua sindrome. Però posso dire che ha un QI normale e, nonostante le medicine e la dislessia, la sua testa funziona in modo sorprendentemente veloce e acuto. Traspare anche un consistente disagio nell'ambito dell'autonomia sociale e una forte carenza di autostima.
Dopo un inizio un po' difficile (lui è molto introverso) mi sembra che stiamo iniziando a entrare "in contatto": si apre di più, sorride e svolge in modo abbastanza regolare i lavori che gli assegno.. insomma, se non altro vedo che alterna alla solita apatia un certo impegno. Questo potrebbe produrre (incrociando le dita) qualche risultato, a livello didattico e personale. Da una parte, però, temo che il suo desiderio continuo di conferma lo porti a diventare un po' dipendente da me (o da altre colleghi, anche se forse sono quella con cui è scattato un pelo in più di empatia)e non credo che questo gli farebbe bene.
Come posso comportarmi? So che non ci sono ricette magiche, ma se qualcuno avesse esperienze simili o consigli etc ve ne sarei davvero grata!
Eventualmente in privato posso aggiungere altri dettagli, che qui ho omesso perché temevo potessero identificarlo
Grazie mille in anticipo!!!
Ciao.
Brevemente: ho uno studente affetto da sindrome borderline di personalità. Madre molto oppressiva. Il ragazzo ha avuto, in passato, manifestazioni pesanti della sindrome (da quanto ho appreso dai colleghi e dagli educatori) in concomitanza con l'interruzione della terapia farmacologica.
A seguito dell'ultima "ricaduta", ha ricominciato la cura e adesso sta prendendo di nuovo tutto il necessaire: antipsicotici, stabilizzanti dell'umore e antidepressivi... insomma, un sacco di roba che lo lascia (comprensibilmente) sempre stanco e assonnato. La madre cerca di giustificarlo e ho l'impressione che non solo sia indulgente nel consentirgli di rimanere a casa alcuni giorni alla settimana, ma che lo spinga lei a tenere questo comportamento, con uno strano istinto di "protezione".
Il ragazzo è apparentemente tranquillo (penso per via dei farmaci) ma si vede bene che è molto ansioso: tuttavia io lo conosco solo com'è sotto medicinali, non vedo né ho mai visto la vera "faccia" della sua sindrome. Però posso dire che ha un QI normale e, nonostante le medicine e la dislessia, la sua testa funziona in modo sorprendentemente veloce e acuto. Traspare anche un consistente disagio nell'ambito dell'autonomia sociale e una forte carenza di autostima.
Dopo un inizio un po' difficile (lui è molto introverso) mi sembra che stiamo iniziando a entrare "in contatto": si apre di più, sorride e svolge in modo abbastanza regolare i lavori che gli assegno.. insomma, se non altro vedo che alterna alla solita apatia un certo impegno. Questo potrebbe produrre (incrociando le dita) qualche risultato, a livello didattico e personale. Da una parte, però, temo che il suo desiderio continuo di conferma lo porti a diventare un po' dipendente da me (o da altre colleghi, anche se forse sono quella con cui è scattato un pelo in più di empatia)e non credo che questo gli farebbe bene.
Come posso comportarmi? So che non ci sono ricette magiche, ma se qualcuno avesse esperienze simili o consigli etc ve ne sarei davvero grata!
Eventualmente in privato posso aggiungere altri dettagli, che qui ho omesso perché temevo potessero identificarlo
Grazie mille in anticipo!!!
Ciao.
siserm.- Member
- Numero di messaggi : 20
Data d'iscrizione : 30.10.10
Re: DISTURBO DELLA PERSONALITà
.. benvenuta nel Forum siserm e grazie dei complimenti...siserm. ha scritto:Ciao a tutti! Per prima cosa, complimenti per il forum, davvero molto utile!
..................................
.. si vede bene che è molto ansioso: tuttavia io lo conosco solo com'è sotto medicinali, non vedo né ho mai visto la vera "faccia" della sua sindrome. Però posso dire che ha un QI normale e, nonostante le medicine e la dislessia, la sua testa funziona in modo sorprendentemente veloce e acuto. Traspare anche un consistente disagio nell'ambito dell'autonomia sociale e una forte carenza di autostima.
.................
Come posso comportarmi? So che non ci sono ricette magiche, ma se qualcuno avesse esperienze simili o consigli etc ve ne sarei davvero grata!
Mi sembra che il ragazzo di cui parli sia già grandicello, forse adolescente (?), descrivi un quadro dettagliato, per sommi capi, di quello che purtroppo diventano questi ragazzi, quasi sempre non certificati alla scuola primaria, ma solo successivamente, almeno nella mia piccola esperienza didattica.. io ne ho conosciuti alcuni che sarebbero potuti rientrare in questa sindrome, ma le cui famiglie opponevano una tale resistenza all'accettazione del problema, da lasciare spesso impotenti..
Ragazzini a volte violenti e aggressivi coi compagni, in modo imprevedibile e molto 'dipendenti' dalla figura dell'adulto, al contrario affettuosi e rispettosi con noi insegnanti, amorevoli con i loro cari; iperattivi e intelligenti, sensibili e molto sofferenti, spesso vittime di 'ansia da prestazione'..
Personalmente non ho particolari consigli da darti: mi sembra che tu stia lavorando nella giusta direzione e con molta sensibilità al problema..
.. ti auguro buon lavoro e aspettiamo consigli da altri colleghi..
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: DISTURBO DELLA PERSONALITà
Ciao! Grazie per la tua risposta e per le tue parole...
in effetti ho omesso l'età: il ragazzo è grandicello.. anzi, direi anche troppo grandicello: siamo alle superiori, ma l'età sarebbe da universitario! perché ha perso diversi anni a causa delle sue ricadute.
La sua aggessività non l'ho mai sperimentata (per fortuna), ma confermo che con me e con i colleghi è molto rispettoso e (almeno in apparenza) disponibile all'intervento. Per il resto.. sembra (è?) anestetizzato: solo quando sorride i suoi occhi si rianimano per un attimo e poi si spengono di nuovo..
Ti ringrazio: spero davvero di andare nella giusta direzione ma, come ben sai, si lavora sul campo e non c'è la certezza di non sbagliare...
in effetti ho omesso l'età: il ragazzo è grandicello.. anzi, direi anche troppo grandicello: siamo alle superiori, ma l'età sarebbe da universitario! perché ha perso diversi anni a causa delle sue ricadute.
La sua aggessività non l'ho mai sperimentata (per fortuna), ma confermo che con me e con i colleghi è molto rispettoso e (almeno in apparenza) disponibile all'intervento. Per il resto.. sembra (è?) anestetizzato: solo quando sorride i suoi occhi si rianimano per un attimo e poi si spengono di nuovo..
Ti ringrazio: spero davvero di andare nella giusta direzione ma, come ben sai, si lavora sul campo e non c'è la certezza di non sbagliare...
siserm.- Member
- Numero di messaggi : 20
Data d'iscrizione : 30.10.10
Re: DISTURBO DELLA PERSONALITà
.. nel caso di questo ragazzo, già maggiorenne (.. adulto,direi) penso che l'obiettivo didattico più urgente sia attivare tutte le strategie e le risorse presenti nella scuola, fisiche e non, per consentirgli di prendere quanto prima il diploma e avviarlo all'autonomia lavorativa; questi ragazzi, se la famiglia lo richiede, possono 'godere' di invalidità civile, a volte anche totale, che consente loro di avvalersi della 'riserva', in caso di assunzione in ambito lavorativo.. conosco di persona un ragazzo, ormai trentenne, figlio di cari amici, che era nelle stesse condizioni del tuo studente e finalmente adesso lavora in una sede pubblica (ometto anch'io i vari riferimenti..): il lavoro, tenersi occupati, stare lontano da casa e raggiungere un'autonomia sociale credo sia fondamentale.. anche questo nostro giovane amico fa cura farmacologica antidepressiva e terapia psichiatrica da molti anni e, senza andare in dettaglio, fin dalla scuola primaria mostrò chiari segni di disagio adattivo all'ambiente.. se si va a scavare (non sempre si può fare.. ) , soprattutto nelle varie situazioni familiari, si possono individuare abbastanza chiaramente i 'luoghi d'origine' del disagio, relazionale, emotivo, affettivo e a, volte, mi sembra anche genetico.. (questo è solo il mio pensiero..)
Ultima modifica di leterbuck il Dom Ott 31, 2010 10:02 am - modificato 1 volta.
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: DISTURBO DELLA PERSONALITà
Hai riassunto perfettamente il mio pensiero! anch'io sono convinta che per lui la cosa migliore sia fargli prendere il diploma e aiutarlo a trovare una collocazione lavorativa, anche perché lontano da casa potrebbe migliorare, a mio avviso.
Nel suo caso, almeno per il momento, servirebbe un "ambiente protetto", tipo cooperativa, per intendersi.. in realtà il tutto è complicato da un paio di dettagli che mi rendono più difficile il "movimento": posso scriverti in privato?
In ogni caso anch'io sono dell'idea che nelle famiglie spesso stia la chiave per comprendere certi disagi e, dopo aver conosciuto la madre, ho capito taaaaante cose sul figlio
Grazie di tutto.
Nel suo caso, almeno per il momento, servirebbe un "ambiente protetto", tipo cooperativa, per intendersi.. in realtà il tutto è complicato da un paio di dettagli che mi rendono più difficile il "movimento": posso scriverti in privato?
In ogni caso anch'io sono dell'idea che nelle famiglie spesso stia la chiave per comprendere certi disagi e, dopo aver conosciuto la madre, ho capito taaaaante cose sul figlio
Grazie di tutto.
siserm.- Member
- Numero di messaggi : 20
Data d'iscrizione : 30.10.10
Re: DISTURBO DELLA PERSONALITà
siserm. ha scritto:.... in realtà il tutto è complicato da un paio di dettagli che mi rendono più difficile il "movimento": posso scriverti in privato?
.............................
In ogni caso anch'io sono dell'idea che nelle famiglie spesso stia la chiave per comprendere certi disagi e, dopo aver conosciuto la madre, ho capito taaaaante cose sul figlio
Grazie di tutto.
..mi fa piacere di esserti stata ameno un po' d'aiuto e certamente puoi scrivermi in privato, se non puoi scrivere sul Forum, come penso, per ragioni di privacy!! altrimenti è sempre meglio continuare il dialogo qui, dove tutti possiamo leggere e scambiarci pensieri, idee, esperienze, materiale!! è fondamentale per la nostra crescita lavorativa e per la condivisione!!
.. aspetto quindi il tuo messaggio, un abbraccio!!
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: DISTURBO DELLA PERSONALITà
certo, il forum è fondamentale ed è per questo che lo trovo così utile e interessante!
però dovrei dire cose che possono identificarlo, per cui preferirei evitare di parlarne in pubblico...
a presto!
però dovrei dire cose che possono identificarlo, per cui preferirei evitare di parlarne in pubblico...
a presto!
siserm.- Member
- Numero di messaggi : 20
Data d'iscrizione : 30.10.10
Re: DISTURBO DELLA PERSONALITà
.. infatti credo, cara siserm. che più di me ti potrebbero aiutare operativamente i tanti colleghi della secondaria che leggono e/o scrivono sul Forum e che hanno avuto o seguono tuttora casi analoghi al tuo.. un piccolo sforzo per raccontarci le nostre esperienze e per condividerle!! .. insieme diventa tutto più facile!!
.. per adesso ti auguro buon lavoro siserm. e tienici informati, a presto!!
.. per adesso ti auguro buon lavoro siserm. e tienici informati, a presto!!
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: DISTURBO DELLA PERSONALITà
Grazie, vi informerò senz'altro! Il tuo aiuto mi è stato prezioso...
Se qualche collega delle superiore avesse altri consigli concreti da darmi... sono qui, tutta orecchie :albino:
Se qualche collega delle superiore avesse altri consigli concreti da darmi... sono qui, tutta orecchie :albino:
siserm.- Member
- Numero di messaggi : 20
Data d'iscrizione : 30.10.10
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