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tesi ho bisogno di testimonianze di insegnanti di sostegno
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Re: tesi ho bisogno di testimonianze di insegnanti di sostegno
GRAZIE CLIO COME SEI DISPONIBILE!!!!!!!!!!! SPERO ALLORA CHE RIMARREMO IN CONTATTO E POI CHI Sà PUò DARSI CHE CI INCONTREREMO ANCHE A SCUOLA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
agnese- Member
- Numero di messaggi : 11
Data d'iscrizione : 01.09.10
Re: tesi ho bisogno di testimonianze di insegnanti di sostegno
STEFANIA ( QUESTIONARIO FACEBOOK)
1 )la preparazione universitaria a sotegno forse è troppo superficiale e generalizzata per poter affrontare la miriade di problematiche esistenti.
2)3) maggir esperienza pratica, maggiore visibilità delle varie realtà scolastiche servono ad ...arricchire le proprie competenze e capacità.
4)entrambe; demotivato per ciò che riguarda la concezione di sostegno,handicap, integrazione,ecc che hanno i docenti,soddisfatto per ogni singolo piccolo passo fatto e ottenuto dai miei piccoli ragazzi
5) sì, non si finisce mai d'imparare, aggiornarsi e autovalutarsi per migliorare è sempre un'ottima metodologia per la propia professionalità.
Stefi da Genova
1 )la preparazione universitaria a sotegno forse è troppo superficiale e generalizzata per poter affrontare la miriade di problematiche esistenti.
2)3) maggir esperienza pratica, maggiore visibilità delle varie realtà scolastiche servono ad ...arricchire le proprie competenze e capacità.
4)entrambe; demotivato per ciò che riguarda la concezione di sostegno,handicap, integrazione,ecc che hanno i docenti,soddisfatto per ogni singolo piccolo passo fatto e ottenuto dai miei piccoli ragazzi
5) sì, non si finisce mai d'imparare, aggiornarsi e autovalutarsi per migliorare è sempre un'ottima metodologia per la propia professionalità.
Stefi da Genova
Re: tesi ho bisogno di testimonianze di insegnanti di sostegno
agnese ha scritto:GRAZIE GRAZIE GRAZIE!! QUESTA PARTE DELLE INTERVISTE MI SEMBRAVA COSì DIFFICILE MA GRAZIE A VOI è STATA UNA PASEGGIATA!!! GRAZIE DI VERO CUORE A TUTTE VOI!!!
... ne arriveranno ancora altre : mi raccomando dai una sbirciatina ogni tanto!
Poi sarebbe bello se , una volta scritta questa parte della tesi ... ce la mostrassi
Re: tesi ho bisogno di testimonianze di insegnanti di sostegno
MARIA / QUESTIONARIO SU FACEBOOK
.1) La preparazione universitaria è solo una base che andrebbe rafforzata ed estesa a tutti con formazione ad hoc anche a chi non insegna sul sostegno. Molti colleghi di ruolo non sanno cosa significa... 2) sicuramente un buon tirocinio... finalizzato ad acquisire le competenze necessarie, laboratori operativi e supporti validi 3)le competenze si acquisiscono sia lavorando che studiando ma si devono avere le strutture ed i mezzi adeguati,,,in alcune scuole non esiste materiale per gli alunni diversamente abili e non si fannopprogetti con loro..certo è che non si può improvvisare.4) Soddisfatta della mia esperienza e spesso gratificata dai colleghi e dai superiori anche perchè ho avuto l'occasione di lavorare sia sul sostegno che sulla classe di concorsoottenendo risultati soddisfacenti anche con i casi più disperati.. ma a volte demotivata guardando alcuni colleghi che usano il sostegno come trampolino di lancio non curandosi dei discenti e demotivata contro una parte del sistema che considera gli insegnanti di sostegno di serie B..un inciso: (.non si può fare di tutte l'erbe un solo fascio.)..5) L'aggiornamento è continuo attraverso corsi, master e qualunque tipo di formazione che eleva la professionalità il tutto mescolato con la passione verso l'arte dell'insegnare. In bocca a Lupo........
da Cosenza
.1) La preparazione universitaria è solo una base che andrebbe rafforzata ed estesa a tutti con formazione ad hoc anche a chi non insegna sul sostegno. Molti colleghi di ruolo non sanno cosa significa... 2) sicuramente un buon tirocinio... finalizzato ad acquisire le competenze necessarie, laboratori operativi e supporti validi 3)le competenze si acquisiscono sia lavorando che studiando ma si devono avere le strutture ed i mezzi adeguati,,,in alcune scuole non esiste materiale per gli alunni diversamente abili e non si fannopprogetti con loro..certo è che non si può improvvisare.4) Soddisfatta della mia esperienza e spesso gratificata dai colleghi e dai superiori anche perchè ho avuto l'occasione di lavorare sia sul sostegno che sulla classe di concorsoottenendo risultati soddisfacenti anche con i casi più disperati.. ma a volte demotivata guardando alcuni colleghi che usano il sostegno come trampolino di lancio non curandosi dei discenti e demotivata contro una parte del sistema che considera gli insegnanti di sostegno di serie B..un inciso: (.non si può fare di tutte l'erbe un solo fascio.)..5) L'aggiornamento è continuo attraverso corsi, master e qualunque tipo di formazione che eleva la professionalità il tutto mescolato con la passione verso l'arte dell'insegnare. In bocca a Lupo........
da Cosenza
Re: tesi ho bisogno di testimonianze di insegnanti di sostegno
si non preoccuparti io controllo sempre!!! ok dai vedo di fare il possibile perchè forse dovrei allegarlo sottoforma di file....vedo cosa posso fare!!! grazie per la collaborazione
agnese- Member
- Numero di messaggi : 11
Data d'iscrizione : 01.09.10
Re: tesi ho bisogno di testimonianze di insegnanti di sostegno
FRANCESCA DA FACEBOOK
Lavoro sul sostegno da otto anni. Mi sono abilitata alla SSIS di Cagliari.
1.2.Per questo lavoro penso sia molto importante una formazione in facoltà come psicologia, pedagogia. Io sono laureata in economia e commercio e credo che un corso ...abilitante per il sostegno non possa sostituire i percorsi universitari di pedagogia o psicologia. Per come è strutturata oggi l'Università, collocherei il percorso per l'abilitazione sul sostegno all'interno di una "laurea specialistica in pedagogia speciale" biennale da conseguire dopo un percorso triennale di pedagogia o psicologia.
3. Dopo 8 anni di lavoro in questo campo posso dirti che certamente l'esperienza sul campo contribuisce prevalentemente a strutturare un certo livello di competenza. Però sono anche dell'idea che se questa esperienza si inserisce in una base solida di formazione maturata attraverso uno studio serio, questo può aiutare molto nella crescita professionale. Per questo sono importanti anche i corsi di aggiornamento.
4. Rispetto al primo giorno di lavoro in questo campo, posso dirti che in linea di massima sono più motivata che insoddisfatta, però auspico dei corsi di formazione per il sostegno anche per i colleghi curricolari. Infatti andando avanti in questo lavoro, mi convinco ogni giorno di più che le esperienze più positive, in questo campo, si realizzano quando si opera con un consiglio di classe collaborativo e competente. Quando invece trovi dei "muri altissimi e invalicabili" eretti da parte dei colleghi delle varie discipline, allora spesso tutto il tuo lavoro e tutto il tuo impegno si traduce in una sola parola "inutile". E' la cosa più brutta che possa capitare in questo lavoro!
5. L'aspetto dell'aggiornamento e dell'autoformazione è importantissimo nel nostro lavoro. Credo che "conoscere di più" possa darti validi strumenti per affrontare le problematiche che sono sempre molto complesse e molto diverse.
E' buona abitudine seguire corsi di aggiornamento, conoscere la normativa, documentarsi anche su internet.
In bocca al lupo per il tuo lavoro. Allora....... al più presto dottoressa?
Lavoro sul sostegno da otto anni. Mi sono abilitata alla SSIS di Cagliari.
1.2.Per questo lavoro penso sia molto importante una formazione in facoltà come psicologia, pedagogia. Io sono laureata in economia e commercio e credo che un corso ...abilitante per il sostegno non possa sostituire i percorsi universitari di pedagogia o psicologia. Per come è strutturata oggi l'Università, collocherei il percorso per l'abilitazione sul sostegno all'interno di una "laurea specialistica in pedagogia speciale" biennale da conseguire dopo un percorso triennale di pedagogia o psicologia.
3. Dopo 8 anni di lavoro in questo campo posso dirti che certamente l'esperienza sul campo contribuisce prevalentemente a strutturare un certo livello di competenza. Però sono anche dell'idea che se questa esperienza si inserisce in una base solida di formazione maturata attraverso uno studio serio, questo può aiutare molto nella crescita professionale. Per questo sono importanti anche i corsi di aggiornamento.
4. Rispetto al primo giorno di lavoro in questo campo, posso dirti che in linea di massima sono più motivata che insoddisfatta, però auspico dei corsi di formazione per il sostegno anche per i colleghi curricolari. Infatti andando avanti in questo lavoro, mi convinco ogni giorno di più che le esperienze più positive, in questo campo, si realizzano quando si opera con un consiglio di classe collaborativo e competente. Quando invece trovi dei "muri altissimi e invalicabili" eretti da parte dei colleghi delle varie discipline, allora spesso tutto il tuo lavoro e tutto il tuo impegno si traduce in una sola parola "inutile". E' la cosa più brutta che possa capitare in questo lavoro!
5. L'aspetto dell'aggiornamento e dell'autoformazione è importantissimo nel nostro lavoro. Credo che "conoscere di più" possa darti validi strumenti per affrontare le problematiche che sono sempre molto complesse e molto diverse.
E' buona abitudine seguire corsi di aggiornamento, conoscere la normativa, documentarsi anche su internet.
In bocca al lupo per il tuo lavoro. Allora....... al più presto dottoressa?
Re: tesi ho bisogno di testimonianze di insegnanti di sostegno
ANNA - QUESTIONARIO SU FACEBOOK
1.io ho fatto la specializzazione all'uni di Padova dopo la laurea quadriennale. è stato un ottimo corso, professori e tutor bravissimi, gli esami sono stati quasi tutti interessanti, sono d'accordo con chi dice che forse si tratta di una ...formazione generica, ma sarebbe impossibile formare insegnanti su tutte le possibili disabilità, tutti i corsi mi hanno fornito un'ottima cultura e conoscenze di partenza, poi sta a me anno dopo anno aggiornarmi sulle mie "situazioni "specifiche.
2. il corso del sostegno dovrebbe assolutamente essere parte integrante del corso di laurea in scienze della formazione primaria, quindi un obbligo per tutte. non dovrebbero + esistere altri corsi più o meno seri.
3.non penso che solo lavorando si possono acquisire ottime competenze, il lavoro sul campo deve essere continuamente arricchito da aggiornamenti seri che sappiano tenere il passo con le diverse innovazioni in campo didattico, legislativo, psicopedagogico...
4. cerco di essere sempre motivata ma non è semplice quando ti trovi davanti a colleghi che non riescono a capire il tuo lavoro, e alle varie legislazioni che hanno unicamente il merito di far crollare inevitabilmente uno dei vanti del nostro paese.
5. si, sia legato alla disabilità ma sopratutto legato alle varie didattiche.
credo che l'aggiornamento sia indispensabile in tutte le professioni...c'è sempre qualcosa da imparare.
in bocca al lupo!!
1.io ho fatto la specializzazione all'uni di Padova dopo la laurea quadriennale. è stato un ottimo corso, professori e tutor bravissimi, gli esami sono stati quasi tutti interessanti, sono d'accordo con chi dice che forse si tratta di una ...formazione generica, ma sarebbe impossibile formare insegnanti su tutte le possibili disabilità, tutti i corsi mi hanno fornito un'ottima cultura e conoscenze di partenza, poi sta a me anno dopo anno aggiornarmi sulle mie "situazioni "specifiche.
2. il corso del sostegno dovrebbe assolutamente essere parte integrante del corso di laurea in scienze della formazione primaria, quindi un obbligo per tutte. non dovrebbero + esistere altri corsi più o meno seri.
3.non penso che solo lavorando si possono acquisire ottime competenze, il lavoro sul campo deve essere continuamente arricchito da aggiornamenti seri che sappiano tenere il passo con le diverse innovazioni in campo didattico, legislativo, psicopedagogico...
4. cerco di essere sempre motivata ma non è semplice quando ti trovi davanti a colleghi che non riescono a capire il tuo lavoro, e alle varie legislazioni che hanno unicamente il merito di far crollare inevitabilmente uno dei vanti del nostro paese.
5. si, sia legato alla disabilità ma sopratutto legato alle varie didattiche.
credo che l'aggiornamento sia indispensabile in tutte le professioni...c'è sempre qualcosa da imparare.
in bocca al lupo!!
Re: tesi ho bisogno di testimonianze di insegnanti di sostegno
maestra gabriella! grazie per il lavoraccio che stai facendo per me!!
agnese- Member
- Numero di messaggi : 11
Data d'iscrizione : 01.09.10
Re: tesi ho bisogno di testimonianze di insegnanti di sostegno
MARINA DA FACEBBOK
1-Cosa pensi della preparazione universitaria istituita per conseguire l’abilitazione al sostegno?
E' totalmente inadeguata. Le proposte e i contenuti sono troppo alti per il reale ambiente lavorativo. Quando ho cominciato a lavorare avevo ...sogni, progetti, speranze... nella scuola esse sono frustrati e disattesi. Conta la capacità di sapersi destreggiare tra poteri forti, prepotenti e ti trovi in un ambiente dove il pietismo o l'indifferenza o il fastidio distingue te insegnante di sostegno ALLA CLASSE dalle colleghe, CHE TI SCARICANO TUTTO IL LAVORO ADDOSSO.
(Ovviamente sono ammesse rare eccezioni).
2-Cosa cambieresti nel processo di formazione delle nuove leve?
Ma sarebbe da cambiare la normativa ministeriale, assegnare un differente ruolo, cioè più potere decisionale nella classe al docente di sostegno, togliere il vincolo dei 5 anni per i neo immessi, aprire forum ministeriali di aggiornamento e linee guide per patologia- diversità- contenitore; personale ata laureto.
Ma tu mi chiedi cosa cambierei nel processo di formazione, bene cambierei gli esami. Ogni esame dovrebbe comportare un'interazione tra università e scuola così che l'insegnante di sostegno cominci da subito l'opera di mediazione. Ho visto i quesiti dei tirocinanti, ci pieghiamo dalle risate, ma dove vivono all'Università???? Il gap tra scuola esperta e scuola insegnata con un ministro incompetente ha creato un solco, cioè un vuoto in psicologia e in pedagogia ancora più profondo di quello esistente. Un branco di insegnanti impazziti ricorrono programma e valutazione.... ma questi sono corollari... dietro c'è la persona§: autonomia, autostima, orientamento, condivisione di valori formativi, lavoro collaborativo, .... al momento l'università prepara al massacro....
3-Ritieni che le competenze maggiori siano acquisite solo lavorando? Perché?
Perché l'università forma un ingegnere nucleare per mandarlo a lavorare in fabbrica tra i metalmeccanici. Non c'è un giudizio in merito, ma solo la constatazione che servono competenze e abilità diverse.
4-Dal tuo primo giorno di lavoro ad oggi, traendo le somme, sei più soddisfatto o demotivato, rispetto a alle aspettative che avevi durante gli studi?perchè
Ampiamente soddisfatta, Ho conseguito 2 successi che da soli mi hanno caricata e motivata fino alla pensione, se ci arrivo.
Bambino con diverse abilità, "etichettato" come "ritardo cognitivo grave" che ora segue la programmazione di classe con il conseguimento degli obbiettivi minimi (Ovviamente hanno dovuto cambiare la diagnosi).
Bambino con differenti caratteristiche che aveva rinunciato all'acquisizione della letto-scrittura e che ora a 10 anni scrive bigliettini teneri alla mamma.
Senza gli studi fatti tali successi sarebbero stati impensabili.
5-Pratichi aggiornamento ed autoformazione?Di che tipo? Perché? "
Aggiornarsi e auto formarsi è nello spirito di concepisce il lavoro insegnare come una missione e non come un lavoro. Ogni anno approfondisco e studio e mi aggiorno in merito alle esigenze lavorative.
La mente è una spugna e gli apprendimenti si agganciano tra loro per cui più sai più è facile imparare. Sono per una didattica meta-cognitiva, il confronto con colleghe e discenti, offre sempre, esso stesso, occasioni di ricerca personale.
MARINA PRIMARIA IS CUPRA MARITTIMA (AP).
IN BOCCA AL LUPO )
1-Cosa pensi della preparazione universitaria istituita per conseguire l’abilitazione al sostegno?
E' totalmente inadeguata. Le proposte e i contenuti sono troppo alti per il reale ambiente lavorativo. Quando ho cominciato a lavorare avevo ...sogni, progetti, speranze... nella scuola esse sono frustrati e disattesi. Conta la capacità di sapersi destreggiare tra poteri forti, prepotenti e ti trovi in un ambiente dove il pietismo o l'indifferenza o il fastidio distingue te insegnante di sostegno ALLA CLASSE dalle colleghe, CHE TI SCARICANO TUTTO IL LAVORO ADDOSSO.
(Ovviamente sono ammesse rare eccezioni).
2-Cosa cambieresti nel processo di formazione delle nuove leve?
Ma sarebbe da cambiare la normativa ministeriale, assegnare un differente ruolo, cioè più potere decisionale nella classe al docente di sostegno, togliere il vincolo dei 5 anni per i neo immessi, aprire forum ministeriali di aggiornamento e linee guide per patologia- diversità- contenitore; personale ata laureto.
Ma tu mi chiedi cosa cambierei nel processo di formazione, bene cambierei gli esami. Ogni esame dovrebbe comportare un'interazione tra università e scuola così che l'insegnante di sostegno cominci da subito l'opera di mediazione. Ho visto i quesiti dei tirocinanti, ci pieghiamo dalle risate, ma dove vivono all'Università???? Il gap tra scuola esperta e scuola insegnata con un ministro incompetente ha creato un solco, cioè un vuoto in psicologia e in pedagogia ancora più profondo di quello esistente. Un branco di insegnanti impazziti ricorrono programma e valutazione.... ma questi sono corollari... dietro c'è la persona§: autonomia, autostima, orientamento, condivisione di valori formativi, lavoro collaborativo, .... al momento l'università prepara al massacro....
3-Ritieni che le competenze maggiori siano acquisite solo lavorando? Perché?
Perché l'università forma un ingegnere nucleare per mandarlo a lavorare in fabbrica tra i metalmeccanici. Non c'è un giudizio in merito, ma solo la constatazione che servono competenze e abilità diverse.
4-Dal tuo primo giorno di lavoro ad oggi, traendo le somme, sei più soddisfatto o demotivato, rispetto a alle aspettative che avevi durante gli studi?perchè
Ampiamente soddisfatta, Ho conseguito 2 successi che da soli mi hanno caricata e motivata fino alla pensione, se ci arrivo.
Bambino con diverse abilità, "etichettato" come "ritardo cognitivo grave" che ora segue la programmazione di classe con il conseguimento degli obbiettivi minimi (Ovviamente hanno dovuto cambiare la diagnosi).
Bambino con differenti caratteristiche che aveva rinunciato all'acquisizione della letto-scrittura e che ora a 10 anni scrive bigliettini teneri alla mamma.
Senza gli studi fatti tali successi sarebbero stati impensabili.
5-Pratichi aggiornamento ed autoformazione?Di che tipo? Perché? "
Aggiornarsi e auto formarsi è nello spirito di concepisce il lavoro insegnare come una missione e non come un lavoro. Ogni anno approfondisco e studio e mi aggiorno in merito alle esigenze lavorative.
La mente è una spugna e gli apprendimenti si agganciano tra loro per cui più sai più è facile imparare. Sono per una didattica meta-cognitiva, il confronto con colleghe e discenti, offre sempre, esso stesso, occasioni di ricerca personale.
MARINA PRIMARIA IS CUPRA MARITTIMA (AP).
IN BOCCA AL LUPO )
Re: tesi ho bisogno di testimonianze di insegnanti di sostegno
[b]LARA DA FACEBOOK[/b]
1) La preparazione universitaria secondo me andrebbe molto migliorata. Io sono stata fortunata perchè a Urbino, oltre che gli esami per il sostegno, si sostenevano esami sulla pedagogia e sulla didattica speciale anche nel percorso per ins...egnanti di scuola comune; questo è fondamentale perchè l'alunno è di tutti, non solo dell'insegnante di sostegno. Andrebbero approfondite di più le specifiche disabilità e le modalità di affrontarle, dal punto di vista didattico e relazionale. Inoltre sarebbero necessari laboratori specifici sui linguaggi alternativi per i disabili sensoriali e più ore di tirocinio diretto con i bambini/ ragazzi in classe (50 ore sono un po' pochine).
2)Laboratori specifici per le disabilità sensoriali, corsi di approfondimenti sui tipi di disabilità più diffusi. Più tirocinio diretto in classe.
3)La formazione universitaria ti dà un'infarinatura a livello teorico, ma solo quando entri a scuola e ti metti alla prova con i bambini puoi sperimentare davvero cosa significa quello che hai studiato e ogni giorno devi metterti alla prova, perchè sapere non significa saper fare. Devi osservare il bambino reale che hai davanti a te e capire quali strategie attivare per far fronte ai suoi bisogni, relazionarti con specialisti che magari ti dicono l'opposto di quello che pensi tu e soprattutto sostenere i genitori, che hanno bisogno di essere accompagnati lungo il percorso scolastico quanto i loro figli.
4) Sono soddisfatta perchè ogni anno di lavoro è un'occasione di crescita per me stessa, ma anche spaventata, perchè mi rendo conto sempre di più di che enorme responsabilità abbiamo nei confronti dei bambini che ci sono affidati. Spero da quest'anno di poter avere quella continuità didattica secondo me fondamentale per accompagnare davvero il mio alunno nel suo percorso di crescita.
5)Ogni anno, sia interno alla scuola sia a livello personale. Proprio l'anno scorso ho frequentato un master sul'integrazione scolastica, mentre quest'anno ho scelto di approfondire la tematica dell'intercultura e dell'inclusione degli alunni stranieri. Inoltre a scuola siamo seguiti da una pedagogista che ha molto a cuore la tematica dell'inclusione dei bambini con disabilità.
In bocca al lupo per la tua tesi!
Lara- Provincia di Pesaro
1) La preparazione universitaria secondo me andrebbe molto migliorata. Io sono stata fortunata perchè a Urbino, oltre che gli esami per il sostegno, si sostenevano esami sulla pedagogia e sulla didattica speciale anche nel percorso per ins...egnanti di scuola comune; questo è fondamentale perchè l'alunno è di tutti, non solo dell'insegnante di sostegno. Andrebbero approfondite di più le specifiche disabilità e le modalità di affrontarle, dal punto di vista didattico e relazionale. Inoltre sarebbero necessari laboratori specifici sui linguaggi alternativi per i disabili sensoriali e più ore di tirocinio diretto con i bambini/ ragazzi in classe (50 ore sono un po' pochine).
2)Laboratori specifici per le disabilità sensoriali, corsi di approfondimenti sui tipi di disabilità più diffusi. Più tirocinio diretto in classe.
3)La formazione universitaria ti dà un'infarinatura a livello teorico, ma solo quando entri a scuola e ti metti alla prova con i bambini puoi sperimentare davvero cosa significa quello che hai studiato e ogni giorno devi metterti alla prova, perchè sapere non significa saper fare. Devi osservare il bambino reale che hai davanti a te e capire quali strategie attivare per far fronte ai suoi bisogni, relazionarti con specialisti che magari ti dicono l'opposto di quello che pensi tu e soprattutto sostenere i genitori, che hanno bisogno di essere accompagnati lungo il percorso scolastico quanto i loro figli.
4) Sono soddisfatta perchè ogni anno di lavoro è un'occasione di crescita per me stessa, ma anche spaventata, perchè mi rendo conto sempre di più di che enorme responsabilità abbiamo nei confronti dei bambini che ci sono affidati. Spero da quest'anno di poter avere quella continuità didattica secondo me fondamentale per accompagnare davvero il mio alunno nel suo percorso di crescita.
5)Ogni anno, sia interno alla scuola sia a livello personale. Proprio l'anno scorso ho frequentato un master sul'integrazione scolastica, mentre quest'anno ho scelto di approfondire la tematica dell'intercultura e dell'inclusione degli alunni stranieri. Inoltre a scuola siamo seguiti da una pedagogista che ha molto a cuore la tematica dell'inclusione dei bambini con disabilità.
In bocca al lupo per la tua tesi!
Lara- Provincia di Pesaro
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