tesi ho bisogno di testimonianze di insegnanti di sostegno

ciao a tutti!! sono una laureanda in scienze della formazione primaria! sto scrivendo la tesi sulla legge 104 e il sostegno a scuola. Ho bisogno di tutti voi!! cosa ne pensate, voi insegnanti presidi ecc della formazione per l'abilitazione al sostegno? è carente? andrebbe cambiata? le vostre aspettative sono state deluse? che critica muovereste al sistema formativo? vi prego aiutatemi ho bisogno di pareri reali e vissuti!!!!

ciao Agnese..io sarei disponibile a rispondere sul sostegno..chiedi pure...hai dei questionari ochiacchieriamo un po'?..fammi sapere..

ciao clio! grazie davvero per la collaborazione.
Mi piacerebbe un pò capire lo stato d'animo dell'insegnante di sostegno oggi, deluso o contento rispetto a ciò che si aspettava prima di lavorare, durante gli studi.
Ritieni che la formazione che hai affrontato sia stata sufficiente? cosa proporresti di aggiungere o togliere? non so da quanti anni lavori, ma come ti sembrano le nuove leve, preparate?

Ciao se hai un questionario anche io ti rispondo volentieri

GRAZIE A CHIUNQUE INTERVIENE!!!
PER FACILITARE LE COSE HO STILATO UN PICCOLO QUESTIONARIO!!!SE VI VA LASCIATEMI UN NOME (ANCHE DI FANTASIA) E LA PROVINCIA DOVE LAVORATE, COSì POTRò CITARVI!
GRAZIE DI CUORE


1-Cosa pensi della preparazione tecnica universitaria istituita per il conseguimento dell’abilitazione del sostegno?
2-Cosa cambieresti nel processo di formazione delle nuove leve?
3-Ritieni che le competenze maggiori siano acquisite solo lavorando? Perché?
4-Dal tuo primo giorno di lavoro ad oggi, traendo le somme, sei più soddisfatto o demotivato, rispetto a alle aspettative che avevi durante gli studi?perchè?
5-Pratichi ancora aggiornamento ed autoformazione?Di che tipo? Perché?

eccomi agnese..allora, io lavoro da parecchi anni nel sostegno ma fino a tre anni fa non con lo stato ma grazie ad una cooperativa sociale e con la laurea in scienze dell'educazione..ora sono diventata statale e lavoro grazie ad una laurea in SFP e la specializzazione nel sostegno...
io ho avuto una brutta esperienza per quanto riguarda SFP...professori che di didattica non ne sapevano nulla...nessun rispetto per il fatto che la magggior parte dei loro studenti già lavoravano e proprio nell'ambito scolastico..per quanto riguarda il sostegno invce sono contentissima, seppur svolto nella stessa facoltà...la preparazione secondo me è anche buonina ma non viene veramente valutato quanto uno abbia davvero voglia di fare questo lavoro..il tirocinio è totalmente insoddisfacente..per me che già lavoravo, ok, io ci stavo dentro in quella scuola dalla mattina alla sera e la tutor me la sono scelta, era una mia collega...io sapevo cosa dovevo fare ma le tutor non ti seguono come devono, non danno consigli, non ti supportano..vogliono solo delle gran citazioni in queste relazioni di poche pagine che riportano qualche attività ma poche per poter essere valutate secondo il mio modesto parere.. vedevo troppo spesso lavori superficiali...persone che si vedeva lontano un miglio non essere "sciolte" coi bimbi...se stai facendo sfp ok stai ancora imparando ma se sei già alla specializzazione non va bene..quindi ti ripeto la teoria ok ma ci vuole tanta pratica sul campo..contatto..amore..sia da parte del tirocinante verso i bimbi e questo lavoro sia da parte dei supervisori e dei tutor nei confronti dei tirocinanti...ci deve essere uno scambio, una relazione altrimenti parliamo di aria fritta, no? la parola chiave dell'insegnante di sostegno è RELAZIONE...altrimenti vai a fare qualcos'altro..non sei un impiegato che ti da un modulo e basta...

mi tiro giù il tuo questionario e ti rispondo..
per curiosità..ti va di dirmi dove studi? milano per caso???

grazie clio, sai io che sono studentessa, mi ritrovo tanto nella tua esperienza!!!
ti ringrazio ancora..se vorrai aggiungere qualcos'altro sono qua!! un bacio!
ps:magari, spero di trasferirmi lì per settembre prox, una volta laureata. Sono di caserta. Studio a Napoli.

Allora, io ho studiato a Salerno, ora rispondo:
1)Dal punto di vista teorico la preparazione è buona,sia per la conoscenza delle patologie che per il quadro normativo; il problema è il tirocinio che è esclusivamente indiretto (parliamo sempre del sostegno), sicchè finchè non ti ritrovi da sola con un caso sei lontana dalla realtà solo studiata, e può essere un impatto piuttosto duro.Poi metterei un test psicoattitudinale per gli aspiranti insegnanti di sostegno.

2)Metterei assolutamente un monte ore di tirocinio diretto per "conoscere" veramente l'approccio didattico, per es. 20 ore con bambini down, 20 con autistici e via dicendo.

3)Credo che teoria e prassi vadano integrate a vicenda, partendo ovviamente da un'ottima conoscenza teorica.
4) sono ancora fiduciosa ma c'è molta ignoranza, c'è lassismo e poca considerazione dell'insegnante di sostegno
5)si, seminari ed incontri (quando organizzati!) sulle patologie di cui mi occupo oltre ad interessi personali per una in particolare per cui mi aggiorno con letture di libri e ricerche on-line.

Grazie mille!!! lully!!!!!

scusa se non ho ancora risposto ma oggi i miei bimbi non ne hanno voluto sapere di dormire ma ti posso dire che lully ti ha scritto quello che penso..puoi scrivere che la penso esattamente allo stesso modo...non avevo pensato alla risposta data al punto 3 da lully ma la trovo un'ottimo suggerimento..
anch'io seguo conferenze e corsi quando e quanto posso...sarebbe un'ottima idea anche aggiungere anche queste partecipazioni per i tirocinanti e non sarebbe male mettere nel piano di studi anche qualche incontro con chi questo lavoro lo fa già da tempo e chi ha appena iniziato per sentire la loro esperienza...l'ideale è che anche i supervisori siano persone che uesto alvoro lo fanno sul campo mentre a me a parte pochi sono capitate persone che ne sanno di citazioni ma poco di realtà pratica...parlavano di provare vari materiali dove di materiale non ce n'è perchè magari zone degradate...sentire queste esperienze vissute sul campo potrebbe essere buona prassi in un tirocinio...

materia di laurea? titolo, più o meno?
se a settembre vieni su fammi sapere che magari ti do una mano dove posso...io sono della provincia ma se posso, volentieri..

Ragazze scusate ho già aperto un topic a rigurado ma siccome nessuno mi ha risposto lo chiedo anche qui: sapete niente del servizio svolto a domicilio del bambino? Come funziona, qual'è la normativa? sono molto preoccupata!

io non ne so nulla ma provo a chiedere in giro..ti faccio sapere appena so qualcosa...stai tranquilla che troviamo tutto ciò che ti serve...
per la normativa hai provato su orizzonte scuola.it? iscriviti, è un sito molto utile e ti rispondono subito sul forum...potrebbero sapere loro qualcosa...io mi trovo molto bene

si si sono iscritta da una vita, grazie e sapessi quante volte mi hanno aiutata!
Cmq ho trovato qualcosa ecco qui:
Può il direttore scolastico, su richiesta dei genitori, obbligare l' insegnante di sostegno a recarsi presso la casa dell'alunno per svolgere attività didattica?
Ambito di intervento
Il servizio di istruzione domiciliare può essere erogato nei confronti di alunni, iscritti a scuole di ogni ordine e grado, i quali, già ospedalizzati a causa di gravi patologie, siano sottoposti a terapie domiciliari che impediscono la frequenza della scuola per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni. Il servizio in questione può essere erogato anche nel caso in cui il periodo temporale, comunque non inferiore a 30 giorni, non sia continuativo, qualora siano previsti cicli di cura ospedaliera alternati a cicli di cura domiciliare oppure siano previsti ed autorizzati dalla struttura sanitaria eventuali rientri a scuola durante i periodi di cura domiciliare.
Patologie
L’attivazione del servizio di istruzione domiciliare potrà avvenire, successivamente al ricovero ospedaliero, solo in presenza di alcune gravi patologie, quali:
− Patologie onco – ematologiche
− Patologie croniche invalidanti, in quanto possono comportare l’allontanamento periodico
dalla scuola
− Malattie o traumi acuti temporaneamente invalidanti
− Patologie o procedure terapeutiche che richiedono una terapia immunosoppressiva prolungata, oltre il periodo di ospedalizzazione, tale da impedire una normale vita di relazione, per l’aumentato rischio di infezioni.
La patologia ed il periodo di impedimento alla frequenza scolastica devono essere oggetto di idonea e dettagliata certificazione sanitaria, rilasciata dalla struttura ospedaliera in cui l’alunno è stato ricoverato.
Gestione del servizio
Titolari della gestione del servizio di istruzione domiciliare sono gli Uffici Scolastici Regionali competenti per territorio, ai quali sono assegnate le risorse finanziarie per gli interventi.
A seguito di apposita motivata richiesta a detti Uffici da parte dell’istituzione scolastica interessata, potranno essere assegnate le risorse necessarie per la realizzazione delle azioni programmate.
A tal fine, sarà necessario osservare le seguenti procedure:
− La scuola interessata dovrà elaborare un progetto di offerta formativa nei confronti dell’alunno impedito alla frequenza scolastica, con l’indicazione del numero dei docenti coinvolti e delle ore di lezione previste.
− Il progetto dovrà essere approvato dal collegio dei docenti e dal consiglio d’Istituto, in apposite sedute d’urgenza previste dal dirigente scolastico, ed inserito nel POF.
− La richiesta, con allegata certificazione sanitaria, e il progetto elaborato verranno presentati al competente Ufficio Scolastico Regionale che procederà alla valutazione della documentazione presentata, ai fini dell’approvazione e della successiva assegnazione delle risorse.
− Poiché potrebbero essere più d’una le richieste avanzate e non tutte presentate all’inizio dell’anno scolastico, le Direzioni Generali Regionali procederanno, eventualmente attraverso un’apposita commissione di valutazione, ad elaborare un elenco di priorità degli interventi, anche in considerazione delle risorse finanziarie disponibili.
Docenti ed ore aggiuntive
L’istruzione domiciliare viene generalmente impartita dai docenti della scuola di provenienza, attraverso le prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo, da liquidare a carico del fondo dell’istituzione scolastica, secondo la previsione contenuta nell’art. 28 del CCNL comparto scuola 2002/2005 (che rimanda agli artt. 30 e 31 del CCNI 31/8/99) e le misure del compenso orario lordo di cui alla Tabella 5 allegata al medesimo Contratto.

Mi sembra di capire che senza questo protocollo tra usp e istituzione scolastica non se ne fa niente; la mia paura è che NON ci sia questo protocollo e mi hanno chiesto di farlo quasi a titolo di favore visto che il bambino non può frequentare, ma io sono soprattutto preoccupata per la mia tutela legale...cioè, se il bambino che è molto cagionevole e non può prendere neppure un raffreddore si ammala possono anche accusarmi di avere io portato in casa virus o malattie...io poi che faccio?
Grazie mille per l'aiuto

agnese ha scritto:ciao a tutti!! sono una laureanda in scienze della formazione primaria! sto scrivendo la tesi sulla legge 104 e il sostegno a scuola. Ho bisogno di tutti voi!! cosa ne pensate, voi insegnanti presidi ecc della formazione per l'abilitazione al sostegno? è carente? andrebbe cambiata? le vostre aspettative sono state deluse? che critica muovereste al sistema formativo? vi prego aiutatemi ho bisogno di pareri reali e vissuti!!!!

Con calma ti risponderò anche io ...

Posso mettere la tua richiesta sulle mie pagine Facebook?
Se poi frequenti Fb potrai leggere le risposte , altrimenti se me lo dici , le trascrivo qui sul forum. Aspetto il tuo OK a procedere!

Ahhhhhhhh , B E N V E N U T A !

grazie tante clio!!
la mia materia è didattica della storia. Infatti dopo un lungo preambolo dovremmo affrontare la proggettazione di un laboratorio con fini integrativi!!!
Sei molto gentile!! so che si lavora a milano e provincia, quello che mi abbatte un pò è che si dice che gli affitti sono cari!! però un amico ha acquistato casa a monza e l'ha pagata meno che a Caserta!!! ci pensi!
ti ringrazio ancora tanto!! ti mando un bacio!

grazie davvero!! purtoppo non sono iscritta a fecebook..ma mi farebbe davvero tanto piacere se mediassi tu da parte mia!! come siete gentili in questo forum!! un bacio!!

STEFANIA ( QUESTIONARIO FATTO SU FACEBOOK)


‎1) Credo che l'università dovrebbe fornire maggiori strumenti di conoscenza riguardo alcune disabilità. Mi riferisco alla conoscenza della LIS ad esempio.
2) Come già detto sopra fornirei nuove e più approfondite conoscenze.
3) Le competenze... acquisite sul campo sono senza dubbio importantissime ma senza una conoscenza teoria approfondita credo si possa solo improvvisare.
4) Questo mestiere l'ho scelto e non mi è caduto dal cielo. Amo lavorare con i bambini e ancor di più con coloro che si trovano in difficoltà. La motivazione cresce con l'andar del tempo... ma c'è un ma...purtroppo, dopo un percorso di studi mirato, un concorso e due lauree rischio di non lavorare più a causa dei tagli della legge Gelmini...e ho detto tutto!
5) L'aggiornamento è continuo. Mi interesso di tutti quei corsi che mi danno la possibilità di approfondire le tematiche sulla disabilità.La motivazione nasce dal fatto che questo mestiere, come altri credo, richiede l'aggiornamento. Se si ha coscienza e amore per il mestiere che si svolge occorre non fermarsi mai!
Stefania da Palermo

In bocca al lupo per la tua tesi!

Il tuo amico ha comprato casa a monza??? io ci abito vicino..ancora di più allora se avrai bisogno sicuramente sono più pratica di questa zona che proprio di milano...

VALENTINA ( QUESTIONARIO FATTO SU FACEBOOK)


1) La preparazione universitaria serve solo come cultura generale ma nn finalizzata a llavoro che andremo a fare poichè non è molto specifica e sopratutto non aggiornata
2)Proporrei esami che diano maggiori informazioni sulle strategie di i...ntervento, laboratori " operativi", insomma esami che permettano alla studente di accedere per la prima volta a scuola in modo più consapevole
3)si perhè sul campo vengono conosciute meglio le diverse patologie e i deficit annessi...ma anche la teoria e la pratica "fatti bene" sono molto importanti...
4)Sono soddifatta del mio lavoro ma demotivata dal contesto
5)Certo... pratico ogni anno autoformazione perchè penso che sia fondamentle per il nostro mestiere essre sempre aggiornate e sperimentare modi nuovi di insegnamento.
Spero di esserti stata utile
Brindisi



Valentina

LUCIANA (QUESTIONARIO SU FACEBOOK)


Io proporrei esami meno generici e più specialistici, con esempi (anonimi ovviamente ) di casi clinici e sucessivi interventi didattici educativi, indubbiamente un minimo di Lis, qualcosa sull'ABA che sta avendo enormi risultati sui bambin...i autistici e all'università nessuno l'ha mai nominato!!!!, magari anche qualcosina sul braille. La realtà lavorativa nella scuola...soprattutto sul sostegno è troppo diversa da quella dell'università.Quando arrivi a scuola il primo anno dopo l'università, i genitori del bambino con sostegno....si aspettano quasi i miracoli, e invece l'insegnante di sostegno anche se ha studiato deve imparare tutto, e non è semplice, ci si arrangia come si può.Le colleghe sulla comune invece spesso come i genitori delegano il caso completamente all'insegnante di sostegno, nessuno sembra sapere che il sostegno è alla classe (perchè c'è il bambino), e non al bambino e basta, e questo è demotivante !!!
Pratico aggiornamento e autoformazione sia per aumentare il punteggio in graduatoria, sia per aumentare le competenze indispensabili sul lavoro...come nel caso dell'ABA. Ciao e in bocca al lupo!

SARAH (QUESTIONARIO SU FACEBOOK)

Io proporrei più ore di tirocinio perchè è direttamente sul campo che si impara anche se un minimo di preparazione teorica ci vuole senza dubbio...le competenze di un'insegnante di sostegno si acquiscono sia sui libri ma anche sul campo, pe...r le nuove leve propporei un minimo di Lis fondamentale per poter entrare in contatti con determinati soggetti, purtroppo i corsi sulla Lis sono pochi e tutti molto cari!Da quando ho finito gli studi ( quindi poco) sono molto soddisfatto rispetto alle aspettative che avevo prima.. sapevo beneissimo, ancora prima di iniziare gli studi, che il mio era un lavoro difficile e delicato ma quello che riescono a darti i bambini portatori di handicap supera qualsiasi difficoltà!

YVONNE ( QUESTIONARIO FACEBOOK)

Io sono abilitata in ed. artistica e disegno e st. dell'arte ma sono stata sul sostegno per tre anni a Padova, a mio avviso bisogna avere grande sensibilità ed intuito. Mi ero iscritta a Venezia ma ho abbandonato dopo due mesi in quanto mi ...sembrava di studiare tutt'altro. Io ho avuto tante gratificazioni con gli alunni diversamente abili e non credo che chi possiede l'abilitazione abbia requisiti particolari, l'autoinformzione è piu' efficace e le patologie sono sempre diverse da affrontare! L'insegnante di sostegno non sempre è in grado di ottenere grandi risultati abilitata e non, il "successo" dipende dal rapporto che si ha con l'alunno (assolutamente fondamentale) e da tanti altri fattori

GRAZIE GRAZIE GRAZIE!! QUESTA PARTE DELLE INTERVISTE MI SEMBRAVA COSì DIFFICILE MA GRAZIE A VOI è STATA UNA PASEGGIATA!!! GRAZIE DI VERO CUORE A TUTTE VOI!!!