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FILM: goodbye mr holland
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FILM: goodbye mr holland
GOODBYE MR. HOLLAND
(MR. HOLLAND'S OPUS)
Regia: Stephen HerekSceneggiatura: Patrick Sheane DuncanAttori: Richard Dreyfuss, Glenne Headly, Jay Thomas, Olympia Dukakis, William H. Macy, Joseph Anderson, Alexandra Boyd, Damon Whitaker, Alicia Witt, Anthony Natale, Nicholas John Renner, Jean Louisa Kelly, Terrence Howard
Ruoli ed Interpreti Fotografia: Oliver WoodMontaggio: Trudy ShipMusiche: Michael KamenProduzione: TED FIELD, MICHAEL NOLIN, ROBERT W. CORTDistribuzione: ITALIAN INTERNATIONAL FILM (1996) - COLUMBIA TRI STAR HOME VIDEOPaese: USA 1995Genere: DrammaticoDurata: 136 MinFormato: Colore SCOPE A COLORI
Questo film non è attualmente programmato al cinema.
Trama del film GOODBYE MR. HOLLAND:
Il compositore Glenn Holland, sposato con Iris e deciso ad ottenere riconoscimenti come autore di un'opera sinfonica, per vivere deve insegnare ai poco ricettivi studenti del liceo Kennedy. Glenn vorrebbe abbandonare l'incarico ma la critica situazione economica dovuta alla nascita del piccolo Cole lo costringe a restare al suo posto: a poco a poco però la sua dedizione, unita ad un'intelligente apertura verso forme moderne come il rock gli fanno conseguire risultati notevoli, anche con soggetti difficili come Gertrude Lang, clarinettista in difficoltà cronica. La prima esibizione dell'orchestra della scuola è un successo, tanto che Holland è chiamato dalla direttrice Helen Jacobs a mettere su una banda. Il suonatore di tamburo è un ragazzo nero, Louis Russ, campione di football, che Glenn, per compiacere l'amico allenatore Bill Meister, ha preparato con certosina pazienza. Durante l'esibizione della banda Iris si accorge che Cole, il figlioletto che ormai ha compiuto tre anni, è sordo. Per sopperire alle spese di una scuola specializzata, Glenn lavora anche d'estate come istruttore di guida. Frattanto Louis muore in Vietnam e Helen Jacobs va in pensione. Nonostante i tagli delle spese si allestisce uno spettacolo di Gershwin: Rowena Morgan, la protagonista, canta bene ed è carina e Glenn è prodigo di consigli. L'interessamento per la giovane e l'acuirsi della tensione in famiglia farebbero temere il peggio, ma quando Rowena lo invita a seguirla a New York lui resta al suo posto. L'ennesimo screzio col figlio lo convince a dedicarsi di più al ragazzo e inventa un sistema di luci accoppiate ai suoni per i disabili. Finché il taglio dei fondi costringe Holland al pre-pensionamento. Gli ex alunni però gli riservano una festa a sorpresa in cui eseguono la sua sinfonia
(MR. HOLLAND'S OPUS)
Regia: Stephen HerekSceneggiatura: Patrick Sheane DuncanAttori: Richard Dreyfuss, Glenne Headly, Jay Thomas, Olympia Dukakis, William H. Macy, Joseph Anderson, Alexandra Boyd, Damon Whitaker, Alicia Witt, Anthony Natale, Nicholas John Renner, Jean Louisa Kelly, Terrence Howard
Ruoli ed Interpreti Fotografia: Oliver WoodMontaggio: Trudy ShipMusiche: Michael KamenProduzione: TED FIELD, MICHAEL NOLIN, ROBERT W. CORTDistribuzione: ITALIAN INTERNATIONAL FILM (1996) - COLUMBIA TRI STAR HOME VIDEOPaese: USA 1995Genere: DrammaticoDurata: 136 MinFormato: Colore SCOPE A COLORI
Questo film non è attualmente programmato al cinema.
Trama del film GOODBYE MR. HOLLAND:
Il compositore Glenn Holland, sposato con Iris e deciso ad ottenere riconoscimenti come autore di un'opera sinfonica, per vivere deve insegnare ai poco ricettivi studenti del liceo Kennedy. Glenn vorrebbe abbandonare l'incarico ma la critica situazione economica dovuta alla nascita del piccolo Cole lo costringe a restare al suo posto: a poco a poco però la sua dedizione, unita ad un'intelligente apertura verso forme moderne come il rock gli fanno conseguire risultati notevoli, anche con soggetti difficili come Gertrude Lang, clarinettista in difficoltà cronica. La prima esibizione dell'orchestra della scuola è un successo, tanto che Holland è chiamato dalla direttrice Helen Jacobs a mettere su una banda. Il suonatore di tamburo è un ragazzo nero, Louis Russ, campione di football, che Glenn, per compiacere l'amico allenatore Bill Meister, ha preparato con certosina pazienza. Durante l'esibizione della banda Iris si accorge che Cole, il figlioletto che ormai ha compiuto tre anni, è sordo. Per sopperire alle spese di una scuola specializzata, Glenn lavora anche d'estate come istruttore di guida. Frattanto Louis muore in Vietnam e Helen Jacobs va in pensione. Nonostante i tagli delle spese si allestisce uno spettacolo di Gershwin: Rowena Morgan, la protagonista, canta bene ed è carina e Glenn è prodigo di consigli. L'interessamento per la giovane e l'acuirsi della tensione in famiglia farebbero temere il peggio, ma quando Rowena lo invita a seguirla a New York lui resta al suo posto. L'ennesimo screzio col figlio lo convince a dedicarsi di più al ragazzo e inventa un sistema di luci accoppiate ai suoni per i disabili. Finché il taglio dei fondi costringe Holland al pre-pensionamento. Gli ex alunni però gli riservano una festa a sorpresa in cui eseguono la sua sinfonia
cristian.infante- Nuovo member
- Numero di messaggi : 3
Data d'iscrizione : 09.10.09
Goodbye Mr Holland, 1995, di S. Herek
Goodbye Mr. Holland
("Mr. Holland's Opus", USA 1995), regia di Stephen Herek.
Il cast: Richard Dreyfuss (Glenn Holland), Glenne Headly (Iris Holland), Jay Thomas (Bill Meister, insegnante di educazione fisica), Olympia Dukakis (Helen Jacobs, preside), William H. Macy (Gene Wolters, vicepreside).
La pellicola vuole essere un affresco trentennale di storia e di costume attraverso il racconto della vita di Glenn Holland, musicista e compositore, che inizia a svolgere l'attività di insegnante per guadagnarsi da vivere mentre nel tempo libero persegue il suo vero obiettivo: comporre una sinfonia che lo renderà famoso. Ma cosa ci può essere di più paradossale e inaspettato, nella vita di un musicista, che avere un figlio sordo?
Il film si trascina stancamente per una ventina di minuti, non lasciando intendere allo spettatore dove voglia andare a parare, sino al colpo di scena, sino al rivolgimento della trama rappresentato dall'incidente di percorso nella vita di Glenn Holland: la nascita di Cole, il figlio sordo.
La critica
Stilisticamente allineato alle commedie sentimentali hollywoodiane, il film non cessa di stupire per la qualità e la quantità degli argomenti, apparentemente eterogenei, che mette in gioco, ma soprattutto per l'intensità della commozione che riesce a suscitare.
Quello che, nel contesto delle problematiche che stiamo affrontando, si apprezza maggiormente della pellicola è la veridicità con la quale viene descritto il percorso di una famiglia con un bambino sordo: il primo impatto con lo specialista della medicina ufficiale che suggerisce la via oralista per favorire l'integrazione e il divieto esplicito ad assecondare i "gesti" del bambino. La sofferenza dei genitori nel non riuscire a comprendere la propria creatura. E quindi la via della lingua dei segni. Dapprima vista come un disperato tentativo, poi perseguita con tenacia e convinzione soprattutto dalla madre, Iris.
Il film riesce a incuriosire mettendo a confronto, con sapiente capacità, il mondo di suoni del protagonista con il mondo di silenzio del figlio. Questi due mondi, che sembra non possano incontrarsi mai, verso la fine del film si incrociano. Sarà quando Glenn Holland dirigerà presso l'istituto del figlio un concerto per sordi aiutandosi con le luci e la lingua dei segni. Questo episodio metterà fine alle incomprensioni emotive e comunicative fra padre e figlio.
La canzone di John Lennon, "Beautiful Boy", che Glenn canterà alla fine del concerto dedicandola al figlio, contiene il verso "La vita è ciò che ci accade mentre siamo impegnati a fare altri progetti" ("Life is what happens to you while you're busy making other plans"), che rappresenta la sintesi del film ed è la metafora di quel che accade al protagonista: egli credeva che il suo destino fosse quello di diventare famoso componendo sinfonie e raggiunge invece la sua piena realizzazione senza accorgersene nemmeno, comunicando la passione per la musica ai suoi studenti.
(Fonte: Mobilità, rivista online, Cinema e Letteratura)
("Mr. Holland's Opus", USA 1995), regia di Stephen Herek.
Il cast: Richard Dreyfuss (Glenn Holland), Glenne Headly (Iris Holland), Jay Thomas (Bill Meister, insegnante di educazione fisica), Olympia Dukakis (Helen Jacobs, preside), William H. Macy (Gene Wolters, vicepreside).
La pellicola vuole essere un affresco trentennale di storia e di costume attraverso il racconto della vita di Glenn Holland, musicista e compositore, che inizia a svolgere l'attività di insegnante per guadagnarsi da vivere mentre nel tempo libero persegue il suo vero obiettivo: comporre una sinfonia che lo renderà famoso. Ma cosa ci può essere di più paradossale e inaspettato, nella vita di un musicista, che avere un figlio sordo?
Il film si trascina stancamente per una ventina di minuti, non lasciando intendere allo spettatore dove voglia andare a parare, sino al colpo di scena, sino al rivolgimento della trama rappresentato dall'incidente di percorso nella vita di Glenn Holland: la nascita di Cole, il figlio sordo.
La critica
Stilisticamente allineato alle commedie sentimentali hollywoodiane, il film non cessa di stupire per la qualità e la quantità degli argomenti, apparentemente eterogenei, che mette in gioco, ma soprattutto per l'intensità della commozione che riesce a suscitare.
Quello che, nel contesto delle problematiche che stiamo affrontando, si apprezza maggiormente della pellicola è la veridicità con la quale viene descritto il percorso di una famiglia con un bambino sordo: il primo impatto con lo specialista della medicina ufficiale che suggerisce la via oralista per favorire l'integrazione e il divieto esplicito ad assecondare i "gesti" del bambino. La sofferenza dei genitori nel non riuscire a comprendere la propria creatura. E quindi la via della lingua dei segni. Dapprima vista come un disperato tentativo, poi perseguita con tenacia e convinzione soprattutto dalla madre, Iris.
Il film riesce a incuriosire mettendo a confronto, con sapiente capacità, il mondo di suoni del protagonista con il mondo di silenzio del figlio. Questi due mondi, che sembra non possano incontrarsi mai, verso la fine del film si incrociano. Sarà quando Glenn Holland dirigerà presso l'istituto del figlio un concerto per sordi aiutandosi con le luci e la lingua dei segni. Questo episodio metterà fine alle incomprensioni emotive e comunicative fra padre e figlio.
La canzone di John Lennon, "Beautiful Boy", che Glenn canterà alla fine del concerto dedicandola al figlio, contiene il verso "La vita è ciò che ci accade mentre siamo impegnati a fare altri progetti" ("Life is what happens to you while you're busy making other plans"), che rappresenta la sintesi del film ed è la metafora di quel che accade al protagonista: egli credeva che il suo destino fosse quello di diventare famoso componendo sinfonie e raggiunge invece la sua piena realizzazione senza accorgersene nemmeno, comunicando la passione per la musica ai suoi studenti.
(Fonte: Mobilità, rivista online, Cinema e Letteratura)
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
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