Cerca
Argomenti simili
Ultimi argomenti attivi
Statistiche
Abbiamo 29685 membri registratiL'ultimo utente registrato è Maria0
I nostri utenti hanno pubblicato un totale di 18603 messaggi in 3281 argomenti
SINDROME DI DOWN
+2
Maestra Gabriella
kucy1
6 partecipanti
Pagina 1 di 1
SINDROME DI DOWN
CHE COS’È ? http://www3.unibo.it/avl/org/down/pagine/down/chisono/down.htm
Ultima modifica di kucy1 il Sab Nov 29, 2008 7:50 pm - modificato 2 volte.
kucy1- Millenium member
- Numero di messaggi : 576
Data d'iscrizione : 25.11.08
SITI
http://www.sindrome-down.it/
http://www.conosciamocimeglio.it/Down/index1.html
http://digilander.libero.it/ecografia/faqdown.htm
http://www.pianetadown.org/
http://www.sindromedidown.it/
http://www.conosciamocimeglio.it/Down/index1.html
http://digilander.libero.it/ecografia/faqdown.htm
http://www.pianetadown.org/
http://www.sindromedidown.it/
kucy1- Millenium member
- Numero di messaggi : 576
Data d'iscrizione : 25.11.08
L'OROLOGIO
PER LEGGERE L'OROLOGIO L'AIPD HA BREVETTATO UN OROLOGIO PARTICOLARE:
Il quadrante dell’orologio a
lettura facilitata consente, sia a bambini piccoli che a persone con difficoltà
intellettive, una comprensione veloce e immediata nella lettura dell’ora.
Come è noto, la lettura
dell’orologio a lancette è più difficoltosa ma permette una maggiore
comprensione dello “scorrere” del tempo rispetto all’orologio digitale ed è per
questo da preferirsi ad esso.
Le difficoltà maggiori nella
lettura sono relative alla lettura dei minuti che richiedono in un normale
orologio lancette il calcolo in base 5 e la lettura delle ore nella seconda
metà del quadrante.
Nell’insegnamento della lettura dell’orologio
a lancette per ragazzi con la sindrome di Down si è infatti riscontrata
difficoltà nella comprensione di quale ora indica la lancetta delle ore quando
questa, superando la mezz’ora, si allontana gradualmente dall’ora indicata e si
avvicina all’ora successiva.
Nel quadrante con lettura
facilitata la lancetta delle ore rimane sullo spicchio colorato corrispondente
all’ora in corso (che è scritta all’interno di esso) fino a quando passa allo
spicchio seguente allo scoccare dell’ora successiva. Inoltre sono chiaramente
indicati sul quadrante esterno i valori dei minuti.
Questo orologio è frutto del
lavoro di ricerca e sperimentazione effettuato nel Corso di educazione
all’autonomia per adolescenti con sindrome di Down dell’Associazione Italiana
Persone Down sez. di Roma, brevettato, prodotto e distribuito da AIPD.
Il quadrante dell’orologio a
lettura facilitata consente, sia a bambini piccoli che a persone con difficoltà
intellettive, una comprensione veloce e immediata nella lettura dell’ora.
Come è noto, la lettura
dell’orologio a lancette è più difficoltosa ma permette una maggiore
comprensione dello “scorrere” del tempo rispetto all’orologio digitale ed è per
questo da preferirsi ad esso.
Le difficoltà maggiori nella
lettura sono relative alla lettura dei minuti che richiedono in un normale
orologio lancette il calcolo in base 5 e la lettura delle ore nella seconda
metà del quadrante.
Nell’insegnamento della lettura dell’orologio
a lancette per ragazzi con la sindrome di Down si è infatti riscontrata
difficoltà nella comprensione di quale ora indica la lancetta delle ore quando
questa, superando la mezz’ora, si allontana gradualmente dall’ora indicata e si
avvicina all’ora successiva.
Nel quadrante con lettura
facilitata la lancetta delle ore rimane sullo spicchio colorato corrispondente
all’ora in corso (che è scritta all’interno di esso) fino a quando passa allo
spicchio seguente allo scoccare dell’ora successiva. Inoltre sono chiaramente
indicati sul quadrante esterno i valori dei minuti.
Questo orologio è frutto del
lavoro di ricerca e sperimentazione effettuato nel Corso di educazione
all’autonomia per adolescenti con sindrome di Down dell’Associazione Italiana
Persone Down sez. di Roma, brevettato, prodotto e distribuito da AIPD.
IL PORTAFOGLI
L’Associazione Italiana Persone
Down produce da alcuni anni uno speciale portafoglio che è ora stato adeguato
alle nuove esigenze Euro. Il portafoglio è stato registrato all’ufficio
Brevetti e può essere reperito solo presso l’AIPD.
L'idea del portafoglio è
nata osservando la difficoltà che i ragazzi hanno nell'utilizzo dei portafogli
normali quando devono pagare nei negozi.
Considerando anche la poca
dimestichezza che molti ragazzi hanno con il denaro, unita all'emozione
suscitata dalla necessità di dover rispondere correttamente alla richiesta del
pagamento formulata da una persona estranea, accadeva che i ragazzi pagassero
tirando fuori tutti i soldi che avevano nel portafogli, senza fare alcuna
distinzione di tagli.
Per facilitarli quindi è stato ideato questo portafoglio
particolare, strutturato nel seguente modo: è un rettangolo di stoffa
abbastanza spessa (nylon o cuoio) a cui sono state applicate 5 tasche di
plastica trasparente.
Queste tasche sono chiuse
con una lampo.
Il portafoglio si chiude
piegandolo sulle varie tasche e sovrapponendo poi la striscia adesiva finale.
Chiuso si presenta quindi come un normale portafoglio, aperto come una lunga
striscia.
La prima volta che viene
consegnato ai ragazzi, così come ogni volta prima di uscire nei primi tempi, si
controllerà con i ragazzi quanti soldi possiedono, sistemandoli in modo
corretto nelle varie tasche. Si possono anche aggiungere sulle tasche delle
etichette che indichino i tagli contenuti.
Si sistemano i tagli nelle
tasche secondo lo schema seguente che permette di dividere centesimi ed Euro,
frapponendo tra loro i documenti. Qualsiasi siano i tagli inseriti è importante
mantenere una disposizione ordinata (dal più grande al più piccolo) in modo che
aprendo il portafoglio i ragazzi abbiano già questa indicazione.
Abbiamo potuto
vedere come il portafoglio sia anche un ottimo strumento di dialogo col
negoziante che non mette volentieri le mani dentro un portafoglio altrui, ma
che di fronte al portafoglio aperto sul banco aiuta il ragazzo indicando il
taglio da prendere tra quelli visibili.
Down produce da alcuni anni uno speciale portafoglio che è ora stato adeguato
alle nuove esigenze Euro. Il portafoglio è stato registrato all’ufficio
Brevetti e può essere reperito solo presso l’AIPD.
L'idea del portafoglio è
nata osservando la difficoltà che i ragazzi hanno nell'utilizzo dei portafogli
normali quando devono pagare nei negozi.
Considerando anche la poca
dimestichezza che molti ragazzi hanno con il denaro, unita all'emozione
suscitata dalla necessità di dover rispondere correttamente alla richiesta del
pagamento formulata da una persona estranea, accadeva che i ragazzi pagassero
tirando fuori tutti i soldi che avevano nel portafogli, senza fare alcuna
distinzione di tagli.
Per facilitarli quindi è stato ideato questo portafoglio
particolare, strutturato nel seguente modo: è un rettangolo di stoffa
abbastanza spessa (nylon o cuoio) a cui sono state applicate 5 tasche di
plastica trasparente.
Queste tasche sono chiuse
con una lampo.
Il portafoglio si chiude
piegandolo sulle varie tasche e sovrapponendo poi la striscia adesiva finale.
Chiuso si presenta quindi come un normale portafoglio, aperto come una lunga
striscia.
La prima volta che viene
consegnato ai ragazzi, così come ogni volta prima di uscire nei primi tempi, si
controllerà con i ragazzi quanti soldi possiedono, sistemandoli in modo
corretto nelle varie tasche. Si possono anche aggiungere sulle tasche delle
etichette che indichino i tagli contenuti.
Si sistemano i tagli nelle
tasche secondo lo schema seguente che permette di dividere centesimi ed Euro,
frapponendo tra loro i documenti. Qualsiasi siano i tagli inseriti è importante
mantenere una disposizione ordinata (dal più grande al più piccolo) in modo che
aprendo il portafoglio i ragazzi abbiano già questa indicazione.
Abbiamo potuto
vedere come il portafoglio sia anche un ottimo strumento di dialogo col
negoziante che non mette volentieri le mani dentro un portafoglio altrui, ma
che di fronte al portafoglio aperto sul banco aiuta il ragazzo indicando il
taglio da prendere tra quelli visibili.
Re: SINDROME DI DOWN
Il sito di un ragazzo Down:la sua vita,i suoi interessi.i suoi scritti:molto interessante e ben fatto
http://www.darioweb.com/cartellasalvaguai/
http://www.darioweb.com/cartellasalvaguai/
kucy1- Millenium member
- Numero di messaggi : 576
Data d'iscrizione : 25.11.08
Re: SINDROME DI DOWN
Nel forum di un sito di logopedia, mi è stata posta una domanda sulla mia esperienza relativa alle maggiori possibilità di apprendimento di un soggetto Down se tempestivamente preso in carico.
Ritenendo che possa essere utile per chi ci legge, riporto anche in questa sede la risposta che ho fornito:
La sindrome di Down è stata -a mio parere- a lungo penalizzata quanto a restrizioni prognostiche, perchè, secondo una comune quanto criticabile mentalità, essendo somaticamente "visibile", il soggetto "Down" è come se fosse più "ufficilmente sindromico" rispetto ad altri individui che di aspetto esterno non presentano alterazioni, ma che a livello cerebrale non sono nè più nè meno alterati del Down. Se a questo aggiungiamo un altro presupposto sbagliato dal quale partono in molti, secondo il quale: "genetico è sinonimo di irreversibile" quanto a conseguenze prestazionali negative, ecco che il Down risulta nuovamente e ancor più penalizzato, in quanto visibilmente ed indiscutibilmente genetico.
Queste considerazioni preliminari credo che aiutino a spiegare almeno uno (non l'unico) motivo per cui nell'investire energie e aspettative riabilitative nei confronti del Down, spesso ci si limiti, "accontentandosi" di livelli più bassi di quelli ai quali si potrebbe mirare.
Altro errore -e questo non riguarda solo e specificamente i Down- sta nel non intervenire SUBITO ed IN MODO INTENSIVO.
In tutti i casi in cui è necessario un intervento abilitativo, la precocità e l'intensività di intervento è l'arma più efficace. Non lo dice una teoria elaborata a tavolino, ma lo dice l'esperienza pratica: Almeno la mia dice così.
Oggi sono arrivato al punto di affermare che la gravità di un quadro clinico dipende non dall'entità delle alterazioni cerebrali (peraltro mai adeguatamente quantizzabili con gli strumenti attualmente esistenti), ma dal ritardo e dalla scarsa incisività, nonchè dalla scarsa capacità, con cui si inizia il trattamento abilitativo.
Parlando in positivo, e venendo al cuore della sua domanda, posso confermare che bambini Down, presi in carico con TEMPESTIVITA', COMPETENZA ed INTENSIVITA' di intervento LOGOPEDICO, hanno ottenuto e stanno ottendo risultati brillanti nelle capacità comunicative in generale, ed in particolare verbali, comportamentali, sociali, cognitive, percettive-integrative e di apprendimento.
Del resto, un altro degli errori "storici" è stato anche quello di accordare al Down un intervento precoce in fisioterapia (ed è giusto) ma non in logopedia, motivando ciò con la più stupida delle affermazioni: "é presto per la logopedia". Beh, affermo ad alta voce, che IN RIABILITAZIONE IL PRESTO NON ESISTE. ESISTE IL TARDI.
Massimo Borghese
Ritenendo che possa essere utile per chi ci legge, riporto anche in questa sede la risposta che ho fornito:
La sindrome di Down è stata -a mio parere- a lungo penalizzata quanto a restrizioni prognostiche, perchè, secondo una comune quanto criticabile mentalità, essendo somaticamente "visibile", il soggetto "Down" è come se fosse più "ufficilmente sindromico" rispetto ad altri individui che di aspetto esterno non presentano alterazioni, ma che a livello cerebrale non sono nè più nè meno alterati del Down. Se a questo aggiungiamo un altro presupposto sbagliato dal quale partono in molti, secondo il quale: "genetico è sinonimo di irreversibile" quanto a conseguenze prestazionali negative, ecco che il Down risulta nuovamente e ancor più penalizzato, in quanto visibilmente ed indiscutibilmente genetico.
Queste considerazioni preliminari credo che aiutino a spiegare almeno uno (non l'unico) motivo per cui nell'investire energie e aspettative riabilitative nei confronti del Down, spesso ci si limiti, "accontentandosi" di livelli più bassi di quelli ai quali si potrebbe mirare.
Altro errore -e questo non riguarda solo e specificamente i Down- sta nel non intervenire SUBITO ed IN MODO INTENSIVO.
In tutti i casi in cui è necessario un intervento abilitativo, la precocità e l'intensività di intervento è l'arma più efficace. Non lo dice una teoria elaborata a tavolino, ma lo dice l'esperienza pratica: Almeno la mia dice così.
Oggi sono arrivato al punto di affermare che la gravità di un quadro clinico dipende non dall'entità delle alterazioni cerebrali (peraltro mai adeguatamente quantizzabili con gli strumenti attualmente esistenti), ma dal ritardo e dalla scarsa incisività, nonchè dalla scarsa capacità, con cui si inizia il trattamento abilitativo.
Parlando in positivo, e venendo al cuore della sua domanda, posso confermare che bambini Down, presi in carico con TEMPESTIVITA', COMPETENZA ed INTENSIVITA' di intervento LOGOPEDICO, hanno ottenuto e stanno ottendo risultati brillanti nelle capacità comunicative in generale, ed in particolare verbali, comportamentali, sociali, cognitive, percettive-integrative e di apprendimento.
Del resto, un altro degli errori "storici" è stato anche quello di accordare al Down un intervento precoce in fisioterapia (ed è giusto) ma non in logopedia, motivando ciò con la più stupida delle affermazioni: "é presto per la logopedia". Beh, affermo ad alta voce, che IN RIABILITAZIONE IL PRESTO NON ESISTE. ESISTE IL TARDI.
Massimo Borghese
Re: SINDROME DI DOWN
Condico in pieno quanto affermato da te. Secondo me è importante soprattutto la 'competenza'da parte degli specialisti, come ad es. il logopoedista....ci sono logopedisti privati che rubano i soldi alle famiglie di bambini down, nel senso che non sanno fare bene il loro lavoro scaricando la responsabilità sulla gravità del ritardo del soggetto.
Fabio80- Member
- Numero di messaggi : 12
Data d'iscrizione : 03.10.09
Re: SINDROME DI DOWN
Piccole idee efficaci per la didattica dal sito dell'aipd:
http://www.aipd.it/cms/piccoleideeefficaci
http://www.aipd.it/cms/piccoleideeefficaci
Re: SINDROME DI DOWN
http://www.disabilitaintellettive.it/index.php?option=com_content&task=view&id=730&Itemid=386
La sindrome di Down
PRESENTAZIONI IN PDF
Renzo Vianello
La sindrome di Down. Sviluppo psicologico e integrazione dalla nascita all’età senile
Parte prima:
Sviluppo psicologico e integrazione dalla nascita all’età senile.
Capitolo 1 Aspetti genetici, fisici, motori e medici
Capitolo 2 Lo sviluppo cognitivo
Capitolo 3 Lo sviluppo comunicativo e linguistico
Capitolo 4 Lo sviluppo sociale
Capitolo 5 Rischio psicopatologico
Capitolo 6 Prevenzione
Capitolo 6 Educazione in famiglia
Capitolo 6 A scuola
Capitolo 6 Abilitazione
Capitolo 6 Integrazione extrascolstica ed extralavorativa
Parte Seconda: Ricerche
* Ricerca n. 1: Lo sviluppo del pensiero logico in bambini e ragazzi con sindrome di Down
* Ricerca n. 2: Memoria di lavoro verbale e visuo-spaziale a diversi livelli di controllo in minori con sindrome di Down
* Ricerca n. 3: Pensiero logico, lettura, scrittura e abilità di calcolo in ragazzi con sindrome di Down di seconda e terza media
* Ricerca n. 4: Stili attributivi in minori con sindrome di Down
* Ricerca n. 5: Caratteristiche di personalità dei minori con sindrome di Down secondo le opinioni dei genitori
* Ricerca n. 6: Genitori di ragazzi con sindrome di Down, di Williams e di X-fragile: stress, locus of control, adattabilità e coesione familiare
* Ricerca n. 7: Atteggiamenti dei genitori nei confronti dell’integrazione scolastica di bambini con sindrome di Down
* Ricerca n. 8: Effetti di training di breve durata sulle conoscenze sulla memoria e sulle prestazioni di memoria in ragazzi con sindrome di Down
La sindrome di Down
PRESENTAZIONI IN PDF
Renzo Vianello
La sindrome di Down. Sviluppo psicologico e integrazione dalla nascita all’età senile
Parte prima:
Sviluppo psicologico e integrazione dalla nascita all’età senile.
Capitolo 1 Aspetti genetici, fisici, motori e medici
Capitolo 2 Lo sviluppo cognitivo
Capitolo 3 Lo sviluppo comunicativo e linguistico
Capitolo 4 Lo sviluppo sociale
Capitolo 5 Rischio psicopatologico
Capitolo 6 Prevenzione
Capitolo 6 Educazione in famiglia
Capitolo 6 A scuola
Capitolo 6 Abilitazione
Capitolo 6 Integrazione extrascolstica ed extralavorativa
Parte Seconda: Ricerche
* Ricerca n. 1: Lo sviluppo del pensiero logico in bambini e ragazzi con sindrome di Down
* Ricerca n. 2: Memoria di lavoro verbale e visuo-spaziale a diversi livelli di controllo in minori con sindrome di Down
* Ricerca n. 3: Pensiero logico, lettura, scrittura e abilità di calcolo in ragazzi con sindrome di Down di seconda e terza media
* Ricerca n. 4: Stili attributivi in minori con sindrome di Down
* Ricerca n. 5: Caratteristiche di personalità dei minori con sindrome di Down secondo le opinioni dei genitori
* Ricerca n. 6: Genitori di ragazzi con sindrome di Down, di Williams e di X-fragile: stress, locus of control, adattabilità e coesione familiare
* Ricerca n. 7: Atteggiamenti dei genitori nei confronti dell’integrazione scolastica di bambini con sindrome di Down
* Ricerca n. 8: Effetti di training di breve durata sulle conoscenze sulla memoria e sulle prestazioni di memoria in ragazzi con sindrome di Down
Ultima modifica di Maestra Gabriella il Mar Feb 10, 2015 10:26 pm - modificato 2 volte. (Motivazione : segnalato nuovo link di riferimento)
Re: SINDROME DI DOWN
Tesi di Dottorato di Ricerca in Odontoiatria per Disabili, Università di Bologna
D.ssa Elena Pozzani
Caratteristiche cranio-facciali ed abilità espressive nella Sindrome di Down
XVIII° Ciclo, A.A. 2006/2007
http://amsdottorato.cib.unibo.it/650/1/Tesi_Pozzani_Elena.pdf
D.ssa Elena Pozzani
Caratteristiche cranio-facciali ed abilità espressive nella Sindrome di Down
XVIII° Ciclo, A.A. 2006/2007
http://amsdottorato.cib.unibo.it/650/1/Tesi_Pozzani_Elena.pdf
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: SINDROME DI DOWN
http://blogdiluna.blogspot.it/2012/08/back-home.html
Questo é il blog di Luna (scritto dalla mamma finché non cresco un po' n.d.r), una bimba che cresce come tante, con le sue scoperte e i suoi progressi. Ma Luna ha qualcosa in più...un cromosoma! La vita di una normale bimba con la Sindrome di Down.
Questo é il blog di Luna (scritto dalla mamma finché non cresco un po' n.d.r), una bimba che cresce come tante, con le sue scoperte e i suoi progressi. Ma Luna ha qualcosa in più...un cromosoma! La vita di una normale bimba con la Sindrome di Down.
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: SINDROME DI DOWN
Io alla nuova pagina indicata non sono riuscita a trovarlo, puoi aiutarmi?Maestra Gabriella ha scritto:http://www.ritardomentale.it/index.php?option=com_content&task=category&sessionid=17&id=142&Itemid=149
link reindirizzato qui: http://www.disabilitaintellettive.it/
La sindrome di Down
PRESENTAZIONI IN PDF
Renzo Vianello
La sindrome di Down. Sviluppo psicologico e integrazione dalla nascita all’età senile
Parte prima:
Sviluppo psicologico e integrazione dalla nascita all’età senile.
Capitolo 1 Aspetti genetici, fisici, motori e medici
Capitolo 2 Lo sviluppo cognitivo
Capitolo 3 Lo sviluppo comunicativo e linguistico
Capitolo 4 Lo sviluppo sociale
Capitolo 5 Rischio psicopatologico
Capitolo 6 Prevenzione
Capitolo 6 Educazione in famiglia
Capitolo 6 A scuola
Capitolo 6 Abilitazione
Capitolo 6 Integrazione extrascolstica ed extralavorativa
Parte Seconda: Ricerche
* Ricerca n. 1: Lo sviluppo del pensiero logico in bambini e ragazzi con sindrome di Down
* Ricerca n. 2: Memoria di lavoro verbale e visuo-spaziale a diversi livelli di controllo in minori con sindrome di Down
* Ricerca n. 3: Pensiero logico, lettura, scrittura e abilità di calcolo in ragazzi con sindrome di Down di seconda e terza media
* Ricerca n. 4: Stili attributivi in minori con sindrome di Down
* Ricerca n. 5: Caratteristiche di personalità dei minori con sindrome di Down secondo le opinioni dei genitori
* Ricerca n. 6: Genitori di ragazzi con sindrome di Down, di Williams e di X-fragile: stress, locus of control, adattabilità e coesione familiare
* Ricerca n. 7: Atteggiamenti dei genitori nei confronti dell’integrazione scolastica di bambini con sindrome di Down
* Ricerca n. 8: Effetti di training di breve durata sulle conoscenze sulla memoria e sulle prestazioni di memoria in ragazzi con sindrome di Down
chica- Advanced Member
- Numero di messaggi : 143
Data d'iscrizione : 17.05.09
Re: SINDROME DI DOWN
dalla pagina principale non ero riuscita a trovarlo; ho fatto la ricerca con google e l'ho trovato. Lo lascio anche qui
http://www.disabilitaintellettive.it/index.php?option=com_content&task=view&id=730&Itemid=386
http://www.disabilitaintellettive.it/index.php?option=com_content&task=view&id=730&Itemid=386
chica- Advanced Member
- Numero di messaggi : 143
Data d'iscrizione : 17.05.09
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Ven Gen 28, 2022 7:14 pm Da tittybariw
» utilizzazione insegnanti sostegno per coprire classi inizio anno scolastico
Sab Gen 08, 2022 4:21 pm Da ANNA BELLESSO
» LE DOPPIE : proposte didattiche
Dom Gen 02, 2022 10:02 pm Da Maestra Gabriella
» I NOMI : schede, giochi e link
Dom Gen 02, 2022 9:51 pm Da Maestra Gabriella
» Scienze umane, materiali didattici
Lun Mag 11, 2020 12:23 am Da MARY SPATARO
» Insegnamento a distanza
Mer Mag 06, 2020 7:36 pm Da Pisfa
» Relazioni finali, relazioni anno di prova, relazioni tutor e FS: dubbi, consigli, richieste, informazioni: chiedere qui!
Mer Apr 29, 2020 8:21 am Da lauraxl
» RELAZIONI DI FINE ANNO SCOLASTICO (Infanzia e Primaria)
Lun Apr 27, 2020 1:11 pm Da lauraxl
» Come insegnare a soffiare il naso in caso di autismo? Una utente Asperger racconta la propria esperienza..
Lun Apr 27, 2020 10:52 am Da simona.stirpe