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creare progetto per alunno disabile..
3 partecipanti
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creare progetto per alunno disabile..
Ciao a tutti..
come ho detto nella presentazione sono giunta in questo forum cercando materiale per un concorso per diventare operatore di sostegno..
La seconda prova del concorso è la realizzazione di un progetto di integrazione scolastica per un bambino disabile, di cui ci viene fornita una descrizione..
vi posto 3 esempi di schede descittive che hanno usato nei concorsi degli anni precedenti..
mi aiutereste a trovare degli spunti, delle idee per creare un progetto e degli interventi da fare per questi 3 bambini o anche solo di uno?
giusto per capire un po', dato che oltre a stage e tirocini non ho mai lavorato come sostegno..
1-Federica ha 10 anni e frequenta la quarta classe della scuola primaria. E' affetta da sindrome di Down con ritardo mentale grave. Vive in famiglia con la madre Lucia di 50 anni casalinga, il padre Franco di 54 anni di professione insegnante e la sorella Daniela di 15 anni in un piccolo comune nelle vicinanze di Aosta, dove tutti la conoscono e le vogliono bene.
Fin dal suo inserimento nella scuola dell’infanzia, a partire dall'età di 4 anni, ha avuto l'appoggio di un insegnante di sostegno a tempo pieno.
Porta occhiali da vista con lenti graduate; a livello uditivo non si denotano deficit. Non presenta particolari difficoltà a livello motorio.
Ha sufficienti capacità di memorizzazione, i tempi di attenzione e di concentrazione non sono lunghi e variano secondo l'interesse verso l'attività proposta.
La comunicazione è scarsa, frammentaria e di difficile comprensione. Fatica a strutturare brevi frasi; comprende semplici consegne orali.
Non è in grado di leggere e di scrivere autonomamente.
Nei suoi rapporti con gli altri, bambini e adulti, a volte manifesta disagio con sputi, graffi e tirate di capelli. Quando è contenta si dà dei colpi sulla testa e saltella.
Nell'accudire la propria persona è in grado di vestirsi, svestirsi, mettersi e togliersi le scarpe.
Federica partecipa volentieri al corso di nuoto proposto dalla scuola.
E' necessario assistere la bambina durante il tempo mensa, controllarla e aiutarla nell'assunzione dei cibi
2-Dario è un ragazzo di 13 anni e frequenta la classe prima della scuola secondaria di primo grado. E’ affetto da cerebropatia da sofferenza perinatale con un ritardo cognitivo lieve.
Vive in famiglia con il padre Mario di 50 anni di professione muratore, la madre Anna di 45 anni casalinga e la sorella Sara di anni 20, disoccupata, a cui Dario è affezionato.
La famiglia vive in un appartamento situato nel centro storico della città.
E' riconosciuto ed in genere ben accettato dalle persone del vicinato. Frequenta l'oratorio parrocchiale dove è positivamente inserito, grazie anche alla mediazione di alcuni compagni di classe. A causa della sua corporatura robusta è impacciato nei movimenti e non ama l’attività fisico-motoria.
Per quanto riguarda l'aspetto cognitivo Dario è in grado di seguire un programma scolastico individualizzato e, se supportato dall’insegnante di sostegno, riesce a svolgere alcune attività proposte ai compagni di classe. A causa delle sue difficoltà di concentrazione, è però necessario variare le attività organizzate.
Ha buona memoria, è interessato al computer e presenta una discreta capacità comunicativa e il suo linguaggio è comprensibile.
E' difficile per lui mantenere viva l'attenzione per periodi prolungati e accettare le regole e i limiti; ama sentirsi al centro dell'attenzione.
Tende a privilegiare il rapporto con gli adulti ed a rifarsi alle stesse figure di riferimento; i rapporti con i compagni sono discreti.
3-Pashmir è un ragazzo di 17 anni di origine indiana e frequenta il secondo anno di un istituto professionale di Saint-Vincent.
Presenta un deficit cognitivo di grado lieve e non ha alcuna anomalia fisica.
Vive con la sua famiglia costituita dal padre di 60 anni di professione panettiere, la madre di 50 anni cameriera in un ristorante e due fratelli più piccoli di lui; l'intera famiglia vive in un paese della bassa Valle ed è in genere bene accettata dalle persone del vicinato.
Pashmir è un ragazzo positivo, è sempre di buon umore e accetta di buon grado tutto ciò che gli viene proposto di fare.
A scuola è affiancato per alcune ore settimanali da un insegnante di sostegno e da un'educatrice per le attività di laboratorio.
Si relaziona volentieri e in maniera adeguata sia con le persone adulte che con i compagni; con molte difficoltà racconta le proprie esperienze e i propri progetti anche se non conosce bene la lingua italiana.
A volte però, il suo lieve handicap e forse anche la sua cultura, diversa da quella dei suoi compagni, costituiscono un ostacolo all'instaurarsi di rapporti di amicizia autentici con i ragazzi della sua età.
Pashmir non è sempre in grado di seguire il programma scolastico dei compagni. Segue un piano di studio individualizzato che prevede l'approfondimento di alcune discipline che possano avere per lui utilità pratica (italiano, matematica, computer).
come ho detto nella presentazione sono giunta in questo forum cercando materiale per un concorso per diventare operatore di sostegno..
La seconda prova del concorso è la realizzazione di un progetto di integrazione scolastica per un bambino disabile, di cui ci viene fornita una descrizione..
vi posto 3 esempi di schede descittive che hanno usato nei concorsi degli anni precedenti..
mi aiutereste a trovare degli spunti, delle idee per creare un progetto e degli interventi da fare per questi 3 bambini o anche solo di uno?
giusto per capire un po', dato che oltre a stage e tirocini non ho mai lavorato come sostegno..
1-Federica ha 10 anni e frequenta la quarta classe della scuola primaria. E' affetta da sindrome di Down con ritardo mentale grave. Vive in famiglia con la madre Lucia di 50 anni casalinga, il padre Franco di 54 anni di professione insegnante e la sorella Daniela di 15 anni in un piccolo comune nelle vicinanze di Aosta, dove tutti la conoscono e le vogliono bene.
Fin dal suo inserimento nella scuola dell’infanzia, a partire dall'età di 4 anni, ha avuto l'appoggio di un insegnante di sostegno a tempo pieno.
Porta occhiali da vista con lenti graduate; a livello uditivo non si denotano deficit. Non presenta particolari difficoltà a livello motorio.
Ha sufficienti capacità di memorizzazione, i tempi di attenzione e di concentrazione non sono lunghi e variano secondo l'interesse verso l'attività proposta.
La comunicazione è scarsa, frammentaria e di difficile comprensione. Fatica a strutturare brevi frasi; comprende semplici consegne orali.
Non è in grado di leggere e di scrivere autonomamente.
Nei suoi rapporti con gli altri, bambini e adulti, a volte manifesta disagio con sputi, graffi e tirate di capelli. Quando è contenta si dà dei colpi sulla testa e saltella.
Nell'accudire la propria persona è in grado di vestirsi, svestirsi, mettersi e togliersi le scarpe.
Federica partecipa volentieri al corso di nuoto proposto dalla scuola.
E' necessario assistere la bambina durante il tempo mensa, controllarla e aiutarla nell'assunzione dei cibi
2-Dario è un ragazzo di 13 anni e frequenta la classe prima della scuola secondaria di primo grado. E’ affetto da cerebropatia da sofferenza perinatale con un ritardo cognitivo lieve.
Vive in famiglia con il padre Mario di 50 anni di professione muratore, la madre Anna di 45 anni casalinga e la sorella Sara di anni 20, disoccupata, a cui Dario è affezionato.
La famiglia vive in un appartamento situato nel centro storico della città.
E' riconosciuto ed in genere ben accettato dalle persone del vicinato. Frequenta l'oratorio parrocchiale dove è positivamente inserito, grazie anche alla mediazione di alcuni compagni di classe. A causa della sua corporatura robusta è impacciato nei movimenti e non ama l’attività fisico-motoria.
Per quanto riguarda l'aspetto cognitivo Dario è in grado di seguire un programma scolastico individualizzato e, se supportato dall’insegnante di sostegno, riesce a svolgere alcune attività proposte ai compagni di classe. A causa delle sue difficoltà di concentrazione, è però necessario variare le attività organizzate.
Ha buona memoria, è interessato al computer e presenta una discreta capacità comunicativa e il suo linguaggio è comprensibile.
E' difficile per lui mantenere viva l'attenzione per periodi prolungati e accettare le regole e i limiti; ama sentirsi al centro dell'attenzione.
Tende a privilegiare il rapporto con gli adulti ed a rifarsi alle stesse figure di riferimento; i rapporti con i compagni sono discreti.
3-Pashmir è un ragazzo di 17 anni di origine indiana e frequenta il secondo anno di un istituto professionale di Saint-Vincent.
Presenta un deficit cognitivo di grado lieve e non ha alcuna anomalia fisica.
Vive con la sua famiglia costituita dal padre di 60 anni di professione panettiere, la madre di 50 anni cameriera in un ristorante e due fratelli più piccoli di lui; l'intera famiglia vive in un paese della bassa Valle ed è in genere bene accettata dalle persone del vicinato.
Pashmir è un ragazzo positivo, è sempre di buon umore e accetta di buon grado tutto ciò che gli viene proposto di fare.
A scuola è affiancato per alcune ore settimanali da un insegnante di sostegno e da un'educatrice per le attività di laboratorio.
Si relaziona volentieri e in maniera adeguata sia con le persone adulte che con i compagni; con molte difficoltà racconta le proprie esperienze e i propri progetti anche se non conosce bene la lingua italiana.
A volte però, il suo lieve handicap e forse anche la sua cultura, diversa da quella dei suoi compagni, costituiscono un ostacolo all'instaurarsi di rapporti di amicizia autentici con i ragazzi della sua età.
Pashmir non è sempre in grado di seguire il programma scolastico dei compagni. Segue un piano di studio individualizzato che prevede l'approfondimento di alcune discipline che possano avere per lui utilità pratica (italiano, matematica, computer).
aleee4ever87- Nuovo member
- Numero di messaggi : 4
Data d'iscrizione : 21.06.09
Età : 37
Località : Aosta
Re: creare progetto per alunno disabile..
ciao, non so quanto ti posso essere di aiuto in quanto non sono insgnante specializzata sul sostegno e qui ci sono tante persone ben più preparate...ti posso dire, prò,cosa proverei a fare io nel caso mi trovassi in una delle tre situazioni.
Prendo il cso della prima bambina: mi sembra che una delle difficoltà evidenziate sia nell'ambito della comunicazione; partirei dalla necessità di sviluppare le sue capacità comunicative, anche approfendendo le sue dificoltà di lettura scrittura. Nel proporre attività non sarebbe male, secondo me, sapere quali siano quele che suscitano maggiormente il suo intersse, evedere se partendo da esse s posa stabilire un percorso didattico in talsenso.
Un altro intervento può essere orientato sula difficoltà relazionale; a mio avviso non sarebbe male promuovere un lavoro di coinvolgimento degli altri bambini, a parte alcune situazioni li accetta, favorendo la costruzion di relazioni mediate sempre dalla figura dell'insegnante.
Questo è quello che mi viene in mente...in bocca al lupo!
chica
Prendo il cso della prima bambina: mi sembra che una delle difficoltà evidenziate sia nell'ambito della comunicazione; partirei dalla necessità di sviluppare le sue capacità comunicative, anche approfendendo le sue dificoltà di lettura scrittura. Nel proporre attività non sarebbe male, secondo me, sapere quali siano quele che suscitano maggiormente il suo intersse, evedere se partendo da esse s posa stabilire un percorso didattico in talsenso.
Un altro intervento può essere orientato sula difficoltà relazionale; a mio avviso non sarebbe male promuovere un lavoro di coinvolgimento degli altri bambini, a parte alcune situazioni li accetta, favorendo la costruzion di relazioni mediate sempre dalla figura dell'insegnante.
Questo è quello che mi viene in mente...in bocca al lupo!
chica
chica- Advanced Member
- Numero di messaggi : 143
Data d'iscrizione : 17.05.09
Re: creare progetto per alunno disabile..
Provo a dirti quello che farei io, anche se con questi pochi dati non è facile:
- X quanto riguarda Federica secondo me gli obiettivi più importanti dovrebbero essere il contenimento delle sue manifestazioni emotive verso gli altri e sè stessa (quindi sia negative sia positive)e aumentare le capacità comunicative, anche attraverso un programma di comunicazione tipo il PECS (pensato x autisti, ma potrebbe aiutare cmq la bambina visto che dici che la comunicazione è frammentaria, scarsa e di difficile comprensione.) magari solo per consegne di più difficile comprensione...
- X quanto riguarda Daria non so...essendo di scuola secondaria, xò forse privilegerei l'aspetto relazionale, come il rispetto delle regole e un rapporto maggiore con i coeatei piuttosto che con gli adulti.
- X Pashmir punterei sull'aspetto comunicativo e linguistico, visto che è straniero e che conosce poco la lingua italiana, attuando nel frattempo sull'intera classe un progetto d'integrazione basato su una maggiore conoscenza della cultura indiana, al fine di instaurare rapporti con i compagni più autentici.
Buon lavoro!
- X quanto riguarda Federica secondo me gli obiettivi più importanti dovrebbero essere il contenimento delle sue manifestazioni emotive verso gli altri e sè stessa (quindi sia negative sia positive)e aumentare le capacità comunicative, anche attraverso un programma di comunicazione tipo il PECS (pensato x autisti, ma potrebbe aiutare cmq la bambina visto che dici che la comunicazione è frammentaria, scarsa e di difficile comprensione.) magari solo per consegne di più difficile comprensione...
- X quanto riguarda Daria non so...essendo di scuola secondaria, xò forse privilegerei l'aspetto relazionale, come il rispetto delle regole e un rapporto maggiore con i coeatei piuttosto che con gli adulti.
- X Pashmir punterei sull'aspetto comunicativo e linguistico, visto che è straniero e che conosce poco la lingua italiana, attuando nel frattempo sull'intera classe un progetto d'integrazione basato su una maggiore conoscenza della cultura indiana, al fine di instaurare rapporti con i compagni più autentici.
Buon lavoro!
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