L'educatore può valutare l'alunno diversamente abile?

Buongiorno, chiedo lumi, soprattutto legislativi su un caso che mi è capitato per la prima volta dopo diversi anni di servizio (sono un'insegnante di sostegno specializzata di ruolo) e che mi ha lasciata molto perplessa. Seguo un alunno di scuola primaria (classe 3°) diversamente abile, con grave ritardo e P.E.I completamente differenziato (programmazione di prima/seconda). L'educatrice assegnata all'alunno con il beneplacito delle colleghe di classe svolge parte del programma didattico (io non sono d'accordo, ho cercato di dirglielo ma niente) prepara delle verifiche (le ho detto che devo farlo io o almeno che deve prepararle insieme a me, ma niente) e mette i voti, riportandoli sul diario dell'alunno per farli firmare ai genitori. Mi chiedo: può valutare l'alunno? Che valore hanno quelle verifiche in sede di scrutinio? Esiste una legislazione in merito? La questione è che ogni anno all'atto di scrutinare le colleghe di classe tengono in considerazione più i voti dell'educatrice (ha preso in carico l'alunno un anno prima di me, fra di loro esiste una conoscenza di maggior tempo) che la mia valutazione; in genere i voti dell'educatrice sono molto più bassi dei miei (lei è terrorizzata che se si nota un miglioramento dell'alunno le vengano decurtate le ore di lavoro e le colleghe di classe vivono con il terrore di perdere le ore di sostegno). Effettivamente l'alunno è parecchio migliorato, grazie anche alle cure farmacologiche e alle terapie neuropsichiatriche e grazie anche al lavoro capillare fatto dalla scuola, tale miglioramento è visibile e sottolineato da tutti, medici, dirigente, colleghi, famiglia e da me. Gli unici a negare tutto ciò sono le colleghe di classe e l'educatrice, perciò sono due anni che al momento degli scrutini io devo irritarmi parecchio, specialmente perchè adesso l'alunno è in grado di capire i voti e ci tiene in maniera particolare, sono per lui davvero motivo di sprono. Ringrazio chiunque possa darmi delle risposte...

ciao Didi, hai parlato con il tuo D.S. della faccenda?

Sì, mi ha detto che questa è una prassi nella nostra scuola, io sono qui da tre anni e finora non mi era successo...

No, non può.

sconcertante che si parli di prassi consolidata dell'istituto ... io gli chiederei i riferimenti legislativi : sarei curiosa di vedere cosa tira fuori ...

...infatti...e io mi ritrovo in empasse...oltre tutto mi sento molto mortificata per il mio alunno...

.. quoto decisamente quanto detto sopra: no alla didattica, verifiche e no valutazioni, compresi gli scrutini! parlarne assolutamente in sede di collegio.. non c'entra il timore delle colleghe di perdere il sostegno: è una svalutazione indiretta del nostro operato didattico in qualità di insegnanti, anche se contitolari di classe!