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PROTOCOLLO PER LA TUTELA DEGLI STUDENTI DISABILI
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PROTOCOLLO PER LA TUTELA DEGLI STUDENTI DISABILI
da Disabili.com:
Obiettivo dell'accordo è promuovere e sostenere iniziative per la tutela di bambini e studenti con disabilità
Nel mese di Agosto il Miur ed il Ministero della Salute hanno siglato un'intesa di durata triennale che rafforza la loro collaborazione per favorire la diagnosi precoce di disabilità, promuovere l'integrazione scolastica, incoraggiare ricerche e studi, nonché l'applicazione dell'International Classification of Functioning (ICF) e sostenere la formazione congiunta tra personale sanitario e scolastico. Si tratta di un'iniziativa finalizzata a dare maggiori garanzie ai ragazzi disabili, tramite un documento che specifica quali sono gli aspetti fondamentali del diritto allo studio.
IL PROTOCOLLO - Il documento, dopo aver indicato la pianificazione di iniziative a favore degli allievi con disabilità, prospetta nel dettaglio le proposte di intesa tra le parti, in una logica che integri l'approccio clinico con quello psicopedagogico. Al centro è la promozione dell'integrazione scolastica e la progressiva applicazione dell'ICF. Un altro obiettivo importante è quello dei percorsi di formazione congiunti e lo scambio di dati ed informazioni di documentazione clinica e scolastica, al fine di sostenere la comunicazione ed il prospetto di azioni congiunte.
Il protocollo individua poi gli impegni specifici dei due ministeri, nelle rispettive competenze. Tra le novità principali, si sottolinea il compito, affidato al MIUR, di mettere in rete le scuole e potenziare i Centri Territoriali di Supporto (CTS), promuovendo il coordinamento con le Aziende Sanitarie e favorendo iniziative di formazione congiunta. Il Ministero della Salute s'impegna invece a favorire la collaborazione di almeno una figura professionale in rappresentanza dell'azienda sanitaria o di una struttura accreditata con il Servizio sanitario nazionale, per formulare un Piano Educativo Individualizzato (PEI). Al Ministero della Salute spetta inoltre il compito di assicurare, anche attraverso il miglioramento dell'appropriatezza diagnostica e organizzativa, la pronta risposta dei servizi specialistici ai bisogni di tipo sanitario e socio-assistenziale, per la definizione del progetto di integrazione scolastica e degli interventi di riabilitazione extrascolastici. Sarà inoltre necessario promuovere iniziative volte ad ottimizzare l'erogazione e l'utilizzo degli strumenti tecnologici, per favorire l'autonomia personale e sociale degli alunni con disabilità.
Il protocollo è stato fortemente voluto anche dalla Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap (FISH) e dalla Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità (FAND). "Tale protocollo - sottolinea Salvatore Nocera, vicepresidente della FISH - dovrebbe facilitare i rapporti tra le scuole e le ASL, sia per le Diagnosi Funzionali (DF) che per il PEI. Tali documenti dovrebbero rispondente ai dettami dell'ICF", opportunamente adeguato alla realtà italiana ed alle peculiarità del modello italiano di inclusione scolastica.
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1806_allegato.pdf
Obiettivo dell'accordo è promuovere e sostenere iniziative per la tutela di bambini e studenti con disabilità
Nel mese di Agosto il Miur ed il Ministero della Salute hanno siglato un'intesa di durata triennale che rafforza la loro collaborazione per favorire la diagnosi precoce di disabilità, promuovere l'integrazione scolastica, incoraggiare ricerche e studi, nonché l'applicazione dell'International Classification of Functioning (ICF) e sostenere la formazione congiunta tra personale sanitario e scolastico. Si tratta di un'iniziativa finalizzata a dare maggiori garanzie ai ragazzi disabili, tramite un documento che specifica quali sono gli aspetti fondamentali del diritto allo studio.
IL PROTOCOLLO - Il documento, dopo aver indicato la pianificazione di iniziative a favore degli allievi con disabilità, prospetta nel dettaglio le proposte di intesa tra le parti, in una logica che integri l'approccio clinico con quello psicopedagogico. Al centro è la promozione dell'integrazione scolastica e la progressiva applicazione dell'ICF. Un altro obiettivo importante è quello dei percorsi di formazione congiunti e lo scambio di dati ed informazioni di documentazione clinica e scolastica, al fine di sostenere la comunicazione ed il prospetto di azioni congiunte.
Il protocollo individua poi gli impegni specifici dei due ministeri, nelle rispettive competenze. Tra le novità principali, si sottolinea il compito, affidato al MIUR, di mettere in rete le scuole e potenziare i Centri Territoriali di Supporto (CTS), promuovendo il coordinamento con le Aziende Sanitarie e favorendo iniziative di formazione congiunta. Il Ministero della Salute s'impegna invece a favorire la collaborazione di almeno una figura professionale in rappresentanza dell'azienda sanitaria o di una struttura accreditata con il Servizio sanitario nazionale, per formulare un Piano Educativo Individualizzato (PEI). Al Ministero della Salute spetta inoltre il compito di assicurare, anche attraverso il miglioramento dell'appropriatezza diagnostica e organizzativa, la pronta risposta dei servizi specialistici ai bisogni di tipo sanitario e socio-assistenziale, per la definizione del progetto di integrazione scolastica e degli interventi di riabilitazione extrascolastici. Sarà inoltre necessario promuovere iniziative volte ad ottimizzare l'erogazione e l'utilizzo degli strumenti tecnologici, per favorire l'autonomia personale e sociale degli alunni con disabilità.
Il protocollo è stato fortemente voluto anche dalla Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap (FISH) e dalla Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità (FAND). "Tale protocollo - sottolinea Salvatore Nocera, vicepresidente della FISH - dovrebbe facilitare i rapporti tra le scuole e le ASL, sia per le Diagnosi Funzionali (DF) che per il PEI. Tali documenti dovrebbero rispondente ai dettami dell'ICF", opportunamente adeguato alla realtà italiana ed alle peculiarità del modello italiano di inclusione scolastica.
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1806_allegato.pdf
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