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insegnante curriculare scuola infanzia con caso certificato chiede consigli per la stesura della relazione di fine anno scolastico
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insegnante curriculare scuola infanzia con caso certificato chiede consigli per la stesura della relazione di fine anno scolastico
ciao, vi seguo sempre e mi avete aiutato tanto nel mio lavoro. In questo momento ho un dubbio su come esprimere la mia disapprovazione circa l'andamento di questo anno scolastico. A questo proposito ho stilato un verifica di sezione che ritengo oggettiva ma un po' polemica. Ho dei dubbi a presentarla. Vorrei un vostro parere.
di seguito il testo
Verifica finale sezione “Pesci”
a.sc. 2011-‘12
La verifica relativa al percorso educativo-didattico della sezione, non può non tenere conto di alcune difficoltà oggettive rilevate in questo anno scolastico.
• Il primo giorno di apertura della scuola, in sezione era presente una sola insegnante, nonostante la presenza di una bambina disabile e nonostante il “Progetto Accoglienza” attuato in tutto l’Istituto allo scopo di favorire una migliore accoglienza dei nuovi e vecchi iscritti. Tra l’altro, sempre la prima settimana, mi è stato chiesto, in orario di servizio, di spostarmi per qualche ora nella sezione “Coccinelle” che risultava scoperta da entrambe le insegnanti (una assente per malattia, l’altra aveva ottenuto delle ore di permesso per motivi personali). La collega supplente della mia sezione, aveva preso servizio da poco e l’insegnante di sostegno sarebbe arrivata di lì a qualche giorno. Dunque ho lasciato la mia sezione ad una collega appena insediata. In questo modo ritengo sia stato ulteriormente vanificato lo spirito del “Progetto Accoglienza”.
• In seguito, sia l’insegnante di sostegno che la supplente finalmente assegnate, sono state sostituite da altre due supplenti, quando ancora si era nella fase dell’accoglienza dei bambini. Nella settimana in cui è avvenuto il cambio di insegnante di sostegno, alla sezione sono state decurtate tre ore di docenza che, considerato il numero di ore piuttosto ridotte, mi sono sembrate una enormità. Soprattutto la mia sensazione è stata che nessuno, tranne me se ne fosse accorto, infatti non sono stata informata di questo spiacevole inconveniente.
• Dunque all’inizio dell’anno scolastico, mi sono trovata a gestire in contemporanea l’accoglienza dei bambini e delle colleghe, dovendo anche dare (e ridare) alle supplenti indicazioni circa la situazione dei bambini, i progetti in atto, l’organizzazione della sezione e del plesso.
• Poi, fortunatamente, l’arrivo di ****** e ******* a dicembre. In forza della legge che tutela le madri lavoratrici, la prima ha potuto fruire dell’orario ridotto fino al compimento dell’anno del suo bambino. In conseguenza a ciò, da dicembre a fine marzo, non ci sono state ore di compresenza in sezione. Specifico che nelle mattine in cui le attività si svolgevano in sezione, a differenza di quanto avveniva nelle altre sezioni, ho svolto il mio servizio da sola, senza alcun tipo di sostegno (agli inizi di marzo, in seguito a mia tardiva sollecitazione, ho potuto avvalermi della presenza dell’educatrice anche se la somma complessiva delle ore di sostegno settimanali (tra statale e comunale) sono rimaste invariate; quindi il sostegno è mancato in qualche altro momento della giornata.
• Le poche ore di sostegno sono state attentamente distribuite ad inizio anno. All’interno di un team di plesso, si è valutata la necessità di privilegiare la presenza dell’insegnante di sostegno nelle ore di laboratorio per sopperire al disagio che la bambina avrebbe potuto vivere nel cambiare situazioni. Sempre durante un team di plesso, è stato deciso di organizzare le ore di servizio dell’altra docente curriculare dei “Pesci” in modo che ella potesse essere presente nelle ore di laboratorio. Io mi sono trovata d’accordo in questa scelta, in assenza di altre soluzioni che erano state paventate e poi scartate, pur sottolineando che ciò sarebbe andato a scapito della mia sezione. Ci si è informati sulle ore in cui la bambina poteva essere assente per terapia, escludendo in quelle occasioni la compresenza. In conseguenza di ciò, quando la terapia veniva sospesa, la bambina poteva sperimentarsi in sezione all’interno di un rapporto numerico pari a 1/23. Anche l’organizzazione delle ore di religione che hanno avuto il benefico effetto di favorire attività di piccolo gruppo nelle sezioni, non hanno avuto la stessa valenza nel mio caso. Il peso è stato comunque alleggerito, ma a differenza delle altre sezioni non mi è stato possibile, il più delle volte, fare attività mirate sui veri bisogni della sezione.
• Ad un certo punto, ho iniziato a sentire il peso della gestione di una sezione faticosa non solo per la presenza della bambina con diagnosi di handicap. Mi sono sentita sola. Ho vissuto questa “solitudine” in modo devastante. Mi chiedo se è giusto che un diritto sancito per legge, non preveda una più equilibrata distribuzione delle ore nel plesso. Soprattutto a mio parere le conseguenze di una legge di cui sono assolutamente a favore e che io stessa ho utilizzato a suo tempo, non può ricadere su una unica persona. Mi sono sentita sola nella gestione di un problema che non doveva essere solo mio, ma di tutti gli organi preposti alla organizzazione delle attività scolastiche. Non solo a me non è stata data l’opportunità di operare al meglio; ai bambini della sezione “Pesci” è stato riservato un diverso trattamento rispetto ai loro coetanei dello stesso plesso. Peraltro in sede di progettazione, a settembre, ho comunicato alle mie colleghe i bisogni di cui necessitava il mio gruppo di “grandi”, bisogni che si conoscevano perché già evidenziati nei laboratori degli anni precedenti.
• Sono anni che anche nella scuola dell’infanzia si parla di lavoro in team. Mi chiedo, alla luce di questa esperienza, quale ne sia il significato reale.
• Tra l’altro io credo molto nel lavoro di team, tanto che mi sono sempre offerta per trovare soluzioni in questo senso. Per esempio mia è stata la strategia messa in atto per fare funzionare in modo ottimale e senza ore aggiuntive delle docenti il laboratorio di musica che ha visto coinvolta l’insegnante di sostegno nel gruppo dei grandi e la mia persona che, in modo alternato, ha avuto in gestione il gruppo piccoli ed il gruppo “Grandi”.
• Ritengo che neanche alcuni contenuti della legge 81 abbiano avuto la giusta attuazione. Tale legge che dà indicazioni circa l’organizzazione della sicurezza dei lavoratori negli ambienti di lavoro, parla anche di livello di stress ambientale, sempre negli ambienti di lavoro. Certo io ho vissuto dei forti momenti di stress, non ho lavorato in modo sereno e la bambina affetta da “Disturbo Generalizzato dello Sviluppo” che spesso abbandona la sezione, poteva rischiare di uscire in strada vista l’ubicazione della sezione.
• Legge 81 che ho ritenuto non rispettata ogni qualvolta mi è stato chiesto di accogliere bambini di altre sezioni a causa dell’assenza di una collega, in presenza di una bambina con disabilità ed anche senza il supporto dell’insegnante di sostegno. Sottolineo che il numero ridotto di sezioni, comporta che l’assenza di una collega obbliga lo sforamento obbligatorio del numero legale di bambini che si possono accogliere in sezione. Inoltre tale sforamento non è stato affatto eccezionale, ma piuttosto frequente.
• Non condivido la scelta che mi è stata consigliata di allontanare la bambina con disabilità, affidandola all’educatrice per poter accogliere un numero maggiore di bambini da altre sezioni. Credo che lo spirito della legge 517 prima e della 104 poi non sia esattamente questo. L’integrazione non si fa solo quando si può, ma è un fatto culturale che necessita di una specifica sensibilità e di una precisa regia che deve anche tenere conto del contesto in cui il bambino con disabilità viene accolto.
• Mi domando: se nelle ore di allattamento sono stata lasciata sola; se ho ricevuto lo stesso trattamento quando non c’è stata l’educatrice e quando, per via del cambio di supplente, non c’era l’insegnante di sostegno, perché anche devo risolvere il problema di copertura di un’atra sezione? Forse perché in questo modo si dimostra di lavorare in team?
Fatte queste premesse mi ritengo soddisfatta del lavoro svolto in sezione.
Nei limiti delle possibilità è stato svolto il programma concordato nel team ad inizio anno. Le proposte didattiche hanno cercato di tenere conto dei bisogni specifici dei bambini. Alla fine di marzo gli interventi sono stati ottimizzati grazie alla maggiore compresenza delle insegnanti, alla maggior conoscenza che tutte hanno avuto dei bambini, al buon clima collaborativo instaurato tra le docenti che hanno saputo sempre lavorare concordando preventivamente modalità e tempi.
In assemblea, i genitori si sono dimostrati soddisfatti del lavoro da noi svolto.
Il testo è stato redatto da me che dopo aver verificato con le colleghe il percorso svolto insieme, ho sentito l’esigenza di fare una valutazione più generale di quanto sperimentato in questo anno scolastico.
…../…/…. Firma delle insegnanti
di seguito il testo
Verifica finale sezione “Pesci”
a.sc. 2011-‘12
La verifica relativa al percorso educativo-didattico della sezione, non può non tenere conto di alcune difficoltà oggettive rilevate in questo anno scolastico.
• Il primo giorno di apertura della scuola, in sezione era presente una sola insegnante, nonostante la presenza di una bambina disabile e nonostante il “Progetto Accoglienza” attuato in tutto l’Istituto allo scopo di favorire una migliore accoglienza dei nuovi e vecchi iscritti. Tra l’altro, sempre la prima settimana, mi è stato chiesto, in orario di servizio, di spostarmi per qualche ora nella sezione “Coccinelle” che risultava scoperta da entrambe le insegnanti (una assente per malattia, l’altra aveva ottenuto delle ore di permesso per motivi personali). La collega supplente della mia sezione, aveva preso servizio da poco e l’insegnante di sostegno sarebbe arrivata di lì a qualche giorno. Dunque ho lasciato la mia sezione ad una collega appena insediata. In questo modo ritengo sia stato ulteriormente vanificato lo spirito del “Progetto Accoglienza”.
• In seguito, sia l’insegnante di sostegno che la supplente finalmente assegnate, sono state sostituite da altre due supplenti, quando ancora si era nella fase dell’accoglienza dei bambini. Nella settimana in cui è avvenuto il cambio di insegnante di sostegno, alla sezione sono state decurtate tre ore di docenza che, considerato il numero di ore piuttosto ridotte, mi sono sembrate una enormità. Soprattutto la mia sensazione è stata che nessuno, tranne me se ne fosse accorto, infatti non sono stata informata di questo spiacevole inconveniente.
• Dunque all’inizio dell’anno scolastico, mi sono trovata a gestire in contemporanea l’accoglienza dei bambini e delle colleghe, dovendo anche dare (e ridare) alle supplenti indicazioni circa la situazione dei bambini, i progetti in atto, l’organizzazione della sezione e del plesso.
• Poi, fortunatamente, l’arrivo di ****** e ******* a dicembre. In forza della legge che tutela le madri lavoratrici, la prima ha potuto fruire dell’orario ridotto fino al compimento dell’anno del suo bambino. In conseguenza a ciò, da dicembre a fine marzo, non ci sono state ore di compresenza in sezione. Specifico che nelle mattine in cui le attività si svolgevano in sezione, a differenza di quanto avveniva nelle altre sezioni, ho svolto il mio servizio da sola, senza alcun tipo di sostegno (agli inizi di marzo, in seguito a mia tardiva sollecitazione, ho potuto avvalermi della presenza dell’educatrice anche se la somma complessiva delle ore di sostegno settimanali (tra statale e comunale) sono rimaste invariate; quindi il sostegno è mancato in qualche altro momento della giornata.
• Le poche ore di sostegno sono state attentamente distribuite ad inizio anno. All’interno di un team di plesso, si è valutata la necessità di privilegiare la presenza dell’insegnante di sostegno nelle ore di laboratorio per sopperire al disagio che la bambina avrebbe potuto vivere nel cambiare situazioni. Sempre durante un team di plesso, è stato deciso di organizzare le ore di servizio dell’altra docente curriculare dei “Pesci” in modo che ella potesse essere presente nelle ore di laboratorio. Io mi sono trovata d’accordo in questa scelta, in assenza di altre soluzioni che erano state paventate e poi scartate, pur sottolineando che ciò sarebbe andato a scapito della mia sezione. Ci si è informati sulle ore in cui la bambina poteva essere assente per terapia, escludendo in quelle occasioni la compresenza. In conseguenza di ciò, quando la terapia veniva sospesa, la bambina poteva sperimentarsi in sezione all’interno di un rapporto numerico pari a 1/23. Anche l’organizzazione delle ore di religione che hanno avuto il benefico effetto di favorire attività di piccolo gruppo nelle sezioni, non hanno avuto la stessa valenza nel mio caso. Il peso è stato comunque alleggerito, ma a differenza delle altre sezioni non mi è stato possibile, il più delle volte, fare attività mirate sui veri bisogni della sezione.
• Ad un certo punto, ho iniziato a sentire il peso della gestione di una sezione faticosa non solo per la presenza della bambina con diagnosi di handicap. Mi sono sentita sola. Ho vissuto questa “solitudine” in modo devastante. Mi chiedo se è giusto che un diritto sancito per legge, non preveda una più equilibrata distribuzione delle ore nel plesso. Soprattutto a mio parere le conseguenze di una legge di cui sono assolutamente a favore e che io stessa ho utilizzato a suo tempo, non può ricadere su una unica persona. Mi sono sentita sola nella gestione di un problema che non doveva essere solo mio, ma di tutti gli organi preposti alla organizzazione delle attività scolastiche. Non solo a me non è stata data l’opportunità di operare al meglio; ai bambini della sezione “Pesci” è stato riservato un diverso trattamento rispetto ai loro coetanei dello stesso plesso. Peraltro in sede di progettazione, a settembre, ho comunicato alle mie colleghe i bisogni di cui necessitava il mio gruppo di “grandi”, bisogni che si conoscevano perché già evidenziati nei laboratori degli anni precedenti.
• Sono anni che anche nella scuola dell’infanzia si parla di lavoro in team. Mi chiedo, alla luce di questa esperienza, quale ne sia il significato reale.
• Tra l’altro io credo molto nel lavoro di team, tanto che mi sono sempre offerta per trovare soluzioni in questo senso. Per esempio mia è stata la strategia messa in atto per fare funzionare in modo ottimale e senza ore aggiuntive delle docenti il laboratorio di musica che ha visto coinvolta l’insegnante di sostegno nel gruppo dei grandi e la mia persona che, in modo alternato, ha avuto in gestione il gruppo piccoli ed il gruppo “Grandi”.
• Ritengo che neanche alcuni contenuti della legge 81 abbiano avuto la giusta attuazione. Tale legge che dà indicazioni circa l’organizzazione della sicurezza dei lavoratori negli ambienti di lavoro, parla anche di livello di stress ambientale, sempre negli ambienti di lavoro. Certo io ho vissuto dei forti momenti di stress, non ho lavorato in modo sereno e la bambina affetta da “Disturbo Generalizzato dello Sviluppo” che spesso abbandona la sezione, poteva rischiare di uscire in strada vista l’ubicazione della sezione.
• Legge 81 che ho ritenuto non rispettata ogni qualvolta mi è stato chiesto di accogliere bambini di altre sezioni a causa dell’assenza di una collega, in presenza di una bambina con disabilità ed anche senza il supporto dell’insegnante di sostegno. Sottolineo che il numero ridotto di sezioni, comporta che l’assenza di una collega obbliga lo sforamento obbligatorio del numero legale di bambini che si possono accogliere in sezione. Inoltre tale sforamento non è stato affatto eccezionale, ma piuttosto frequente.
• Non condivido la scelta che mi è stata consigliata di allontanare la bambina con disabilità, affidandola all’educatrice per poter accogliere un numero maggiore di bambini da altre sezioni. Credo che lo spirito della legge 517 prima e della 104 poi non sia esattamente questo. L’integrazione non si fa solo quando si può, ma è un fatto culturale che necessita di una specifica sensibilità e di una precisa regia che deve anche tenere conto del contesto in cui il bambino con disabilità viene accolto.
• Mi domando: se nelle ore di allattamento sono stata lasciata sola; se ho ricevuto lo stesso trattamento quando non c’è stata l’educatrice e quando, per via del cambio di supplente, non c’era l’insegnante di sostegno, perché anche devo risolvere il problema di copertura di un’atra sezione? Forse perché in questo modo si dimostra di lavorare in team?
Fatte queste premesse mi ritengo soddisfatta del lavoro svolto in sezione.
Nei limiti delle possibilità è stato svolto il programma concordato nel team ad inizio anno. Le proposte didattiche hanno cercato di tenere conto dei bisogni specifici dei bambini. Alla fine di marzo gli interventi sono stati ottimizzati grazie alla maggiore compresenza delle insegnanti, alla maggior conoscenza che tutte hanno avuto dei bambini, al buon clima collaborativo instaurato tra le docenti che hanno saputo sempre lavorare concordando preventivamente modalità e tempi.
In assemblea, i genitori si sono dimostrati soddisfatti del lavoro da noi svolto.
Il testo è stato redatto da me che dopo aver verificato con le colleghe il percorso svolto insieme, ho sentito l’esigenza di fare una valutazione più generale di quanto sperimentato in questo anno scolastico.
…../…/…. Firma delle insegnanti
Ultima modifica di leterbuck il Sab Mag 19, 2012 3:03 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : ampliato il titolo per favorire la ricerca; eliminati alcuni dati sensibili nel testo)
cesarina- Member
- Numero di messaggi : 10
Data d'iscrizione : 30.11.10
Re: insegnante curriculare scuola infanzia con caso certificato chiede consigli per la stesura della relazione di fine anno scolastico
ciao e grazie degli apprezzamenti..
.. non hai detto però per quale uso è stata redatta la tua relazione? Consiglio di sezione, genitori, GLIC?
.. non hai detto però per quale uso è stata redatta la tua relazione? Consiglio di sezione, genitori, GLIC?
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: insegnante curriculare scuola infanzia con caso certificato chiede consigli per la stesura della relazione di fine anno scolastico
è la verifica di fine anno da allegare alla programmazione di sezione. a breve ci sarà un collegio docenti di settore (saremo solo noi dell'infanzia; nel nostro istituto ci sono tre plessi), in genere ci viene richiesta una verifica verbale dell'andamento classe. Io intenderei leggere quanto scritto, ma temo la reazione a cui potrei andare incontro. D'altro canto però ritengo che queste situazioni accadano troppo spesso nella scuola e che amare il proprio lavoro significhi anche esporsi... Ma ho paura. Ovviamente all'assemblea di sezione abbiamo raccontato il nostro lavoro omettendo le situazioni di disagio affrontate. I genitori non hanno percepito nulla di negativo anzi hanno apprezzato.
cesarina- Member
- Numero di messaggi : 10
Data d'iscrizione : 30.11.10
Re: insegnante curriculare scuola infanzia con caso certificato chiede consigli per la stesura della relazione di fine anno scolastico
.. penso che di questi problemi avresti dovuto parlarne prima, affrontandoli al momento.. parlarne dopo non mi sembra così significativo: assume il valore di uno 'sfogo personale' per scaricare la tensione accumulata in tutti i mesi precedenti. Inoltre, non si fa minimamente accenno alla situazione contestuale del minore handicappato, ai disagi che eventualmente possono essersi verificati a sue spese.. l'attenzione è sempre centrata su di te - te che hai fatto questo e questo, nonostante tutti i problemi, ecc.. - se ti va bene, ti possono dire al collegio (e secondo me sarebbe anche giusto..): -ma chi te l'ha chiesto??? - perchè purtroppo è così.. se si dà qualcosa per collaborare e condividere i problemi scolastici che ci affliggono quotidianamente si dà e basta, senza tornarci sopra; altrimenti, al momento giusto, ci si ritira e si trovano tutti insieme nuove strategie d'intervento e nuove soluzioni..
.. questo è il mio pensiero.. secondo me potresti accennare a voce, o anche metterlo per iscritto, che in sezione si sono verificati forti disagi a causa della scarsa copertura dell'orario del'alunno disabile (cosa importante sarebbe parlarne al GLIC che è la sede giusta ..) e di vari problemi dovuti a copertura di assenze, ecc..
Il tutto però deve essere esposto in forma impersonale, oggettiva, coinvolgente, accattivante, se vuoi che riscuota l'interesse generale..
Quindi, lascia indietro l'acrimonia, tira un bel sospiro e riscrivi tutto in forma più obiettiva possibile..
un saluto, fai sapere come va e se hai bisogno ci trovi qui, ciao!!
.. questo è il mio pensiero.. secondo me potresti accennare a voce, o anche metterlo per iscritto, che in sezione si sono verificati forti disagi a causa della scarsa copertura dell'orario del'alunno disabile (cosa importante sarebbe parlarne al GLIC che è la sede giusta ..) e di vari problemi dovuti a copertura di assenze, ecc..
Il tutto però deve essere esposto in forma impersonale, oggettiva, coinvolgente, accattivante, se vuoi che riscuota l'interesse generale..
Quindi, lascia indietro l'acrimonia, tira un bel sospiro e riscrivi tutto in forma più obiettiva possibile..
un saluto, fai sapere come va e se hai bisogno ci trovi qui, ciao!!
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: insegnante curriculare scuola infanzia con caso certificato chiede consigli per la stesura della relazione di fine anno scolastico
grazie. avevo proprio bisogno di sentirmi dire questo. Io sono proprio fatta come tu mi hai descritta...poi alla fine esplodo e mi prendo anche il torto. Mi metto all'opera e poi sicuramente ti consulterò. Quello che mi fa rabbia comunque è la solitudine e l'indifferenza in cui si viene lasciati troppo spesso.
cesarina- Member
- Numero di messaggi : 10
Data d'iscrizione : 30.11.10
Re: insegnante curriculare scuola infanzia con caso certificato chiede consigli per la stesura della relazione di fine anno scolastico
...prego cara, mi fa piacere se ti sono stata utile, siamo tutti sulla stessa barca... che spesso barcolla, coraggio, fai sapere come procede, ciao!!
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: insegnante curriculare scuola infanzia con caso certificato chiede consigli per la stesura della relazione di fine anno scolastico
intanto esprimo la mia solidarietà a meri meri
https://sostegno.forumattivo.com/t2270-insegnante-di-sostegno-tappabuco#13274
e ringrazio per questo spazio che date ai nostri "sfoghi" che ci aiutano poi ad affrontare nel quotidiano le nostre difficoltà.
ho riscritto la mia relazione e vorrei un parere da leterbuck che in quanto esterna al problema, riesce ad essere oggettiva.
eccolo:
Relazione finale di fine anno: sezione “Pesci”
Anno scolastico 2011-‘12
La sezione“Pesci”, in questo anno scolastico, è composta da 7 bambini “Grandi”, 10 “Mezzani”, 6 “Piccoli” per un totale di 23 bambini. L’aula in cui si svolgono le attività di sezione ha una capienza massima di 24 bambini, date le sue limitate dimensioni.
Nel gruppo “Grandi” è presente una bambina con la seguente diagnosi: “Disturbo Generalizzato dello Sviluppo”. Ella è al terzo anno di frequenza . Iscritta il primo anno senza diagnosi, dall’anno scorso fruisce di 22,30 ore settimanali di sostegno suddivise tra statale e comunale. Le due figure di sostegno presenti l’anno scorso, sono state sostituite quest’anno: l’educatrice è presente dal primo giorno di aperture della scuola, l’insegnante statale ha preso servizio verso la fine della prima settimana di apertura ed è stata successivamente sostituita a dicembre.
La bambina presenta difficoltà che appaiono trasversali ai vari ambiti: della comunicazione, dell’autonomia, del controllo di sé…
Le ore messe a sua disposizione appaiono poche rispetto al bisogno costante che ella ha di interagire con l’ambiente attraverso un mediatore capace di interpretare/cogliere anche empaticamente i suoi bisogni per aiutarla a leggere e comunicare, nel modo sempre più adeguato i segnali provenienti dall’ambiente.
Oltre a lei purtroppo, almeno altri due bambini “Grandi” , senza segnalazioni di handicap, ma entrambi seguiti per patologie diverse dall’A.S.L. presentano difficoltà tali che necessitano di particolari attenzioni da parte delle docenti.
Nel gruppo “Mezzani” è presente una bambina di origini magrebine, inscritta da quest’anno con notevoli difficoltà a comprendere e comunicare nella lingua italiana.
Nel gruppo “Piccoli” si evidenzia la necessità di mettere in atto strategie atte a contenere un bambino che manifesta atteggiamenti oppositivi nei confronti dell’ambiente.
I genitori nell’ultima assemblea di sezione, si sono compiaciuti per il lavoro svolto. In particolare hanno apprezzato la metodologia didattica messa in atto che valorizza il gioco come strumento principale in cui avvengono gli apprendimenti.
A conclusione di questo anno scolastico dunque possiamo essere soddisfatte del lavoro svolto. Importante è stata l’intesa che si è instaurata tra le colleghe della sezione “Pesci” che si sono sempre adoperate nel lavorare in sinergia, avendo chiari gli obiettivi da attuare. Grazie alla buona comunicazione veicolata tra di esse, è stato possibile ottimizzare gli interventi (soprattutto alla fine di marzo grazie alla maggiore compresenza conseguente al rientro in servizio ad orario “pieno” della docente che aveva fino ad allora fruito delle ore di allattamento), alla maggior conoscenza che tutte hanno avuto dei bambini, al buon clima collaborativo instaurato , alla capacità di lavorare concordando preventivamente modalità e tempi.
Purtroppo segnaliamo una serie di disagi che hanno comunque reso difficoltoso il raggiungimento degli obiettivi prefissati a causa di impedimenti indipendenti alla organizzazione di sezione:
• La riduzione di orario della prima settimana scolastica, a settembre non ha avuto la valenza dettata dallo spirito del “Progetto Accoglienza” a causa di una inadeguata copertura della sezione “Pesci”.
• Anche il ricambio delle insegnanti, di sostegno e curricolare nel periodo da settembre a dicembre (periodo dedicato all’accoglienza dei bambini), ha inficiato i benefici effetti del “Progetto Accoglienza”.
• Pure le difficoltà oggettive che si sono riscontrate nella gestione di una classe “difficile” quando per motivi vari: assenza della educatrice, decurtamento di tre ore di sostegno la settimana del cambio dell’insegnante di sostegno, copertura di classi scoperte anche in casi in cui in sezione non era presente l’insegnante di sostegno, diminuzione della compresenza in conseguenza dell’utilizzo della legge a tutela delle lavoratrici madri.
……/…/… le insegnanti
https://sostegno.forumattivo.com/t2270-insegnante-di-sostegno-tappabuco#13274
e ringrazio per questo spazio che date ai nostri "sfoghi" che ci aiutano poi ad affrontare nel quotidiano le nostre difficoltà.
ho riscritto la mia relazione e vorrei un parere da leterbuck che in quanto esterna al problema, riesce ad essere oggettiva.
eccolo:
Relazione finale di fine anno: sezione “Pesci”
Anno scolastico 2011-‘12
La sezione“Pesci”, in questo anno scolastico, è composta da 7 bambini “Grandi”, 10 “Mezzani”, 6 “Piccoli” per un totale di 23 bambini. L’aula in cui si svolgono le attività di sezione ha una capienza massima di 24 bambini, date le sue limitate dimensioni.
Nel gruppo “Grandi” è presente una bambina con la seguente diagnosi: “Disturbo Generalizzato dello Sviluppo”. Ella è al terzo anno di frequenza . Iscritta il primo anno senza diagnosi, dall’anno scorso fruisce di 22,30 ore settimanali di sostegno suddivise tra statale e comunale. Le due figure di sostegno presenti l’anno scorso, sono state sostituite quest’anno: l’educatrice è presente dal primo giorno di aperture della scuola, l’insegnante statale ha preso servizio verso la fine della prima settimana di apertura ed è stata successivamente sostituita a dicembre.
La bambina presenta difficoltà che appaiono trasversali ai vari ambiti: della comunicazione, dell’autonomia, del controllo di sé…
Le ore messe a sua disposizione appaiono poche rispetto al bisogno costante che ella ha di interagire con l’ambiente attraverso un mediatore capace di interpretare/cogliere anche empaticamente i suoi bisogni per aiutarla a leggere e comunicare, nel modo sempre più adeguato i segnali provenienti dall’ambiente.
Oltre a lei purtroppo, almeno altri due bambini “Grandi” , senza segnalazioni di handicap, ma entrambi seguiti per patologie diverse dall’A.S.L. presentano difficoltà tali che necessitano di particolari attenzioni da parte delle docenti.
Nel gruppo “Mezzani” è presente una bambina di origini magrebine, inscritta da quest’anno con notevoli difficoltà a comprendere e comunicare nella lingua italiana.
Nel gruppo “Piccoli” si evidenzia la necessità di mettere in atto strategie atte a contenere un bambino che manifesta atteggiamenti oppositivi nei confronti dell’ambiente.
I genitori nell’ultima assemblea di sezione, si sono compiaciuti per il lavoro svolto. In particolare hanno apprezzato la metodologia didattica messa in atto che valorizza il gioco come strumento principale in cui avvengono gli apprendimenti.
A conclusione di questo anno scolastico dunque possiamo essere soddisfatte del lavoro svolto. Importante è stata l’intesa che si è instaurata tra le colleghe della sezione “Pesci” che si sono sempre adoperate nel lavorare in sinergia, avendo chiari gli obiettivi da attuare. Grazie alla buona comunicazione veicolata tra di esse, è stato possibile ottimizzare gli interventi (soprattutto alla fine di marzo grazie alla maggiore compresenza conseguente al rientro in servizio ad orario “pieno” della docente che aveva fino ad allora fruito delle ore di allattamento), alla maggior conoscenza che tutte hanno avuto dei bambini, al buon clima collaborativo instaurato , alla capacità di lavorare concordando preventivamente modalità e tempi.
Purtroppo segnaliamo una serie di disagi che hanno comunque reso difficoltoso il raggiungimento degli obiettivi prefissati a causa di impedimenti indipendenti alla organizzazione di sezione:
• La riduzione di orario della prima settimana scolastica, a settembre non ha avuto la valenza dettata dallo spirito del “Progetto Accoglienza” a causa di una inadeguata copertura della sezione “Pesci”.
• Anche il ricambio delle insegnanti, di sostegno e curricolare nel periodo da settembre a dicembre (periodo dedicato all’accoglienza dei bambini), ha inficiato i benefici effetti del “Progetto Accoglienza”.
• Pure le difficoltà oggettive che si sono riscontrate nella gestione di una classe “difficile” quando per motivi vari: assenza della educatrice, decurtamento di tre ore di sostegno la settimana del cambio dell’insegnante di sostegno, copertura di classi scoperte anche in casi in cui in sezione non era presente l’insegnante di sostegno, diminuzione della compresenza in conseguenza dell’utilizzo della legge a tutela delle lavoratrici madri.
……/…/… le insegnanti
Ultima modifica di leterbuck il Dom Mag 20, 2012 1:12 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : segnalato link di riferimento)
cesarina- Member
- Numero di messaggi : 10
Data d'iscrizione : 30.11.10
Re: insegnante curriculare scuola infanzia con caso certificato chiede consigli per la stesura della relazione di fine anno scolastico
.. non ho la pretesa di fare la 'correttrice di bozze', per carità.. però secondo me sei stata proprio brava.. brava a metterti in discussione e a proporti in un confronto, ti meriti tutti gli apprezzamenti.. non è facile 'modificare un atteggiamento' (per usare termini tecnici scolastici.. ) e tu dimostri sensibilità, intelligenza e serietà professionale (anche se io non sono nessuno per dirlo, ma pazienza, ci aiutiamo tra di noi, sennò come?? )
.. puoi anche aggiungere (adesso lo puoi fare..) in forma sempre obiettiva e generalizzante, dei sacrifici che tutte insieme avete fatto per sostenere la difficile situazione, nel dettaglio.. perchè no??
..e per finire, ringrazio anch'io l'Artefice del forum, dove tutti noi possiamo trovare se vogliamo un nostro spazio (... io non conto nulla, vengo solo 'a rimorchio'.. ) e se ti fa piacere e se Gabriella è d'accordo, possiamo inserire nei "Materiali di Sostegno" la tua relazione..
un abbraccio e ancora complimenti, ciao!!
.. puoi anche aggiungere (adesso lo puoi fare..) in forma sempre obiettiva e generalizzante, dei sacrifici che tutte insieme avete fatto per sostenere la difficile situazione, nel dettaglio.. perchè no??
..e per finire, ringrazio anch'io l'Artefice del forum, dove tutti noi possiamo trovare se vogliamo un nostro spazio (... io non conto nulla, vengo solo 'a rimorchio'.. ) e se ti fa piacere e se Gabriella è d'accordo, possiamo inserire nei "Materiali di Sostegno" la tua relazione..
un abbraccio e ancora complimenti, ciao!!
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: insegnante curriculare scuola infanzia con caso certificato chiede consigli per la stesura della relazione di fine anno scolastico
ragazze, grazie per esserci. Pensate che la relazione era da tempo nel mio computer, ma sentivo che non era giusta. La mia collega curriculare cercava di dirmi che agli occhi di chi non mi conosce, potevo sembrare eccessiva... ma io ero arrabbiata: volevo "farla fuori".
Ho pensato ad una consulenza, perchè sono cosciente di avere un carattere istintivo che spesso mi porta a non prevedere gli effetti delle mie scelte. Ma non sapevo a chi rivolgermi. Ho pensato al sindacato... e poi ho pensato a questo forum. Ora ho le idee più chiare. Grazie mille.
P.S. se il mio scritto può servire per sollecitare riflessioni, ben venga, inseriscilo pure.
Ho pensato ad una consulenza, perchè sono cosciente di avere un carattere istintivo che spesso mi porta a non prevedere gli effetti delle mie scelte. Ma non sapevo a chi rivolgermi. Ho pensato al sindacato... e poi ho pensato a questo forum. Ora ho le idee più chiare. Grazie mille.
P.S. se il mio scritto può servire per sollecitare riflessioni, ben venga, inseriscilo pure.
cesarina- Member
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Data d'iscrizione : 30.11.10
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