ma voi siete bravi in tutte le materie??

vi capita di avere difficoltà in qualche disciplina perchè ne avete meno padronanza? Ad alcuni miei colleghi capita spesso di avere enormi difficoltà nelle lingue, francese soprattutto (scuola media). Oppure c'è chi ha più competenza nelle materie umanistiche piuttosto che scientifiche. In questo caso come ci si comporta anche rispetto all'insegnante curriculare?

Certo che capita di sentirsi meno competenti in alcune materie rispetto ad altre, d'altronde ognuno ha la sua specifica formazione.Io cerco di dare il mio " sostegno" cercando di studiare o prepararmi nelle materie in cui ho meno dimestichezza anche con l'aiuto dei colleghi per riferimenti a libri di testo o per chiarificazioni. Questo senza l'aspettativa di diventare un'esperta, ma almeno di garantire ai miei alunni il meglio che posso. A volte può essere faticoso, ma si impara anche tanto stando in classe dove i nostri alunni dovrebbero stare il più possibile.
Ciao!

silla, anche io mi preparo il più possibile... ma c'è in particolare qualche difficoltà nei problemi di matematica..Anche se conosco le formule etc..., a volte ho difficoltà bell'impostare e risolvere il problema ..e questo lo vivo come un limite! Non ho il coraggio di farlo capire alla prof di matematica..Cosa mi consigliate?

Anche se non nelle vesti di insegnante di sostegno, ma nel mio ruolo di medico foniatra e formatore di terapisti e docente di discipline legate al mio campo, mi aggiungo all'elenco di quanti si sentono più ferrati in alcune materie e meno in altre. Ho senz'altro i miei campi di azione preferiti, sia in diagnostica che in didattica. Quando entra una visita in uno dei miei studi, accade inevitabilmente che -una volta resomi conto del tipo di patologia che sto per affrontare- dica a me stesso nella mia mente: "Ah, bene, si tratta di questo tipo di disturbo...", oppure: "Oh no, ora devo affrontare questa forma di deficit...!".
Lo stesso mi capita quando a lezione devo trattare alcuni argomenti che trovo molto stimolanti e nei quali mi sento a mio completo agio, o quando mi tocca spiegare altre tematiche che non mi esaltano e francamente mi annioano.
Che si fa in questi casi? Ci si distacca emotivamente, e si cerca di rendere comunque al meglio, anche se con minore esntusiasmo. Ma che esistano differenze di preferenze e di propensioni, non vi è dubbio.

P.S. Quanto alle lingue straniere, non vi dico la soddisfazione che ho provato quando mi è stato affidato un insegnamento a Ginevra, e subito dopo, il panico per dover imparare al più presto il francese, io che ho sempre preferito e studiato solo inglese .

Massimo Borghese