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aiuto per dist. misto della condotta e della sfera emotiva
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aiuto per dist. misto della condotta e della sfera emotiva
Ciao!
Il bambino che segue è certificato con la diagnosi di dist. misto delle condotte e della sfera emotiva...detto tutto e detto niente... è intelligente, dal punto di vista didattico non è molto distante dalla classe, ma non riesce a stare in classe e ad instaurare rapporti di convivenza con i compagni... Laddove gli si neghi ciò che vuole fare viene assalito da attacchi in cui grida come un ossesso tappandosi le orecchie, piange, a volte si picchia. Dice parolacce in classe, spintona e stuzzica gli altri ma non vuole essere brontolato; si può passare un'intera mattina ad aspettare che svolga un'attività se lui ha detto "non lo faccio".
Mi trovo nella situazione di non sapere cosa fare, perchè sa da parte mia organizzerei attività soprattutto di piccolo gruppo in cui si senta coinvolto e partecipi attivamente, dall'altra le colleghe hanno un'impostazione più "frontale" della scuola, quindi mi viene difficile agire.
Se avete qualche esperienza....vi ringrazierei molto!!
Il bambino che segue è certificato con la diagnosi di dist. misto delle condotte e della sfera emotiva...detto tutto e detto niente... è intelligente, dal punto di vista didattico non è molto distante dalla classe, ma non riesce a stare in classe e ad instaurare rapporti di convivenza con i compagni... Laddove gli si neghi ciò che vuole fare viene assalito da attacchi in cui grida come un ossesso tappandosi le orecchie, piange, a volte si picchia. Dice parolacce in classe, spintona e stuzzica gli altri ma non vuole essere brontolato; si può passare un'intera mattina ad aspettare che svolga un'attività se lui ha detto "non lo faccio".
Mi trovo nella situazione di non sapere cosa fare, perchè sa da parte mia organizzerei attività soprattutto di piccolo gruppo in cui si senta coinvolto e partecipi attivamente, dall'altra le colleghe hanno un'impostazione più "frontale" della scuola, quindi mi viene difficile agire.
Se avete qualche esperienza....vi ringrazierei molto!!
sara.s- Nuovo member
- Numero di messaggi : 5
Data d'iscrizione : 29.08.09
Re: aiuto per dist. misto della condotta e della sfera emotiva
ciao sara
questo non è propriamente il mio campo ma vorrei dirti lo stesso la mia esperienza un pò perchè mi è capitato di lavorare con bambini che avevano anche comportamenti oppositivi e provocatori,un pò perchè ho fatto proprio poco tempo fa un corso sui disturbi del comportamento e devo dire che è stato molto utile.
Ti riporto alcune esperienze.
Per prima cosa è capitato che bambini diagnosticati con disturbi di comportamento in realtà veri disturbi non erano,ma erano solo bambini i cui comportamenti risultavano essere la conseguenza di situazioni familiari poco funzionali.Ad esempio un bambino che strillava e dava calci ogni volta che voleva ottenere una cosa non era in realtà un disturbo del comportamento ma semplicemente un bambino a cui fin da piccolo avevano insegnato che la modalità adatta per richiedere e ottenere qualcosa era proprio quella:ogni volta che strillava e piangeva per non sentirlo più la madre lo accontentava e giustamente il bambino aveva appreso che il comportamento giusto era quello.Cosa fare in questo caso?se usa queste modalità disfunzionali per richiedere qualcosa non assecondarlo mai,finche non rimane almeno cinque o dieci secondi in silenzio e calmo e fa una richiesta adeguata (quindi con un comportamento che deve essergli insegnato dall'esterno)la sua richiesta non può essere assecondata,altrimenti si rinforza una modalità sbaglita.
essere troppo rigidi o addirittura severi non serve (parlo sempre dei miei casi ovviamente) poichè se la modalità comunicativa e interattiva maggiormente usata dal bambino è proprio quella dell'aggressività,rispondergli strillando o con altra aggressività è un ulteriore rinforzo a quel comportamento errato, si crea un escalation da cui poi è difficle uscire (tu strilli allora io strillo più forte..e così via).
Il comportamento è sempre comunicazione, se spinge gli altri bambini e li spintona è comunque un modo di comunicare qualcosa,probabilmente non ha le modalità adatte e quindi devono essergli insegnate.
Quello che potresti fare è prima di tutto di farti vedere da lui in maniera positiva, come la persona che quando arriva porta qualcosa di bello e non di negativo.
Per fare questo ad esempio potresti usare la stessa tecnica che si usa con i bambini autistici cioè raccogliere tutte le attività che a lui piacciono e che a lui interessano.in realtà non voglio descrivere questo in maniera approfondita perchè non conosco il bambino e perchè rischierei di banalizzare una tecnica molto complessa e importante, il concetto però è che evidentemente il comportamento nasce da una situazione di disagio,forse il semplice dover soddisfare richieste fa nascere nel bambino una serie di comportamenti disfunzionali. Farti vedere non più come colei che richiede ma come chi possiede dei premi,dei giochi,delle attività gratificanti e le condivide,si inserisce,ti farà assumere una luce positiva e piano piano sarai in grado tra un'attività divertente ed un 'altra di inserire qualche richiesta più alta perchè avrai costruito una buona alleanza con il bambino che è fondamentale. Organizzare attivtà di piccolo gruppo mi sembra un ottima idea, anzi credo proprio che abbia bisogno di essere guidato e di imparare modalità funzionali di interazione sociale.
Conosco casi (questo te lo dico per meterti una piccola pulce nell'orecchio che poi magari è infondata) come dicevo prima, in cui diagnosi di questo tipo non erano veritiere perchè i comportamenti dei bambini erano solo il frutto di ciò che avveniva a casa e in questi casi intervenendo solo sui genitori (che hanno fatto terapia con bravi psicologi)è stato possibile far sparire del tutto le problematiche dei bambini (i bambini non hanno mai fatto terapia ma solo i genitori!!)...
Ti può essere molto utile fare una sorta di anali si approfondita dei comportamenti del bambino cioè scrivere per ogni giorno(e ad es. per una settimana) quando avvengono questi comportamenti,in che situazione specifica, quali sono i fatti avvenuti prima della crisi e quale è stata la conseguenza di quel comportamento, In questo modo potrai vedere con quale frequenza si manifestano ma soprattutto analizzare bene gli antecedenti,cioà cosa avviene prima che il b. si comporta in un certo modo. Lo fa sempre se c'è da fare una richiesta?lo fa di più se deve lui rispondere a una richiesta?lo fa quando è particolarmente stanco?ecc..perchè poi è modificando le condizioni antecedenti potresti essere in grado di prevenire alcuni comportamenti che dovrebbe essere il tuo obiettivo(una volta che il bambino scoppia è difficile gestirlo quindi l'obiettivo è capire quando lo fa ed evitare che lo faccia).
scusa mi sono dilungata tantissimoooooooo!!!
questo non è propriamente il mio campo ma vorrei dirti lo stesso la mia esperienza un pò perchè mi è capitato di lavorare con bambini che avevano anche comportamenti oppositivi e provocatori,un pò perchè ho fatto proprio poco tempo fa un corso sui disturbi del comportamento e devo dire che è stato molto utile.
Ti riporto alcune esperienze.
Per prima cosa è capitato che bambini diagnosticati con disturbi di comportamento in realtà veri disturbi non erano,ma erano solo bambini i cui comportamenti risultavano essere la conseguenza di situazioni familiari poco funzionali.Ad esempio un bambino che strillava e dava calci ogni volta che voleva ottenere una cosa non era in realtà un disturbo del comportamento ma semplicemente un bambino a cui fin da piccolo avevano insegnato che la modalità adatta per richiedere e ottenere qualcosa era proprio quella:ogni volta che strillava e piangeva per non sentirlo più la madre lo accontentava e giustamente il bambino aveva appreso che il comportamento giusto era quello.Cosa fare in questo caso?se usa queste modalità disfunzionali per richiedere qualcosa non assecondarlo mai,finche non rimane almeno cinque o dieci secondi in silenzio e calmo e fa una richiesta adeguata (quindi con un comportamento che deve essergli insegnato dall'esterno)la sua richiesta non può essere assecondata,altrimenti si rinforza una modalità sbaglita.
essere troppo rigidi o addirittura severi non serve (parlo sempre dei miei casi ovviamente) poichè se la modalità comunicativa e interattiva maggiormente usata dal bambino è proprio quella dell'aggressività,rispondergli strillando o con altra aggressività è un ulteriore rinforzo a quel comportamento errato, si crea un escalation da cui poi è difficle uscire (tu strilli allora io strillo più forte..e così via).
Il comportamento è sempre comunicazione, se spinge gli altri bambini e li spintona è comunque un modo di comunicare qualcosa,probabilmente non ha le modalità adatte e quindi devono essergli insegnate.
Quello che potresti fare è prima di tutto di farti vedere da lui in maniera positiva, come la persona che quando arriva porta qualcosa di bello e non di negativo.
Per fare questo ad esempio potresti usare la stessa tecnica che si usa con i bambini autistici cioè raccogliere tutte le attività che a lui piacciono e che a lui interessano.in realtà non voglio descrivere questo in maniera approfondita perchè non conosco il bambino e perchè rischierei di banalizzare una tecnica molto complessa e importante, il concetto però è che evidentemente il comportamento nasce da una situazione di disagio,forse il semplice dover soddisfare richieste fa nascere nel bambino una serie di comportamenti disfunzionali. Farti vedere non più come colei che richiede ma come chi possiede dei premi,dei giochi,delle attività gratificanti e le condivide,si inserisce,ti farà assumere una luce positiva e piano piano sarai in grado tra un'attività divertente ed un 'altra di inserire qualche richiesta più alta perchè avrai costruito una buona alleanza con il bambino che è fondamentale. Organizzare attivtà di piccolo gruppo mi sembra un ottima idea, anzi credo proprio che abbia bisogno di essere guidato e di imparare modalità funzionali di interazione sociale.
Conosco casi (questo te lo dico per meterti una piccola pulce nell'orecchio che poi magari è infondata) come dicevo prima, in cui diagnosi di questo tipo non erano veritiere perchè i comportamenti dei bambini erano solo il frutto di ciò che avveniva a casa e in questi casi intervenendo solo sui genitori (che hanno fatto terapia con bravi psicologi)è stato possibile far sparire del tutto le problematiche dei bambini (i bambini non hanno mai fatto terapia ma solo i genitori!!)...
Ti può essere molto utile fare una sorta di anali si approfondita dei comportamenti del bambino cioè scrivere per ogni giorno(e ad es. per una settimana) quando avvengono questi comportamenti,in che situazione specifica, quali sono i fatti avvenuti prima della crisi e quale è stata la conseguenza di quel comportamento, In questo modo potrai vedere con quale frequenza si manifestano ma soprattutto analizzare bene gli antecedenti,cioà cosa avviene prima che il b. si comporta in un certo modo. Lo fa sempre se c'è da fare una richiesta?lo fa di più se deve lui rispondere a una richiesta?lo fa quando è particolarmente stanco?ecc..perchè poi è modificando le condizioni antecedenti potresti essere in grado di prevenire alcuni comportamenti che dovrebbe essere il tuo obiettivo(una volta che il bambino scoppia è difficile gestirlo quindi l'obiettivo è capire quando lo fa ed evitare che lo faccia).
scusa mi sono dilungata tantissimoooooooo!!!
Re: aiuto per dist. misto della condotta e della sfera emotiva
sei stata davvero esauriente!! grazie!!
pormi nell'ottica di colei che porta una novità positiva è quello che mi riuscirebbe meglio...in questo caso il problema è che sia il resto del team , sia il preside, sia la famiglia AVREBBERO la pretesa che lui seguisse la classe, ritenendo che seguire una strada "alternativa" anche salutuariamente non sia auspicabile...per questo mi trovo un po' in difficoltà, so bene che la specializzata sono io ma non è facile agire serenamente in queste condizioni!!
cmq a breve avremo l'incontro anche con la psicologa che da quello che ho capitoè sulla mia stessa linea...così speriamo...
pormi nell'ottica di colei che porta una novità positiva è quello che mi riuscirebbe meglio...in questo caso il problema è che sia il resto del team , sia il preside, sia la famiglia AVREBBERO la pretesa che lui seguisse la classe, ritenendo che seguire una strada "alternativa" anche salutuariamente non sia auspicabile...per questo mi trovo un po' in difficoltà, so bene che la specializzata sono io ma non è facile agire serenamente in queste condizioni!!
cmq a breve avremo l'incontro anche con la psicologa che da quello che ho capitoè sulla mia stessa linea...così speriamo...
sara.s- Nuovo member
- Numero di messaggi : 5
Data d'iscrizione : 29.08.09
informazioni
Buongiorno
io sono dall'altra parte della barricata anche se credo che la collaborazione sia la soluzione migliore per la gestione dei problemi
in classe di mia figlia(prima elementare) c'è un bambino che mostra tutti i segnali riportati nei vostri messaggi
come si fa per richiedere un aiuto o un insegnante di sostegno?
se madre o direttrice prendono sotto gamba la questione come si può agire per motivarle a prendere atto della necessità?
grazie
Mario
io sono dall'altra parte della barricata anche se credo che la collaborazione sia la soluzione migliore per la gestione dei problemi
in classe di mia figlia(prima elementare) c'è un bambino che mostra tutti i segnali riportati nei vostri messaggi
come si fa per richiedere un aiuto o un insegnante di sostegno?
se madre o direttrice prendono sotto gamba la questione come si può agire per motivarle a prendere atto della necessità?
grazie
Mario
l3ernie- Nuovo member
- Numero di messaggi : 1
Data d'iscrizione : 26.10.09
Età : 59
Località : milano
Re: aiuto per dist. misto della condotta e della sfera emotiva
Buonasera sig. Mario, generalmente, le insegnanti si accorgono e si rendono conto di eventuali difficoltà e convocano i genitori per un primo confronto. Nella nostra scuola ad esempio è presente un servizio psicopedagogico in cui collaborano diversi professionisti: logopedisti, psicologici, ecc. Se le difficoltà persistono le insegnanti segnalano la situazione al servizio psicopedagogico e vengono convocati (o richiedono loro di farlo) i genitori per un colloquio.
La richiesta di aiuto DEVE PERVENIRE DAI GENITORI, una volta che loro saranno convinti e consapevoli, si rivolgeranno al servizio di neuropsichiatria per una valutazione.
Concludendo bisogna sensibilizzare i genitori, se loro non riconosceranno la difficoltà del figlio sarà molto, molto difficile.
Non mi viene in mente altro, spero di essere stata utile.
La richiesta di aiuto DEVE PERVENIRE DAI GENITORI, una volta che loro saranno convinti e consapevoli, si rivolgeranno al servizio di neuropsichiatria per una valutazione.
Concludendo bisogna sensibilizzare i genitori, se loro non riconosceranno la difficoltà del figlio sarà molto, molto difficile.
Non mi viene in mente altro, spero di essere stata utile.
Sumat- Advanced Member
- Numero di messaggi : 123
Data d'iscrizione : 11.09.09
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