SOS, prove di verifica uguali ai compagni di classe?

ciao a tutti,
sono un'insegnante di sostegno della scuola primaria.
Oggi è stato il primo giorno e...è andata!

Approfitto della vostra esperienza per una domanda: quest'anno seguirò, fra gli altri, una bambina con lieve ritardo. I genitori mi hanno detto che vogliono che la figlia venga valutata con le stesse prove e la stessa modalità di tutti gli altri alunni. Lei segue in generale la programmazione della classe, a volte semplificata ricercando gli obiettivi minimi. Le colleghe mi hanno detto che utilizzando le stesse prove degli altri, la bambina non avrebbe la sufficienza. Come mi consigliate di muovermi? E' possibile normativamente quello che chiedono i genitori?

bimbia ha scritto:ciao a tutti,
sono un'insegnante di sostegno della scuola primaria.
Oggi è stato il primo giorno e...è andata!

Approfitto della vostra esperienza per una domanda: quest'anno seguirò, fra gli altri, una bambina con lieve ritardo. I genitori mi hanno detto che vogliono che la figlia venga valutata con le stesse prove e la stessa modalità di tutti gli altri alunni. Lei segue in generale la programmazione della classe, a volte semplificata ricercando gli obiettivi minimi. Le colleghe mi hanno detto che utilizzando le stesse prove degli altri, la bambina non avrebbe la sufficienza. Come mi consigliate di muovermi? E' possibile normativamente quello che chiedono i genitori?

Intanto BENVENUTA!

credo che una via di mezzo si possa trovare,dato che la bimba segue la programmazione di classe ad obiettivi minimi.

Naturalmente le prove saranno le stesse nella sostanza, ma dovranno cambiare le modalità di esercizi.

Mi spiego se ad esempio deve fare l'analisi logica grammaticale, al bambino che seguo io , sulle stesse rasi non faccio riscrivere ed analizzare, ma usiamo i colori ( rosso soggetto, blu predicato ecc ecce ); in storia se i compagni avranno domande aperte, lui avrà le stesse domande , ma a risposta multipla... e così via per tutte le materie.

Grazie per la risposta e per il benvenuto!!
Purtroppo non credo che sia sufficiente una mediazione perchè in buona sostanza i genitori non vogliono il sostegno e quindi puntano a dimostrare che non le serve!

bimbia ha scritto:Grazie per la risposta e per il benvenuto!!
Purtroppo non credo che sia sufficiente una mediazione perchè in buona sostanza i genitori non vogliono il sostegno e quindi puntano a dimostrare che non le serve!

Capisco la situazione , un anno un papà fece togliere il sostegno perchè , testuali parole : "meglio bocciato che col sostegno".
Nulla riuscì a fare la madre per convincere il marito ...nè noi come gruppo H.

Ciao..anche io sono insegnante di sostegno. Secondo me devi con tatto...con pazienza e giorno dopo giorno, cercare di convincerli che per il bene della figlia è meglio fare prove adatte alle sue capacità. Gli argomenti delle verifiche saranno gli stessi, ma logico che ad una bambina con lieve ritardo mentale non puoi chiedere le stesse cose dei compagni. Io ho seguito qualche anno fa una bambina con lieve ritardo mentale e posso assicurarti che hanno ragione le tue colleghe a dirti che se fai come dicono i genitori avrà tutte insufficenze.
Ora la domanda che devi porti è: vale la pena frustrare la bambina ancora di più di quello che già sarà, x colpa di genitori che non hanno ancora elaborato il lutto e pretendono che lei non abbia bisogno del sostegno? e che così facendo le stanno facendo solo del male???
Secondo me devi andare avanti x la tua strada, spiegando ai genitori che la didattica è di competenza dell'insegnante e che tu ritieni che la bambina non possa svolgere le stesse verifiche o attività dei compagni senza andare incontro a risultati negativi. Devi puntare sul fatto che la bambina si sentirebbe ancora più frustrata per i risultati negativi...che potrebbe iniziare a non voler andare a scuola...ecc...tutto con molto tatto...i genitori sono in una fase ancora molto critica, per cui devi essere mooolto delicata con loro. Molto comprensiva...loro non capiscono ancora che così facendo danneggiano loro figlia. Buon lavoro...sarà lungo...sofferente..ma vedrai...capiranno!!! Si tratta di loro figlia!!

Ciao Bimbia dato che la bambina segue la programmazione della classe con obiettivi ridotti,potresti darle le stesse prove date ai compagni ma ridotte e semplòificate,ossia adattate alle sue reali possibilità.Ancora volevo aggiungere che una bambina con handicap non potrebbe essere valutata con l'insuffucienza,sarebbe una contraddizione assurda,la valutazione di questi bambini non va fatta tenendo conto dell'intero gruppo classe ma effettuata in base alla situazione personale......ricordandosi che ha una certificazione.ciao

patriziadic ha scritto: Ciao Bimbia dato che la bambina segue la programmazione della classe con obiettivi ridotti,potresti darle le stesse prove date ai compagni ma ridotte e semplòificate,ossia adattate alle sue reali possibilità.Ancora volevo aggiungere che una bambina con handicap non potrebbe essere valutata con l'insuffucienza,sarebbe una contraddizione assurda,la valutazione di questi bambini non va fatta tenendo conto dell'intero gruppo classe ma effettuata in base alla situazione personale......ricordandosi che ha una certificazione.ciao

e poi bisogna tener conto nella valutazione , secondo me, non esclusivamente della prova in sè, ma del processo di apprendimento e dei progressi piccoli o grandi che siano...ci sono tantissime variabili che entrano ingioco nella valutazione, ma non si può ridurre tutto ad una singola prova .