ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilita' e della Salute)

http://www.scuolamediasiani.it/home/modules/aggiornamento/icare.pdf

http://www.ctrhmanerbio.it/documenti/icare/azioni/3/ICF%20strumenti%20osservazione_Bartoli_Parolini_11_03_09_I%20CARE.pdf

icf e strumenti di osservazione / valutazione

http://gold.indire.it/nuovo/gen/show.php?ObjectID=BDP-GOLD000000000026AC76

ICF: un modello antropologico per la lettura dei Bisogni Educativi Speciali

http://www.giuntiscuola.it/files/Convegno_febbraio_5/52Grasso.pdf

ICF A SCUOLA

LINK inattivo

Ministero della Sanità
Classificazione Statistica internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati
Decima revisione ICD - 10

La divisione in gruppi delle varie patologie e tutti i codici

http://www.edscuola.it/archivio/handicap/icd10.pdf
(da eduscuola)

L’ICF PER L’INCLUSIONE
SCOLASTICA IN PIEMONTE


http://www.usrpiemonte.it/icf/Documenti%20condivisi/formazione%20neo%20immessi/materiale_ICF_pub.pdf

La Classifi cazione
Internazionale
del Funzionamento, della
Disabilità e della Salute (ICF)
Lo sviluppo della classifi cazione, i limiti della
diagnosi di malattie ed evoluzione dei concetti
di salute e disabilità: l’esperienza italiana


http://www.usrpiemonte.it/icf/Documenti%20condivisi/formazione%20neo%20immessi/Opuscolo_ICF_2008.pdf

http://blog.edidablog.it/edidablog/cd74roma/files/2011/07/ICF-Classificazione-internazionale-del-funzionamento-della-disabilit%C3%A0-e-della-salute-2011.pdf

A CURA DELLA COMMISSIONE DISAGIO E DISABILITÀ, 74° CIRCOLO DIDATTICO. ROMA, A. S. 2010-2011

Possibilità di consultare la prima parte del Manuale (in parallelo all'ICD 9/10):

http://books.google.it/books?id=RM8LLzOGcPUC&pg=PR7&hl=it&source=gbs_selected_pages&cad=3#v=onepage&q&f=false

Slide realizzate dal prof. Angelo Lascioli e Luciano Pasqualotto dell'Università degli Studi di Verona, relative all'incontro tenuto il 7 maggio 2012 a Bussolengo.

http://www.fumanescuola.it/documenti/2011_2012/ICF/Slide_ICF_SCUOLA-Bussolengo.pdf

Cos’è il Modello ICF e quale contributo può dare all’inclusione scolastica



http://sites.google.com/site/progettoicf/icf-e-scuola

Progettare l’integrazione
Strumenti, procedure e modelli operativi

Scheda di Segnalazione
Profilo Dinamico Funzionale
Piano Educativo Individualizzato

Materiali di studio
per l’applicazione condivisa della Classificazione
Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della
Salute (ICF)

http://www.icforano.it/LIBRO_TREVISO_ICF-PDF-PEI-1.pdf

ICF ed inclusione

http://www.scuole-cantu2.it/ICCantu2_v2/CTRH/download/ICF_inclusione.pdf

APPLICAZIONI OPERATIVE DI ICF

http://www.scuole-cantu2.it/ICCantu2_v2/CTRH/download/ICF_Applicazioni_operative.pdf

I.C.F.: un linguaggio universale per classificare
il funzionamento,
la disabilità e la salute

http://www.cesil.com/leaderforchemist/187WEB/Cimino.pdf

MODELLO DI PEI in orttica ICF

http://icf.altervista.org/index.php?option=com_joomdoc&task=doc_download&gid=35&Itemid=48

I fattori ambientali costituiscono gli atteggiamenti, l'ambiente fisico e sociale in cui le persone vivono e conducono la loro esistenza.
I fattori ambientali sono una componente della Parte 2 (Fattori Contestuali) della classificazione. Questi fattori devono essere considerati per ciascuna
componente del funzionamento e codificati di conseguenza tenendo conto del punto di vista della persona della quale si sta descrivendo la situazione. Il
primo qualificatore indica il grado in cui un fattore rappresenta un facilitatore o una barriera. Ci sono numerosi motivi per cui un fattore ambientale può
rappresentare un facilitatore o una barriera, in gradi diversi. Nel caso dei facilitatori, l'utilizzatore deve tener presenti questioni come l'accessibilità di una
risorsa e se l'accesso è costante o variabile, di buona o cattiva qualità e così via. Nel caso delle barriere, può essere rilevante sapere quanto spesso un
fattore ostacola la persona, se l'ostacolo è grande o piccolo, o evitabile oppure no. Un fattore ambientale può inoltre essere una barriera sia a causa della
sua presenza (ad esempio, atteggiamenti negativi verso le persone con disabilità) sia della sua assenza (ad esempio, la mancata disponibilità di un servizio
necessario).
Proposte:
Ogni C.d.C. con la presenza di alunni BES compilerà, collegialmente, l’elenco delle barriere e dei facilitatori. Il GLHO individua alcune azioni
(breve e lungo termine) da attuare per l’alunno di riferimento.
Per quanto attiene le barriere non di competenza specifica della scuola, i docenti di sostegno, coordinati dalla figura di sistema dell’inclusione,
confronteranno la parte comune al fine di redigere un Piano di Azione AB/IF (Abbattimento delle Barriere e Incremento dei Facilitatori) con il
coinvolgimento degli attori coinvolti interni ed esterni alla scuola (collaboratori scolastici, Servizi Sociali, associazioni, EE.LL. ecc.).
Tale Piano, dopo essere stato redatto e sottoscritto da tutti i componenti del GLHI, dovrà essere approvato da tutto il Collegio dei docenti.
Da esso potrà scaturire un Patto di Corresponsabilità per l'inclusione – dove saranno esplicitate le azioni che ogni attore dovrà mettere in atto.
Il Patto di Corresponsabilità per l'inclusione sarà sottoscritto da ogni attore.

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