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Maestre contro alunno con disturbo oppositivo-provocatorio
2 partecipanti
Pagina 1 di 1
Maestre contro alunno con disturbo oppositivo-provocatorio
Buongiorno a tutti,
non so se questo è il posto giusto per scrivere il mio problema ma ci provo, in caso contrario mi scuso.
Mi occupo di un bambino che frequenta la V elementare. Proviene da un'altra scuola e quest'anno ha cambiato maestre e compagni. Ha un trascorso di vita molto turbolento in quanto ha rischiato la vita più volte per le percosse ricevute dalla madre e per le quali quest'ultima è sotto processo. Ovviamente il bambino è affetto da un disturbo oppositivo-provocatorio e sia alla preside sia alle nuove maestre era stata spiegata la situazione ampiamente. Senza dubbio non è un bambino facile da gestire e più volte le maestre si sono lamentate che disturba gli altri, non vuole lavorare, non rispetta alcuna regola imposta è costantemente disordinato. A casa il bambino si impegna molto ma nonostante i suoi sforzi le maestre lo rimproverano di continuo, non gli credono mai quando si giustifica, fioccano i due per i quaderni in disordine (quello di geografia gli è stato fatto rifare 2 volte) e spesso lo deridono dinanzi gli altri compagni. La pagella è stata un disastro di giudizi negativi e la condotta è stata valutata con un 7.
Risultato, il bambino è stressato, non vuole andare a scuola, si rifiuta di fare i compiti, si sente deriso e mai creduto dalle insegnanti. Più volte gli hanno rinfacciato il fatto che la sua presenza in classe ha destabilizzato l'intera classe e se si lamenta di un compagno dispettoso gli rispondono che poichè il compagno lo conoscono da più tempo credono più a lui a prescindere. Le stesse valutazioni cambiano in base all'anzianità dell'alunno, pertanto se il bambino viene interrogato e risponde correttamente non gli mettono più 7 al posto del 9 che invece prendono i suoi compagni al pari della preparazione.
Mi chiedo e vi chiedo se questo può essere un comportamento deodontologicamente corretto e cosa si può fare per far comprendere a delle maestre che un disturbo psicologico va considerato e non ignorato.
Grazie dell'attenzione
non so se questo è il posto giusto per scrivere il mio problema ma ci provo, in caso contrario mi scuso.
Mi occupo di un bambino che frequenta la V elementare. Proviene da un'altra scuola e quest'anno ha cambiato maestre e compagni. Ha un trascorso di vita molto turbolento in quanto ha rischiato la vita più volte per le percosse ricevute dalla madre e per le quali quest'ultima è sotto processo. Ovviamente il bambino è affetto da un disturbo oppositivo-provocatorio e sia alla preside sia alle nuove maestre era stata spiegata la situazione ampiamente. Senza dubbio non è un bambino facile da gestire e più volte le maestre si sono lamentate che disturba gli altri, non vuole lavorare, non rispetta alcuna regola imposta è costantemente disordinato. A casa il bambino si impegna molto ma nonostante i suoi sforzi le maestre lo rimproverano di continuo, non gli credono mai quando si giustifica, fioccano i due per i quaderni in disordine (quello di geografia gli è stato fatto rifare 2 volte) e spesso lo deridono dinanzi gli altri compagni. La pagella è stata un disastro di giudizi negativi e la condotta è stata valutata con un 7.
Risultato, il bambino è stressato, non vuole andare a scuola, si rifiuta di fare i compiti, si sente deriso e mai creduto dalle insegnanti. Più volte gli hanno rinfacciato il fatto che la sua presenza in classe ha destabilizzato l'intera classe e se si lamenta di un compagno dispettoso gli rispondono che poichè il compagno lo conoscono da più tempo credono più a lui a prescindere. Le stesse valutazioni cambiano in base all'anzianità dell'alunno, pertanto se il bambino viene interrogato e risponde correttamente non gli mettono più 7 al posto del 9 che invece prendono i suoi compagni al pari della preparazione.
Mi chiedo e vi chiedo se questo può essere un comportamento deodontologicamente corretto e cosa si può fare per far comprendere a delle maestre che un disturbo psicologico va considerato e non ignorato.
Grazie dell'attenzione
Dilwi- Nuovo member
- Numero di messaggi : 2
Data d'iscrizione : 28.02.12
Re: Maestre contro alunno con disturbo oppositivo-provocatorio
benvenuta nel forum, Dilwi..
..potresti chiarire meglio questo punto: che ruolo hai esattamente? sei presente in classe quando avvengono i fatti che riporti? in caso contrario, chi ti riferisce ciò che avviene?
poi: il bambino quindi non è certificato come ADHD e non ha quindi l'insegnante di sostegno? se sì, come mai e chi ha fatto questa diagnosi??
.. pur dispiacendomi moltissimo per la vita desolata e piena di aggressività che ha subito il piccolo, stento non poco a credere che ci sia in atto una persecuzione da parte delle maestre nei suoi confronti.. e vorrei, prima di esprimere dei giudizi, specie in situazioni dove non esistono le versioni di entrambe le parti, ma solo la tua, capire meglio la posizione del bambino all'interno della scuola.. perchè le cose cambiano se c'è una diagnosi e quindi una certificazione e un insegnante di sostegno, oppure se ci sono situazioni, come a volte accade, poco chiare..
a risentirci, ciao!!
Dilwi ha scritto:.. Mi occupo di un bambino che frequenta la V elementare. ...
..potresti chiarire meglio questo punto: che ruolo hai esattamente? sei presente in classe quando avvengono i fatti che riporti? in caso contrario, chi ti riferisce ciò che avviene?
poi: il bambino quindi non è certificato come ADHD e non ha quindi l'insegnante di sostegno? se sì, come mai e chi ha fatto questa diagnosi??
.. pur dispiacendomi moltissimo per la vita desolata e piena di aggressività che ha subito il piccolo, stento non poco a credere che ci sia in atto una persecuzione da parte delle maestre nei suoi confronti.. e vorrei, prima di esprimere dei giudizi, specie in situazioni dove non esistono le versioni di entrambe le parti, ma solo la tua, capire meglio la posizione del bambino all'interno della scuola.. perchè le cose cambiano se c'è una diagnosi e quindi una certificazione e un insegnante di sostegno, oppure se ci sono situazioni, come a volte accade, poco chiare..
a risentirci, ciao!!
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: Maestre contro alunno con disturbo oppositivo-provocatorio
Provo a chiarire meglio la situazione:
Sono la madre "adottiva" nel senso che da quando è stato affidato al padre me ne occupo io visto che vivo con il padre. Alcuni fatti, sono stati riportati dal bambino mentre altri sono emersi dai dialoghi avuti con le insegnanti.
Quando parlo delle lamentele di come si comporta a scuola sono state riportate dalle maestre alla sottoscritta direttamente, mentre altre situazioni che si verificano in classe sono state riportate dal bambino, ma supportati da alcune note che le insegnanti hanno lasciato sul suo diario. E' capitato, per esempio, che dopo un'assenza venisse interrogato su compiti che non poteva aver fatto in quanto assente e nonostante fosse stato giustificato da noi sul diario con la motivazione specifica della sua mancanza. Nonostante ciò ha ricevuto un 2 e la nostra giustificazione (stando alle dichiarazioni del bambino), letta in classe dalla maestra e derisa da tutti gli altri bambini.Riguardo la diagnosi è stata fatta da uno psicologo, ctu dei servizi sociali quando sono emersi i fattacci, lo stesso che ha analizzato tutta la famiglia. Ma nessuno ha fatto una certificazione ufficiale della sindrome e per questioni burocratiche legate al processo penale il bambino, al momento non può seguire un percorso terapeutico personale con uno specialista. Dal canto nostro in qualità di genitori/tutori stiamo seguendo un percorso da uno psicoterapeuta e dai documenti che noi gli portiamo inerenti i comportamenti del piccolo ha confermato che quasi certamente soffre di ADHD. Questa è la ragione per cui il piccolo non ha un insegnante di sostegno. E' una situazione piuttosto ingarbugliata. Comprendo bene che non ci può basare solo sulle dichiarazioni del bambino che possono essere mendaci ma ci sono dei particolari che mi fanno fortemente credere che il bambino non venga compreso pienamente. Fin dagli inizi è stato messo solo al banco, lontano dagli altri come fosse un appestato e solo ultimamente, dopo una nostra esplicita richiesta gli è stato messo accanto un compagno e più di una volta le insegnanti davanti a lui e a noi hanno chiaramente detto: "da quando sei arrivato tu hai rovinato la nostra classe" già da questa affermazione mi convinco che qualcosa non va. Sono certa che se avesse avuto una diagnosi chiara non ci sarebbero state tutte queste "stranezze", ma comunque ci sono le ctu e i referti del pronto soccorso dove il bambino ha ricevuto assistenza e le denunce del tribunale dei minori e della procura della repubblica che attestano le violenze subite... insomma le maestre sanno bene che il bambino ha avuto dei seri traumi. Spero di essere stata chiara e comprensibile. Grazie in ogni caso di aver preso in considerazione il mio intervento
Sono la madre "adottiva" nel senso che da quando è stato affidato al padre me ne occupo io visto che vivo con il padre. Alcuni fatti, sono stati riportati dal bambino mentre altri sono emersi dai dialoghi avuti con le insegnanti.
Quando parlo delle lamentele di come si comporta a scuola sono state riportate dalle maestre alla sottoscritta direttamente, mentre altre situazioni che si verificano in classe sono state riportate dal bambino, ma supportati da alcune note che le insegnanti hanno lasciato sul suo diario. E' capitato, per esempio, che dopo un'assenza venisse interrogato su compiti che non poteva aver fatto in quanto assente e nonostante fosse stato giustificato da noi sul diario con la motivazione specifica della sua mancanza. Nonostante ciò ha ricevuto un 2 e la nostra giustificazione (stando alle dichiarazioni del bambino), letta in classe dalla maestra e derisa da tutti gli altri bambini.Riguardo la diagnosi è stata fatta da uno psicologo, ctu dei servizi sociali quando sono emersi i fattacci, lo stesso che ha analizzato tutta la famiglia. Ma nessuno ha fatto una certificazione ufficiale della sindrome e per questioni burocratiche legate al processo penale il bambino, al momento non può seguire un percorso terapeutico personale con uno specialista. Dal canto nostro in qualità di genitori/tutori stiamo seguendo un percorso da uno psicoterapeuta e dai documenti che noi gli portiamo inerenti i comportamenti del piccolo ha confermato che quasi certamente soffre di ADHD. Questa è la ragione per cui il piccolo non ha un insegnante di sostegno. E' una situazione piuttosto ingarbugliata. Comprendo bene che non ci può basare solo sulle dichiarazioni del bambino che possono essere mendaci ma ci sono dei particolari che mi fanno fortemente credere che il bambino non venga compreso pienamente. Fin dagli inizi è stato messo solo al banco, lontano dagli altri come fosse un appestato e solo ultimamente, dopo una nostra esplicita richiesta gli è stato messo accanto un compagno e più di una volta le insegnanti davanti a lui e a noi hanno chiaramente detto: "da quando sei arrivato tu hai rovinato la nostra classe" già da questa affermazione mi convinco che qualcosa non va. Sono certa che se avesse avuto una diagnosi chiara non ci sarebbero state tutte queste "stranezze", ma comunque ci sono le ctu e i referti del pronto soccorso dove il bambino ha ricevuto assistenza e le denunce del tribunale dei minori e della procura della repubblica che attestano le violenze subite... insomma le maestre sanno bene che il bambino ha avuto dei seri traumi. Spero di essere stata chiara e comprensibile. Grazie in ogni caso di aver preso in considerazione il mio intervento
Dilwi- Nuovo member
- Numero di messaggi : 2
Data d'iscrizione : 28.02.12
Re: Maestre contro alunno con disturbo oppositivo-provocatorio
ok, grazie a te di aver chiarito meglio.. il confronto è necessario nel forum dove, purtroppo, non ci si conosce e più informazioni si ricevono, più facile è avere un quadro preciso delle situazioni e quindi ragionare su dati obiettivi..
.. allora, penso che per casi delicati come quelli del vostro piccolo, sia necessaria, indispensabile una figura di riferimento all'interno della scuola, così come a casa.. se il bambino non vuole andare a scuola forse è questo il motivo alla base; le classi sono composte da tanti bambini, ci sono persone, rumori, luci, tanti stimoli, una didattica da espletare e un apprendimento costante da parte degli alunni, che è sempre più complesso andando avanti nel tempo.
..questi bambini, invece, richiedono tempi e ritmi scolastici adeguati alle loro problematiche e potenzialità; è necessario consentire loro ampi spazi di relax tra le varie attività (che devono commisurarsi in base alle loro effettive capacità), un clima di serenità e di quiete quando possibile e un programma che tenga conto delle effettive competenze..
.. sarebbe quindi auspicabile, se c'è un oggettivo problema di ADHD, che il bambino ottenesse di avere accanto a sè l'insegnante di sostegno che lo aiuti e lo accompagni nel suo percorso scolastico.. e anche con questa figura, credimi, non si risolverebbo all'istante i problemi del bambino, come d'altronde già saprai, relazionali, affettivi, emozionali e in parte anche cognitivi/strumentali (dipende dalla gravità.. )
..Poi: non condivido certamente eventuali atteggiamenti "superciali", se ci sono, (da parte di tutte?) delle maestre che forse credendo di sdrammatizzare le situazioni, possono invece andare a ferire interiormente il bambino e voi che lo seguite a casa, con tanta dedizione (e ti faccio i miei complimenti per questo.. ) però, conoscendo da vicino il lavoro scolastico posso garantirti che non è per niente facile gestire queste ed altre situazioni che viviamo quotidianamente..
penso che un punto di forza sia il dialogo tra voi: esprimi con sincerità, senza pretese e giudizi, le tue perplessità su certe risposte date che non ti sono piaciute; se c'è una buona fede di fondo le cose cambieranno presto; non aver timore di dire quello che ritieni giusto alla persone.. e valuta con 'i guanti' ciò che ti riferisce il bambino.. anche questo lo dico per esperienza, non sarebbe la prima volta che i nostri figli vengono a casa esasperando (i furboni..) le situazioni, sempre a loro favore.. ; valuta anche, sempre oggettivamente, come ci viene spiegato dagli specialisti del settore, che questi sono bambini che poco tollerano le frustrazioni..
perchè, ipotesi, non mettere in contatto periodicamente le insegnanti con lo psicologo che si occupa privatamente del bambino? potrebbe essere una modalità di sensibilizzazione e, insieme, di confronto e di valutazione, utile per tutti..
.. spero di esserti stata un pochino d'aiuto.. un abbraccio a tutti voi..
.. allora, penso che per casi delicati come quelli del vostro piccolo, sia necessaria, indispensabile una figura di riferimento all'interno della scuola, così come a casa.. se il bambino non vuole andare a scuola forse è questo il motivo alla base; le classi sono composte da tanti bambini, ci sono persone, rumori, luci, tanti stimoli, una didattica da espletare e un apprendimento costante da parte degli alunni, che è sempre più complesso andando avanti nel tempo.
..questi bambini, invece, richiedono tempi e ritmi scolastici adeguati alle loro problematiche e potenzialità; è necessario consentire loro ampi spazi di relax tra le varie attività (che devono commisurarsi in base alle loro effettive capacità), un clima di serenità e di quiete quando possibile e un programma che tenga conto delle effettive competenze..
.. sarebbe quindi auspicabile, se c'è un oggettivo problema di ADHD, che il bambino ottenesse di avere accanto a sè l'insegnante di sostegno che lo aiuti e lo accompagni nel suo percorso scolastico.. e anche con questa figura, credimi, non si risolverebbo all'istante i problemi del bambino, come d'altronde già saprai, relazionali, affettivi, emozionali e in parte anche cognitivi/strumentali (dipende dalla gravità.. )
..Poi: non condivido certamente eventuali atteggiamenti "superciali", se ci sono, (da parte di tutte?) delle maestre che forse credendo di sdrammatizzare le situazioni, possono invece andare a ferire interiormente il bambino e voi che lo seguite a casa, con tanta dedizione (e ti faccio i miei complimenti per questo.. ) però, conoscendo da vicino il lavoro scolastico posso garantirti che non è per niente facile gestire queste ed altre situazioni che viviamo quotidianamente..
penso che un punto di forza sia il dialogo tra voi: esprimi con sincerità, senza pretese e giudizi, le tue perplessità su certe risposte date che non ti sono piaciute; se c'è una buona fede di fondo le cose cambieranno presto; non aver timore di dire quello che ritieni giusto alla persone.. e valuta con 'i guanti' ciò che ti riferisce il bambino.. anche questo lo dico per esperienza, non sarebbe la prima volta che i nostri figli vengono a casa esasperando (i furboni..) le situazioni, sempre a loro favore.. ; valuta anche, sempre oggettivamente, come ci viene spiegato dagli specialisti del settore, che questi sono bambini che poco tollerano le frustrazioni..
perchè, ipotesi, non mettere in contatto periodicamente le insegnanti con lo psicologo che si occupa privatamente del bambino? potrebbe essere una modalità di sensibilizzazione e, insieme, di confronto e di valutazione, utile per tutti..
.. spero di esserti stata un pochino d'aiuto.. un abbraccio a tutti voi..
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
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