GIOCHI ALLO SPECCHIO/ ESERCIZI PER LA PERCEZIONE DEL SE' CORPOREO

Buongiorno a tutti!
Volevo chiedervi se avete qualche spunto da suggerirmi per lo svolgimento di alcune attività 'allo specchio' per alunna con grave disabilità fisica e cognitiva (sindrome Rett). Lo scopo è quello di aiutare la bambina a prendere consapevolezza di sè e del proprio volto (attività poi ampliate mediante attività di altro genere). Dapprima ho cominciato ad invitare l'alunna a guardarsi allo specchio, stimolandone l'attenzione con brevi canzoni(occhio bello, canzone della vasca...), in un secondo momento le ho proposto un gioco con l'acqua (bagnandole la fronte, gli occhi, il naso...e poi asciugandole il visino sempre di fronte allo specchio, nominando le diverse parti del volto); poi ho cominciato con il proporle una 'trasformazione' di sè, con semplicissimi giochi di travestimento, come dipingerle il naso, farle indossare un cappello, una sciarpa, degli occhiali, una collana e così via...però non riesco bene a capire se queste variazioni le creino una qualche emozione e perciò se percepisca o meno ciò che sta vedendo. Da qui il dubbio dunque che anche negli esercizi precedenti non avvenga una vera e propria consapevolezza. Avete dei suggerimenti?Qualche ulteriore attività allo specchio per la percezione del proprio volto?E vista la difficoltà nella risposta della bimba e nel valutare la stessa, è secondo voi costruttivo insistere in questo intento, proponendole più volte e nel tempo questi giochi?O significa che è un obiettivo troppo elevato?Grazie grazie grazie

http://www.educazione.sm/isanmarino/pagine%20nuove/PD%20e%20UD/UD%201%20scopriamo%20il%20nostro%20corpo%2008%2009.htm

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Dalla storia di Giovannino alla mia immagine personale

http://www.comune.jesi.an.it/jesicentro/PERCDIDA/PDF/022_02.pdf

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ARTICOLO DI NICOLETTA LALLI:
DALLO SCHEMA CORPOREO ALL'IMMAGINE CORPOREA

Unità Didattica

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gnegne ha scritto:Buongiorno a tutti!
...però non riesco bene a capire se queste variazioni le creino una qualche emozione e perciò se percepisca o meno ciò che sta vedendo. Da qui il dubbio dunque che anche negli esercizi precedenti non avvenga una vera e propria consapevolezza. Avete dei suggerimenti?Qualche ulteriore attività allo specchio per la percezione del proprio volto?E vista la difficoltà nella risposta della bimba e nel valutare la stessa, è secondo voi costruttivo insistere in questo intento, proponendole più volte e nel tempo questi giochi?O significa che è un obiettivo troppo elevato?Grazie grazie grazie

.. ciao gnegne, ancora complimenti per il tuo lavoro!!
.. emozione e consapevolezza non sono sempre strettamente correlati .. tu stai facendo attività di stimolazione della percezione visiva, tattile ecc.. e credo, sempre a mio modestissimo parere e solo per la piccola esperienza che ho.. che tu stia lavorando bene, nella giusta direzione..di attività da fare ce ne sono tantissime (segui le indicazioni dei link proposti dalla Maestra Gabriella sopra!!), anche sulle emozioni , attraverso la mimica facciale, semplici giochi di psicomotricità, allo specchio.. è importante che tu li proponga con gradualità: si procede con attività più difficili, solo se si è sicuri che le più facili siano state consolidate e almeno in parte acquisite.. .. a causa delle difficoltà oggettive di conoscenza della bambina e delle sue reazioni emotive, poi di valutazione in generale delle sue risposte, credo che sia meglio procedere per ora con attività semplici, chiare e di breve durata, senza preoccuparsi, al momento, degli esiti e senza pretendere delle risposte da lei, che al momento potrebbero non esserci, ma che invece potrebbero arrivare in seguito, una volta avvenuta la loro rielaborazione, con i tempi soggettivi della bambina, che non sono i nostri..
.. spero di averti almeno in parte risposto, tienici informati, ciao!!

Grazie maestra Gabriella per tutti i link che ci consigli! Grazie anche a Leterbuck, hai ragione, mi hai fatto riflettere concludendo che, nonostante magari diverse colleghe e/o altre figure che ruotano attorno a noi, come a volte i genitori stessi, ritengano inutile proporre determinate attività agli alunni disabili, poichè i risultati non sono immediati, noi dobbiamo continuare ad andare avanti, proponendo stimoli su diversi fronti, stando attente (parlo nel mio caso) a non farci 'convincere' da queste stesse che il nostro lavoro sia completamente inutile. Continuerò a lavorare in questo senso, brevi, semplici attività, continuate nel tempo...anche se le risposte della bimba non sono automatiche, non significa che debba smettere di proporle attività stimolanti. Sono alle mie prime armi, sto cercando di fare il possibile, ma ne ho da farne di esperienza... grazie ancora...io al momento non sono ancora in grado più di tanto di rispondere ai quesiti posti nel forum