Sviluppo attenzione scuola dell'infanzia

Ciao,
sono un insegnante di sostegno alle "prime armi" che segue un bambino autistico che non parla, necessita del contatto fisico con i materiali e se vi è troppa confusione in classe tende a scappare fuori dalla sezione. La collega che segue il bambino con me mi ha proposto di lavorare sullo sviluppo della sua capacità attentiva. Qualche consiglio?

intanto ... hai già guardato qui?
https://sostegno.forumattivo.com/f76-i-materiali-di-sos-sostegno

https://sostegno.forumattivo.com/f38-esercizi-per-la-didattica-speciale

https://sostegno.forumattivo.com/f45-alunno-con-sindrome-autistica

Poi che classe fa l'alunno? 3 anni, 4 anni, 5 anni o sta facendo l'anno di parmenenza ? Cosa ama fare? Cosa  sa fare ?

Ciao,
intanto ti ringrazio per i link che soono davvero molto interessanti  
Il bambino sta facendo l'anno di permanenza e ama molto manipolare e allineare oggetti e materiali.
So che lo scorso anno le mie colleghe hanno lavorato molto sullo stare in classe e sul farlo stare seduto perchè non stava mai fermo e scappava dalla sezione. Per questo motivo non sono mai riuscite a fargli fare delle vere e proprie attività.

ciao kristy sono il papà di una bambina autistica ed ho fatto degli studi approfonditi sull'analisi del comportamento. Se vuoi posso darti dei piccoli consigli per il tuo bambino, sempre in linea con i materiali che trovi qui su questo sito che è molto ricco di idee e strumenti.
Se vuoi puoi darmi altre informazioni sul bambino e possiamo lavorare anche su qualcosa di specifico. In generale il mio suggerimento iniziale è di non cominciare a lavorare subito sullo stare seduto al banco. E questo non perché sia sbagliato in assoluto fare così, anzi lo stare seduti al posto è uno dei requisiti di base dell'apprendimento di abilità accademiche.
Il motivo per il quale sarebbe preferibile iniziare da altro lo ravviso dalla tua descrizione,e in particolare dal fatto che

1) non parla, quindi ha un repertorio comunicativo sicuramente ridottissimo, che deve essere migliorato con strategie specifiche. In più,non parlando, ha una minore possibilità di comunicarci dei suoi eventuali momenti di stanchezza o di stress nell'ambiente scolastico. Perciò è più probabile che si inneschino dei comportamenti problema.

2) Lui vorrebbe scappare dalla classe. Quindi lo stare seduto non rientra nei suoi interessi che, per adesso, hanno segno completamento opposto. Chiaramente nel futuro,anche prossimo, dovrà imparare a fare anche cose che inizialmente non gli piacciono, soltanto non inizierei da queste.

3) La confusione della classe lo infastidisce, quindi inizierei ad attuare delle strategie, se possibile, fuori dalla classe. Se, invece, bisogno stare per forza in classe, non inizierei comunque della stare seduti perché ad una situazione per adesso un pò avversiva (la classe) si aggiungerebbe un'altra situazione per adesso un pò avversiva (stare seduti).
Allora che fare? Io comincerei offrendogli giochi e cose piacevoli, in modo che capisca che quando ci sei tu la sua vita diventa più bella . Non farei nessun tipo di richiesta, all’inizio, e seguirei la sua motivazione. In questo scoprirai le cose che gli piacciono e, nel futuro,potrai ampliare i suoi interessi.
Sempre riguardo all’attenzione io inizierei a lavorare su questa abilità appunto offrendo al bambino delle cose che gli piacciono. L’importante è che provengano da te, per il resto lui è libero di giocarci. Dopo una decina di minuti che sta giocando puoi provare a proporgli una scelta di due altre attività. Se accetta e vuole tenere quella che ha già va bene. Fai sessioni brevi all’inizio, tipo 20 minuti, in cui lui gioca con questi giochi che tu gli proponi.
Se, ad esempio, riesci a farlo giocare vicino a te per 20 minuti, anche se erano cose piacevoli per lui e tu le cambiavi di volta in volta, avrai comunque fatto in modo che lui mantenesse l’attenzione per 20 minuti. Poi puoi molto gradualmente incrementare questo tempo.
L’ideale sarebbe svolgere questa attività in una stanza dove non ci sono altre distrazioni, così lui può concentrarsi sui giochi. Se, prima della fine della sessione, lui vuole interrompere può farlo. E’ un segnale che i giochi non erano molto divertenti 
Considera che prestare attenzione ad un gioco divertente e prestare attenzione agli esercizi scolastici sono due manifestazioni di uno stesso “comportamento”: il prestare attenzione. La differenza è che nel primo caso prestare attenzione è molto facile, perciò iniziamo da lì. Poi, gradualmente, si andrà verso l’”attenzione” più difficile

sono qui per tutte le domande e i chiarimenti

Ciao,
inizio subito con una precisazione: il lavoro sullo stare seduto è stato svolto lo scorso anno dalle mie colleghe e adesso il bambino sta seduto e svolge le attività che gli vengono proposte in sezione senza grossi problemi. Tende a scappare nei momenti in cui nella sezione si crea troppa confusione.
Ha una buona comprensione del linguaggio verbale.

Riprendendo i tuoi punti:

1) il bambino non parla e io e le mie colleghe abbiamo pensato di cominciare a lavorare sulla comunicazione aumentativa alternativa.

2) come ho già detto il bambino sta seduto e svolge le attività

3) è un consiglio molto utile e lo adotterò subito

ti ringrazio per i tuoi utilissimi consigli

Mi fa piacere che i miei consigli siano stati utili scusa non avevo capito che il bambino sapeva già svolgere attività da seduto. Allora certo bisogna continuarle: il mio consiglio è, ogni volta che introduciamo una nuova attività al tavolino, di premiarlo molto e di aiutarlo all'inizio e poi, piano piano, diminuire gli aiuti. Delle cose che comunque starai già facendo!

Per la comunicazione alternativa si credo che sia molto importante, forse una delle cose a cui dare la priorità. Se la procedura cheho descritto al punto (3) ti piace e, mettendola in pratica, la riterrai soddisfacente, ti consiglio di considerarla come prpedeutica al lavoro sulla comunicazione alternativa.
Cioé quando il bambino riceve da te queste cose che gli piacciono, riesce a restare in sessione per un tempo discreto e tu hai identificato bene alcune cose che vermente gli piacciono tanto, si potrebbe iniziare ad insegnare la comunicazione facendogliele richiedere quando siamo sicuri che le vuole.
Iniziare ad insegnare la comunicazione partendo dalle richieste ha, tra gli altri vantaggu, quello di "dimostrare" allo studente da subito il "potere" della comunicazione: io comunico ed accadono cose bellissime!
Se vuoi sono qui disponibilissimo per piccoli consigli su come inseganre a comunicare e/o su quale metodo di comunicazione scegliere.

Saluti e buon lavoro!

Alessandro

Grazie mille sia per i consigli sia per la disponibilità. Intanto cercherò di mettere in pratica questi preziosi suggerimenti.
Nel caso avessi bisogno più avanti non esiterò a contattarla  

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