avvilimento

Mi scuso per lo sfogo in anticipo...ma vista la grande esperienza e capacità di molte persone presenti in qt forum so che potrete capirmi. Io insegno da 5 anni ma per il SOS sono nuova e qt è la vera prima cattedra annuale tutta di sos. Sto cercando di fare ma vedo che non ottengo risultati anzi temo di non dare alcun beneficio al bimbo che seguo. Io a qt punto dell'anno non so come andare avanti.........lui non riesce a seguire la programmazione della classe (RM medio) ma la madre vuole che lavori come gli altri e sia sempre pieno di compiti da fare. Le ore assegnate a qt ragazzo sono solo 9 e io non avendo appoggio alcuno dai colleghi e essendo di lingue davvero non so dove andare a parare. Ho sottoposto varie schede di scuola primaria (operazioni- problemi un pò di geometria,ecc) ma da un lato sia il ragazzino che la madre mi dicono che quelle cose le ha già fatte (e è vero) dall'altro lui ne fa bene una su dieci quindi si vede che molte cose non vengono trattenute...ho tentato con qualke argomento da "medie": (espressioni- numeri decimali) ma se non ridotti all'osso non li comprende (probabilmente non riesco io a trasmetterglieli bene) e anche se sembra comprenderli dopo 2 gg siamo da capo.....e io al 26 novembre mi chiedo...e ora??? I colleghi di materia mi rispondono...vedi tu....la neurops che non entra in merito alla didattica e alcuni amici/colleghi che non devo lamentarmi perchè sul sostegno"ci si riposa" in confronto alla materia.....bene dopo questa "perla di saggezza" il mio morale è sotto zero come la temperatura di oggi.....

oh cavolo!! so di non poterti essere utile, ma a me hanno sempre detto una cosa:MAI ARRENDERSI. DARE,DARE E DARE a questi bambini... e alla fine,con il tempo, i frutti si vedranno. il problema è il contesto in cui ti ritrovi,i colleghi,la madre...quest'ultima,soprattutto, ma cosa vuole?chi è l'insegnante che deve accertare se un obiettivo è stato raggiunto o meno per poter andare avanti?chi è che può sapere se un argomento è adatto al livello del bambino o no? e con 9 ore settimanali che cosa vuoi fare...non sono niente,purtroppo. e a che cosa servono i tanti compiti per casa? mi auguro almeno che la madre sia in grado di aiutarlo come si deve...
io sono stata un anno intero a lavorare con i numeri da 1 a 50 con una bambina di 3' elementare...SEMPRE LE STESSE IDENTICHE COSE e risultati 0! ma solo l'anno successivo, in 4',quando io non ero più la sua insegnante, ho notato che aveva imparato a contare e a leggere i numeri...e non sai che soddisfazione!!
non ti scoraggiare e vai avanti a testa alta perchè tu sai fare il tuo lavoro....IN BOCCA AL LUPO

davvero è come dice Sese ... i risultati si vedono, ma spesso sono così lenti e graduali , da essere evidenti davvero dopo tanto tempo!

In quest'ultimo mese , ad esempio, dopo 1 anno che lavoravo col mio alunno (non verbale, autistico) sulle immagini mentali e sul disegno imitativo e di conseguenza sull'acquisizione di semplici vocaboli , ha imparato a disegnare da solo ( guardando il modello) e oggi, per la prima volta, ha disegnato su comando verbale.

Che dirti?

Non scoraggiarti , ma impara a gustare i piccolissimi passi che questi bambini/ragazzi fanno!

P.S. Oggi il mio alunno mi ha anche "ribattezzato" da "mateta"( maestra) a "martella" ( maestra gabriella) ... e i miei colleghi mi hanno detto : "Mai nome fu più appropriato dato il tuo martellamento ..."

Giulietta ha scritto:.....bene dopo questa "perla di saggezza" il mio morale è sotto zero come la temperatura di oggi.....

..coraggio Giulietta, da domani è previsto un netto miglioramento e aumento della temperatura!!

Maestra Gabriella ha scritto:
P.S. Oggi il mio alunno mi ha anche "ribattezzato" da "mateta"( maestra) a "martella" ( maestra gabriella) ... e i miei colleghi mi hanno detto : "Mai nome fu più appropriato dato il tuo martellamento ..."

.. troppo simpatico il tuo bimbo!!! da oggi, Gabriella si cambia il nick: Martella!!

Ciao carissime! Voglio contribuire raccontandovi la mia esperienza. Dopo due anni e sottolineo due anni, una delle bambine che seguo ha finalmente imparato le addizioni con un cambio.
E' vero, noi dobbiamo insistere, dare tanto, lavorare con passione e alla fine si vedranno i risultati.
Mia cara Giulietta non scoraggiarti e vai dritta per la tua strada consapevole del compito importante che stai svolgendo.
A presto

Cara Giulietta, qualsiasi collega di sostegno può capirti ma, nello stesso tempo, dirti che non dobbiamo abbatterci mai. Vedi, questi bimbi sono diversabili, cioè hanno delle abilità "diverse": questo significa che non hanno gli stessi meccanismi d'apprendimento e di ritenzione dei contenuti degli alunni normodotati, per cui non puoi aspettarti da loro quelli che, a tuo parere e a parere di tutti quelli che li circondano, sono tempi "normali". Altrimenti non avrebbero l'insegnante di sostegno! In secondo luogo, ho la sensazione, a pelle (e perdonami se sbaglio!), che tu stia trovando anche qualche difficoltà nell'impostazione del TUO programma d'insegnamento: hai fatto all'inizio dell'anno delle verifiche dei prerequisiti del tuo alunno? Cosa hai notato? Dove è più debole? Quali sono i suoi punti di forza? Prova a fermarti un attimo, dai un'occhiata a questo sito ricchissimo e scegli i contenuti adatti, programma momento per momento. Potresti anche pensare ad una sorta di diario di bordo, sul quale scrivere giorno dopo giorno le attività svolte insieme a lui sottolineando gli errori ed i miglioramenti fatti, promuovendo l'autocorrezione. Ed insisti, ma non in maniera pedissequa, solo per soddisfare i genitori, i colleghi o la tua autostima, bensì per raggiungere quell'obiettivo che TU hai fissato per lui. Ti parlo così perchè all'inizio dell'anno il mio alunno rifiutava ogni tipo di attività che gli proponevo ed io ero nervosa, insoddisfatta, vivevo male il mio lavoro. Poi ho stravolto il mio metodo ed ora va meglio. Ma non vedrò i suoi progressi completamente, ne avrò solo sentore, anzi, già sto notando qualcosa e ne faccio tesoro. In bocca al lupo! E facci sapere.

hai sicuramente ragione e mi sento totalmente indeguata...cercherò di rimediare e per l'anno prox ci penserò su ben bene prima di accettare di nuovo.
Grazie mille

Giulietta ha scritto:.. mi sento totalmente indeguata...cercherò di rimediare e per l'anno prox ci penserò su ben bene prima di accettare di nuovo..

.. così facendo, però, non risolvi la situazione, Giulietta.. la vita scolastica mi sembra che sia per tutti noi un 'banco di prova' quotidiano, dove i problemi che incontriamo servono a farci soffermare e riflettere, allo stesso modo, sia sui nostri punti deboli che su quelli di forza.. e dove tutto contribuisce ad arricchire e a migliorare, in itinere, la nostra formazione..

.. mi sembra che nel complesso, da ciò che descrivi, tu abbia incontrato problemi del tutto ruotinari, niente di così anomalo: il nostro lavoro (di insegnanti, sostegno e non) è fatto così, come fosse composto da tante tessere di un mosaico, che devono trovare la loro giusta collocazione nel tempo.. senza pretese di risolvere tutto e bene subito, o, al contrario, rinunciando a mettersi in discussione.. (non mi riferisco a te, sto pensando in generale..)

.. quindi coraggio, la tua crisi momentanea si risolverà presto e tu ne uscirai sicuramente più forte e più sicura di te..
in bocca al lupo e tienici informati, ciao!!