collaborazione terapista

Ciao a tutti. Volevo sapere se c'è un OBBLIGO da parte nostra di recarci dalla terapista durante l'ora un cui ci va l'alunno, o di riceverla in classe affinchè faccia delle osservazioni. Grazie.

.. nessun obbligo, ma un confronto e una valutazione periodica si rendono necessari nel nostro lavoro..

in questi casi io richiedo l'autorizzazione alla Dirigente, però, quando cioè l'operatore entra a scuola; nel caso sia tu a spostarti, valuta che non sei coperta da assicurazione in caso di infortunio (ore fuori servizio scolastico) e che il tempo impiegato ti dovrà essere pagato con la voce "ore aggiuntive" del Fondo d'Istituto..

Grazie leterbuck, nella mia scuola le ore non mi vengono retribuite ma le recupero per la programmazione (assurdità); comunque lo so, la collaborazione terapista-insegnante è importante. Il problema è la mamma dell'alunno che seguo, la quale ha deciso di riversare su di me la sua frustrazione:critica tutto ciò che faccio,a stento mi saluta,dice peste e corna di me. Io sono davvero a terra e ormai andare a lavoro è diventato molto pesante per me.Le ho dato tutta la mia disponibilità ma ora basta. Come si fa a lavorare in queste condizioni?

liberalou ha scritto:..Il problema è la mamma dell'alunno che seguo, la quale ha deciso di riversare su di me la sua frustrazione:critica tutto ciò che faccio,a stento mi saluta,dice peste e corna di me. Io sono davvero a terra e ormai andare a lavoro è diventato molto pesante per me.Le ho dato tutta la mia disponibilità ma ora basta. Come si fa a lavorare in queste condizioni?

.. come mai questo atteggiamento?? come siete arrivate a tutto ciò?? non è ammissibile che avvenga senza motivazioni..
..a maggior ragione, però, la 'complicità' della terapista può esserti di molto aiuto.. raccontaci, se vuoi, dettagli sulla questione..

La terapista è totalmente dalla mia parte, approva e apprezza tutto ciò che faccio.La mamma ha delle aspirazioni molto alte nei confronti di suo figlio e ptretende che faccia le stesse cose degli altri (lui è affetto da sindrome di west).A gennaio pretendeva che imparasse già a leggere;piuttosto che ammettere i limiti e i tempi di suo figlio,sostiene che io non sìa capace.Io ho tutti dalla mia parte,ma è pesante sentirsi sempre criticata,sotto processo,accusata di non saper fare,non rispettata come persona nè come professionista.sto molto bene nella scuola in cui mi trovo,ma temo di non resistere a lungo!