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fare o non fare un P.e.i?
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Pagina 1 di 1
fare o non fare un P.e.i?
Salve,
sono un'insegnante di sostegno che si è imbattuta in una situazione bislacca, (almeno da quando lavoro sul sostegno ovvero dal 2003).
A novembre di quest'anno dopo lunga e complicata gestione di una situazione da parte della mia dirigente, sono stata assegnata per ulteriori 5 ore, ( decurtate dal monte orario dei due bambini che avevo già in carico da inizio anno), ad un bambino con crisi epilettiche tipo assenza con diagnosi di DSA rilasciata da G. Stella, confermata dallo psicologo Asl di riferimento, (senza che fossero fatti ulteriori accertamenti), a ciò è seguito il riconoscimento da parte della commissione Asl di appartenenza della legge 104, di cui una copia è debitamente segregata presso la segreteria della scuola, a seguito della 104 e su richiesta dei genitori lo psicologo asl di riferimento ha fatto la richiesta delle ore di sostegno dove c'è scritto che il bambino è affetto da un ritardo psichico lieve associato a crisi epilettiche tipo assenza, in calce c'è scritto che la famiglia ha rifiutato la consulenza scolastica.
Non ho una diagnosi funzionale divisa in aree e assi, non ho dati che mi permettano di ricostruire la crescita e lo sviluppo del bambino,delle competenze presenti e delle abilità sviluppabili o meno, se non ciò che posso ricavare dalle conversazioni con i genitori, unico riferimento è la psico pedagogista clinica che segue privatamente il bambino, che ho incontrato a novembre per cercare di capire la situazione e quale percorso il bambino sta svolgendo con lei. Durante questo incontro la psicopedagogista ha chiesto di redarre il p.e.i .
Ho parlato in merito a ciò con la dirigente che mi ha detto che il p.e.i viene concordato con l'equipe multidisciplinare asl, che qui appunto è inesistente, (lo psicologo che conosco abbastanza bene, più volte in merito al caso mi ha detto che i genitori hanno esplicitamente rifiutato la consulenza scolastica e quindi lui non può discernere del caso).
Ho poi spulciato la normativa di riferimento la legge 104 del 92 che all'art. 12 relativamente alle misure per attuare il diritto allo studio e l'integrazione scolastica rimandano al D.P.R. del 24 febbraio 1994, attuativo della 104, che all'articolo 5 comma 2 dice esplicitamente che il P.E.I. deve essere redatto dagli insegnanti di concerto con l'equipe multidisciplinare.
Conclusione non devo fare il pei classico, ma un pei ridotto...che pei non è in quanto non ha l'ufficilità di un pei...diciamo che è un più una programmazione semplificata.
secondo voi è corretto?
sono un'insegnante di sostegno che si è imbattuta in una situazione bislacca, (almeno da quando lavoro sul sostegno ovvero dal 2003).
A novembre di quest'anno dopo lunga e complicata gestione di una situazione da parte della mia dirigente, sono stata assegnata per ulteriori 5 ore, ( decurtate dal monte orario dei due bambini che avevo già in carico da inizio anno), ad un bambino con crisi epilettiche tipo assenza con diagnosi di DSA rilasciata da G. Stella, confermata dallo psicologo Asl di riferimento, (senza che fossero fatti ulteriori accertamenti), a ciò è seguito il riconoscimento da parte della commissione Asl di appartenenza della legge 104, di cui una copia è debitamente segregata presso la segreteria della scuola, a seguito della 104 e su richiesta dei genitori lo psicologo asl di riferimento ha fatto la richiesta delle ore di sostegno dove c'è scritto che il bambino è affetto da un ritardo psichico lieve associato a crisi epilettiche tipo assenza, in calce c'è scritto che la famiglia ha rifiutato la consulenza scolastica.
Non ho una diagnosi funzionale divisa in aree e assi, non ho dati che mi permettano di ricostruire la crescita e lo sviluppo del bambino,delle competenze presenti e delle abilità sviluppabili o meno, se non ciò che posso ricavare dalle conversazioni con i genitori, unico riferimento è la psico pedagogista clinica che segue privatamente il bambino, che ho incontrato a novembre per cercare di capire la situazione e quale percorso il bambino sta svolgendo con lei. Durante questo incontro la psicopedagogista ha chiesto di redarre il p.e.i .
Ho parlato in merito a ciò con la dirigente che mi ha detto che il p.e.i viene concordato con l'equipe multidisciplinare asl, che qui appunto è inesistente, (lo psicologo che conosco abbastanza bene, più volte in merito al caso mi ha detto che i genitori hanno esplicitamente rifiutato la consulenza scolastica e quindi lui non può discernere del caso).
Ho poi spulciato la normativa di riferimento la legge 104 del 92 che all'art. 12 relativamente alle misure per attuare il diritto allo studio e l'integrazione scolastica rimandano al D.P.R. del 24 febbraio 1994, attuativo della 104, che all'articolo 5 comma 2 dice esplicitamente che il P.E.I. deve essere redatto dagli insegnanti di concerto con l'equipe multidisciplinare.
Conclusione non devo fare il pei classico, ma un pei ridotto...che pei non è in quanto non ha l'ufficilità di un pei...diciamo che è un più una programmazione semplificata.
secondo voi è corretto?
Pucci75- Nuovo member
- Numero di messaggi : 9
Data d'iscrizione : 07.03.12
Re: fare o non fare un P.e.i?
.. non ho capito però vari passaggi: cosa significa che la famiglia rifiuta la consulenza scolastica??
è successo qualcosa di così grave tra le parti? se non si scioglie questo nodo, tutto il resto ha poca importanza..
.. per il motivo sopra, quindi, non è stato fatto un incontro a inizio anno scolastico con tutte le parti (GLIC)?
perchè allora, redigere un PEI adesso, quando siamo nel secondo quadrimestre inoltrato?
sembrerebbe quasi voler espletare una formalità, senza alcun valore educativo-didattico..
semmai si sarebbe dovuto redigere all'inizio dell'anno, a seguito del PDF, collegialmente o no..
.. che classe fa il bambino?


.. per il motivo sopra, quindi, non è stato fatto un incontro a inizio anno scolastico con tutte le parti (GLIC)?




.. che classe fa il bambino?

guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: fare o non fare un P.e.i?
dunque significa che la famiglia si è rivolta allo psicologo ASL solo per fargli firmare un foglio, dopo aver ottenuto (non so come e per cosa) la legge 104. Lo psicologo ha praticamente firmato il foglio con il quale si certifica che "l'alunno ha un lieve ritardo psichico associato a epilessia tipo latenza"(cito le parole precise eh) (edit: e che visto che ha la 104 necessita del massimo di ore di sostegno scolastico)
Non so cosa ci sia stato con lo psicologo, lo stesso non ha voluto parlare del caso con me.(peraltro ho altri due bambini seguiti da lui...e lo conosco da anni)
Il bambino frequenta la classe quarta della scuola primaria.
Ad inizio anno scolastico il bambino non era tra i bambini aventi diritti al sostegno; a me è stato assegnato a metà novembre.
Non esiste una diagnosi funzionale, di conseguenza non esiste un pdf e non era evidentemente possibile fare un pei, in quanto l'unica specialista che segue il bambino nell'extrascuola è una psicopedagogista clinica privata.
Vi pare normale?
io sono cinque mesi che dico che non lo è, ma la dirigente fa orecchi da mercanti...
con diagnosi funzionale intendo una diagnosi suddivisa per assi e aree e non la semplice diagnosi sanitaria.
Non so cosa ci sia stato con lo psicologo, lo stesso non ha voluto parlare del caso con me.(peraltro ho altri due bambini seguiti da lui...e lo conosco da anni)
Il bambino frequenta la classe quarta della scuola primaria.
Ad inizio anno scolastico il bambino non era tra i bambini aventi diritti al sostegno; a me è stato assegnato a metà novembre.
Non esiste una diagnosi funzionale, di conseguenza non esiste un pdf e non era evidentemente possibile fare un pei, in quanto l'unica specialista che segue il bambino nell'extrascuola è una psicopedagogista clinica privata.
Vi pare normale?
io sono cinque mesi che dico che non lo è, ma la dirigente fa orecchi da mercanti...

con diagnosi funzionale intendo una diagnosi suddivisa per assi e aree e non la semplice diagnosi sanitaria.
Pucci75- Nuovo member
- Numero di messaggi : 9
Data d'iscrizione : 07.03.12
Re: fare o non fare un P.e.i?
ok, capito un po' meglio.. ho capito, cioè, che sono stati saltati, deliberatamente o no, dei passaggi in quella che è la procedura di routine: qualcuno ha messo la testa sotto la sabbia, anzichè tentare di sbrogliare tutti i nodi (che non mi sembrano pochi!!
).. non so come si faccia a lavorare in certe situazioni.. e direi che non spetta all'insegnante di sostegno dover risolvere la questione: non abbiamo alcuna autorità o competenza o responsabilità, chiamiamola come si vuole, di fronte a istituzioni quali l'AT, USPT, l'ASL, la scuola nella figura del Dirigente.. se non quelle di svolgere il nostro lavoro al meglio in una situazione così caotica..
.. secondo la mia modestissima opinione, pensando solo alla 'parte' scuola, avreste dovuto indire comunque un GLIC, invitando i vari componenti; se poi le parti non si fossero presentate, sarebbe stato possibile mettere almeno questo agli atti e renderlo così ufficiale, tutelandovi al contempo da eventuali contestazioni..
tutto il resto viene di conseguenza quindi se non c'è un GLIC non si può definire, e in seguito approvare, prima un PDF e successivamente un PEI che necessitano del consenso e delle firme collegiali (senza parlare della DF che spetta ai sanitari ancor prima.. )
.. una possibilità potrebbe essere quella di contattare direttamente il NPI dell'ASL di riferimento (al quale risponde lo psicologo che conosci) e cercare di capire meglio come mai si è creata questa situazione anomala; il contatto però, per ragioni di competenza e responsabilità, può effettuarlo solo la Dirigente o la FS, nemmeno la referente sostegno..
un'ultima cosa, se vogliamo proprio dirla tutta non sono regolari nemmeno le 5 ore totali (il minimo sono 6) così come non mi sembra regolare assegnare il sostegno a metà novembre, dal momento che la certificazione è avvenuta sicuramente nel corso dell'anno scolastico precedente.. va da sè che i vari 'personaggi' sappiano cosa è successo e che ne conoscono le cause: semplicemente non te lo hanno comunicato e continuano a tenerti all'oscuro, chissà perchè.. (
se così fosse, questi comportamenti non sarebbero nè professionali nè corretti nei tuoi confronti.. )
..è forse possibile che la famiglia non volesse certificare il figlio e che sia stata in qualche modo forzata (o si sia sentita tale)?
che impressione hai ricevuto dai colloqui con i genitori che scrivi di aver avuto??


.. secondo la mia modestissima opinione, pensando solo alla 'parte' scuola, avreste dovuto indire comunque un GLIC, invitando i vari componenti; se poi le parti non si fossero presentate, sarebbe stato possibile mettere almeno questo agli atti e renderlo così ufficiale, tutelandovi al contempo da eventuali contestazioni..

.. una possibilità potrebbe essere quella di contattare direttamente il NPI dell'ASL di riferimento (al quale risponde lo psicologo che conosci) e cercare di capire meglio come mai si è creata questa situazione anomala; il contatto però, per ragioni di competenza e responsabilità, può effettuarlo solo la Dirigente o la FS, nemmeno la referente sostegno..
un'ultima cosa, se vogliamo proprio dirla tutta non sono regolari nemmeno le 5 ore totali (il minimo sono 6) così come non mi sembra regolare assegnare il sostegno a metà novembre, dal momento che la certificazione è avvenuta sicuramente nel corso dell'anno scolastico precedente.. va da sè che i vari 'personaggi' sappiano cosa è successo e che ne conoscono le cause: semplicemente non te lo hanno comunicato e continuano a tenerti all'oscuro, chissà perchè.. (

..è forse possibile che la famiglia non volesse certificare il figlio e che sia stata in qualche modo forzata (o si sia sentita tale)?

guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: fare o non fare un P.e.i?
I genitori pensano che tutto dipenda dall'epilessia che con la cura e il tempo secondo loro andrà a scomparire comportando la guarigione dell'alunno.
Mi chiedono di "trattarlo" come se fosse un DSA...
perchè quella è l'unica certificazione esistente, i genitori non accennano minimamente al ritardo psichico che ritengono sia una dicitura usata dallo psicologo solo per giustificare la richiesta del sostegno.
Mi chiedono di "trattarlo" come se fosse un DSA...

Pucci75- Nuovo member
- Numero di messaggi : 9
Data d'iscrizione : 07.03.12
Re: fare o non fare un P.e.i?
Pucci75 ha scritto:I genitori pensano che tutto dipenda dall'epilessia che con la cura e il tempo secondo loro andrà a scomparire comportando la guarigione dell'alunno.
Mi chiedono di "trattarlo" come se fosse un DSA...perchè quella è l'unica certificazione esistente, i genitori non accennano minimamente al ritardo psichico che ritengono sia una dicitura usata dallo psicologo solo per giustificare la richiesta del sostegno.
.. perfetto!! pezzettino dopo pezzettino si ricompone il puzzle..

.. non vedo in questo caso particolari problemi, se alla famiglia va bene così e i sanitari sono d'accordo, tu come insegnante di sostegno ti devi limitare solo a presentare la programmazione che svolgi, unendola al tuo registro di sostegno: scriverai quali sono gli interventi didattici che svolgi nelle materie in cui sei presente e stop!!
Per inciso: non è l'unico caso DSA a cui sono associate altre problematiche che richiedono in quel caso alcune ore di sostegno; puoi rivolgerti, se hai delle difficoltà, alla coordinatrice dell'Istituto (o referente) DSA che sicuramente saprà darti maggiori informazioni sul caso e su eventuali strategie da adottare..
buon lavoro e se hai bisogno ci trovi qui, ciao!!

guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: fare o non fare un P.e.i?
Non ho difficoltà per le strategie di aiuto, che conosco abbastanza bene, ho difficoltà a far capire alle docenti di classe e alla psicopedagogista clinica che io in queste condizioni non posso fare quello che normalmente è un PEI, mi posso limitare, appunto, a una programmazione semplificata, personalizzata che preveda misure compensative e dispensative... ma non sono in gradi di inventarmi una diagnosi funzionale e anche se un'idea me la sono fatta è chiaro che non ho l'autorità per farla.
Pucci75- Nuovo member
- Numero di messaggi : 9
Data d'iscrizione : 07.03.12
Re: fare o non fare un P.e.i?
Pucci75 ha scritto:Non ho difficoltà per le strategie di aiuto, che conosco abbastanza bene, ho difficoltà a far capire alle docenti di classe e alla psicopedagogista clinica che io in queste condizioni non posso fare quello che normalmente è un PEI..
..le strategie non sono solo quelle didattiche nel nostro lavoro, sono anche quelle relazionali e sono le più difficili da gestire..



leterbuck ha scritto:.. puoi rivolgerti, se hai delle difficoltà, alla coordinatrice dell'Istituto (o referente) DSA che sicuramente saprà darti maggiori informazioni sul caso e su eventuali strategie da adottare..
La psicologa privata, per finire, non può esigere un P.E.I. ; fai in modo, se insiste, che anche lei prenda contatti, per es, con la Dirigente o con la referente DSA e se ha delle richieste le faccia a lei e non a te, che sei 'solo' un'insegnante di sostegno; stessa cosa per le curricolari..


guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
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