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SOS alunno con ritardo dello sviluppo evolutivo, scuola secondaria
2 partecipanti
Pagina 1 di 1
SOS alunno con ritardo dello sviluppo evolutivo, scuola secondaria
Per il terzo anno anno (scuola media) seguo un ragazzino con ritardo non specificato dello sviluppo in bambino nato pretermine, con esiti di disturbo del linguaggio, ritardo negli apprendimenti, scarsa autonomia personale.
Fino a metà dell'anno scorso i problemi erano solo cognitivi e di ritardo negli apprendimenti,
quindi, in accordo con il CdC semplificavamo molto la didattica, gli obiettivi a lui richiesti, ecc.
Poi ha cominciato ad avere anche problemi di relazione e comportamentali,
con episodi improvvisi di scatti d'ira ed a tratti anche violenti.
Le maestre delle elementari avevano già evidenziato queste problematiche,
che sembravano all'improvviso scomparse con il passaggio di ciclo scolastico,
salvo essersi ripresentate da 7-8 mesi circa, e che vanno via via degenerando sempre più.
Da quello che ho potuto osservare, il ragazzino ha questi atteggiamenti perché vuole essere
al centro dell'attenzione, e provoca i compagni per poi passare per vittima dei comportamenti altrui agli occhi degli adulti.
In casa questo gioco gli riesce benissimo, come candidamente ammesso dai genitori,
che praticamente fanno tutto quello che vuole per non contrariarlo.
I genitori in questione non hanno ancora metabolizzato le difficoltà del figlio: la madre è convinta che il figlio abbia solo "qualche problemino", il padre dice che sia solo pigro.
Il ragazzino è seguitoda quattro anni due volte a settimana da un centro privato convenzionato, dove segue varie terapie (psicomotricità, logopedia, ecc)
A fine settembre ho avuto un incontro con le terapiste di questo centro e la famiglia (come ogni inizio anno scolastico).
In questa sede la responsabile ha suggerito alla famiglia di iniziare anche una terapia psichiatrica privata, perché anche loro avevano iniziato a notare questi comportamenti.
Nelle ultime due settimane la situazione scolastica è degenerata all'inverosimile.
Non sto qui a raccontare tutto quello che è successo, ma il ragazzino si è reso protagonista di vari episodi, che a mio avviso sono un evidente sintomo di disagio emotivo e di richiesta di attenzione.
Da tenere in conto che in questa stessa classe ci sono altri due ragazzini con sostegno,
che vivono malissimo questa situazione perché sono armati di tanta buona volontà
nell'imparare e nell'impegnarsi, nonostante i loro problemi di apprendimento,
e vedono l'altro come il "disturbatore", colui il quale non permette loro di avere tutte le spiegazioni e le semplificazioni a cui avrebbero diritto.
Posso sollecitare io la famiglia ad iniziare al più presto questa terapia psichiatrica?
E se dovessero rifiutarsi, come possiamo tutelarci a scuola in caso di altri scoppi violenti?
Grazie, e scusate per la lunghezza del post, ma volevo descrivere bene la situazione.
Fino a metà dell'anno scorso i problemi erano solo cognitivi e di ritardo negli apprendimenti,
quindi, in accordo con il CdC semplificavamo molto la didattica, gli obiettivi a lui richiesti, ecc.
Poi ha cominciato ad avere anche problemi di relazione e comportamentali,
con episodi improvvisi di scatti d'ira ed a tratti anche violenti.
Le maestre delle elementari avevano già evidenziato queste problematiche,
che sembravano all'improvviso scomparse con il passaggio di ciclo scolastico,
salvo essersi ripresentate da 7-8 mesi circa, e che vanno via via degenerando sempre più.
Da quello che ho potuto osservare, il ragazzino ha questi atteggiamenti perché vuole essere
al centro dell'attenzione, e provoca i compagni per poi passare per vittima dei comportamenti altrui agli occhi degli adulti.
In casa questo gioco gli riesce benissimo, come candidamente ammesso dai genitori,
che praticamente fanno tutto quello che vuole per non contrariarlo.
I genitori in questione non hanno ancora metabolizzato le difficoltà del figlio: la madre è convinta che il figlio abbia solo "qualche problemino", il padre dice che sia solo pigro.
Il ragazzino è seguitoda quattro anni due volte a settimana da un centro privato convenzionato, dove segue varie terapie (psicomotricità, logopedia, ecc)
A fine settembre ho avuto un incontro con le terapiste di questo centro e la famiglia (come ogni inizio anno scolastico).
In questa sede la responsabile ha suggerito alla famiglia di iniziare anche una terapia psichiatrica privata, perché anche loro avevano iniziato a notare questi comportamenti.
Nelle ultime due settimane la situazione scolastica è degenerata all'inverosimile.
Non sto qui a raccontare tutto quello che è successo, ma il ragazzino si è reso protagonista di vari episodi, che a mio avviso sono un evidente sintomo di disagio emotivo e di richiesta di attenzione.
Da tenere in conto che in questa stessa classe ci sono altri due ragazzini con sostegno,
che vivono malissimo questa situazione perché sono armati di tanta buona volontà
nell'imparare e nell'impegnarsi, nonostante i loro problemi di apprendimento,
e vedono l'altro come il "disturbatore", colui il quale non permette loro di avere tutte le spiegazioni e le semplificazioni a cui avrebbero diritto.
Posso sollecitare io la famiglia ad iniziare al più presto questa terapia psichiatrica?
E se dovessero rifiutarsi, come possiamo tutelarci a scuola in caso di altri scoppi violenti?
Grazie, e scusate per la lunghezza del post, ma volevo descrivere bene la situazione.
Ultima modifica di leterbuck il Sab Ott 29, 2011 6:48 am - modificato 2 volte. (Motivazione : eso titolo fruibile per la ricerca)
Antigone- Nuovo member
- Numero di messaggi : 3
Data d'iscrizione : 19.10.11
Età : 45
Località : Milano
Re: SOS alunno con ritardo dello sviluppo evolutivo, scuola secondaria
Antigone ha scritto:..
Posso sollecitare io la famiglia ad iniziare al più presto questa terapia psichiatrica?
E se dovessero rifiutarsi, come possiamo tutelarci a scuola in caso di altri scoppi violenti?
Grazie, e scusate per la lunghezza del post, ma volevo descrivere bene la situazione.
è violento anche nei confronti di voi insegnanti? se sì, leggi questo argomento:
https://sostegno.forumattivo.com/t1295-l-insegnante-di-sostegno-e-tutelata-da-violenze-di-alunni-disabili#6548
dove si chiarisce che il primo a dover intervenire dovrebbe essere il vostro dirigente..
per un aiuto didattico, invece, prova a leggere qui, nella sezione dedicata agli interventi e alle strategie adottate nei casi di disturbi gravi del comportamento (selezionando gli argomenti di interesse):
https://sostegno.forumattivo.com/f35-strategie-di-intervento
ti auguro di riuscire a trovare presto una soluzione, tienici informati e benvenuta tra di noi, a presto, ciao!!
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: SOS alunno con ritardo dello sviluppo evolutivo, scuola secondaria
Grazie per i link, ho dato un'occhiata e ho trovato un paio di spunti utili.
Vi aggiorno sulla situazione, se vi interessa.
Oggi ho avuto il colloquio da me richiesto con i genitori,
e si sono presentati entrambi.
Ho subito messo sul tavolo la questione della terapia psichiatrica,
ed il padre ha iniziato immediatamente ad essere sulla difensiva,
contestando quello che dicevo, e sostenendo che nella precedente riunione
con i terapisti del figlio non si era mai parlato di terapia psichiatrica,
avevo capito male io.
Ovviamente questo non è vero.
Alla fine è arrivato ad ammettere quello che io e i miei colleghi
sospettavamo lui pensasse da tempo:
il figlio non ha nessun problema di apprendimento e ritardo dello sviluppo.
Tutto quello che gli è stato diagnosticato da sedicenti medici
sarebbe stato fatto in combutta con le pseudo maestre delle elementari
che volevano toglierselo di torno perché un po' irrequieto.
In fondo, quello che fa lui in classe, lungi dall'essere richieste di attenzione,
non lo fanno forse anche tutti gli altri ragazzi della sua età?
Suo figlio è solo un po' demotivato e pigro.
La demotivazione ovviamente è colpa della scuola.
Non sto a tirarvela per le lunghe,
vi dico solo che ad ogni mia argomentazione motivata
sulla didattica semplificata che mettiamo in campo per il figlio
naturalmente non sapeva cosa rispondere o controbattere.
Martedì il gruppo di insegnanti di sostegno avrà una riunione con il preside,
e lo metterò al corrente di questi sviluppi.
Idem con il CdC, che si terrà due ore dopo,
in modo da delineare una linea comune di intervento.
Vi aggiorno sulla situazione, se vi interessa.
Oggi ho avuto il colloquio da me richiesto con i genitori,
e si sono presentati entrambi.
Ho subito messo sul tavolo la questione della terapia psichiatrica,
ed il padre ha iniziato immediatamente ad essere sulla difensiva,
contestando quello che dicevo, e sostenendo che nella precedente riunione
con i terapisti del figlio non si era mai parlato di terapia psichiatrica,
avevo capito male io.
Ovviamente questo non è vero.
Alla fine è arrivato ad ammettere quello che io e i miei colleghi
sospettavamo lui pensasse da tempo:
il figlio non ha nessun problema di apprendimento e ritardo dello sviluppo.
Tutto quello che gli è stato diagnosticato da sedicenti medici
sarebbe stato fatto in combutta con le pseudo maestre delle elementari
che volevano toglierselo di torno perché un po' irrequieto.
In fondo, quello che fa lui in classe, lungi dall'essere richieste di attenzione,
non lo fanno forse anche tutti gli altri ragazzi della sua età?
Suo figlio è solo un po' demotivato e pigro.
La demotivazione ovviamente è colpa della scuola.
Non sto a tirarvela per le lunghe,
vi dico solo che ad ogni mia argomentazione motivata
sulla didattica semplificata che mettiamo in campo per il figlio
naturalmente non sapeva cosa rispondere o controbattere.
Martedì il gruppo di insegnanti di sostegno avrà una riunione con il preside,
e lo metterò al corrente di questi sviluppi.
Idem con il CdC, che si terrà due ore dopo,
in modo da delineare una linea comune di intervento.
Antigone- Nuovo member
- Numero di messaggi : 3
Data d'iscrizione : 19.10.11
Età : 45
Località : Milano
Re: SOS alunno con ritardo dello sviluppo evolutivo, scuola secondaria
.. cara Antigone, hai spiegato benissimo: che puoi fare di più??
..personalmente, più vado avanti, più mi rendo conto che quando ci sono queste problematiche di non accettazione della famiglia il nostro lavoro ne risente moltissimo, anche solo per la necessità di continuità di cui hanno bisogno i nostri alunni, a scuola come a casa ed in terapia.. per certi versi siamo ancora lontani, purtroppo, da una reale e totale integrazione, che non è sempre e solo, ovviamente, quella scolastica.. le famiglie si lamentano spesso di trovare insegnanti non competenti, noi insegnanti invece facciamo presente la mancanza di collaborazione di chi, per primo, dovrebbe attivarsi nell'aiutare concretamente i propri figli.. è un cane che si morde la coda.. e in mezzo ci sono i ragazzini..
..personalmente, più vado avanti, più mi rendo conto che quando ci sono queste problematiche di non accettazione della famiglia il nostro lavoro ne risente moltissimo, anche solo per la necessità di continuità di cui hanno bisogno i nostri alunni, a scuola come a casa ed in terapia.. per certi versi siamo ancora lontani, purtroppo, da una reale e totale integrazione, che non è sempre e solo, ovviamente, quella scolastica.. le famiglie si lamentano spesso di trovare insegnanti non competenti, noi insegnanti invece facciamo presente la mancanza di collaborazione di chi, per primo, dovrebbe attivarsi nell'aiutare concretamente i propri figli.. è un cane che si morde la coda.. e in mezzo ci sono i ragazzini..
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
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