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Problema all'orizzonte, nell'organizzazione delle autonomie di un'alunna, sc. infanzia
2 partecipanti
Pagina 1 di 1
Problema all'orizzonte, nell'organizzazione delle autonomie di un'alunna, sc. infanzia
Ciao a tutti, scrivo di rado per mancanza di tempo ma leggo ogni giorno e questo sito mi è di grande aiuto.
Da ottobre ho avuto una supplenza alla scuola dell'infanzia, sezione primavera, sul sostegno.
Seguo la bambina per 14 ore settimanali, mentre dall'ora di pranzo in poi la bambina è seguita da un'assistente per 18 ore settimanali.
Negli ultimi tempi la bambina durante il pasto mangia meno.
Non essendo presente so queste cose dai resoconti parziali dell'assistente e dalla mamma della bambina.
La mamma è preoccupata della situazione e sta iniziando a pensare di ritirarla da scuola per l'ora di pranzo, per farla mangiare a casa. Questo potrebbe comportare anche un cambiamento nel numero di ore di presenza della bambina a scuola, a scapito dell'assistente.
L'assistente è alla prima esperienza con bambini con handicap grave e da insegnante trovo a volte che sia superficiale e viva questo lavoro come una sorta di passatempo e un modo per avere uno stipendio.
Questo si ripercuote sulla bambina e sulla famiglia di conseguenza.
In questa situazione, che potrebbe in futuro portare anche alla decisione di un cambio di scuola, da insegnante di sostegno, cosa posso fare?
Il mio rapporto con la famiglia è stato buono fin dall'inizio ed è sempre stato fondato sulla fiducia reciproca.
Spero che qualcuno possa darmi un consiglio; vorrei che tutti noi facessimo la cosa miglore per la bambina.
Da ottobre ho avuto una supplenza alla scuola dell'infanzia, sezione primavera, sul sostegno.
Seguo la bambina per 14 ore settimanali, mentre dall'ora di pranzo in poi la bambina è seguita da un'assistente per 18 ore settimanali.
Negli ultimi tempi la bambina durante il pasto mangia meno.
Non essendo presente so queste cose dai resoconti parziali dell'assistente e dalla mamma della bambina.
La mamma è preoccupata della situazione e sta iniziando a pensare di ritirarla da scuola per l'ora di pranzo, per farla mangiare a casa. Questo potrebbe comportare anche un cambiamento nel numero di ore di presenza della bambina a scuola, a scapito dell'assistente.
L'assistente è alla prima esperienza con bambini con handicap grave e da insegnante trovo a volte che sia superficiale e viva questo lavoro come una sorta di passatempo e un modo per avere uno stipendio.
Questo si ripercuote sulla bambina e sulla famiglia di conseguenza.
In questa situazione, che potrebbe in futuro portare anche alla decisione di un cambio di scuola, da insegnante di sostegno, cosa posso fare?
Il mio rapporto con la famiglia è stato buono fin dall'inizio ed è sempre stato fondato sulla fiducia reciproca.
Spero che qualcuno possa darmi un consiglio; vorrei che tutti noi facessimo la cosa miglore per la bambina.
Ultima modifica di leterbuck il Dom Ott 30, 2011 11:19 pm - modificato 1 volta. (Motivazione : ampliato titolo per la ricerca, spostato in sos didattica)
letizia77- Nuovo member
- Numero di messaggi : 9
Data d'iscrizione : 06.01.11
Re: Problema all'orizzonte, nell'organizzazione delle autonomie di un'alunna, sc. infanzia
.. non ho ben chiaro, però, su cosa, in particolare, vorresti un consiglio..
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: Problema all'orizzonte, nell'organizzazione delle autonomie di un'alunna, sc. infanzia
Vorrei un consiglio sull'atteggiamento da tenere con l'assistente e con le colleghe, in merito alla questione, per migliorare la situazione del momento pasto e contemporaneamente tranquillizzare la famiglia in relazione a ciò.
letizia77- Nuovo member
- Numero di messaggi : 9
Data d'iscrizione : 06.01.11
Re: Problema all'orizzonte, nell'organizzazione delle autonomie di un'alunna, sc. infanzia
.. sulla questione pranzo si può dire poco, poichè è difficile, se non impossibile, valutarla da qui.. dovreste cercare di capire tutti insieme quali sono le effettive difficoltà.. soprattutto, però, dovreste cercare di non alimentare le ansie della mamma, sovrapponendo alla questione problemi che non c'entrano con la mensa:
.. questa frase mi colpisce molto.. hai espresso questo tuo pensiero anche alla famiglia?letizia77 ha scritto:
L'assistente è alla prima esperienza con bambini con handicap grave e da insegnante trovo a volte che sia superficiale e viva questo lavoro come una sorta di passatempo e un modo per avere uno stipendio.
Questo si ripercuote sulla bambina e sulla famiglia di conseguenza.
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: Problema all'orizzonte, nell'organizzazione delle autonomie di un'alunna, sc. infanzia
Non ho esposto il mio pensiero sull'assistente alla famiglia, assolutamente no. Alimenterei ansie e tensioni, caricando la famiglia di problemi che dobbiamo risolvere tra di noi. Ma sono certa che i suoi atteggiamenti, quanto meno inesperti, sono colti perfettamente dalla bambina e vissuti a volte con difficoltà. Stiamo lavorando al miglioramento della situazione, senza caricare ulteriormente la famiglia, ma restano difficoltà per via della carenza che possono essere attribuite, almeno in parte, alla non formazione professionale dell'assistente.
Le parole che ho usato nel post iniziale per descrivere la situazione, riguardo l'assistente, non sono miei giudizi, ma rielaborazioni personali, riflessioni sorte da alcune frasi della stessa assistente, che definisce il suo lavoro un gioco.
Le parole che ho usato nel post iniziale per descrivere la situazione, riguardo l'assistente, non sono miei giudizi, ma rielaborazioni personali, riflessioni sorte da alcune frasi della stessa assistente, che definisce il suo lavoro un gioco.
letizia77- Nuovo member
- Numero di messaggi : 9
Data d'iscrizione : 06.01.11
Re: Problema all'orizzonte, nell'organizzazione delle autonomie di un'alunna, sc. infanzia
.. credo che la situazione sia più complessa di quanto può sembrarti; penso che in questo momento sarebbe più produttivo informarsi e conoscere più a fondo le problematiche di questa bambina, portatrice di un grave handicap, piuttosto che andare a ricercare le presunte.. responsabilità di persone che, oltre a te, operano sul caso.. scrivo questo perchè nel percorso scolastico dei nostri alunni le eventuali 'battute di arresto' o regressioni, momentanee, o più a lungo decorso, sono da ritenersi del tutto 'normali' e non vanno necessariamente osservate, e poi valutate, come fossero il risultato di scarsa osservanza o carente dedizione da parte nostra.. non colpevolizziamoci, nè colpevolizziamo altre persone, senza prima avere delle certezze..
.. detto questo, come già scritto sopra, non potendo sapere esattamente le motivazioni per cui la vostra alunna non mangia più con lo stesso appetito mostrato in precedenza, da parte tua potresti sollecitare nei colleghi curricolari e nell'assistente una maggiore attenzione ai comportamenti della bambina, che presumo non verbale (?), durante i pasti, mentre potresti chiedere informazioni alla mamma su come, invece, la bambina reagisce a casa di fronte ai pasti consumati in famiglia e anche prendere informazioni sul sonno, che, insieme all'alimentazione, ci forniscono informazioni preziose per indagare su eventuali disagi o disturbi generalizzati.. quindi, cercare di circoscrivere quanto più possibile la situazione, per verificare se il problema sussiste solo a scuola, oppure no.. intanto questo, poi vediamo come poter continuare..
buon lavoro per ora..
.. detto questo, come già scritto sopra, non potendo sapere esattamente le motivazioni per cui la vostra alunna non mangia più con lo stesso appetito mostrato in precedenza, da parte tua potresti sollecitare nei colleghi curricolari e nell'assistente una maggiore attenzione ai comportamenti della bambina, che presumo non verbale (?), durante i pasti, mentre potresti chiedere informazioni alla mamma su come, invece, la bambina reagisce a casa di fronte ai pasti consumati in famiglia e anche prendere informazioni sul sonno, che, insieme all'alimentazione, ci forniscono informazioni preziose per indagare su eventuali disagi o disturbi generalizzati.. quindi, cercare di circoscrivere quanto più possibile la situazione, per verificare se il problema sussiste solo a scuola, oppure no.. intanto questo, poi vediamo come poter continuare..
buon lavoro per ora..
guardian angel- Millenium member
- Numero di messaggi : 3720
Data d'iscrizione : 29.09.10
Località : Toscana
Re: Problema all'orizzonte, nell'organizzazione delle autonomie di un'alunna, sc. infanzia
Grazie per i consigli. L'osservazione di cui parlavo non viene fatta per ricercare resposabilità di qualcuno, ma per comprendere le cause di questa situazione.
A casa la bambina non ha cambiato modi, tempi e quantità nel mangiare e anche per quanto riguarda il sonno la famiglia non ha comunicato variazioni di rilievo.
La bambina è verbale e pertanto sa spiegare, ma a volte le sue spiegazioni sono legate più all'espressione del disagio in sè, rispetto ad una descrizione della causa del poco appettito.
Questo problema del mangiare si manifesta sopratutto al momento del pranzo, quando io insegnante di sostegno non ci sono.
Parlo ovviamente con le colleghe e con l'assistente e cerco di capire con loro quale sia il disagio sottostante.
Abbiamo deciso insieme di continuare ad osservare e di provare alcune strategie diverse, come ad esempio terminare il pasto in un altro ambiente più tranquillo.
La confusione che c'è a mensa si ripercute molto sulla bambina, è evidente e quando viene portata in un altro ambiente riesce a concentrarsi di più sul cibo e sul mangiare, nonchè ad essere più serena.
Il discorso sarebbe lunghissimo e coinvolgerebbe anche il modo in cui l'assistente all'ora di pranzo ed io a colazione gestiamo il momento del pasto e la confusione che le crea questo disagio.
Grazie però per le indicazioni che mi sono state date.
A casa la bambina non ha cambiato modi, tempi e quantità nel mangiare e anche per quanto riguarda il sonno la famiglia non ha comunicato variazioni di rilievo.
La bambina è verbale e pertanto sa spiegare, ma a volte le sue spiegazioni sono legate più all'espressione del disagio in sè, rispetto ad una descrizione della causa del poco appettito.
Questo problema del mangiare si manifesta sopratutto al momento del pranzo, quando io insegnante di sostegno non ci sono.
Parlo ovviamente con le colleghe e con l'assistente e cerco di capire con loro quale sia il disagio sottostante.
Abbiamo deciso insieme di continuare ad osservare e di provare alcune strategie diverse, come ad esempio terminare il pasto in un altro ambiente più tranquillo.
La confusione che c'è a mensa si ripercute molto sulla bambina, è evidente e quando viene portata in un altro ambiente riesce a concentrarsi di più sul cibo e sul mangiare, nonchè ad essere più serena.
Il discorso sarebbe lunghissimo e coinvolgerebbe anche il modo in cui l'assistente all'ora di pranzo ed io a colazione gestiamo il momento del pasto e la confusione che le crea questo disagio.
Grazie però per le indicazioni che mi sono state date.
letizia77- Nuovo member
- Numero di messaggi : 9
Data d'iscrizione : 06.01.11
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