demoralizzata!

sono un'insegnante di sostegno che lavora con alunna tetraplegica gravissima per il terzo anno.la bambina purtroppo muove solo gli occhi,l'unico modo che ha per comunicare con gli altri.a scuola le colleghe mi sono molto vicine ma è difficilissimo trovare attività che vadano bene per la classe e anche per lei.faccio per il terzo anno le stesse attività fatte negli anni precedenti: lavoro sulla sensorialità, sulla socializzazione, sull'ascolto di musiche...sono un po' stufa.è normale?senza contare che la mamma non si dimostra soddisfatta delle attività fatte a scuola, a sentir lei a casa fa tutto,scrive anche!è sbagliato pensare a un trasferimento?sono molto demoralizzata...

Ilenia76 ha scritto:.....senza contare che la mamma non si dimostra soddisfatta delle attività fatte a scuola, a sentir lei a casa fa tutto,scrive anche!è sbagliato pensare a un trasferimento?sono molto demoralizzata...

..intanto puoi farti spiegare dalla mamma il tipo di attività che la bambina svolge a casa e cercare di riprodurle a scuola; puoi leggere la sezione del forum dedicata alla 'didattica speciale'; leggerti quanti più libri puoi sull'argomento, trovare nel Web un eventuale sito di riferimento, che tratta di questa problematica e leggere le varie esperienze.. poi, come facciamo un po' tutti noi, nel nostro lavoro, attingere alle tue risorse personali (idee, esperienze.. ) .. un trasferimento, poi, che cosa può garantirti di così diverso, rispetto ad ora? o il tuo lavoro ti piace e vai avanti, oppure non ti piace e provi ad inserirti in ambiti lavorativi diversi..

Condivido tutto quello scritto da Leterbuck.
Inoltre io punterei ad una maggiore collaborazione con la famiglia. A casa scrive? Come? Cosa?
La madre non è soddisfatta delle attività svolte a scuola? Perchè? Cosa si aspetta? Ne avete parlato? Avete fissato degli obiettivi comuni?
Stesse attività da tre anni? Con o senza risultati? Se con risultati ok, se senza risultati devi cambiare e/o variare.

Sinceramente io capisco in pieno Ilenia e non mi sentirei mai di dirle parole così perentorie.....premesso che è appurato che di tutto quello che facciamo (anche sbagliando in buona fede purtroppo!) non ci verrà quasi MAI riconosciuto nulla,io oso solo mettermi nei panni di una persona che da 3 anni ha a che fare con un handicap così grave e pur con tutta la buona volontà - non prendiamoci in giro - molti di noi (almeno per me è così) sono docenti di materie quali lettere, matematica, lingue o altro e hanno fatto solo un corso di sostegno di pochi mesi per avere un'opportunità lavorativa in più. Questa non è una scappatoia o una giustificazione, sono del parere che bisogna fare comunque del nostro meglio e prepararsi al meglio soprattutto per un ruolo così delicato. Permettete però un pò di sconforto quando vieni considerata come "quella delle fotocopie" o la "badante" di turno e anche le famiglie ti fanno guerra perchè se gli insegnanti sono dei fannulloni...figuriamoci tu che hai la "fortuna" di avere un solo alunno?!?!?!?!? Ebbene io non ho ancora avuto casi così delicati come quello di Ilenia e ciò nonostante ho enormi difficoltà e continue lamentele dalla famiglia. Permettete quindi ogni tanto che uno si senta demoralizzato, demotivato e inadeguato senza dover per forza avere qualcuno che dice.......cambia mestiere!......

Ciao Ilenia...
sicuramente per arrivare a scrivere quello che hai scritto hai sperimentato diverse strade trovando dei muri...chissà che possiamo in qualche modo, se trovi la forza, trovarne un'altra che ti spinga a trovare di nuovo la motivazione?
Questa bambina non è seguita da altri operatori con cui confrontarti?Quanti anni ha?

Navigando ho trovato questo fumetto...per sorridere insieme
http://www.evapigliapoco.it/modules/mod_lv_enhanced_image_slider/images/demo/PhasesOfFirstYearTeaching.jpg