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HANDICAPPATO E CAROGNA: DAVID ANZALONE
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HANDICAPPATO E CAROGNA: DAVID ANZALONE
Il comico che ha rivoluzionato i luoghi comuni sull'handicap.
"E' tutto vero, non l'ho inventato: sulla carta d'identità, alla voce professione, hanno scritto 'handicappato'. Un aneddoto che la dice lunga sulle retoriche che ruotano intorno all'handicap e che si praticano poi nella realtà di tutti i giorni: l'handicappato non lavora, quindi la sua professione è, appunto, handicappato".
David Anzalone è un attore comico che nei suoi spettacoli mette in scena ciò che conosce più da vicino: la sua vita di tutti i giorni, che è poi la vita di un ragazzo con un handicap fisico e una mente lucida e brillante.
IL sito:
"E' tutto vero, non l'ho inventato: sulla carta d'identità, alla voce professione, hanno scritto 'handicappato'. Un aneddoto che la dice lunga sulle retoriche che ruotano intorno all'handicap e che si praticano poi nella realtà di tutti i giorni: l'handicappato non lavora, quindi la sua professione è, appunto, handicappato".
David Anzalone è un attore comico che nei suoi spettacoli mette in scena ciò che conosce più da vicino: la sua vita di tutti i giorni, che è poi la vita di un ragazzo con un handicap fisico e una mente lucida e brillante.
IL sito:
Re: HANDICAPPATO E CAROGNA: DAVID ANZALONE
L'altro suo sito: http://www.targatoh.it/index1.htm
Targato H è uno spettacolo comico in cui si tratta il tema dell'handicap. Il filo conduttore è il costante ribaltamento in chiave ironica delle concezioni comuni che si hanno nei confronti dell'handicap e dell'handicappato.
Targato H è la rappresentazione di due modi di intendere la vita. L'ottusità di chi si lascia ingabbiare dal pregiudizio opposta alla consapevolezza di chi guarda in faccia alla realtà, la chiama con il proprio nome e per questo ne esce vincente.
Proprio partendo da una presa di coscienza della propria condizione di portatore di handicap si può abbattere quella cultura caritatevole che genera il pregiudizio.
Dalla narrazione del quotidiano, rielaborato in chiave comica, scaturisce la risata che demolisce la classificazione castrante tra normalità e anormalità e fa riflettere sulle iniquità che albergano nella vita di tutti i giorni.

Targato H è uno spettacolo comico in cui si tratta il tema dell'handicap. Il filo conduttore è il costante ribaltamento in chiave ironica delle concezioni comuni che si hanno nei confronti dell'handicap e dell'handicappato.
Targato H è la rappresentazione di due modi di intendere la vita. L'ottusità di chi si lascia ingabbiare dal pregiudizio opposta alla consapevolezza di chi guarda in faccia alla realtà, la chiama con il proprio nome e per questo ne esce vincente.
Proprio partendo da una presa di coscienza della propria condizione di portatore di handicap si può abbattere quella cultura caritatevole che genera il pregiudizio.
Dalla narrazione del quotidiano, rielaborato in chiave comica, scaturisce la risata che demolisce la classificazione castrante tra normalità e anormalità e fa riflettere sulle iniquità che albergano nella vita di tutti i giorni.

Re: HANDICAPPATO E CAROGNA: DAVID ANZALONE
PER CHI VUOLE CONOSCERE CHI è DAVID ANZALONE:
prima parte
seconda parte
prima parte
seconda parte
Re: HANDICAPPATO E CAROGNA: DAVID ANZALONE
Bravissimo questo DAVID!
Ho visto che ha scritto anche un libro:
HANDICAPPATO E CAROGNA
di David Anzalone e Alessandro Castriota
Editore: Mondadori
Collana: Biblioteca umoristica Mondadori
105 pagine - € 13.00
David Anzalone, il comico senigalliese che negli ultimi 2 anni ha rivoluzionato i luoghi comuni sull’handicap a teatro, in televisione e su internet, infila la sua autoironia e la sua vis comica anche tra le pagine di un libro irresistibile.
Nato nel 1976 a Senigallia dove risiede, David Anzalone in arte Zanza deve la sua formazione artistica a maestri del calibro di Naira Gonzales, Yvès Lebreton, Leo Bassi.
Spastico dalla nascita, con le gambe a ics e le braccia che salutano l’uomo invisibile, David "Zanza" Anzalone è il vero giullare contemporaneo, una marionetta anarchica che si è ribellata al suo burattinaio.
Non è normale, e non ci tiene a esserlo. E da questa sua inevitabile diversità sprigiona una forza umoristica travolgente.
Dopo diverse apparizioni nel piccolo schermo in particolare ospite di Enrico Bertolino su "Glob – l’osceno del villaggio", nel 2007 ha sorpreso l’Italia con uno spettacolo teatrale dal titolo "Targato H" da lui interpretato e scritto con Alessandro Castriota che ne ha curato la regia, richiestissimo anche come recital in forma di monologo.
Un lavoro divertente e ironico di chi l’handicap ce l’ha e lo vive prendendosene gioco. Ribaltando continuamente il punto di vista, riportando l’handicap per ciò che è, senza giri di parole e pregiudizi.
Entrare a teatro se sul palco c’è Zanza è uscire dai luoghi comuni sull’handicap. Con quel lavoro ha conquistato il pubblico del Ciak di Milano e aperto la Stagione 2007-08 del Piccolo Jovinelli di Roma diretto da Serena Dandini, risvegliando rapidamente l’interesse di pubblico, critica e stampa nazionale.
Da lì, il passo nell’editoria è stato breve e ora Zanza firma a quattro mani con il suo regista Castriota anche uno spassoso libro per la collezione Biblioteca Umoristica Mondadori, da leggere tutto d’un fiato. Perché "dopo tanti comici handicappati, finalmente un handicappato che fa il comico!" esulta Zanza.
"Ci chiamano diversamente abili! Che tu stai tutta la vita a guardarti e a chiederti: 'Ma a che cazzo sarò abile io?'".
Un viaggio alla scoperta delle peripezie di un handicappato a scuola, al cinema, all’oratorio della parrocchia o al bar con l’immancabile cannuccia. E poi ci sono la maestra, la fisioterapista, le suore, Moana Pozzi...
Insomma ci sono le donne, che per Zanza "sono come le olimpiadi: ce n’è una ogni quattro anni!".
Per fortuna, ci sono i cellulari! Anche se "solo per mandare un semplice: 'Buonanotte' mi toccava cominciare a scrivere all’alba".
Oltre 100 pagine di battute e aneddoti, racconti biografici e acuta ironia su cosa e chi sia normale oggi.
Il libro "Handicappato e carogna" (così come lo spettacolo "Targato H") sono un progetto CAPA produzioni a cura di Alessandro Castriota e Alessandro Piccinini.
Pubblicato da Libero
Ho visto che ha scritto anche un libro:
HANDICAPPATO E CAROGNA
di David Anzalone e Alessandro Castriota
Editore: Mondadori
Collana: Biblioteca umoristica Mondadori
105 pagine - € 13.00
David Anzalone, il comico senigalliese che negli ultimi 2 anni ha rivoluzionato i luoghi comuni sull’handicap a teatro, in televisione e su internet, infila la sua autoironia e la sua vis comica anche tra le pagine di un libro irresistibile.
Nato nel 1976 a Senigallia dove risiede, David Anzalone in arte Zanza deve la sua formazione artistica a maestri del calibro di Naira Gonzales, Yvès Lebreton, Leo Bassi.
Spastico dalla nascita, con le gambe a ics e le braccia che salutano l’uomo invisibile, David "Zanza" Anzalone è il vero giullare contemporaneo, una marionetta anarchica che si è ribellata al suo burattinaio.
Non è normale, e non ci tiene a esserlo. E da questa sua inevitabile diversità sprigiona una forza umoristica travolgente.
Dopo diverse apparizioni nel piccolo schermo in particolare ospite di Enrico Bertolino su "Glob – l’osceno del villaggio", nel 2007 ha sorpreso l’Italia con uno spettacolo teatrale dal titolo "Targato H" da lui interpretato e scritto con Alessandro Castriota che ne ha curato la regia, richiestissimo anche come recital in forma di monologo.
Un lavoro divertente e ironico di chi l’handicap ce l’ha e lo vive prendendosene gioco. Ribaltando continuamente il punto di vista, riportando l’handicap per ciò che è, senza giri di parole e pregiudizi.
Entrare a teatro se sul palco c’è Zanza è uscire dai luoghi comuni sull’handicap. Con quel lavoro ha conquistato il pubblico del Ciak di Milano e aperto la Stagione 2007-08 del Piccolo Jovinelli di Roma diretto da Serena Dandini, risvegliando rapidamente l’interesse di pubblico, critica e stampa nazionale.
Da lì, il passo nell’editoria è stato breve e ora Zanza firma a quattro mani con il suo regista Castriota anche uno spassoso libro per la collezione Biblioteca Umoristica Mondadori, da leggere tutto d’un fiato. Perché "dopo tanti comici handicappati, finalmente un handicappato che fa il comico!" esulta Zanza.
"Ci chiamano diversamente abili! Che tu stai tutta la vita a guardarti e a chiederti: 'Ma a che cazzo sarò abile io?'".
Un viaggio alla scoperta delle peripezie di un handicappato a scuola, al cinema, all’oratorio della parrocchia o al bar con l’immancabile cannuccia. E poi ci sono la maestra, la fisioterapista, le suore, Moana Pozzi...
Insomma ci sono le donne, che per Zanza "sono come le olimpiadi: ce n’è una ogni quattro anni!".
Per fortuna, ci sono i cellulari! Anche se "solo per mandare un semplice: 'Buonanotte' mi toccava cominciare a scrivere all’alba".
Oltre 100 pagine di battute e aneddoti, racconti biografici e acuta ironia su cosa e chi sia normale oggi.
Il libro "Handicappato e carogna" (così come lo spettacolo "Targato H") sono un progetto CAPA produzioni a cura di Alessandro Castriota e Alessandro Piccinini.
Pubblicato da Libero
sabrina- Senior Member
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IL SUO LIBRO

In questo modo Zanza ci fa capire che la libertà dai bisogni rende l’uomo libero, ma deve essere anche capace di conoscere i propri bisogni, di non averne paura.
Riporto due estratti dal suo libro che vi consiglio di leggere.
L'HANDICAPPATO APOCRIFO
Come avrete capito il privilegio più rilevante che i "car-rozzati" hanno rispetto a noi semplici spastici è quello di avere un'identità sociale. La carrozzella non lascia spazio a equivoci, la gente appena li vede, li riconosce: "Quello è un handicappato!". È importante, per la propria identi-tà e la propria storia personale. Invece, quando io cammi-no per la strada, la gente si ferma a guardarmi le scarpe credendo che dentro ci sia, che so?, un sassolino. Alla fac-cia del sassolino! Lì c'è tutto il Gran Sasso!
FACCIO L'HANDICAPPATO
Oggigiorno è molto diffusa l'idea che anche gli handicap-pati possono essere una risorsa importante per la socie-tà. Infatti la politica di inserimento nel mondo del lavoro dei disabili è in continua espansione. Nonostante questo, è comunque necessario tener presente anche gli aspet-ti oggettivi che investono la nostra condizione di esse-ri umani diversi.
Sì, perché noi handicappati non siamo come le altre persone che possono lavorare, avere un reddito e per-mettersi tutto. No! Noi siamo diversi, è inutile nascon-derlo. A noi il lavoro stanca, per noi il lavoro è difficile da trovare. A noi il lavoro non lo danno così facilmente perché... perché... diciamoci la verità una volta per tutte e liberiamoci da questa ipocrisia che serpeggia e mortifica la nostra società civile: a noi il lavoro non lo danno per-ché non abbiamo voglia di fare un cazzo! Che si sappia! Noi, portatori sani di handicap, non abbiamo voglia di fare nulla! Alla faccia di Gianni Morandi. Perché Gianni Morandi? Ve lo dico io. Vi ricordate quando mister "fattimandaredallamammaaprendereillatte" andava in TV a fare da testimonial in alcune Pubblicità Progresso? E vi ricordate cosa diceva mentre appoggiava amorevolmente la mano sulla spalla dell'handicappato di turno? Diceva estasiato: «Il mio amico disabile lavora e per questo è come te!». Morandi, non me ne volere ma... perché non te ne vai a cagare? Magari insieme a tutta la Squadra del Cuore, va là...
Da “HANDICAPPATO E CAROGNA” di David Anzalone, Mondadori.
kucy1- Millenium member
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