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sos insegnamento della letto-scrittura in alunno ipovedente
4 partecipanti
Pagina 1 di 1
sos insegnamento della letto-scrittura in alunno ipovedente
ciao a tutti...sono al mio primo incarico, uscita fresca fresca dagli studi universitari, ma ancora tanto inesperta su come muovermi riguardo al caso che piano piano sto affrontando quest'anno..mi è stato affidato il sostegno di un bambino ipovedente che nn vede i colori e ha una fotofobia;inoltre ha un'attenzione molto labile. Per fortuna il livello cognitivo è nella norma.Purtroppo nn riesco a trovare una letteratura adeguata a livello didattico che mi possa guidare nella programmazione di attività adeguate in particolare per l'insegnamento della letto scrittura visto che è in prima.vorrei se c'è qualcuno che ha affrontato o che sta affrontando un caso simile, e come si sta muovendo nella programmazione differenziata..grazie
Ultima modifica di leterbuck il Sab Ott 29, 2011 9:19 am - modificato 1 volta. (Motivazione : reso titolo idoneo alla ricerca)
annamarisa- Nuovo member
- Numero di messaggi : 2
Data d'iscrizione : 16.09.09
Re: sos insegnamento della letto-scrittura in alunno ipovedente
La didattica per i bambini ipovedenti dipende moltissimo dalla patologia da cui sono affetti, per cui andrebbe presa in considerazione più che altro la patologia. Ad ogni modo ecco alcune regole che possono funzionare sempre:
1. Non utilizzare il quaderno normale, ma dotarsi di fogli A4 con tabelle word che riproducono il rigo di quinta (circa 1 cm) con margini molto marcati
2. Per i quadretti utilizzare uno schema simile, ma valutare la possibilità di una quadrettatura di 1,2 cm (spesso è necessaria, per lo meno in prima elementare).
3. Far scrivere in stampato maiuscolo e ridurre al minimo la scrittura dello stampato minuscolo
4. Si utilizza lo stampato minuscolo solo per leggere un testo.
5. Non chiedere la rilettura della propria produzione scritta perché risulta estremamente faticoso oltre che non significativa ai fini di una valutazione.
6. Predisporre materiale scritto in carattere “verdana” è più leggibile rispetto al “Times New Roman” e ingrandire di molto il carattere (da 20 in su).
7. In un disegno colorare ciò su cui si vuole attrarre l’attenzione: la discriminazione dell’immagine col colore rende la decodifica più rapida e meno faticosa a livello visivo.
8. Per scrivere utilizzare il pennarello a punta media e non la matita grigia.
9. Per colorare utilizzare pennarelli a punta grossa o pastelli a cera: sono brillanti e maggiormente percepibili.
10. Mantenere fissa la struttura della classe. Se ciò non è possibile, fare in modo che il bambino distribuisca i quaderni spesso, in modo che possa farsi un’idea dell’organizzazione spaziale. Nel contempo chiedere agli altri bambini di far sentire la loro voce per aiutarlo ad identificarne la posizione.
11. Se la patologia è progressiva tenere presente che il carico di lavoro di scrittura e lettura dovrà diminuire in modo molto consistente nel corso del tempo, se non si vuole che il bambino si demotivi e perda di autostima.
12. Nelle attività motorie far vedere bene le modalità con le quali si svolge un gioco all’interno dello spazio della palestra. Spazi grandi e rumorosi sono destabilizzanti perché impediscono la percezione acustica definita e rendono spesso molto nervosi i bambini.
IMPORTANTISSIMO. Tenere presente che più il bambino viene impegnato in attività di discriminazione visiva, minore diventa il suo livello di attenzione. Per cui è opportuno semplificare il più possibile il suo materiale.
1. Non utilizzare il quaderno normale, ma dotarsi di fogli A4 con tabelle word che riproducono il rigo di quinta (circa 1 cm) con margini molto marcati
2. Per i quadretti utilizzare uno schema simile, ma valutare la possibilità di una quadrettatura di 1,2 cm (spesso è necessaria, per lo meno in prima elementare).
3. Far scrivere in stampato maiuscolo e ridurre al minimo la scrittura dello stampato minuscolo
4. Si utilizza lo stampato minuscolo solo per leggere un testo.
5. Non chiedere la rilettura della propria produzione scritta perché risulta estremamente faticoso oltre che non significativa ai fini di una valutazione.
6. Predisporre materiale scritto in carattere “verdana” è più leggibile rispetto al “Times New Roman” e ingrandire di molto il carattere (da 20 in su).
7. In un disegno colorare ciò su cui si vuole attrarre l’attenzione: la discriminazione dell’immagine col colore rende la decodifica più rapida e meno faticosa a livello visivo.
8. Per scrivere utilizzare il pennarello a punta media e non la matita grigia.
9. Per colorare utilizzare pennarelli a punta grossa o pastelli a cera: sono brillanti e maggiormente percepibili.
10. Mantenere fissa la struttura della classe. Se ciò non è possibile, fare in modo che il bambino distribuisca i quaderni spesso, in modo che possa farsi un’idea dell’organizzazione spaziale. Nel contempo chiedere agli altri bambini di far sentire la loro voce per aiutarlo ad identificarne la posizione.
11. Se la patologia è progressiva tenere presente che il carico di lavoro di scrittura e lettura dovrà diminuire in modo molto consistente nel corso del tempo, se non si vuole che il bambino si demotivi e perda di autostima.
12. Nelle attività motorie far vedere bene le modalità con le quali si svolge un gioco all’interno dello spazio della palestra. Spazi grandi e rumorosi sono destabilizzanti perché impediscono la percezione acustica definita e rendono spesso molto nervosi i bambini.
IMPORTANTISSIMO. Tenere presente che più il bambino viene impegnato in attività di discriminazione visiva, minore diventa il suo livello di attenzione. Per cui è opportuno semplificare il più possibile il suo materiale.
elena zorzit- Nuovo member
- Numero di messaggi : 6
Data d'iscrizione : 24.10.09
Re: sos insegnamento della letto-scrittura in alunno ipovedente
Dimenticavo…
Per avere un’idea generale di ipovisione puoi vedere sul sito della biblioteca per ciechi di Monza, ci sono diversi testi utili. Suggerirei “Il bambino con disabilità visiva”, “Passo dopo passo” e “Le problematiche dell’inserimento scolastico”
Poi c’e un altro opuscolo interessante che si intitola “Cosa vede il mio bambino” ed è della Fondazione Mariani. Puoi cercare la Fondazione su internet. Lo spediscono gratuitamente
Per avere un’idea generale di ipovisione puoi vedere sul sito della biblioteca per ciechi di Monza, ci sono diversi testi utili. Suggerirei “Il bambino con disabilità visiva”, “Passo dopo passo” e “Le problematiche dell’inserimento scolastico”
Poi c’e un altro opuscolo interessante che si intitola “Cosa vede il mio bambino” ed è della Fondazione Mariani. Puoi cercare la Fondazione su internet. Lo spediscono gratuitamente
elena zorzit- Nuovo member
- Numero di messaggi : 6
Data d'iscrizione : 24.10.09
Re: sos insegnamento della letto-scrittura in alunno ipovedente
salve a tutti, sono nuova del forum..volevo chiedervi un consiglio.Ho un bambino ipovedente, che purtroppo ha anche difficoltà motorie con problemi principalmente alla mano destra.Per questo motivo non riesce a lavorare con la tavoletta braille e gli sto insegnando alcune letterine in braille, ma solo in lettura e con grandi difficoltà.Grandi problemi li ha con matematica..Inoltre volevo chiedervi un consiglio su come insegnargli i concetti temporali!!grazie del vostro aiuto
Mary81- Nuovo member
- Numero di messaggi : 5
Data d'iscrizione : 02.11.09
Re: sos insegnamento della letto-scrittura in alunno ipovedente
Qualcuno può consigliarmi delle strategie didattiche?
Mary81- Nuovo member
- Numero di messaggi : 5
Data d'iscrizione : 02.11.09
Re: sos insegnamento della letto-scrittura in alunno ipovedente
Personalmente sono favorevole ad insegnare l’utilizzo della tavoletta perché favorisce lo sviluppo della specularità, ma in questo caso, eviterei la tavoletta e passerei direttamente all’uso della dattilo braille. La tavoletta va tenuta ferma con una mano mentre il punteruolo scrive, per cui, per chi ha problemi motori è un po’ difficoltosa. Alla tavoletta potresti passare quando il braille è già acquisito come concetto generale.
A quanto so io esiste una dattilo-braille che può essere utilizzata anche con una sola mano. Io ne ho utilizzata una diversi anni fa. Era una Perkins: forse la ditta che le produce ne prevede un tipo adattabile. Ci sarebbe da informarsi.
A quanto so io esiste una dattilo-braille che può essere utilizzata anche con una sola mano. Io ne ho utilizzata una diversi anni fa. Era una Perkins: forse la ditta che le produce ne prevede un tipo adattabile. Ci sarebbe da informarsi.
elena zorzit- Nuovo member
- Numero di messaggi : 6
Data d'iscrizione : 24.10.09
Re: sos insegnamento della letto-scrittura in alunno ipovedente
grazie del consiglio!!provvederò ad informarmi.Il problema principale è che al bambino hanno insegnato alcune lettere dell'alfabeto utilizzando quelle di gomma colorate, quindi il bambino ne riconosce la forma.Questo gli crea problemi nell'acquisizione del braille poichè riesce a leggere le lettere soltanto se ha la forma accanto.Volevo anche chiederti come ti sei orientata per insegnare a questi alunni i concetti temporali.Grazie
Mary81- Nuovo member
- Numero di messaggi : 5
Data d'iscrizione : 02.11.09
Re: sos insegnamento della letto-scrittura in alunno ipovedente
Sui concetti temporali, purtroppo al momento ti sono di poco aiuto, magari se mi dici l'età del bambino e le difficoltà tecniche che hai riscontrato, provo a pensare qualche soluzione pratica.
Per quanto riguarda, invece il braille, quello che posso dirti sono due cose.
1. la perkins di cui ti parlavo dovrebbe essere disponibile in svizzera e alla American Foundation of the blind
2. Per le letterine in braille che lui conosce azzera tutto quello che sa e ricomincia da capo partendo direttamente col braille in lettura. Intendo dire quello non speculare della tavoletta. Se il bambino ha problemi a passare da un ambito all'altro dovresti utilizzare sempre lo stesso canale: in questo caso il braille su carta. Utilizza lettere accoppiate in modo diverso in modo che siano ben distinguibili (a-g.
Per quanto riguarda, invece il braille, quello che posso dirti sono due cose.
1. la perkins di cui ti parlavo dovrebbe essere disponibile in svizzera e alla American Foundation of the blind
2. Per le letterine in braille che lui conosce azzera tutto quello che sa e ricomincia da capo partendo direttamente col braille in lettura. Intendo dire quello non speculare della tavoletta. Se il bambino ha problemi a passare da un ambito all'altro dovresti utilizzare sempre lo stesso canale: in questo caso il braille su carta. Utilizza lettere accoppiate in modo diverso in modo che siano ben distinguibili (a-g.
elena zorzit- Nuovo member
- Numero di messaggi : 6
Data d'iscrizione : 24.10.09
Re: sos insegnamento della letto-scrittura in alunno ipovedente
ti ringrazio..Allora il bambino che seguo ha 9 anni, ma frequenta la classe terza elementare..Cmq ho seguito il tuo consiglio ed ho ricominciato direttamente con il braille in lettura.Sto adoperando anche i feltrini per fare le letterine così riesce a toccarli meglio.Volevo chiederti, per quanto riguarda la matematica, tu consigli di insegnargli i numeri in cifre e poi, una volta apprese le letterine, i numeri in braille?L'alunno riesce soltanto a contare meccanicamente fino a 10, ma non conosce i numeri.Io per adesso sto lavorando sulla quantità (tanti-pochi...)
Mary81- Nuovo member
- Numero di messaggi : 5
Data d'iscrizione : 02.11.09
Re: sos insegnamento della letto-scrittura in alunno ipovedente
Ti pongo solo una domanda, perché non sono certa di aver capito bene. Quando parlavi di letttere in gomma, intendevi quelle in braille,o quelle in nero (dei vedenti)? Se il bambino ha difficoltà a ricordare le lettere potrebbe avere difficoltà a riconoscere la letterina braille fatta sulla carta rispetto a quella ftta con i feltrini. Naturalmente questo non è certo, perché ogni bambino è un mondo a sé, però se non ho capito male questo piccolino deve avere qualche problema aggiuntivo di cui non è ben chiara l'entità. Se non è solo una mia sensazione, io cercherei di utilizzare sempre lo stesso canale. Rischi di complicarti un po' la vita passando da una modalità (feltrini) all'altra (carta). A meno che il bambino non sia in grado di operare questo passaggio con facilità. Ma a questo punto è chiaro che non ha problemi aggiuntivi.
Non credo di essere stata particolarmente chiara, ma è un po' tardi.
Per la questione dei numeri, direi che tutto dipende da quanto ti ho appena detto sopra. Se il bambino ha o no problemi aggiuntivi.
Non credo di essere stata particolarmente chiara, ma è un po' tardi.
Per la questione dei numeri, direi che tutto dipende da quanto ti ho appena detto sopra. Se il bambino ha o no problemi aggiuntivi.
elena zorzit- Nuovo member
- Numero di messaggi : 6
Data d'iscrizione : 24.10.09
Re: sos insegnamento della letto-scrittura in alunno ipovedente
le letterine in gomma sono quelle dei vedenti!purtroppo con questo bambino c'è stata un pò di confusione perchè la prima insegnante ha utilizzato le lettere (dei vedenti)ingrandite mentre la seconda insegnante ha avviato il braille contemporaneamente alle lettere (dei vedenti).Ora lui riconosce alcune lettere dell'alfabeto, mentre ha difficoltà con il braille di cui riconosce soltanto la A, la B, la L.Ora io ho ricominciato da zero con il braille, ma secondo te devo seguire entrambi i canali?mi spiego meglio..Gli presento prima la lettera (dei vedenti) e poi la stessa in braille.So che così è un pò confuso, ma l'insegnante che mi ha preceduto faceva così.Tu che mi consigli?
Mary81- Nuovo member
- Numero di messaggi : 5
Data d'iscrizione : 02.11.09
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